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29 La <> (PBA) offre ai lettori testi italiani della <> (NBA), in parte gid pubblicatr, corredati da ampie ed esaurienti introduzioni. Le opere di Agostino sono suddivise in tre ordini: <, <>, <<pagine antologiche>> su argomenti di particolare interesse. >. Cielo in terra e tema in cielo, la Chiesa ripctc
o cD .g -c
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do Evo ollo cittd di Dio
risurrezione/ascensione. E proprio nella feconda dialcttica tra "basso" e " alto" d posto il mistero della Chicstr per Agostino. Passando daIl'ecclesiologta tn chiavc autobiogrufrca e in chiave polemica, si approda infine all'ecclesiologia in chiave misteric ai atffaverso il ricorstr all'antitesi e al linguaggio delle immagini, Agostintr costruisce la propria riflessione sulla Chiesa, luogtr umano in cui si rende manifesto Cristo, che a sua volta rende visibile Dio.
a cura di AGOSTINO CLERICI
Citti hluova
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LA
CHIESA
in se stessa i due "movimenti" che fondanola stessit vicenda divino-umafla di Cristo, l'incarnazione c ltt
lsBN 88-31 1-4729-3
SantAgostino
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PICCOLA BIBLIOTECA AGOSTINIANA Collana fondata da AGOSTINO TRAPE
e diretta da REMO PICCOLOMINI
29 LA CT{IESA
Sant'Agostino
LA CHIE,SA daE-va alla
a cura di
citt) di Dio
AGOSTINO CLERICI
NUOVA BIBLIOTECA AGOSTINIANA CITTA NUOVA
I testi di sant'Agostino
sono
tratti dall'Edizione bilingue
della Nuova Biblioteca Agostiniana - Citth Nuova.
INTRODUZIONE
Pnr,uEssa
In copertina: Andrea di Bonaiuto (sec. XIV), Cappellone degli Spagnoli (decorazione della volta - part.). Firenze - S, Maria Novella.
Grafica di Gyorgy Szokoly O 2000, Citt) Nuova Editrice via degii Scipioni 265 - 00192 Roma Con app rot'
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cc le s ia s t i ca
ISBN 88-l1t-4129-)
Finito di stampare nel mese di gennaio 2000 daila tipografia Citti Nuova della P.A.M.O.M. Largo Cristina di Svezia, 17 00165 Roma - tel.06'5813475/82
Tutti conosciamo la legge della grauitA, se non dltro per auer uisto finire a terua il bicchiere che sciuola uia dalle mani Anche il uescouo Agostino la conosceua, e un giorruo ne parld ai fedeli di lppona, an nunciando anche una clamorosa eccezione: t. Introducendo questa antologia di testi agostiruiarui sul mistero della Chiesa, mi sembra di poter gid aruticipare che per il uescouo di Ippona esso i tutto racchiuso ruella feconda dialettica tra < e <, con una sorta di grauiti all'incontrario. Prima perd di ffiontare l'ecclesiologia agostiniarud in cbiaue misterica, dobbiarno fare un duplice percorso cbe, trattandosi di sarut'Agostino, i quasi obbligatorio.
La tealogia agostiniarua, iffitti, i incomprerusibile un approccio autobiografico: la uita coru le sue molteplici esperienze i alla base del perusiero, taruto che Agostino, confessando le tappe della sua esistenza, desenza
t En. in Ps.29,II, 10.
linea un uero e proprio percorso teologico. ll rapporto strettissimo e feiondo fra uita e teologia d quasi paradismatico in lui, e ha auuto conseguenZe importanti oirb, per la riflessione sul mistero della Chiesa, che i stato oggetto di esperienza uitale da parte di Agostino o ,o*il"rirre dal iatte materno sirto alla cattedra episcopale, passando attrauerso il conqeto ambito ecclesiaie in iui si crearono le condizioni fauoreuoli per la sua conuersione. Gioua allora ffiontare I'ecclesiologia pos t in iana in cbiau e autobio grafica. aa IJn secondo approccio i-irrinurtciabile. Lo suiluppo della teologia _agostiniana i legato stret.tamente an'che all'occasionahrt dei suoi scritti. Agostino non i un Densatore da tauolino, ma un polemista che prende car'ta e Denna percbd sollecitato a farlo da questioni e probleii di aitualiti. Ecco che la sua ecclesiologia si forrna d contatto con le emergenze cbe la Cbiesa del tempo deue colcretamente ffionture sul piano teologico e 'su quello pastorale lopratlutto: manicheismo, donatismo e pdgaruestmo. Da qui lg neces-sitd di redigere un'ecclesiologla agostiniana'ancb e in chiaue polemica. Ecct EsroLoGIA IN cHIAVE AUToBIoGRAFICA
Agostino stesso che confessa di auer inuocato mo. A cbi lo richiese?
il
battesi-
Ecco il testo cbe dobbiamo considerare significatiSignore, uedesti, ancora durante la mia fanciullezza, un giorno cbe per uru'occlusione intestinale mi as-
uo:
<
sali improuuisamente la febbre e fui li li per rnorire, uedesti, Dio mio, essendo fin d'allora il mio custode, con quale slancio di cuore e quanta fede inuocai dalla pieti di mia madre e dalla madre di noi tutti, la tua Cbiesa, il battesimo del tuo Cristo, mio Dio e Signore>>2. La madre Monica uiene ffiancata alla Cbiesa qui intesa nella sua funzione materna: la pietas matrts, di quella mater cainis meae implorata dal fanciullo Agostino - che i l'Agostino <> di questa pagina delle Confessioni - lascid un'impronta esistenziale indelebile nel modo in cui il uesiouo Agostiruo - che d l'Agostino <> - percepi la Chiesa cattolica, nel cui grembo sarebbe stato generato. Dauuero >). Anche l'immagine del grembo rnaterno e del parto i sintomatica dell'accostamento di cui stiamo parlando. Agostino ad uru certo punto si sente partorito due uolte da Monica, e confessa che molto piD doloroso deue essere stato per sua madre il parto spirituale rispetto a quel-
La madre Monica e la madre Chiesa C'd un passaggio del primo libro delle Confessionr in cui la Cbiesib Monica compaiono insieme. Agostino ricorda un episodio della sua fan-ciullezza: una occlusione intestinile fece temere per la sua uita, e cosi eqli s'affrettd a chiedere di esseri battezzato. Era allora
tZntriiudine differire
il
battesimo
in
etd adulta,
co-si
cbe il sacramento cancellasse tutti i peccati dell'adolescenzd e della giouinezza. Ma, uista la situazione, A 6
2 Conf I,ll, 17 (cf . infra, p. 85). Pirf avanti, nel libro quinto delle Confessione, Agostino ricorda questa richiesta fatta da fanciullo, contrapponendola ad un'altra pericolosa malattra durante il soggiorno romano:
so esprimere adeguatamente quanto il partorirmi in spiritg fosse maggiore di nel suo trauaglio quello coi cui mi aueua partorito nella cdrne rel="nofollow">>4.
lo carnale:
<
Ora, nella dottrina agostiniana i costarute limmagine della Chiesa madre comg Chiesa clte- genera e parlorisce flgllt. Ai catecurneni il uescouo di lppona in'segna: oVoi cominciate ad auere Dio come padre dal m\rnento in cui siete nati da quella madre che d la Chiesa>e . E ricorda ai competentes nel momertto della redditio symboli: <<Ecco, I'utero della madre Cbiesa, per partorlrti, per generarti alla luce della frdr, trauaglia nelle doglie del parto>t. Il temi della iigenerazione spirituale i bene illustrato in un trattato a commento del uangelo dl Gtouanni: <(Jna sola i la rigenerazione spirituale, come una sola i la generazione secondo la carne.. Ory, come
per la nasciti secondo la carne le uiscere della donna -possoruo far uenire alla luce una uolta per tutte, cosi per 'la nasciia spirituale le uiscere della Cbies.a possono far nascere un uoruo con il battesiruo una sola uoltarre. Naturalmente la Cbiesa in questa sua fttnzion.e rnaterna i a sua uolta accostata a Maria, madre e uergirue, ,! pr-oPrio come la Chiesa oZhe
i
uergine, ma partorisce deifigli>>e.
q Conf V, 9, 16 (cf. infra, p.85). Vedi anche: Conf.IX,9, 22 (ct. infra, p. 87). di laurea in teologia di Ntcola ' Vedi la clissertazione LaNzt, La Chiesa Madre in sant'Agostino, Pontificia Universit)
Lateranense, Roma 199), pP. 88-1C7' 6 7
Serrno )98,1. Serrno 216,7 (cf . infra, p. 88).
8In lo. e
i una lettera suitta a Leto, un giouane entrato in monastero e poi ritorruato in famiglia, a cui lo teneuano troppo legato le lacrime della madre. Agostiruo, pur esaltando l'amore uistiaruo uerso i genitori, i pererutorio nel ricordare la gerarchia dei ualori: ro.
tiua
La Chiesa di Ambrogio > 11. Cosi l'Agostino narrante delle Confessiom ricorda I'incontro con Arubrogio, uescouo della Chiesa di Milano. Non bisogna dimenticare cbe Agostino era stato iruuiato a Milano nell'autunruo del 384 dal prefetto dell'Urbe Sirunzaco: ui arriuat)a corne professore di re-
tr. 12,2.
Senno 213,
pp.92-94). 8
eu.
Considerando questo parallelismo agostiniano fra la propria madre e la Chiesa, non dobbiamo dimenticare quelle pagine in cui il uescouo di Ipporua mette la madre Chiesa al di sopra della madre umarua. Sigtifica-
I
(cf .
infra, p. 92);
cf . Serrno 72/
A, 8
(cf .
infra,
ro
Ep. 24),8. tt Conf.V,13,23.
di pronunciare i discorsi fficiali compito -, dell'imperatore d4 consoli- Ottenne quell'incarico con l'a7uto dei manicbei, e il segreto intento di Simtorica con
il
di inuiare nella-citti oue risiedeua la corte imperiale un buon retore, ma soprattutto un maco era quello
non-cattolico dicbiarato. Insommd quell'Agostino, cbe Ambrogio accolse con la beneuolenza di un padre, era nei disigni umani una poten.ziale spind.nel fianco delta Chieia milaruese. M; la Chiesa guidata da Ambrogio trasformd un probabile scontrohel capolauoro della grazla. E oncora diffuso iru parecchi libri o articoli il luogo comune dell'imicizia ihe aurebbe unito i due Padri Telta Cbiesa. Propriamente parlando, cioi sul piartg dei rapporti interpersonali, esy fu pressocbd ins.ignificante. Quale fu illora la reale portatd .di .quell'amorc
episcofile? Ambrogio non fu imico di Agostino nel ,'rrro'di una appas"sionata direzione spiritl,t-ale; egli lo am6, in quanto'uescouo cattolico di una Cbiesa uiua e cora'ggioia. Ecco dunque entrare ir1 gioco nellg .uita di Agoffiro, e forse pri lo prima uolta, una r-ealtd eccletiil, cbe'reideua'ragionb de'i mille pregiudizi con cui, sino ad allora, egli iueua guardato alla Cbiesa cattolica. Iiamore di iln ,etroub i sempre l'amore di una chiesa ruella sua poliedriciti e nella sua ricchezza, di una <
Possiamo utilmente usdre le parole di Arnbrogio
Milano:
il luminoso splendore della conseruaft.do nello testimoruianza, sua e della sua-fede stesso tempo dentro di sd sotto un unico riparo, a somiglianza della melagrana, numerosissimi frutti e abbracciando la rnolteplice operositi delle uirtD rel="nofollow">> B. Agostino, <> da questa Chiesa, < d sua uolta proprio quel Dio uero cbe la aruimaua e le donaua pieneiza,- e cbe egli uedeua incarnato nella figura del iargue di Cristo, mostra
suo uescouo.
Ijincontro con Ambrogio e la sua Chiesa fu, dunque, importarute per Agostino. Mandd in uisi la sua pre' iesa di attingere ad una religione ragioneuole e astratta, facendogli intuire che la ragioneuolezza di quella fede beuuta con il latte materno era rnisteriosamente nascosta in una esperienza di Cbiesa e non solo e rton tanto in una scoperti intellettuale. Questo i talmente uero che l'atto piD sigruificatiuo di questa nuoua fase della uitd di Agostino fu un gesto ecclesiale, un segno amministrato dil uescouo Ambrogio durante la celebrazione liturgica piD 'nellaimportante dell'anno: il sacrameruto del battesimo Wglia pasquale. <
ruoi
e
si dilegud da
l'inquietudine della uita passatA>>t4. Agostino i ora uistiano a tutti gli effetti.
Mq ruo-
nostante sia stato fatto il passo decisiuo, c'i ancorA una <
rueoplatonica e ad essa abbeuerarsi. 1l AMsnocro, Hexaemeron 12
10
Conf.
VIII, 1, 2.
v Conf.lX, 6,14.
III, 13,56. 11
stro dpproccio biografico
in questa definitiua
i
necessario seguire Agostino
<>.
Tra silenzio e servizio Dopo la coruuersione nel giardino di Milano, Ago. stino ceica l'ozio cristiano a Cassiciaco nella uiila di Verecondo. E ,no prima esperienza di condiuisiorue, nello sttrdio, nel dialogo e nella pace agreste. C'i ancora urua parte dell'ideale classico, ma gid trasfigurato in un'ottica cristiana, oue la pregbiera occupa un suo spa-
zio priuilegiato accanto alla ricerca filosofica. Dopo il battesimo e il rientro in Africa, Agostino si orieruia uerso una prima esperiertza monastica a Tagaste, slto paese natale: sono tre anni importanti, in cui ii ffinano l'introspezione agostiruiana e la sua uocazione d un ideale di preghiera, studio e lauoro. A lppona, oue Agostiruo si recato ruel 391 p9r irtcontrare un amico e per allargare la cerchia della sua esperienza monastica, lo coglie inaspet-tata l' ordinazioni sacerdotale: cbiederi al uescouo Valerio di prepararsi adeguatamente ruel ,rmoruastero dell'orto> e, nomi-
i
nato
presto suo successore, continueri la sua esp-enel omonastero dei cbierici> dal 395 siruo alla
6eru
rieruza
morte auuenuta nel 430. Come si pud uedere, la conuersiorue iniziata nel giardiruo di Mflano fece sentire le sue esigenze nel corio di diuersi anni, e non tutte subito. Ci fu un'euoluzione nella uctcaziorue cristiana di Agostino. E il 391 segnd per lui una situazione completamente ru?loua, so-
prattutto in riferimento alla sua esperienza cristiana cotne fatto ecclesiale. Ho parlato di conuersione alla Chiesa in modo pieruo, e non uorrei essere frainteso. La pienezza del t2
cristianesimo di Agostino ruon consiste ffitto nella sua ordinazione. presbiterale prima. ed episcopqle poi. E nemme?to m una presa di coscieruza della dimensione
comunitaria della uita uistiana, cbe il moruaco di Tagaste non solo conosceua ma gii uiueua. Durante il suo secondo soggiorno rorrudno, Agostino scrisse un libro sz I costumi della Chiesa cattolic4 in coi fra l'altro si troua uruo dei piD begli inni agostiniani in lode della Chiesatt. Descriuendo la uita di monasteri da lui uisitati a Milano e a Roma, ne pone in risalto la dirtensione comunitaria: l'unione fraterrua e la
caritd soruo i cardini dell'esperienza uistiana di cbi sceglie la uita contemplatiua. <E alla cariti soprattutto che si guarda - suiue Agostino -, alla cariti si adatta il uitto, alla caritd il linguaggio, alla cariti il t,estire, alla cariti I'aspetto. Ci si riuruisce per tendere insieme ad una sola cariti; uiolarla i considerato un delitto come oltraggiare Dio. Se urud cosa le si oppone, i repressa e tolta di mezzo; se uru'altra la offende, non la si lascia durare un solo giorruo. Saruno cbe i cosi raccotnandata da Cristo e dagli Apostoli cbe, doue essa sola mancbi, tutto
i
uaruiti; doue es.ra sia presente, tutto i pienezza>>t6. Quirudi, I'Agostino cbe scerude ad lppona.per conwncere un amrco atJ entrare nel monastero di Tagaste, e che inuece si troua a douer entrare nel presbiterio di Ippona, uiue gii la pieruezza di questa cariti. Doue sta la nouiti? In che corusiste la > del 391? <> 17. Ebbene, questa concretezza iru cui il
sacerdote Agostino gradatamente s'immerge lo costringe ad un ,ioro approccio con la Suittura e a cortfron'
/arsi con la tradiiiorue teologica africana, ma soprattut' to lo mette a contatto con la Chiesa in un modo meno mistico di quanto fosse accaduto sino a quel momento.
a poco assume dei uolti concretissimi: La Cbiesa a poco -p'iA solianto quelli degli amici che condiuie non sono dono la sui stessa uocazione monastica, ma quelli dei cbe affollano le basiliche (ed anche i teatri...) e si fedeli 'riuolgono ii rrttoro per chiedere consiglio.e risoluere i propii contenziosi. Un lauoro immane, cui Agostino non 'si iottrasse mai, anche se, d'indole corttemplatiua qual erd, non nascose la fatica di quelle intere mattinate passate nel <secretarium> della basilica a deliberare circa linfinita casistica ffirtagll dai suoi fedeli e le liti interrninabili a cui i cittadirui di lppona doueuano essere parti-
colarmente auuezzi.
Celebrando con la sua comuniti uno dei primi
anniuersari della sua ordinazione episcopale, sueld loro la lotta interiore fra il douere apostolico e il desiderio di contemplazione, con questa confessione: <
e buona. 'gni
da qiesta fatica?Ma mi spauenta ilVangelo!>n. carttas di cui parla ie costumi della Chiesa cattolica la cantas veritatis ricercata nella pace della
Li
i
I
uita contemplatiua, che i gii eminentemente uita di Chiesa. Ora-perd Agostinoii troua a fare i conti con la
necessitas caritatis, che aggiunge una tonaliti particolare alla pienezza della caritd uissuta in una dimerusione ecclesiale: la sua esistenza cristiana da quel momento deue continuamente trouare l'equilibrio tra silenzio e seruizio. E tale ricerca, taluolta affannosa per un amante della uita tranquilla e sicurA, modifica dal di dentro la stessa ecclesiologia agostiniana nella sud componente dottrinale: Agostino non i un filosofo diuenuto teologo - per cui c'i stato ancbe cbi ha potuto parlare di <> te -, ma un filosofo che la conuersione al uistianesimo ha fatto diuerutare pastore della Chiesa cattolica, e che soltanto da pastore e da uomo di Cbiesa fa teologia. Laffermazione agostiruiana giustamente piD fa-
mosa
i' quella contenuta nell'opera La
crttd
di Dio:
ueriti cerca la quiete della contemplazione, l'esigenza dell'amore accetta le occupazioni dell'apostolato. Se nessuno ci imporue questo fardello, <
dobbiamo attendere alla ricerca e all'acquisto della ueritd; ma se ci i imposto, dobbiamo accettarlo per il douere della caritd. Perd, rueppure iru questo caso bisogna abbandonare il gusto della ueritd, perchd non auuenga che, sottrattaci questa dolcezza, si resti oppressi da quella esigenza>20. La carrtas, insomma, si i definitiuamente incarnata ruella ecclesi4 e non i da escludere che questa esperienza basilare sia all'origine della dottrirua del Christus totus, caput et corpus cbe, come uedremo, pud essere corusiderata la chiaue di uolta dell'eccle s iolo
gia
a
go
s
tin i an a.
19 Cf. ad esempio l'interpretazione di Kunr FI-ascH,,4gostino d'lppona. lntroduzione all'opera filosofica, 1l Mulino, Bolo.
gna 7983. 18
t4
Sermo )39, 4.
20 De ciu. Dei XIX, 19. Vedi anche: Ep. 48, t-2 (cf. infra, p.97); Ep 126,9; Sermo 302,79,17 Sermo 3)9,4.
t5
[Jno dei documenti piD belli sull'amore che il uescouo di lppona nutri per la Chiesa nella sua forma piD concreta i costituito da quella che quasi certamente i I'ultima lettera scritta da Agostino, indirizzata nell'estate del 429 ad Onorato, uescouo di Tiabe.
Il biografo Pos-
sidio ritiene questa epistola talmente importante da riportarla integralmente nella Yita del uescouo di lppon_q. ll quesito che Onorato aueua posto ad Agostino i, rtella sua drammaticiti, molto semplice: come deue comportarsi un uescouo di fronte all'inuasione e all'assedio della sua citti? Deue fuggire per auer modo di continuare il suo ministero quando il pericolo sard passato, oppure deue restare al proprio posto? La rispostd di Agostino si fonda unicamente sulla Chiesa nella sua forma concreta.
lo nel uedere gli uomini cadere dauanti ai nostri occbi, le donne uiolentate, le chiese incendiate, ruoi stessi uenir meno sotto i tormenti, quarudo cercnno da noi cid cbe ruon abbiamoozz. La risposta di Agostino ruon si fa attendere: <
esser certo I'abbandono del nostro ministero, senza il quale D certa la rouina del popolo ruelle cose nort di
questa uita ma di quell'altra, di cui ci dobbiamo prenclere cura in maruiera irucomparabilmertte piD attenta e sollecita... Temiamo c/te, a-causa del nostro abbandono, si estinguano le pietre uiue, piD cb9, alla nostra prgsanza, uerugano incendiate le piitre e lq legna degli edifici materiali. Temiamo che, priue dell'alimento spirituale, siaruo uccise le membra del corpo di Cristo, piD cbe le membra del nostro corpo siano oppresse e tormentate dall' aggressione del nemico>> D .
Ecclr,sroI-oclA IN cHIAVE PoLEMICA
(lontro il manicheismo: la Chiesa come auctoritas LAgostino narrante delle Confessioni sa serue di uru'immagine plastica per descriuere l'Agostino martic'heo che-trascorre noule anni della sua uita, dal diciarurtouesimo al uentottesimo, ocadendo e traendo in agguati, tra inganni subiti e attuati>> 2a: egli D dux in praeceps, ouuero una guida uerso il precipizio'-Iiinsta'bititn isistenziale - qiindi non soltinto morale e filosofica - i la nota caratteristica del giouarue Agostin,o. Linitamente alla sua tenace insaziabiliti intellettuale e all'onesta uolonti di ricerca, questo percepirsi come una guida che cctnduce se stesso uerso un precipizio sari la molla segreta della conuersione. Inutile aggirngtre che il grado di insicurezza che Agostiruo tprri*rnti fra i manichei aumenta di giorno in giorno in quei noue anni. Fiyito piD per simpatia ,hiper conuiizione nella setta di Mani, Agostino spezl Ep. 228, 5.1 (= Posstoto, Vita, 30, 2a