Il Segreto In Pratica - Michael Doody

  • Uploaded by: A
  • 0
  • 0
  • January 2021
  • PDF

This document was uploaded by user and they confirmed that they have the permission to share it. If you are author or own the copyright of this book, please report to us by using this DMCA report form. Report DMCA


Overview

Download & View Il Segreto In Pratica - Michael Doody as PDF for free.

More details

  • Words: 15,057
  • Pages: 145
Loading documents preview...
Michael Doody

Il Segreto in pratica 50 esercizi per iniziare subito a usare il Segreto in ogni ambito della tua vita

A cura di: Simone Bedetti Immagine di copertina: © Thinkstock Cover: Valerio Monego © 2012 Michael Doody © 2012 Area 51 s.r.l., San Lazzaro di Savena (Bologna) Prima edizione e-book Area51 Publishing: giugno 2012 Questo e-book è solo per uso personale. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o memorizzata in sistemi d’archivio, o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo, noto e futuro, senza l’autorizzazione scritta di Area51 Publishing e ad eccezione di brevi passaggi per recensioni. Se intendi condividere questo e-book con un’altra persona, scarica legalmente una copia per ciascuna delle persone a cui lo vuoi fare conoscere. Se stai leggendo questo e-book e non lo hai acquistato, acquista legalmente la tua copia. Grazie per il tuo aiuto e per aver rispettato il lavoro dell’autore e dell’editore di questo testo.

ISBN: 978-88-6574-083-5 Segui Area51 su:

www.area51editore.com www.area51publishing.wordpress.com

“Semplicemente vivete in maniera grande.” (Wallace D. Wattles)

LA PRATICA DEL SEGRETO Chiedi. Ricevi. Ringrazia.

Cos’è il Segreto

Il Segreto è la Legge di Attrazione.

Cos’è la Legge di Attrazione

Lo spiega con chiarezza e semplicità William Atkinson nel suo libro La Legge di Attrazione del pensiero. “L’universo è governato dalla Legge, una sola, suprema Legge. Le sue manifestazioni sono molteplici, ma rispetto al Fine Ultimo essa è unica e suprema. Ormai conosciamo tutti la Legge di gravitazione universale, eppure continuiamo a ignorare un’altra straordinaria manifestazione della Legge suprema: la Legge di Attrazione che governa il mondo del pensiero. Quando riconosceremo che il pensiero è una forza, una manifestazione di energia attrattiva come quella dei magneti, inizieremo a capire la ragione di molte cose che fino a oggi ci sono sembrate oscure.” E ancora: “Come ho già spiegato, quando noi pensiamo

emettiamo delle vibrazioni che sono acutissime e non meno reali di quelle che caratterizzano la luce, il calore, il suono o l’elettricità. E quando comprenderemo le leggi che ne governano l’emissione e la trasmissione, saremo finalmente in grado di sfruttarne la forza nella vita di tutti i giorni, così come già facciamo con le altre forme di energia che conosciamo. Noi emettiamo costantemente pensieri di maggiore o minore intensità e ne raccogliamo il risultato. Le onde che azioniamo con il pensiero hanno effetto non solo su noi stessi, ma anche sul nostro ambiente: tramite il potere di attrazione, infatti, richiamiamo non solo pensieri altrui, ma anche cose, situazioni, persone o fortuna in sintonia con la natura del nostro pensiero predominante. Pensieri d’amore, per esempio, attrarranno non solo l’amore altrui, ma anche circostanze e situazioni corrispondenti e persone che la pensano come noi. Al contrario, pensieri di rabbia, odio, invidia, malizia e gelosia non ci porteranno altro che i frutti inquinanti di pensieri analoghi generati da menti altrui, così come circostanze che ci obbligheranno a manifestare questi pensieri vili e a subirli dagli altri, e così via. La persona colma di amore vedrà amore ovunque e attrarrà l’amore altrui. Al

contrario, la persona con il cuore pieno d’odio riceverà tanto odio quanto ne può sopportare, e l’uomo con pensieri di guerra s’imbatterà in tutta la guerra di cui ha bisogno. E così via. Ognuno riceve esattamente ciò di cui ha bisogno e che attiva con il pensiero.” Questa e nient’altro è la Legge di Attrazione ed è così che funziona, che ce ne rendiamo conto oppure no, che ci crediamo oppure no.

Come usare questo libro

Questo è un libro pratico, un manuale di esercizi per attivare, utilizzare e potenziare la Legge di Attrazione. Puoi pensare a questo libro come a un catalogo da cui scegliere gli esercizi che ti piacciono di più. Non è importante che tu legga il libro dall’inizio alla fine, l’importante è che tu esegua gli esercizi. Puoi provare a eseguire un esercizio alla volta, dedicando a esso una settimana o un periodo di tempo che stabilisci a tua discrezione, oppure puoi eseguire più esercizi in uno stesso giorno. Decidi tu come fare a seconda di come ti senti meglio o di come ti viene meglio. A volte ti troverai a eseguire un unico esercizio per un certo periodo di tempo, poi lo cambierai e magari tornerai a quell’esercizio mesi o perfino anni dopo. Non importa. L’unica cosa che veramente conta, lo ripeto, è che tu esegua gli esercizi e che la loro pratica diventi un’abitudine. Solo con l’esecuzione quotidiana degli esercizi potrai potenziare le capacità attrattive del tuo pensiero e sfruttare al massimo la Legge di Attrazione.

L’uso quotidiano e costante degli esercizi ti aiuterà a cambiare il tuo modo di pensare, fino a che il nuovo modo di pensare diventerà un’abitudine. Lo spiega chiaramente Wallace D. Wattles: “Ogni atto, fisico o mentale, se ripetuto spesso diventa un’abitudine. Lo scopo degli esercizi mentali è di continuare a sollecitare determinati pensieri finché essi non diventano costanti e abituali. I pensieri che ripetiamo di continuo diventano convinzioni. Bisogna quindi ripetere il nuovo pensiero su di sé affinché diventi l’unico modo di pensare a se stessi. Il pensiero abituale, e non l’ambiente o le circostanze, vi hanno reso ciò che siete.” È una perfetta, illuminante spiegazione di come funziona il processo di trasformazione dei pensieri consci in credenze subconscie. Perfetta e illuminante come le parole di Mahatma Gandhi: “Le tue credenze diventano i tuoi pensieri. I tuoi pensieri diventano le tue parole. Le tue parole

diventano le tue azioni. Le tue azioni diventano le tue abitudini. Le tue abitudini diventano i tuoi valori. I tuoi valori diventano il tuo destino.”

Tre integrazioni

Tutti gli esercizi che vi propongo in questo libro si basano su tre integrazioni che vale la pena conoscere e considerare preliminarmente.

1. Integrazione conscio-subconcio Tutti gli esercizi attivano l’integrazione consciosubconscio. In altre parole, con questi esercizi attraverso processi consci “apri le porte” del tuo subconscio. Imprimendo gli esercizi e le credenze a livello subconscio accelererai e farai davvero tuoi i processi di comprensione, attivazione e costante interconnessione con la Legge di Attrazione.

2. Integrazione emisferica Come forse sai, il nostro cervello è composto da due distinti emisferi cerebrali (destro e sinistro, connessi dal corpo calloso), ognuno dei quali tende a specializzarsi e a presiedere a differenti funzioni. Ogni emisfero gestisce inoltre differenti tipi di informazioni. Tra le specializzazioni dell’emisfero

sinistro sono compresi l’uso della logica e della ragione, il ragionamento in parti e la divisione, il pensiero sequenziale e individuale; tra le specializzazioni dell’emisfero destro sono compresi le emozioni, le intuizioni e la creatività, il pensiero per immagini, i processi di sintesi e l’approccio olistico. Tutti gli esercizi proposti in questo libro favoriscono l’integrazione emisferica, la “comunicazione incrociata” tra i due emisferi cerebrali, con il risultato di potenziare i risultati e gli effetti su di te. Come dice Robert M. Williams: “Quando gli emisferi destro e sinistro sono in comunicazione e lavorano simultaneamente, le qualità e le caratteristiche di entrambi gli emisferi sono disponibili per massimizzare il tuo potenziale”.

3. Integrazione sensoriale Tutti noi, anche se non lo sappiamo, nella nostra interazione con la realtà tendiamo a privilegiare un sistema rappresentativo o sensoriale. In altre parole, anche se riceviamo informazioni con tutti e cinque i sensi, tendiamo a privilegiare una modalità

sensoriale. In genere le modalità predominanti sono tre: visiva, auditiva o kinestesica (VAK). La modalità visiva predilige, appunto, gli elementi visivi e chi utilizza la modalità visiva avrà migliori risultati con le visualizzazioni e le focalizzazioni. Chi utilizza la modalità auditiva avrà invece più facilità a concentrarsi sui suoni mentre chi utilizza la modalità kinestesica avrà più facilità a concentrarsi sulle emozioni e le percezioni. Tutti gli esercizi qui proposti (eccetto quando non siano esplicitamente pensati per una sola modalità sensoriale) implicano l’utilizzo di tutte e tre le modalità sensoriali, per facilitarti l’esecuzione e farti ottenere i migliori e più rapidi risultati, qualunque sia la tua modalità sensoriale predominante. Per citare ancora Robert M. Williams: “Molte persone tendono a specializzarsi in una di queste modalità di elaborazione. Per esempio, chi visualizza facilmente può usare la modalità visiva per comunicare un messaggio al subconscio, creando un’immagine mentale di quello che vuole. Coloro che sono auditivi sono influenzati dal suono diversamente dagli altri. Percependo le sottili sfumature di una voce o della musica, essi possono

utilizzare questa capacità per comunicare con il subconscio. Le persone kinestesiche, infine, sono più sensibili della media alle sensazioni fisiche e al movimento. Esse comunicano meglio con il subconscio tramite l’attività fisica o le sensazioni corporee. È importante ricordarsi che utilizziamo tutti i nostri sensi. Ma è anche importante capire che la maggior parte delle persone ha la tendenza a specializzarsi di più su uno dei sensi. Questo ci spiega perché un processo di cambiamento profondamente basato sulla visualizzazione possa deludere alcune persone specializzate in processi auditivi o kinestesici: i messaggi non sono comunicati efficacemente al subconscio.” Attenzione: modalità sensoriale predominante non significa unica modalità sensoriale. Chi è “visivo” non significa che non abbia capacità auditive o kinestesiche o che le percezioni auditive o gli aspetti emozionali non lo riguardino. Significa solamente che utilizzando la tua modalità sensoriale predominante ti sarà facilitato il raggiungimento del risultato. T’invito perciò a esplorare tutte le modalità sensoriali degli esercizi: riuscirai così sfruttarli al meglio e a sperimentarli in tutta la loro efficacia.

La prima cosa da fare, naturalmente, è individuare la tua modalità sensoriale predominante.

Come individuare la tua modalità sensoriale predominante

Uno dei modi più semplici per individuare la tua modalità sensoriale predominante è fare attenzione alle parole e alle frasi che utilizzi. Trovi qui di seguito un elenco di espressioni e parole (oltre ad alcuni elementi descrittivi) che possono aiutarti. In quale di queste tipizzazioni ti riconosci maggiormente? Ecco, quella è la tua modalità sensoriale predominante.

Modalità visiva Le persone che prediligono la modalità visiva generalmente vedono vivide immagini interiori; quando parlano tendono a guardarti negli occhi, inoltre hanno molta cura dell’ordine e sono molto attenti al look e alle combinazioni dei colori; per comunicare prediligono strumenti visivi (mandano sms, scrivono mail) e rispondono più allo sguardo del tuo volto che a quello che stai dicendo. Una persona che privilegia la modalità visiva

tenderà a utilizzare espressioni e parole di questo tipo: “Vedo il punto del tuo discorso” “Voglio avere un’immagine generale” “Ci focalizzeremo sui dettagli più avanti” “Chiaro come il sole” “Ho avuto un’illuminazione” “Il mio punto di vista è…” “Mettere a fuoco” “Vedo chiaramente il percorso” “Guarda la cosa dal mio punto di vista” “In prospettiva” “Un’occhiata” “Aspetto” “Chiarezza” “Mi sembra” “Colorato” “Scuro” “Esaminare” “Lampo” “Prevedere” “Prospettiva” “Orizzonte” “Guardare” “Sbirciare” “Fissare”

“Esaminare”

Modalità auditiva Le persone che prediligono la modalità auditiva generalmente prestano attenzione ai suoni, alle conversazioni e al significato delle parole. Reagiscono con energia al tono della voce (parlano a voce alta o a voce bassa) e imparano meglio ascoltando. Hanno forte inclinazione per la musica (suonano a “orecchio”, hanno “l’orecchio assoluto”) e tendono a dare importanza ai particolari, anche se ad altri non sembrano importanti. Quando parli con loro tendono a non guardarti negli occhi ma a porgerti l’orecchio, indirizzandolo alla fonte del suono; riconoscono immediatamente le voci e per comunicare prediligono strumenti auditivi, per esempio parlare al telefono. Una persona che privilegia la modalità auditiva tenderà a utilizzare espressioni e parole di questo tipo: “Dimmi ancora una volta cosa intendi” “Quest’idea suona bene” “A portata d’orecchio” “Siamo sulla stessa frequenza” “Esprimi te stesso”

“In altre parole” “Quest’idea mi fa suonare un campanello in testa” “Esprimo la mia opinione” “Fuori sintonia” “Chiaro come una campana” “Mai sentito dire” “Ascoltami bene” “Amplificare” “Annunciare” “Articolare” “Chiedere” “Udibile” “Chiacchierone” “Rumore” “Mormorio” “Rimarcare” “Dire” “Urlare” “Vocale” “Raccontare” “Acuto” “Frequenza” “Sintonia” “Suono”

Modalità kinestesica Le persone che prediligono la modalità kinestesica generalmente provano forti emozioni e utilizzano molto il corpo. Tendono a indossare vestiti confortevoli e detestano sentirsi stretti o compressi. Sono spesso più emotivi rispetto agli altri; non stanno fermi facilmente, si muovono in continuazione e apprendono al meglio quando possono alzarsi e muoversi. Tendono a toccare le cose, a sentirle, cercano nell’altro il contatto (abbracciano). Per comunicare prediligono strumenti emozionali, come la presenza fisica e la comunicazione uno a uno. Una persona che privilegia la modalità kinestesica tenderà a utilizzare espressioni e parole di questo tipo: “Ho capito il senso di quello che intendi” “Sento che questa è una buona idea” “Non riesco ad afferrare questo concetto” “Prendi questa idea e sfruttala appieno” “Quest’idea è solida” “Affronteremo insieme questa situazione” “Sensazione di gola” “Manteniamoci in contatto” “Affilato come un coltello” “Cerchiamo di concretizzare questa idea”

“Sento che è proprio giusto” “Sento che è di mio gusto” “Vado a intuito” “Mi manda in bestia” “Mi fa infuriare” “Mi piace tantissimo” “Sono a pezzi” “Non ti seguo” “Solido” “Pieno” “Concreto” “Appuntito” “Maneggevole” “Attivare” “Confortevole/Non confortevole” “Vigoroso” “Pesante” “Scaldare” “Accendere” “Ruvido” “Sensazione” “Dolore/Ferita” “Tensione” “Stress” “Colpire” “Stanco”

“Percepire”

Suddivisione in parti

Il processo di attivazione e utilizzo della Legge di Attrazione si svolge in tre fasi, complementari e integrate: 1. CHIEDI. Definisci il tuo obiettivo con precisione e determinazione. Più l’obiettivo è specifico e circoscritto migliore sarà il risultato. 2. RICEVI. Abbi fede e certezza che stai già ottenendo il risultato che vuoi raggiungere e preparati a riceverlo. 3. SII GRATO. Ringrazia per i risultati che stai ottenendo e per aver già ottenuto quello che hai chiesto. Il libro divide gli esercizi in queste tre fasi. Gli esercizi di uno specifico gruppo tendono a favorire e potenziare la fase specifica. È importante sottolineare però che le tre fasi non sono distinte o progressive: non è necessario completare la prima fase per passare alla successiva. Non è un processo a livelli: le tre fasi sono autosufficienti, integrate e

complementari; sono perfette in sé. La suddivisione degli esercizi è perciò puramente funzionale. In realtà ogni esercizio contribuisce al raggiungimento di un medesimo fine: attivare e potenziare il tuo utilizzo della Legge di Attrazione. A queste tre parti se ne aggiunge un’altra, iniziale, che comprende 4 esercizi preliminari e propedeutici, utilissimi per attivare le tue capacità generali e, utilizzando un’analogia informatica, per“avviare il sistema”.

Quando fare gli esercizi

Anche in questo caso la risposta è molto semplice: sempre. Non c’è un momento più favorevole di un altro durante la giornata: dipende da te. Puoi eseguire gli esercizi al mattino appena sveglio, alla sera prima di addormentarti, prima di pranzo, prima di cena, oppure puoi prenderti una pausa nel corso della giornata. Non importa. La cosa che veramente conta è che tu esegua almeno un esercizio ogni giorno, e che continui a praticare in questo modo, eseguendo almeno un esercizio al giorno. Per quanto tempo? Per sempre. Come ho già detto, gli esercizi devono diventare un’abitudine. Quindi non importa quando esegui gli esercizi, l’importante è che li esegui ogni giorno fino a che non diventeranno un’abitudine. Utilizzo ancora le parole di Wallace D. Wattles per sottolineare l’importanza della pratica costante, abitudinaria degli esercizi. “Non insisterò mai abbastanza sull’importanza di

una contemplazione assidua del vostro ideale, rafforzata da una incrollabile fede e una devota gratitudine. È questo il processo che permette di imprimere il proprio pensiero nell’universo e mettere in moto le forze creative.” E tieni sempre a mente le meravigliose parole di Mahatma Gandhi: “Le tue credenze diventano i tuoi pensieri. I tuoi pensieri diventano le tue parole. Le tue parole diventano le tue azioni. Le tue azioni diventano le tue abitudini. Le tue abitudini diventano i tuoi valori. I tuoi valori diventano il tuo destino.”

Come fare gli esercizi

Questo è il punto essenziale. Uno degli aspetti che, nella mia esperienza, ostacola i cambiamenti straordinari che si ottengono con gli esercizi sono le credenze autosabotanti di chi li esegue. La credenza autosabotante più distruttiva è il non essere in grado di eseguire l’esercizio correttamente, la paura di non eseguire l’esercizio nel modo giusto. Bene ti dirò una cosa che forse ti sorprenderà: non esiste un modo giusto per eseguire gli esercizi. Non esiste un modo giusto né un modo sbagliato: esiste il tuo modo e quel modo è perfetto. Se esegui gli esercizi con la migliore intenzione, con un approccio che sia volenteroso e autentico, con l’obiettivo di utilizzare la Legge di Attrazione per portare beneficio a te stesso, a tutti gli esseri viventi e all’universo, non potrai sbagliare. Se farai le cose con attenzione, rispetto e gratitudine, considerando ogni esercizio come uno strumento che accelera la tua evoluzione e quella dell’umanità, sarà sufficiente. Il sistema farà il resto. E funzionerà. Se pensi di non riuscire a visualizzare bene, non

preoccuparti: va bene ciò che visualizzi. Se proprio sei convinto di non riuscire a visualizzare, esegui ugualmente l’esercizio e immagina di riuscire a visualizzare. Abbi sempre fiducia nel processo. Il tuo sistema sa benissimo ciò di cui hai bisogno e agisce sempre e comunque in tuo favore. Un’altra delle credenze più diffuse a livello sociale è che per ottenere dei risultati occorrano anni di lavoro, fatica e sforzo e che la meta sia sempre lontanissima. Non è così. Questa credenza sociale si basa su un’altra convinzione errata: che la realtà sia statica. Che ci sia un punto di partenza e uno di arrivo. T’invito invece a cambiare punto di vista e a considerare la realtà come un continuo divenire, una continua evoluzione, sempre perfetta in sé anche se non completa. Lo spiega meravigliosamente Wallace D. Wattles: “Si deve imparare a vedere il mondo come un risultato dell’evoluzione, come qualcosa in evoluzione e in divenire, non come un’opera finita. Milioni di anni fa Dio plasmò forme di vita molto umili e semplici, e tuttavia ciascuna perfetta nel suo genere. Organismi più elevati e complessi,

animali e vegetali, apparvero nelle ere successive; la terra attraversò una fase dopo l’altra della propria evoluzione, e ciascuna fase, che sarebbe stata seguita da un’altra più elevata, era perfetta in sé. Ciò che desidero far notare è che i cosiddetti ‘organismi più umili’ sono perfetti nel loro genere quanto quelli più elevati, che il mondo nell’era dell’Eocene era perfetto per l’epoca; era perfetto, ma l’opera di Dio non era terminata. Questo dev’essere il vostro punto di vista: il mondo e tutto ciò che contiene è perfetto, quantunque non completo.” Vorrei soffermarmi ancora su questo punto perché lo reputo davvero fondamentale. Il tuo percorso non è un cammino da una dimensione oscura a una illuminata, da una condizione d’inferiorità a una di superiorità, da un mondo sbagliato a uno giusto. Il tuo (e il mio) è un percorso evolutivo, un processo in continuo divenire. Ogni condizione che hai raggiunto, se è sicura e appropriata dal punto di vista del tuo percorso evolutivo, è la migliore condizione per te. È perfetta in sé, anche se non completa. Cosa significa questo cambiamento di prospettiva? Significa, essenzialmente, libertà. Significa che non

c’è un passato pieno di errori e di colpe da espiare, né che devi vivere sempre con un senso di mancanza e inadeguatezza. Significa che non devi più dannarti l’anima per ricercare un “aldilà” perfetto e ideale che non raggiungerai mai, e che invece da questo momento puoi vivere qui e ora con consapevolezza, completo padrone della tua esistenza. Significa che in una realtà in continua evoluzione devi essere sempre soddisfatto di te stesso perché tutto ciò che sei, in questo momento, è perfetto, tutto ciò che sei e che fai esprime il meglio di te, in questo momento. Non è ancora completo, così come il mondo non è completo, ma contribuisce alla tua evoluzione e a quella dell’umanità, della Natura e dell’universo. E per questo tu sei la cosa più preziosa dell’universo. Ancora nelle parole di Wattles: “Tutto va bene sulla terra, questo è il fatto essenziale. Non c’è niente di sbagliato nelle cose, e neppure nelle persone. Tutto ciò che riguarda la vita va considerato partendo da questo punto di vista. Non c’è niente di sbagliato in natura; la Natura è una grande presenza che progredisce e opera con generosità per la felicità di tutti. Tutti gli elementi sono buoni. La Natura non è malvagia.

Non è completa, poiché la sua creazione non è ancora terminata, ma progredisce per offrire all’uomo ancora più frutti che in passato. La Natura è l’espressione di Dio, e Dio è amore. È perfetta ma non è completa.” Se tutto è sempre perfetto, se ciò che fai è sempre la migliore espressione di te, è impossibile che tu possa sbagliare! Non sforzarti, non preoccuparti di raggiungere dei risultati, abbi piena fiducia nel processo, non avere aspettative, continua a ripetere gli esercizi con atteggiamento calmo, sereno, fiducioso. Stai sempre andando benissimo. Tutto ciò che fai è perfetto. Convinciti che è così. Come disse Henry Ford: “Se credi di potere o credi di non potere hai comunque ragione.” Perciò credici. È questo l’unico Segreto per ottenere dei risultati.

ESERCIZI PROPEDEUTICI

Esercizio 1. Osserva i pensieri

Siediti comodamente; chiudi gli occhi e lascia che i tuoi pensieri scorrano liberamente. Porta l’attenzione ai tuoi pensieri. Guardali come se scorressero su uno schermo davanti a te o ascolta il loro suono nella tua mente. Semplicemente, osservali o ascoltali andare e venire. Continua a eseguire questo esercizio per un minuto circa. Continuando a tenere gli occhi chiusi poniti poi questa domanda: “Da dove viene il prossimo pensiero?” Poniti la domanda più volte, mentalmente. Domandati anche: “Di che colore sarà il prossimo pensiero?” “Quale suono avrà il prossimo pensiero?” Ripeti questo esercizio più volte. Mentre ti poni queste domande porta la tua attenzione sullo scorrere dei pensieri fino a quando non percepirai una pausa, uno spazio tra i pensieri stessi. Porta la tua attenzione sulla pausa tra i pensieri.

Cercala, trovala, focalizzati su di essa, ascolta il suo silenzio. Ti accorgerai presto che i pensieri si saranno calmati e il tuo corpo si sarà rilassato. Quando senti che il processo è completo, riapri gli occhi. Questo è un ottimo esercizio da eseguire in ogni momento della giornata, per pochi minuti, anche solo per rilassarti.

Esercizio 2. VAK al futuro

Definisci l’obiettivo che vuoi raggiungere. Può essere qualunque cosa: una tua nuova condizione fisica, economica, relazionale, esistenziale o spirituale. Più l’obiettivo è chiaro, specifico e circoscritto meglio è. Scrivi il tuo obiettivo su un foglio, poi siediti comodamente. L’esercizio si svolge in tre fasi. Puoi tenere gli occhi chiusi o aperti, non importa.

1. Fase Visiva Visualizza 3 scene differenti e distinte che ti permetteranno di vedere che nella tua vita hai raggiunto il tuo obiettivo. Ogni scena deve essere vissuta in prima persona: sei tu che stai vedendo cosa ti accade intorno. Comincia dalla prima scena. Focalizzati sugli elementi visivi che ti permettono di capire che hai raggiunto il tuo obiettivo. Non stai immaginando una realtà, la stai creando. Se vuoi una nuova casa osservati entrare e muoverti tra i vari ambienti. Forse è il giorno del trasloco, oppure stai dando una festa di benvenuto. Sono solo

esempi, creati la tua scena personale e osservala in prima persona. Fai attenzione ai dettagli: se ci sono persone intorno a te contale e stabilisci un numero esatto, se ci sono oggetti descrivili concretamente. Evita le generalizzazioni e le astrazioni, guarda e vivi l’esperienza nel dettaglio focalizzandoti sugli elementi visivi che ti permettono di riconoscere che hai raggiunto il tuo obiettivo. Passa poi alla seconda scena e ripeti lo stesso esercizio. Passa infine alla terza scena e ripeti lo stesso esercizio. Scrivi sul foglio, se vuoi, le parole chiave delle tre scene che hai visualizzato.

2. Fase Auditiva Domandati ora: “Cosa sentirò dire dalle persone che mi permetterà di sapere che ho raggiunto il mio obiettivo?” Possono essere dei complimenti (“Ce l’hai fatta”), delle espressioni colorite (“Bingo!”, “Sei un grande!”) o altro, quello che vuoi. Questi sono solo esempi. Immaginati di ascoltare le voci mentre pronunciano quelle parole, poi ripetile ad alta voce. Domandati ora: “Cosa dirò di me stesso quando

avrò raggiunto il mio obiettivo?” Identifica la frase che preferisci (“Ce l’ho fatta!” “Sono un grande!” “Me lo merito” o tutto ciò che vuoi, questi sono solo esempi), ripetila prima mentalmente poi ad alta voce. Scrivi sul foglio, se vuoi, le due frasi.

3. Fase Kinestesica Ora concentrati su come ti sentirai quando avrai raggiunto il tuo obiettivo. Ripensa alla sensazione principale che hai provato durante le fasi visiva e auditiva e che forse continui a provare in questo momento. Chiudi gli occhi (o mantienili chiusi) e ricorda questa sensazione. Quando provi questa sensazione: 1. Dove nel tuo corpo la senti maggiormente? 2. Se la sensazione ha un colore, che colore è? 3. Se la sensazione ha una forma, che forma ha? 4. Se la sensazione ha una temperatura, che temperatura è? 5. Se la sensazione ha una consistenza, cosa senti quando la tocchi? Apri gli occhi e scrivi su un foglio, se vuoi, gli effetti della sensazione. Resta infine qualche minuto in silenzio a

ripensare all’intero processo appena svolto. In questo esercizio attivi tutta la tua sfera sensoriale (VAK, ossia Visiva – Auditiva – Kinestesica) per creare la tua realtà, il tuo futuro intorno a un obiettivo da raggiungere. Questo esercizio è anche fondamentale per fare esperienza di tutta la tua sfera sensoriale e per esercitarti nell’individuare non che cosa non vuoi, ma che cosa vuoi. Il VAK al futuro è potentissimo: ti permette in modo gentile e semplice di aprire le porte del subconscio e portare in profondità i tuoi obiettivi, facilitando così l’attivazione della Legge di Attrazione, la credenza profonda che ciò che pensi diventa realtà. È difficile che un VAK al futuro ti lasci indifferente: innesca meccanismi profondi che colpiscono ed emozionano.

Esercizio 3. Il mio spazio mentale

Questo esercizio ti permette di creare il tuo spazio mentale di serenità e positività. Identifica un luogo o un momento in cui sei felice. Può essere un luogo in cui sei stato, un momento che hai vissuto, oppure qualcosa che ti immagini: un luogo in cui vuoi andare, un momento che vorresti vivere. Anche in questo caso decidi tu liberamente cosa scegliere. Poi chiudi gli occhi e visualizza quel luogo o quel momento. Non dev’essere una visualizzazione dettagliata come nell’esercizio del VAK al futuro, è sufficiente che rivivi o immagini di vivere quel luogo e quel momento. Formati un’immagine mentale e mantienila per circa un minuto. Se ti sembra che l’immagine ti sfugga non importa: ciò che conta è che ti immagini di visualizzare quella condizione. Cerca poi di sentire i suoni di quel luogo e di quel momento: i suoni di natura, il vento tra gli alberi, le onde del mare, il cinguettio di uccellini, oppure il vociare di persone, le risate di bambini… quello che vuoi. Infine soffermati sulle tue emozioni mentre vivi quel momento. Senti cosa

provi e fissa nel cuore e nella mente quel sentimento. Quando senti che il processo è completo, riapri gli occhi. Attiva il tuo spazio mentale una prima volta e poi, in qualunque momento della giornata, riattivalo per qualche minuto e rivivi la tua esperienza (quando hai pensieri negativi, incontri degli ostacoli o semplicemente vuoi fare una bella esperienza).

Esercizio 4. La profonda percezione di sé

Questo esercizio serve ad attivare la tua consapevolezza profonda di essere un campo di energia all’interno di un campo di energia più vasto. Puoi perciò eseguirlo una volta sola oppure replicarlo ogni volta che hai voglia di rivivere questa meravigliosa esperienza. L’esercizio dura circa 20 minuti. L’ideale è eseguire l’esercizio ascoltando la voce che ti guida in tempo reale. Puoi scaricare l’audio dell’esercizio guidato in formato MP3 [letto dall’attore Fabio Farnè] da questo link: www.area51editore.com/downloads/Percezione.mp3 La soluzione migliore è ascoltare l’esercizio in cuffia.

Siediti comodamente. Chiudi gli occhi. Inspira ed espira dalle narici in modo naturale e silenzioso. (30 secondi) Continua a inspirare ed espirare. Fino a quando non ti senti rilassato. (30 secondi)

Porta ora la tua attenzione alla tua mano destra e semplicemente percepiscila. Percepisci la tua mano destra. (30 secondi) Porta ora la tua attenzione alla tua mano sinistra e semplicemente percepiscila. Percepisci la tua mano sinistra. (15 secondi) Percepisci ora entrambe le mani simultaneamente. (10 secondi) Percepisci entrambi i polsi simultaneamente. (D’ora in poi sono necessari solo 5 secondi per ogni parte del corpo) Percepisci le parti inferiori delle braccia. I gomiti. Le parti superiori delle braccia. Percepisci entrambe le braccia simultaneamente, dalla punta delle dita alle spalle. La parte superiore della schiena. La parte mediana e inferiore della schiena. Tutta la schiena. Percepisci i lati della zona superiore del tuo corpo, dalle ascelle ai fianchi. Il petto. La zona addominale.

La zona pelvica. La parte inferiore della spina dorsale. Il bacino. La zona sacrale. Il coccige. Stai andando benissimo. Percepisci la zona superiore dei fianchi. La zona superiore delle gambe. Le ginocchia. La zona inferiore delle gambe. Le caviglie. I talloni. Le piante dei piedi. Il dorso dei piedi. Le dita più grandi dei piedi, gli alluci. Le seconde dita dei piedi, gli illici. Le terze dita dei piedi, i trillici. Le quarte dita dei piedi, i pondoli. Le dita più piccole dei piedi, i minoli. Tutte le dita dei piedi simultaneamente. Percepisci simultaneamente le gambe, le braccia e il busto. (10 secondi) Percepisci ora la gola. Il mento. La mascella. L’orecchio destro. L’orecchio sinistro. Il labbro inferiore.

Il labbro superiore. La linea tra le labbra. La narice destra. La narice sinistra. La punta del naso. Tutto il naso. La palpebra destra. La palpebra sinistra. L’occhio destro. L’occhio sinistro. Il sopracciglio destro. Il sopracciglio sinistro. Lo spazio tra le sopracciglia. (10 secondi) Percepisci ora la fronte. La nuca. La cima della testa. Tutta la testa. (20 secondi) Percepisci ora tutto il tuo corpo. (30 secondi) Percepisci ora l’area che avvolge il tuo corpo, distante circa un metro dal tuo corpo e che lo avvolge interamente, come in un bozzolo di energia. L’energia della tua percezione. (10 secondi)

Stai andando benissimo. (10 secondi) Lascia ora che la tua percezione si allontani ulteriormente dal corpo. (6 secondi. D’ora in poi mantieni le singole percezioni per 6 secondi) La tua percezione si espande e riempie la stanza. Espandi la percezione di te stesso oltre la stanza e percepisci tutto l’edificio. Espandi la percezione di te stesso oltre l’edificio, e percepisci l’area intorno all’edificio. Espandi la percezione di te stesso ancora di più verso l’alto. Percepisci tutta la città. Percepisci l’area intorno alla tua città, la campagna. Le città circostanti. La tua regione. Il tuo stato. Gli stati vicini. Tutto il continente. L’intero emisfero occidentale. Tutta la Terra. La Terra ruota silenziosamente intorno al suo asse. Espandi ancora di più la tua percezione. La Terra diventa sempre più piccola. La Luna ti passa

accanto. Man mano che la tua percezione si espande, la Luna diventa sempre più piccola. Il Sole ti passa accanto. Diventa sempre più piccolo. La tua percezione si espande ancora. Pervade il sistema solare e continua a espandersi. Il sistema solare diventa piccolo come una stella. La tua percezione si espande in tutta la galassia. La galassia diventa una spirale sempre più piccola. La tua percezione continua a espandersi. Cresce e si espande nell’universo. Miliardi di stelle ti passano accanto e diventano sempre più piccole. Tutto è avvolto nella tua percezione. La tua percezione si espande ancora: l’intero universo ha ora la dimensione di una galassia. Di una stella luminosa. Diventa sempre più piccolo. L’intero universo è un puntino di luce racchiuso nella tua percezione. Quel puntino di luce si spegne. Tutto è silenzio intorno a te. La tua percezione contempla l’intero, silenzioso creato. (15 secondi) La tua percezione è l’intero creato. (1 minuto) Adesso ritorna a percepire te stesso seduto nella

stanza. (20 secondi) Ritorna a percepire il tuo corpo. (20 secondi) Percepisci ogni parte del tuo corpo. (30 secondi) Ritorna a percepire l’inspirazione e l’espirazione dalle narici, in modo naturale e silenzioso. (30 secondi) Resta comodamente seduto mentre inizi a muovere le parti del corpo e a riprenderne coscienza. (40 secondi) Non avere fretta, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno. Distendi le braccia e le gambe, stiracchiati, sbadiglia. In modo rilassato. (20 secondi) Resta comodo, seduto e rilassato. (20 secondi) Quando te la senti, non c’è fretta, riapri gli occhi. Resta ancora seduto con gli occhi aperti, consapevole della tua percezione calma e rilassata, del tuo corpo e di ciò che ti sta intorno. Hai sperimentato la percezione più profonda di te. Hai sperimentato e compreso le potenzialità infinite della tua percezione.

Hai sperimentato e compreso il significato più profondo della Legge di Attrazione: tu sei l’universo e tutto l’universo è in te.

ATTIVARE LA LEGGE DI ATTRAZIONE (CHIEDERE) Sapere cosa vuoi è molto diverso da sapere cosa non vuoi. Concentrati sempre su ciò che vuoi. Non concentrarti mai su ciò che non vuoi.

Esercizio 5. Addio alla vecchia vita Il momento migliore per eseguire questo esercizio è alla sera prima di addormentarti e al mattino appena sveglio.

Siedi nella posizione più comoda oppure sdraiati. Puoi tenere gli occhi chiusi o aperti. Ripeti a voce alta la seguente frase:

La vecchia vita è morta e sepolta. Io mi sono separato da essa una volta per tutte. Da questo momento in poi vivo una nuova vita di successo e di potere, di padronanza di me e di completa riuscita. Faccio questo grazie all’infinito potere della mia mente subconscia, che è tutt’uno con l’energia infinita della Mente Universale. Ripeti queste parole una prima volta mentalmente, cercando, mentre le ripeti, di

visualizzarle; ripetile una seconda volta a voce alta, concentrandoti sul suono di ogni parola; ripetile una terza volta mentalmente, cercando di percepire il loro significato profondo dentro di te. Ripeti infine queste parole un’ultima volta, dirigendole all’universo, visualizzandoti e percependoti come un essere nuovo, felice, radioso. Puoi sostituire Mente Universale con Dio, Spirito, Ordine, Superconscio o qualunque altra entità, divinità o Legge Superiore tu preferisca o in cui ti riconosca.

Esercizio 6. Controllo di me stesso

Siedi nella posizione più comoda oppure sdraiati. Puoi tenere gli occhi chiusi o aperti. Ripeti a voce alta la seguente frase:

IO sto affermando il controllo sul Vero Me Stesso. Ripeti queste parole in modo sincero e positivo nell’arco della giornata, almeno una volta ogni ora e soprattutto quando ti trovi di fronte a situazioni di difficoltà, di dubbio o esitazione. Ripetile più volte anche prima di addormentarti. Ripetile sempre in sessioni da tre: una prima volta mentalmente, cercando di visualizzarle mentre le ripeti; una seconda volta a voce alta, concentrandoti sul suono di ogni parola; una terza volta ancora mentalmente, cercando di percepire il loro significato profondo dentro di te. Infine imprimi fortemente questo pensiero nella tua mente:

La mia mente subconscia può attingere all’Intelligenza Universale e risolvere tutti miei problemi.

Esercizio 7. La porta dei pensieri

Ogni sera prima di addormentarti e ogni mattina appena sveglio chiudi gli occhi e lascia vagare la mente per circa un minuto. Dopodiché visualizza un elenco di parole che ti comunicano emozioni positive (felicità, pace, successo, amore, serenità, abbondanza, infinito…) e poi scegline una. Quando l’hai scelta, per 5 minuti focalizza il tuo pensiero su di essa. Concentrati sulla parola: visualizzala nel dettaglio, lasciando che si modifichi e si trasformi liberamente. Limitati semplicemente a osservarla. Poi concentrati sul suono della parola. Ascoltala, sentila risuonare. Infine concentrati sulle emozioni che ti dà quella parola. In quale parte del corpo la senti maggiormente? Concentrati sulla parte del corpo in cui percepisci l’emozione della parola. Quando senti che il processo è completo, riapri gli occhi.

Esercizio 8. Trasformazione degli eventi

Prima di addormentarti, rifletti sugli eventi della giornata. Se un avvenimento o un momento non è andato secondo i tuoi desideri, rivivilo mentalmente trasformandolo in un evento positivo. Ripassa ogni episodio della tua giornata che non è andato secondo i tuoi desideri trasformandolo mentalmente in un evento positivo. Spiega Rhonda Byrne: “Così facendo, ripulisci la tua frequenza dall’energia di quella giornata ed emetti un nuovo segnale e una nuova frequenza per il giorno dopo, creando intenzionalmente la tua nuova realtà.”

Esercizio 9. Centro di irradiazione

Siediti comodamente cercando di mantenere il busto eretto il più possibile ma senza sforzo. Chiudi gli occhi e inizia a inspirare ed espirare lentamente con le narici. Rendi il respiro lievemente sonoro e porta la tua attenzione su di esso, sull’inspirazione e poi sull’espirazione. Continua per circa un minuto. Quando inspiri, visualizza l’ossigeno che entra dalle tue narici come una luce bianca e pura che entra dentro di te, irradiandoti completamente della sua luce. Quando entra ti riempie di luce e quando esce irradia di luce tutto ciò che sta intorno a te. Continua così per circa un minuto. Respira ora in modo silenzioso e naturale, senza portare l’attenzione al respiro. Visualizzati come un centro di luce. Formati l’immagine che preferisci: una stella, un piccolo pianeta luminoso e pulsante, quello che vuoi. Tu sei quel centro di luce pulsante e irradiante, che emana luce tutto intorno a te. Quella luce ora avvolge una persona a te cara (tua moglie, i tuoi figli, i tuoi parenti), una alla volta.

Avvolgendoli li riempie di luce, benessere, felicità, salute e pace. Tu sei quella luce. Avvolgi di luce i tuoi famigliari, parenti, amici, le persone che conosci e che sai che hanno bisogno, il tuo cane o il tuo gatto. Tutti gli esseri che ti sono amorevoli e verso cui provi affetto vengono irradiati e avvolti dalla tua luce; tutti si riempiono di luce, benessere, felicità, salute e pace. Ora quella luce che sei tu avvolge e riempie di luce, benessere, felicità, salute e pace anche coloro che ti hanno fatto torto. La luce irradia i tuoi nemici, coloro verso i quali provi rabbia e rancore. Quella luce porta loro benessere, felicità, salute e pace. Così facendo doni luce, benessere, felicità, salute e pace all’universo intero. E quella luce, benessere, felicità, salute e pace ritornano a te. Ora quella luce che sei tu si estende oltre ogni singolo essere vivente e si spinge fino ai confini dell’universo, espandendosi oltre ogni dimensione, fino ad avvolgere ogni coda, visibile e invisibile, creata e non ancora creata di luce, benessere, felicità, salute e pace. Quando senti che il processo è completo, riprendi lentamente il controllo del respiro e la consapevolezza di te stesso. Infine, con molta calma, riapri gli occhi.

Esercizio 10. Riformulazione dell’immagine interiore

Chiudi gli occhi e immagina di avere di fronte a te due schermi, uno grande e uno piccolo. Lo schermo grande occupa quasi interamente il tuo campo visivo, quello piccolo è posizionato in un angolo in basso dello schermo grande. Su entrambi gli schermi sono proiettate delle immagini. Sullo schermo grande proietta il tuo stato negativo mentre sullo schermo piccolo crea l’immagine del tuo stato desiderato. Ora scambia gli schermi: lo schermo piccolo con le immagini del tuo stato desiderato si ingrandisce sempre di più, mentre lo schermo grande, con le immagini del tuo stato negativo, si rimpicciolisce sempre di più, fino a ridursi alla dimensione di un piccolo schermo nell’angolo in basso del grande schermo del tuo stato positivo. Mantieni per qualche secondo questa nuova visualizzazione. Contempla lo schermo grande del tuo stato positivo e lo schermo sempre più microscopico dello stato negativo. Infine, lascia che

il piccolo schermo negativo scompaia del tutto e resta per qualche minuto a contemplare il tuo schermo positivo che ora occupa tutto il tuo campo visivo. Spiega Jerry Richardson: “Questo esercizio mette in rilievo il fatto che hai tu il controllo delle immagini nella tua mente, perciò sei tu a scegliere quali debbano essere predominanti. Sei tu che decidi quale canale dell’universo scegliere, su quale frequenza sintonizzarti.”

Esercizio 11. Ancoraggio Questo esercizio è utilissimo per trasformare le emozioni e i sentimenti negativi.

Identifica con chiarezza il tuo sentimento negativo (paura, rabbia, indecisione, tristezza, etc.). Mentre stai vivendo questo sentimento, toccati con la mano sinistra l’orecchio destro. Hai così creato un’àncora. Hai ancorato il sentimento negativo a questo movimento. Toccandoti con la mano sinistra l’orecchio destro crei un’associazione mentaleemozionale, uno stimolo che induce una reazione condizionata negativa. Ripeti più volte questo movimento e riprova quel sentimento negativo, facendo scattare più volte l’àncora. Assicurati che l’àncora produca la reazione negativa che vuoi eliminare. Se non provi l’emozione negativa, ricomincia da capo: ricrea il sentimento negativo e àncoralo di nuovo. Poi riprova a testare l’àncora per attivare il sentimento negativo. Pensa ora a qualcosa che ti faccia provare un sentimento positivo. Àncora anche questo

sentimento, ma con un movimento diverso: toccati il ginocchio destro con la mano destra. Pensa a un’altra sensazione positiva e àncorala una seconda volta, sempre toccandoti il ginocchio destro con la mano destra. Fallo di nuovo, con una terza sensazione positiva. Accumula quattro o cinque sensazioni positive una dopo l’altra associando il movimento, fino a quando non arrivi al punto in cui quando tocchi il ginocchio destro con la mano destra percepisci un flusso di sensazioni positive. Il passo successivo consiste nell’eliminare la sensazione negativa sostituendola con la sensazione positiva. Puoi ottenere questo effetto innescando le due àncore. Prova: tocca l’orecchio destro con la mano sinistra e contemporaneamente tocca il ginocchio destro con la mano destra. Senti il flusso positivo che neutralizza quello negativo e lo sostituisce, fino a quando resterà soltanto il sentimento positivo. Una volta attivate le àncore, puoi utilizzare questo esercizio ogni volta che provi un’emozione negativa. Semplicemente attiva le due àncore contemporaneamente e concentrati sul flusso positivo fino a quando non neutralizza il sentimento negativo e si sostituisce completamente a esso.

Esercizio 12. Consapevolezza rilassata

Siediti comodamente, con gli occhi aperti o chiusi. Rilassati in silenzio e rimani lì, semplicemente, senza fare assolutamente niente. Dopo un po’ ti renderai conto di alcune cose, sotto forma soprattutto di sensazioni o di suoni: il vento fa frusciare le foglie, un cane abbaia, passa una macchina, un uccellino cinguetta, una brezza fresca ti carezza la guancia, percepisci un odore di caffè, nell’appartamento vicino senti qualche rumore… Riapri gli occhi e ripensa all’esercizio. Ripensa alle tue percezioni e al fatto che non hai fatto alcuno sforzo per sperimentarle. Sono state le sensazioni a venire a te, non le hai cercate. Considera il fatto che le percezioni che hai avuto non dipendevano dal tuo pensiero. Non le avevi pensate. Le percezioni hanno luogo a prescindere dal pensiero. Il pensiero si è attaccato dopo alla percezione. Accade perché alla mente viene spontaneo pensare a qualsiasi cosa giunga alla sua attenzione, anche se non ce n’è bisogno.

Questo è l’attaccamento, l’aggrapparsi all’esperienza. Ora ripeti l’esercizio con un altro atteggiamento. Chiudi gli occhi e non preoccuparti di pensare. Lascia semplicemente scivolare le percezioni che ti arrivano, senza seguirle con il pensiero, senza attaccarti a esse. Mantieni questa consapevolezza rilassata per alcuni minuti.

Esercizio 13. Addormentarsi consapevolmente

Questo è un esercizio da eseguire la sera prima di addormentarti, in particolare quando non ti senti così stanco da rischiare di addormentarti subito. Stenditi sul letto e rilassati. Concentra l’attenzione sul flusso di immagini e di impressioni che ti passano davanti mentre ti rilassi a occhi chiusi. Quando visualizzi o hai la percezione di qualcosa che cattura la tua fantasia, cerca di tenerla a fuoco. Mantieni l’attenzione sull’immagine. Seguila fino ad avere la sensazione che quell’immagine o quella serie di immagini diventano un sogno completamente formato. Continua a mantenere la consapevolezza di stare sognando, cercando di introdurre in modo gentile e rilassato la mente nello stato onirico, “come se portassi un bambino per mano”. Spiega Rob Nairn: “Questa è una pratica più difficile di quanto non si immagini. Il Dalai Lama la definisce ‘la suprema realizzazione di uno yogi’.

Tuttavia, non è affatto pericoloso esercitarsi e ognuno può farlo con il suo grado di consapevolezza e di evoluzione.”

Esercizio 14. La respirazione corretta

In questo esercizio, sia l’inspirazione che l’espirazione vanno eseguite esclusivamente con le narici. Siediti, con il busto eretto, il torace ben aperto e le spalle rilassate, e attiva una respirazione abbastanza profonda, iniziando con una lenta e completa espirazione. Concentra la mente (chiudendo, se necessario, gli occhi, anche se è preferibile tenere le palpebre leggermente dischiuse) sul ritmo del respiro, che deve avere la stessa durata sia per l’inspirazione che per l’espirazione. Per aiutare la concentrazione puoi rendere il respiro più rumoroso, “chiudendo” leggermente la gola. Lascia assorbire la mente dal sibilo prodotto dal respiro, che continua a essere lento, e cerca di mantenere lo sguardo fermo; in questo modo comincerai a “fermare” anche il processo di pensiero. Resta concentrato sul respiro e sul processo di acquietamento del pensiero. Se pensieri o immagini cominciano a inseguirsi e a concatenarsi, non cercare di fermarli né di seguirli:

semplicemente lasciali andare, scorrere. Abbandonali. Continua in questo esercizio per il tempo che ti sembra necessario (anche solo per pochi minuti), e cerca di ripeterlo spesso nell’arco della settimana. Ti accorgerai che, perseverando nella pratica, acquisirai sempre maggiore controllo del respiro e della mente.

Esercizio 15. Il rasserenamento Il fine dell’esercizio è ottenere un rasserenamento del corpo e della mente, e una migliore concentrazione durante la respirazione.

Attiva la respirazione controllata con le narici, poi distendi il viso a un dolce sorriso e cerca di raggiungere un più profondo stato di quiete. Durante ogni espirazione, prova a rilassare i muscoli del viso e ad accrescere la tranquillità mentale; durante ogni inspirazione, invece, mantieniti concentrato e cerca di non perdere la concentrazione. Continua ad aumentare il rilassamento del viso, concentrandoti e cercando di “sentire”, uno alla volta, i globi oculari, le orecchie, la mandibola, le labbra, la lingua, la gola. Scendi fino al centro del petto, espandendo il rilassamento fino alle spalle, le ascelle, le braccia, le mani. Mentre rilassi il corpo, cerca di rilassare sempre di più anche la mente.

Esercizio 16. Il piccolo rilassamento Il fine dell’esercizio è di raggiungere un rilassamento non profondo nella posizione sdraiata.

Sdraiati sulla schiena, su una coperta, mantenendo le gambe leggermente divaricate, le scapole appiattite sul pavimento e le braccia dolcemente abbandonate a terra lungo i fianchi, con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Attiva la respirazione controllata con le narici. Le palpebre possono essere dischiuse o chiuse. Concentra poi l’attenzione della mente sul tuo corpo, cercando di rilassare, a ogni espirazione, ogni muscolo. Comincia dalle punte dei piedi e, a ogni espirazione, cerca di sentire la singola parte rilassarsi. Risali poi lentamente lungo tutto il corpo, passando per le gambe, la zona pelvica, l’addome, il torace, le spalle, le ascelle, le braccia, le mani, il collo, la mandibola, le orecchie, gli zigomi, il naso, le orecchie, gli occhi. Percepirai forse una specie di formicolio: è il segno che il tuo corpo ha allentato le tensioni.

Mantieni questa posizione per cinque minuti, “ascoltando” il tuo corpo e placando anche la mente, tenendola concentrata sulle zone da rilassare. Cerca di non scivolare nel sonno e di mantenere vigile la tua attenzione. Quando senti che il processo è completo riprendi il contatto con il tuo corpo e infine riapri gli occhi.

Esercizio 17. Il rilassamento completo Il fine di questo esercizio, tratto dallo yoga classico, è ottenere il completo rilassamento del corpo e della mente, procurando così numerosi benefici sia al corpo che alla mente.

Il rilassamento completo, che devi eseguire da sdraiato, consente di sperimentare uno stato di calma profonda e di ottenere un profondo e intenso riequilibrio. Stendi sul pavimento una coperta e sdraiati sulla schiena, mantenendo le gambe leggermente divaricate, le scapole appiattite sul pavimento e le braccia dolcemente abbandonate a terra lungo i fianchi, con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Attiva la respirazione controllata con le narici, chiudendo gli occhi. Mantieni questo stato ascoltando attentamente il tuo corpo e concentrandoti su di esso. Durante ogni fase espiratoria, cerca di rilassare sempre più profondamente la parte del corpo su cui ti

concentri; durante ogni fase inspiratoria, cerca di non perdere il rilassamento che hai ottenuto con l’espirazione. Comincia dalla zona bassa del tuo corpo. Durante l’espirazione, rilassa, sempre più profondamente, il punto più basso del bacino, in corrispondenza della punta dell’osso sacro, per decontrarre gli sfinteri anali; raggiungi poi la zona del pube, rilassando tutti i punti intorno. Resta su questa zona, approfondendo il rilassamento a ogni espirazione. Quando questa zona è ben rilassata, lascia che il rilassamento si espanda a tutta la zona inferiore del corpo, che “scenda” lungo le cosce (facendo attenzione a rilassare anche le parti interne), i polpacci, le caviglie, fino ai piedi e alle dita dei piedi. Resta concentrato sul rilassamento della zona bassa del tuo corpo, ascoltando le sensazioni che percepisci e i “messaggi” che ti vengono inviati. Rivolgiti ora alla zona media del tuo corpo, concentrando la tua attenzione sul centro del petto, all’altezza del cuore. A ogni espirazione rilassa sempre più profondamente tutta la zona, e resta in quel punto fino a quando non avrai eliminato ogni tensione. Poi risali fino al punto in corrispondenza della base della gola. Concentrati su questo punto,

rilassandolo sempre più profondamente. Successivamente, espandi il rilassamento fino a coinvolgere tutta la zona media del tuo corpo, cioè le spalle, le zone ascellari, le braccia, gli avambracci, le mani, le dita delle mani. Fai molta attenzione a non perdere il rilassamento durante la fase inspiratoria, e continua invece ad approfondirlo a ogni fase espiratoria. Questo è molto importante, perché impedisce alla mente di distrarsi e ti permette di penetrare sempre più in profondità “dentro” il tuo corpo, “dentro” te stesso. Mantenendoti in questa condizione, “apri” ora gli occhi della tua mente. Cerca, in altre parole, di visualizzare l’interno del tuo corpo e di “sentire” i tuoi organi ora rilassati, osservando la loro condizione, passando dalla zona media fino alla zona bassa. Questa è una fase molto importante del rilassamento completo, perché ti consente di avere un totale controllo del rilassamento profondo del tuo corpo e di mantenere allo stesso tempo una condizione mentale sveglia e vigile. Devi pertanto fare attenzione a non scivolare nel sonno. Concentrati ora sulla zona alta del tuo corpo: a ogni espirazione rilassa le labbra, poi la lingua, la mandibola, il naso, gli zigomi, le orecchie. Porta ora la tua attenzione sul punto che si trova

al centro tra le due sopracciglia, in corrispondenza della radice del naso, e da questo punto espandi il rilassamento, come un bagno di luce, fino ai globi oculari e alle tempie. Cerca di sentire la pesantezza del pavimento sotto di te, e di immaginare di sprofondare in esso fino a farlo scomparire. Mantieni la mente in questo stato continuando a porre l’attenzione su tutto il corpo, “entrando” nuovamente in esso con gli “occhi” della mente. Ti renderai conto che la tua mente domina, letteralmente, il corpo e l’energia. Inizia poi a risvegliare il tuo corpo, riattivando il respiro per renderlo sempre più udibile. Poi riattiva le varie parti del corpo, cominciando dai piedi e risalendo, pian piano, fino alla testa. Infine apri gli occhi, e lentamente portati nella posizione seduta. Resta ancora per qualche momento in ascolto del tuo corpo, e ripensa alle sensazioni che hai provato durante il rilassamento completo.

Esercizio 18. Inibizione del pensiero

Siediti comodamente. Rimani perfettamente calmo e immobile e lascia scorrere i pensieri nella mente. Dopo circa un minuto, attivati per inibirli. Quando si presenta un pensiero, non attaccarti a esso. Non seguirlo, non lasciarti incastrare dalla catena dei pensieri. Inibiscilo volontariamente seguendo due strade: o sopprimendolo, scacciandolo, oppure semplicemente lasciandolo scivolare via, non coltivandolo. Lascialo scivolare via come pioggia sul vetro della tua mente. Questo ti darà il controllo di tutti i pensieri incentrati su apprensioni, preoccupazioni e paure, permettendoti di concentrarti solo sui pensieri che vuoi e che formi volontariamente nella tua mente.

Esercizio 19. Il magnete più potente

Siediti comodamente cercando di mantenere il busto eretto il più possibile ma senza sforzo. Chiudi gli occhi e inizia a inspirare ed espirare lentamente con le narici. Rendi il respiro lievemente sonoro e porta la tua attenzione su di esso, sull’inspirazione e poi sull’espirazione. Continua per circa un minuto, continuando a seguire il tuo respiro dalle narici. Inizia poi a respirare in modo silenzioso e naturale, senza più portare l’attenzione al respiro. Immagina ora di essere un potentissimo magnete. Il magnete più potente dell’universo. Percepisci dentro di te la forza magnetica più potente dell’universo. Visualizza la sua potenza, ascolta i suoni della sua energia, percepiscila nel tuo corpo. Tu sei quel magnete pulsante che riceve ogni bene dell’universo. Osserva il movimento del bene universale che viene verso di te, ascolta i suoni meravigliosi di questo movimento cosmico di attrazione, percepisci l’energia nel tuo corpo magnetico che attrae ogni forma di salute, di benessere, di ricchezza e di felicità dell’universo. L’universo ruota su se stesso, si espande, il

movimento dell’universo genera energia, è l’energia dell’attrazione universale che si muove per te, centro magnetico dell’universo. Sei tu, con la tua mente, che inneschi l’intero meccanismo dell’energia universale che muove ogni bene e ogni perfezione verso di te. Quando senti che il processo è completo riprendi lentamente il controllo del respiro e la consapevolezza di te stesso. Infine apri gli occhi.

Esercizio 20. 10 cose che vuoi Questo è un esercizio utilissimo per comprendere e mettere in pratica uno dei principi fondamentali della Legge di Attrazione: sapere non ciò che non vuoi ma ciò che vuoi.

Prendi un foglio di carta e semplicemente scrivi 10 cose che vuoi ottenere nella tua vita. Devono essere cose circostanziate, precise e da realizzare in tempi brevi. Non quindi: “Voglio guadagnare molti soldi”, bensì “Voglio guadagnare centomila euro entro il prossimo anno”; non “Voglio dimagrire”, bensì “Voglio perdere 10 kg entro 4 mesi”; non “Voglio trovare la donna/l’uomo della mia vita”, bensì “voglio invitare a cena/uscire con [inserisci il nome della persona]”. Scrivi queste 10 cose e poi elencale in ordine di importanza. Tieni questo foglio sempre con te. Quando ti senti giù, spaesato, afflitto da insicurezze, stati negativi eccetera, tiralo fuori e guardalo, concentrandoti su di esso per ritornare a ciò che vuoi e concentrarti solo su ciò che vuoi.

Esercizio 21. Dalla volontà all’affermazione Questo esercizio riprende l’esercizio del VAK al futuro (esercizio 2), aggiungendo un elemento molto importante.

Definisci qualcosa che vuoi. Che vuoi diventare o di cui vuoi entrare in possesso. Stabilisci un obiettivo chiaro e circoscritto. La cosa più importante è che l’obiettivo sia il più definito possibile. Scrivi il tuo obiettivo su un foglio. Poi siediti comodamente. Esegui l’esercizio del VAK al futuro (esercizio 2). Quando hai concluso la fase Kinestesica, ripensa all’intero processo e domandati: c’è un’affermazione che posso trarre da questo processo? Pensaci, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno e lascia andare le tue sensazioni. Non ragionarci troppo consciamente: lascia semplicemente che l’affermazione ti arrivi. Prova poi a scrivere l’affermazione su un foglio, utilizzando questi

cinque criteri. 1. In prima persona. 2. Breve. 3. Positiva. 4. Al tempo presente. 5. Che abbia un forte significato emozionale. Per esempio: se il tuo obiettivo è “Voglio perdere 10 kg”, lungo il processo del VAK al futuro può emergere il tuo desiderio di essere stimato. Così l’affermazione può diventare “Sono stimato dagli altri”; “Tutti mi vogliono bene”. Oppure può essere un’affermazione più “diretta” come “Ho fiducia nella mia capacità di dimagrire”, e così via. Un esempio personale che forse ti può tornare utile per chiarire il concetto: tempo fa feci un VAK al futuro su “voglio vendere molte copie del mio libro”. Alla fine del processo l’affermazione che emerse fu: “Sono felice”. Ecco cosa intendo per ricevere un’affermazione. Scrivi l’affermazione su un foglio. Tieni questo foglio sempre con te. Quando ti senti giù, spaesato, afflitto da insicurezze, stati negativi eccetera, tiralo fuori e guarda la tua affermazione, concentrandoti

su di essa. Trasformata con l’esercizio la volontà in un’affermazione, hai un tesoro tra le mani perché non lavori più nel futuro, su un desiderio, ma nel presente, su quello che sei.

Esercizio 22. Trasformazione del pensiero negativo in pensiero positivo

Questo esercizio è quasi un gioco. Ma è molto potente. I pensieri negativi, piccoli, dolorosi, insinuanti, insidiosi, fastidiosi compaiono in molti momenti della giornata, per abitudine, quasi senza che ce ne accorgiamo. Pensieri negativi, pessimisti, cupi, indebolenti, autosabotanti. Questo esercizio gioca con loro, li sfida a trasformarsi in pensieri positivi. È molto semplice: ogni volta che nella tua mente si affaccia un pensiero negativo, trasformalo in positivo e vivi nel pensiero l’esperienza positiva. Ogni volta che devi uscire e ti viene il pensiero “Non troverò parcheggio”, afferma subito “Troverò parcheggio”, poi visualizzati in macchina, in prima persona, mentre guardi il parcheggio vuoto che ti aspetta. Ascolta i suoni di quel momento e percepisci le tue sensazioni di felicità, di gioia e di serenità nell’aver trovato parcheggio. Credici fino in fondo e vivi quell’esperienza.

Se ti trovi a pensare “Oggi pioverà”, pensa “Oggi ci sarà il sole” e visualizzati mentre esci e guardi il sole nel cielo. Osserva i colori del giorno, i raggi che attraversano le nuvole, quella particolare atmosfera che solo la luce dopo la pioggia sa dare, ascolta i suoni che ti immagini ci siano intorno a te, e goditi il piacere del sole sul viso. Credici e vivi fino in fondo l’esperienza, in prima persona, con tutto te stesso: con gli occhi, con le orecchie, con le emozioni. Fai così per ogni pensiero negativo che ti compare nel corso della giornata, piccolo o grande che sia. La mente non può essere occupata da due pensieri contemporaneamente: se neghi il pensiero negativo, quello continuerà a sussistere, se lo trasformi in pensiero positivo, tutta la tua mente e il tuo corpo vivranno unicamente l’esperienza positiva. Non limitarti perciò a negare o sopprimere il pensiero negativo: trasformalo.

Esercizio 23. La porta dei pensieri con le affermazioni

Questo esercizio riprende l’esercizio 7, “La porta dei pensieri”. Questa volta però non utilizzerai parole-chiave astratte o ideali, bensì affermazioni concrete e reali. Puoi utilizzare le affermazioni dell’esercizio 20, “10 cose che vuoi”, l’affermazione dell’esercizio 21, “Dalla volontà all’affermazione”, oppure qualunque affermazione che trovi in questo o in altri libri, in un film, o che crei autonomamente. Quando hai individuato l’affermazione, ogni sera prima di addormentarti e ogni mattina appena sveglio chiudi gli occhi e lascia vagare la mente per un minuto. Dopodiché visualizza e contempla l’affermazione per 5 minuti. Concentrati sull’affermazione: visualizzala nel dettaglio, lasciando che si modifichi e si trasformi liberamente. Poi concentrati sul suono dell’affermazione. Ascoltala, sentila risuonare. Infine concentrati sulle emozioni che ti dà quell’affermazione. In quale parte del corpo la senti

maggiormente? Concentrati sulla parte del corpo in cui percepisci l’emozione dell’affermazione. Infine, quando senti che il processo è completo, riapri gli occhi. Puoi esercitarti su una sola affermazione per volta, oppure su due o tre affermazioni per esercizio. Puoi cambiare affermazione e ritornare successivamente, in un’altra sessione, sull’affermazione precedente. Non c’è una regola, sta a te decidere: sei tu il padrone dei tuoi pensieri e della tua realtà.

Alcuni esempi di affermazioni fortificanti (ma è meglio se trovi le tue) “Sono padrone dei miei pensieri.” “I miei pensieri diventano cose.” “Io apprezzo e accetto me stesso profondamente.” “Io perdono tutti coloro che mi hanno causato dolore.” “È facile per me ricevere amore dagli altri.” “Io sono tutt’uno con l’Amore Divino.” “Ho il diritto di permettere alle miei visioni e ai miei sogni di diventare realtà.” “Io ricevo e accetto denaro con amore e gratitudine.”

“Io sono libero di essere felice e pieno di salute.” “Collaborare con gli altri è più divertente ed efficace che competere con loro.” “Vivo in armonia con la Natura.”

Esercizio 24. Esercizio del sorriso

Gli stati mentali ed emotivi influenzano gli stati fisici, che a loro volta attivano meccanismi biochimici che influenzano il sistema nervoso centrale, l’attività ormonale, digestiva, cardiaca, respiratoria, circolatoria e tutti gli organi del corpo. Uno stato mentale negativo ha così un effetto fisico negativo. Ma vale anche il contrario: uno stato fisico negativo influenza e condiziona lo stato mentale. È tutto interconnesso, è tutto una continua circolarità mente-corpo. Perciò si possono indurre reazioni biochimiche positive partendo dall’atteggiamento. In pratica: sei triste? Sorridi! Sorridi realmente: forza il tuo viso a un sorriso, sforzati di simulare contentezza. Sorridi e tieni questo atteggiamento fisico per alcuni minuti o fino a quando non sentirai che quell’atteggiamento fisico ha cambiato i tuoi pensieri, il tuo atteggiamento psicologico e la tua condizione generale. All’inizio ti potrà sembrare assurdo, grottesco; se continui ti accorgerai però di una sorta di resistenza del vecchio atteggiamento negativo nel nuovo positivo.

Insisti. Insisti a sorridere e se vuoi anche a ridere. Concentrati sugli effetti fisici, sulle emozioni che ti trasmette il tuo atteggiamento e percepirai tutto i benefici del sorriso, sentirai le energie positive che si irradiano in tutto il corpo. Percepirai i benefici di quella portentosa macchina olistica che sei tu stesso. Ogni volta che ti senti triste, giù di corda, negativo e pessimista… sorridi!

Esercizio 25. Trasformatore Segreto

Fai un elenco, mentale o scritto, di Trasformatori Segreti da tenere a portata di mano. Per Trasformatore Segreto intendo uno strumento in grado di cambiare le tue sensazioni in un batter d’occhio o in uno sbatter d’ali. Possono essere bei ricordi, eventi futuri, momenti divertenti, la natura, una persona che ami, la tua musica preferita. Quando sei arrabbiato o frustrato o non ti senti soddisfatto, scegli un Trasformatore Segreto e concentrati su di esso. Ce n’è sicuramente uno adatto a quella circostanza. Se ti accorgi che quel Trasformatore Segreto non funziona, scegline subito un altro e riprova. È sufficiente spostare l’attenzione sul tuo Trasformatore Segreto per qualche minuto per ritrovare la tua frequenza positiva.

Esercizio 26. Mail senza “non” e senza “ma”

Questo è un esercizio da fare mentre lavori. Riguarda l’utilizzo delle e-mail. Ogni volta che scrivi una e-mail cerca di evitare le contrapposizioni – i “non” e i “ma” – e cerca di trasformare le contrapposizioni in affermazioni positive. Invece di scrivere: “Il suo progetto è interessante ma non è adatto…” Prova a trasformarlo in: “Il suo progetto è interessante ed è adatto a un tipo di… La nostra azienda opera in un settore differente che sfavorirebbe la sua proposta.” Allo stesso modo, se di getto scriveresti: “Questa cosa non va bene”, prova a trasformare il testo in: “A mio parere ci sono molti margini di miglioramento” aggiungendo qualche idea o stimolando l’interlocutore a trovare nuove strade. È un po’ più lungo, e sembra un po’ funambolico (o politicamente corretto – ma il politicamente corretto non è affatto male, è spesso sinonimo di rispetto). L’effetto sul destinatario è però assicurato: egli ti sarà riconoscente e lascerai su di

lui un’impressione favorevole, oltre ad aver evitato un conflitto che ti potrebbe ingenerare stati mentali negativi. Nella mia esperienza, ho notato che funziona anche semplicemente sostituire i “ma” con gli “e”: la congiunzione positiva ha un effetto incredibile anche semplicemente sostituendola alla congiunzione avversativa, e mantenendo il resto del testo inalterato.

Esercizio 27. Critica positiva

Invece di criticare le altre persone o evidenziare i loro aspetti negativi, utilizza questo metodo, quando pensi o parli di un’altra persona: 1. Individua tre cose positive della persona. 2. Individua una cosa che può migliorare. 3. Individua un’altra cosa positiva. È un esercizio meraviglioso che cambierà la tua frequenza mentale in un batter d’occhio, ogni volta che sarai in compagnia di altri o parlerai di loro.

Esercizio 28. Trasformazione del conflitto

Siediti comodamente e chiudi gli occhi. Visualizza un amico. È di fronte a te in una stanza. Osserva la stanza in cui sei, poi presta ascolto alla conversazione che state facendo. Osserva il suo volto, guardalo chiaramente (o immaginati di vederlo chiaramente). Ora parlagli di un argomento che interessi entrambi. Osserva la sua espressione che cambia. Nota il suo sorriso: sta annuendo a quello che dici, è persuaso delle tue parole. Ora stimola il suo interesse. Continua a parlargli e osserva come quello che dici lo sta convincendo; guarda i suoi occhi che si illuminano, osservalo come sta annuendo, ti sta dando ragione, ascolta le sue parole di ammirazione, percepisci le emozioni di gioia che provi dai suoi atteggiamenti positivi nei tuoi confronti. Infine, quando senti che il processo è completo, apri gli occhi. Così hai trasformato un possibile conflitto in un evento per te favorevole. Questo esercizio è utile per prepararsi a momenti

verso cui si prova tensione o ansia, per esempio un esame, un colloquio di lavoro o quando si deve parlare in pubblico.

Esercizio 29. Dalle cose al pensiero

Siediti comodamente e chiudi gli occhi. Visualizza un grande aereo passeggeri; cerca di osservarlo in tutta la sua maestosa complessità: la fusoliera, le ali, la cabina di pilotaggio con tutti i suoi macchinari, i sedili dei passeggeri, i motori, eccetera. Non importa che la tua visualizzazione sia dettagliata in senso tecnico: soffermati semplicemente sugli elementi dell’aereo nel modo migliore in cui riesci, per formarti un’idea chiara della sua complessità come creazione dell’ingegno umano. Sai che conterrà moltissime persone, sai che decollerà a 300 km/h, sai che galleggerà nell’aria pur essendo più pesante dell’aria, sai che complesse leggi fisiche garantiranno l’assoluta stabilità e affidabilità di un mezzo che può portarti in poche ore dall’altra parte del mondo. Ma come ha fatto questo aereo ad arrivare fin qui? E soprattutto, da dove è venuto? Immagina di ricreare, procedendo a ritroso, tutti i passaggi che hanno portato l’aereo a diventare quella maestosa creatura dei cieli che ammiri. Non importa che tu conosca realmente questi passaggi:

cerca semplicemente di immaginarli. Smonta nella tua mente l’aereo pezzo per pezzo, procedendo all’indietro fino al momento della sua creazione: i sedili che vengono costruiti, le lamiere che vengono montate e che ancora prima vengono create per mezzo di procedimenti industriali, e che ancora prima sono progettate con disegni e calcoli matematici. Osserva i complessi macchinari che vengono montati, i sofisticatissimi strumenti di misurazione di cui ogni velivolo è dotato, e immagina di vedere questi strumenti quando vengono costruiti, con i fili che vengono collegati, gli impianti che vengono testati e sintonizzati, e poi vai ancora più indietro, fino a quando immagini quegli strumenti come il frutto di riunioni di gruppi di scienziati. Gli scienziati realizzano i prototipi. Risali ancora più indietro e immagina quei prototipi in forma di progetto, e prima ancora in forma di idee, di pensieri creati da menti intelligenti. Risali indietro fino al pensiero iniziale, fino al momento in cui l’aereo non era altro che un pensiero. Immaginati quel pensiero iniziale, l’atto o quell’insieme di atti che diedero origine alla realtà dell’aereo. Resta per qualche secondo a contemplare la magnificenza di quell’inizio e l’incredibile, miracoloso processo che da quel

pensiero ha portato alla creazione della cosa reale. Hai così perfettamente compreso, vivendolo in prima persona, uno dei principi fondamentali della Legge di Attrazione: i pensieri sono cose.

VOLONTÀ E INTENZIONE (RICEVERE) Resta sempre centrato sulla tua visione. Recupera costantemente la tua visione.

Esercizio 30. Affermazione del successo

Chiudi gli occhi e ripeti a voce alta questa frase: Io sono una perfetta creatura Mentale, che vive in un perfetto Mondo Mentale, tutte le potenzialità della Mente Infinita sono mie. Ho successo perché seguo La Legge di Attrazione dell’Universo. Io sono successo, dentro di me c’è un Potere Infinito. Io sono successo in tutto ciò che intraprendo. Mentre ripeti queste parole formati un’immagine mentale in cui ti vedi come un essere radioso, con la vecchia vita e la sua oscurità che scompaiono mano a mano che la tua luce radiosa del domani si espande. Sei un essere nuovo, felice, sano luminoso e radioso, più di quanto tu lo sia mai stato.

Esercizio 31. Usare la forza di volontà

Ripeti a voce alta questa frase: IO sto usando la mia forza di volontà. Ripeti questa frase più volte, in modo sincero e positivo, ogni giorno, almeno una volta all’ora, e in qualunque situazione richieda la tua forza di volontà. Ripetila più volte anche prima di addormentarti. Presta attenzione a ciò che stai dicendo e desidera davvero ciò che stai pensando. Usa le parole aspettandoti con certezza che porteranno i loro frutti. Spiega William Atkinson: “È l’autosuggestione la chiave per sviluppare la mente a tal punto da renderla uno strumento efficace della volontà.”

Esercizio 32. Agire con efficacia

Ogni giorno può essere un giorno di successo o un giorno di fallimento. Se farai di ogni giorno un successo realizzerai tutto ciò che vuoi. Sta in te fare di ogni giorno un giorno di successo. Perciò ogni mattina prenditi un minuto per ripetere a te stesso:

Oggi farò tutto quello che posso fare per esprimere il meglio di me. Questo non significa che devi strafare né buttarti a capofitto nel lavoro nel tentativo di portare a termine il maggior numero di cose nel minor tempo possibile. Non tentate di fare oggi il lavoro di domani, né di fare il lavoro di una settimana in un solo giorno. Ciò che conta non è il numero di cose che fai, ma l’efficacia di ogni singola azione. Perciò ripeti mentalmente a te stesso, concentrandoti sulle sensazioni che provi:

Oggi darò il meglio di me stesso, e compirò ogni mia azione nel modo più efficace possibile. Dice Wallace D. Wattles: “Chi vuole avere successo deve formarsi un’immagine chiara di ciò che desidera e ogni giorno deve fare tutto ciò che può, con fede e determinazione, compiendo ogni singola azione in modo efficace.”

Esercizio 33. Come se lo avessi già

Siediti, chiudi gli occhi o tienili aperti. Concentrati su ciò che desideri (un desiderio preciso e circoscritto) e immagina di averlo già ottenuto. Concentrati sulle emozioni che provi all’idea di aver già ricevuto ciò che stai desiderando. Fai tutto il necessario per creare la sensazione di possedere già la cosa che vuoi, e ricorda le sensazioni provate. Così attrarrai veramente la cosa che vuoi. Ogni volta che ti senti in difficoltà, giù di corda o che ti sembra di aver “perso la bussola”, torna a eseguire questo esercizio, concentrati sul tuo desiderio, immaginalo e senti di averlo ottenuto. Dice Rhonda Byrne: “Concentrati soprattutto sulle sensazioni di aver ricevuto ciò che desideri. Quando senti di averlo già e la sensazione è così reale che ti sembra di esserne già in possesso, credi di averlo ricevuto e lo riceverai.”

Esercizio 34. Crea il tuo giorno

C’è un momento, al risveglio, in cui tutto sembra perfetto. Non c’è passato, non c’è futuro, c’è solo un presente di consapevolezza. Il sonno ha ripulito le preoccupazioni del giorno prima, i pensieri, le paure… È un momento che spesso dura solo… un momento. Poi la mente conscia riapre il fiume di pensieri che inondano la tua mente e la tua anima di passato, presente e futuro. È in quel momento, subito dopo il risveglio, è in quel momento in cui sei pura consapevolezza, che puoi creare il tuo giorno. Appena sveglio, la prima cosa a cui devi pensare e su cui concentrarti è creare il tuo giorno. Immagina come sarà la tua giornata: immaginati e vediti gioioso, soddisfatto di te. Ascolta i suoni di quella gioia mentre ti vedi andare al lavoro, percepisci le sensazioni di tutto ciò che di bello e di buono stai ricevendo e che tu stesso stai creando. Se hai un appuntamento importante, visualizzati, ascoltati e percepisciti mentre quell’appuntamento si trasforma in un successo. Crea la tua giornata trasformando nella tua mente

ogni potenziale condizione di attrito o stress in una condizione di positività e di contentezza. Crea gli eventi di quel giorno visualizzandoli, ascoltandoli e percependoli. Fa’ di questo esercizio un’abitudine. Fallo ogni giorno della tua vita. Crea il tuo giorno, ogni giorno.

Esercizio 35. Sono nella fase della ricezione

Seduto o in piedi, con gli occhi chiusi o aperti, ripeti questa affermazione:

Sono nella fase della ricezione. Sto ricevendo ogni bene nella mia vita, ora. Sto ricevendo [inserisci l’oggetto del tuo desiderio] in questo momento. Ripeti l’affermazione per tre volte. La prima volta mentalmente: mentre pronunci l’affermazione cerca di visualizzare te stesso nell’atto di ricevere, in questo momento, il tuo desiderio. La seconda volta ripeti l’affermazione a voce alta e, mentre la ripeti, concentrati sul suono delle parole, ascoltandole. La terza volta ripeti l’affermazione a voce alta e, mentre la ripeti, concentrati sulle sensazioni che provi ripetendola. Poi sentiti bene, adesso.

Esercizio 36. Tavola della Visione

Crea l’immagine della cosa che desideri ottenere. Creala concretamente, disegnandola oppure ritagliando fotografie che la ritraggono o che le corrispondano. Attacca l’immagine su un foglio. Porta l’immagine sempre con te oppure attaccala su una parete oppure ancora riponila in un luogo che frequenti abitualmente, in modo da poterla raggiungere e guardare facilmente. Questa è la tua Tavola della Visione. Guardala più volte nel corso della giornata. Quando la guardi, visualizza la tua condizione di aver già ricevuto ciò che desideri, ascolta i suoni che senti e percepisci il tuo stato d’animo nell’aver già ottenuto la cosa desiderata.

Esercizio 37. Affermazione di fede

Pronuncia questa affermazione a voce alta, parlando in seconda persona, cioè rivolgendoti a te stesso:

[Tuo nome], sei stato creato per il successo. Hai un potere creativo al tuo interno, sei stato creato per esprimere il meglio di te stesso e per realizzare ogni tuo desiderio. L’immagine della Perfezione risiede in te: che questa Perfezione sia sempre al centro dei tuoi pensieri e ti guidi in ogni tua azione. Diventa la meravigliosa opera d’arte che sei destinato a essere. Dice Bob Proctor: “Esegui questo esercizio quando sei assalito da dubbi o ti sembra che le cose sono difficili.”

Esercizio 38. Il miracolo della presenza mentale

Quando svolgi un compito, concentra tutto te stesso sul compito che stai svolgendo. Porta tutta la tua attenzione e la tua presenza mentale in quelle azioni che stai compiendo. Se lavi i piatti, lava soltanto i piatti. In altre parole, mentre lavi i piatti diventa pienamente consapevole di stare lavando i piatti, portando la tua attenzione unicamente su quell’azione. Se ti distrai e i pensieri cominciano ad allontanarsi o a inseguirsi, riporta la tua consapevolezza sulla tua azione e ripeti mentalmente:

Sono pienamente me stesso, seguo il mio respiro, conscio della mia presenza e conscio dei miei pensieri e delle mie azioni. Così facendo porti la tua consapevolezza unicamente sul presente, senza residui del passato o paure del futuro. Consapevole unicamente della

tua presenza qui e ora nel continuo divenire dell’universo, senza tempo. Dice Thich Nhat Hanh: “Vedrai che è un’azione ben più difficile di quanto immagini e percepirai cose importanti, ti si aprirà una inedita meravigliosa realtà. Ogni cosa che stai facendo è meravigliosa, facendo quella cosa pienamente, con tutto te stesso.”

Esercizio 39. La pratica della presenza mentale con i suoni

Siedi tranquillo. Chiudi gli occhi. Resta semplicemente in ascolto dei suoni che ti circondano, senza cercare di individuare un suono particolare. Lascia che la mente rimanga quieta e qualsiasi suono attiri la tua attenzione non inseguirlo. Ascolta il modo in cui i suoni si susseguono; prima uno, poi un altro, e così via. Lascia che i suoni vadano e vengano. Non soffermarti su nessun suono. Resta semplicemente consapevole dei suoni. Non cercare niente, non aggrapparti a niente. Quando ti accorgi che i tuoi pensieri divagano, semplicemente lasciali andare e torna a concentrarti sui suoni. Non su un suono in particolare: semplicemente e in modo rilassato riporta la tua consapevolezza sui suoni che ti circondano. Esegui questo esercizio per 5 o 10 minuti al giorno, per una settimana. Poi puoi prolungare il tempo

dell’esercizio fino a 20 minuti.

Esercizio 40. Lanciare l’intenzione

Questo è un altro esercizio utilissimo per farti prendere coscienza che sei tu padrone di te stesso e che operi in un universo dinamico e interattivo, dove la tua presenza è imprescindibile dalla manifestazione della realtà. Ogni volta che devi fare una cosa o decidere qualcosa, lancia l’intenzione. Che cosa significa? Significa questo: non fare le cose in modo avventato, lasciandoti trascinare dagli eventi. Contempla invece la cosa che devi fare per qualche istante, e mentalmente lancia su quell’azione l’intenzione di ottenere il miglior risultato. Stai leggendo questo libro? Lancia l’intenzione di leggerlo con la finalità di padroneggiare il Segreto. Vai in palestra? Lancia l’intenzione di godere al meglio dell’attività fisica e della tua salute. Fai la carità? Lancia l’intenzione di farla per portare beneficio a tutti gli esseri viventi. Stai per mangiare? Lancia l’intenzione che quel pasto nutrirà la tua vita e ti donerà salute e benessere. Lancia l’intenzione anche come volontà. Saluti i tuoi figli al mattino? Lancia l’intenzione che la loro

giornata sarà meravigliosa. Vai a fare la spesa? Lancia l’intenzione che otterrai il meglio dagli altri e che donerai gentilezza e sorrisi a tutte le persone che incontrerai. Devi fare una riunione? Lancia l’intenzione che otterrai da quella riunione i migliori benefici per te e per la tua azienda. Come lanciare l’intenzione? È sufficiente che indirizzi un pensiero in direzione dell’oggetto su cui vuoi che la tua intenzione agisca. Ciò che conta è che tu faccia ogni cosa che reputi importante con attenzione e con intenzione.

Esercizio 41. Liberarsi dalla paura

All’insorgere della paura o di altre emozioni negative, lasciale semplicemente scorrere e ricorda a te stesso, ripetendolo mentalmente:

Non hanno sostanza, sono come un sogno, una stella all’alba, una bolla in un corso d’acqua. Non soffermarti su di esse con il pensiero; lasciale scivolare via: dallo schermo della tua mente, dalle emozioni del tuo corpo. Esse perderanno vigore e passeranno. Dice Rob Nairn: “La paura, al pari di tutte le emozioni, è come un sogno o un fantasma. Se la prendiamo sul serio e ci fissiamo su di essa, la alimentiamo e le conferiamo status di realtà. La facciamo sembrare concreta. Le diamo un potere che di per sé non ha. La paura non è altro che una proiezione della mente.”

Esercizio 42. L’albero che cresce

Chiudi gli occhi e visualizza un albero. Tieni l’immagine dell’albero in mente per qualche secondo, poi fallo scomparire. Ora immagina di essere tu a creare l’albero, a portarlo dal mondo invisibile a quello visibile. Guardati mentre inserisci il minuscolo seme dell’albero nella terra, dove possa ricevere i primi raggi del sole del mattino. Cura il tuo seme annaffiandolo. Osserva come le radici penetrano nel terreno, come si espandono in tutte le direzioni nel sottosuolo. Immagina le cellule viventi che si dividono e moltiplicano. Diventano milioni. Osserva il fusto dell’albero mentre cresce e sale verso l’alto. Si formano i rami, iniziano a comparire le prime foglie, compaiono le gemme, le gemme si schiudono, si aprono i fiori. Hai creato l’albero. Contemplalo adesso in tutta la sua magnificenza, ascolta il suono del vento tra le foglie, percepisci i profumi dei fiori nell’aria, mentre la brezza dolcemente culla la meravigliosa creazione che tu hai creato.

Spiega Charles Hannel: “Quando sarete in grado di rendere chiara e completa la vostra visione, sarete anche in grado di penetrare lo spirito di una cosa; diventerà molto reale per voi; apprenderete a concentrarvi, e il processo è lo stesso, sia che vi stiate concentrando sulla salute, sul vostro fiore preferito, su un ideale, su una complicata proposta d’affari, o su qualsiasi altro problema della vita.”

Esercizio 43. La forza della preghiera

Quando ti senti in difficoltà e vuoi ritrovare energia e fiducia, ripeti questa frase del Vangelo di Marco (11, 24):

Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto, e vi sarà accordato. Spiega Charles Haanel: “Nota che non viene posto alcun limite: ‘Tutto quello che domandate’ significa che il tuo unico limite è la tua capacità di pensare. Nota anche come la fede implichi il fatto di avere già ottenuto ciò che desideri e chiedi nella preghiera. Il processo della preghiera biblica è dunque quello di visualizzazione, di creazione del pensiero, di fede nella riuscita e di gratitudine per aver avuto realizzato il proprio desiderio.”

Esercizio 44. Affermazione di perfezione

Quando ti senti in difficoltà, ripeti con convinzione questa affermazione:

Io sono completo, perfetto, forte, potente, amorevole, armonioso e felice. Ripeti l’affermazione più volte, mentalmente e a voce alta, visualizzando le parole, ascoltandone i suoni mentre le pronunci e concentrandoti sulle emozioni che percepisci. Ripeti l’affermazione ogni volta che ti serve per ritrovare energia e fiducia in te stesso. Falla diventare un’abitudine. Spiega Charles Haanel: “Questa affermazione è in stretto accordo con La Verità, e quando La Verità si manifesta ogni forma di errore o discordanza deve necessariamente scomparire.”

Esercizio 45. Unione con la Mente Universale

Siediti e chiudi gli occhi. Respira dalle narici in modo naturale. Rilassati. Lasciati andare, sia mentalmente che fisicamente. Poi, realizza la tua unione con la Mente Universale. Entra in contatto con questo immenso potere, percepisci la tua intima connessione con la Mente Infinita, con l’Energia Universale in continuo divenire. Concentrati sulla consapevolezza che la tua capacità di pensare si traduce nella tua capacità di agire sulla Mente Universale e di portarla a manifestarsi nella realtà. Resta in connessione con questa incredibile energia che si manifesta intorno e dentro di te, e di cui tu sei parte ed espressione. Tu sei Mente Infinita. Spiega Charles Haanel: “Ciascuno di noi non è altro che l’espressione e manifestazione dell’Uno, tutti siamo parti della totalità, e non c’è differenza fra noi e l'Uno in termini di genere o di qualità, ma solo una differenza di grado.”

Esercizio 46. Lascio fare all’universo

Quando hai definito il tuo obiettivo da raggiungere, quando ti sei costruito l’immagine del tuo desiderio e con gli esercizi hai potenziato la tua profonda consapevolezza e la fede incrollabile nel fatto che il tuo desiderio si concretizzerà, il passo successivo e più importante da compiere è lasciare che tutto accada, ovvero lasciar fare all’universo. O a Dio, se preferisci. Devi avere piena consapevolezza che non spetta a te decidere le modalità e i tempi in cui il tuo obiettivo si concretizzerà; l’universo, Dio, è un creatore invisibile e l’energia che attivi con il tuo pensiero mette in moto processi di cui puoi non avere coscienza e che di certo non puoi controllare. Devi avere consapevolezza e piena fiducia nel fatto che attivando le energie del pensiero e La Legge di Attrazione hai innescato quei meccanismi, attivato quei processi. Ora non devi far altro che attendere, fiducioso, nella loro realizzazione. Non forzare le cose. Con la forza non si ottiene nulla. Tentare di fare a modo proprio, forzando le cose, non serve. Le vie del Signore sono infinite.

Per questo non devi avere aspettative. Ti potrà sembrare paradossale, ma è così che funziona. Una volta che hai piantato il seme, coltivalo con gli esercizi mantenendo chiara la tua visione, forte il tuo ascolto e la tua emozione, fermo il tuo desiderio. Ma non forzarne la crescita. Avere aspettative è come, dopo aver piantato il seme, smuovergli continuamente la terra intorno per vedere se ha piantato radici. Se fai così, lo uccidi. Questo è un passo fondamentale e non scontato: te lo dico anche per esperienza diretta. Lascia fare all’universo. Non avere aspettative. Coltiva il tuo sogno e lascia fare all’universo. Ripeti perciò con gioia e convizione questa affermazione:

Ho piantato il seme e ho fiducia che crescerà. Sono grato per aver ricevuto ciò che ho chiesto, e ora lascio fare all’universo.

GRATITUDINE Sii grato per ciò che hai. Sii grato per ciò che sei. Sii grato per ciò che avrai. Sii grato per ciò che sarai. Sii grato per ciò che stai diventando.

Esercizio 47. Gratitudine per ciò che hai

L’esercizio della gratitudine è il più importante se vuoi comprendere e mettere in pratica la Legge di Attrazione. È anche l’esercizio più semplice. Due o tre volte al giorno, per pochi minuti, chiudi gli occhi e ringrazia. Fai un elenco mentale delle cose positive che hai vissuto e che hai e ringrazia. Ringrazia per tutte le cose belle che la giornata ti ha portato. Pensa a tutto ciò che hai costruito nel corso del tempo, e ringrazia. E quando durante la giornata ti accade di avere pensieri negativi (dettati da accadimenti o semplicemente dalla catena dei pensieri stessi), ritorna a contemplare con gratitudine tutto ciò che hai… e ringrazia. Ti accorgerai dell’incredibile potenza che la gratitudine ha nell’eradicare condizioni mentali e stati emotivi negativi e nel neutralizzare insicurezze e instabilità. Con la pratica dell’esercizio della gratitudine

diventa realmente più facile accogliere la via della serenità, della fiducia e dell’ottimismo.

Esercizio 48. Gratitudine per ciò che avrai

Due o tre volte al giorno, per pochi minuti, chiudi gli occhi e ringrazia per ciò che ancora non hai con la consapevolezza che presto lo avrai e con la fede di averlo già ottenuto. Ringrazia te stesso e il processo che è in azione, ringrazia l’universo perché sta attivando quei processi che ti porteranno ogni bene. Ringrazia per le sensazioni che provi e per la gioia e la fortuna che hai avuto, grazie a te stesso, di aver compreso e messo in pratica il miracoloso segreto creativo della Legge di Attrazione.

Esercizio 49. L’arte della gentilezza

Insieme alla gratitudine sviluppa anche l’arte della gentilezza. “Sii gentile” deve diventare l’imperativo categorico della tua vita. Ringrazia gli altri (perfino i nemici) perché ognuno di loro è un messaggero che contribuisce alla tua evoluzione. Non scacciare il messaggero, accoglilo e ringrazialo. Comportati in ogni situazione e in ogni relazione con gentilezza. Non attaccare, non essere aggressivo o polemico. Cerca prima di tutto di ascoltare, di metterti nei panni dell’altro, di capire come pensa e ricordati sempre che il suo comportamento, anche quando ti pare ostile, non è in realtà mai veramente rivolto contro di te, ma contro di sé. Cerca sempre il lato positivo dell’altra persona e trattala sempre con gentilezza. Ricordati di questa parola e ripetila ogni giorno e in ogni situazione della tua vita, soprattutto nei momenti in cui senti crescere la rabbia o pensi di aver ricevuto torto. Ricorda sempre che provare odio e sentimenti negativi è come bere veleno sperando che l’altro muoia. Sii sempre gentile, consapevole che la gentilezza

porta per prima cosa un enorme beneficio proprio a te. Agisci perciò sempre con la maggiore delicatezza possibile in ogni momento della tua vita. Muoviti come un ospite, pieno di premure, con delicata attenzione, in modo gentile. Sviluppa l’arte della gentilezza e attrarrai sempre così ciò che di migliore vi è nell’universo. Fa’ che la gentilezza diventi il tuo stile di vita.

Esercizio 50. L’arte della contentezza

Pensa sempre a ciò che vuoi, non a ciò che non vuoi, e contempla sempre ciò che hai, non ciò che non hai. E sii contento di te. Ogni giorno agisci nel migliore dei modi per esprimere il meglio di te nel modo più efficace possibile, e sii soddisfatto di ciò che hai fatto e di ciò che sei, di aver realizzato al meglio le tue potenzialità creative, creatrici ed evolutive. Dai il meglio di te e sii soddisfatto di averlo dato. Non guardarti indietro o avanti con l’ansia di non aver realizzato tutto o di non aver raggiunto ancora il tuo traguardo: goditi i traguardi che hai già raggiunto e siine contento. Non pensare alle mancanze, ma alle pienezze della tua vita. La vita non è fissa, non c’è una partenza e un arrivo, i traguardi sono quotidiani nel continuo flusso evolutivo, nel continuo cambiamento, nella continua evoluzione dell’esistenza. La tua vita è un flusso e non ci può essere vuoto, ma solo pieno. Impara l’arte della contentezza iniziando da una sola azione: sii contento di te stesso!

E CHE TUTTO L’UNIVERSO SIA LIBERO E FELICE!

“Gli uomini e le donne che mettono in pratica queste istruzioni diventeranno sicuramente ricchi; e la ricchezza che riceveranno sarà esattamente proporzionale alla precisione della loro visione, alla solidità dei loro propositi, alla costanza della loro fede e alla profondità della loro gratitudine.” (Wallace D. Wattles)

BIBLIOGRAFIA William Atkinson, La Legge di Attrazione del pensiero (ebook e audiolibro), Area51 Publishing Richard Bandler, Vivi la vita che desideri con la PNL, Alessio Roberti Editore Richard Bandler, Il potere dell’inconscio e della PNL, Alessio Roberti Editore Genevieve Behrend, Il potere invisibile della visualizzazione, Macro Edizioni Rhonda Byrne, The Secret, Macro Edizioni Rhonda Byrne, The Power, Mondadori Jack Canfield – D.D. Watkins, La chiave della Legge dell’Attrazione, Anteprima Jack Canfield – Mark Victor Hansen – Jenna Gabellini – Eva Gregory, Usa la Legge di Attrazione, Macro Edizioni Mike Dooley, L’arte di far accadere le cose, Sperling and Kupfer Wayne W. Dyer, Il potere dell’intenzione, Corbaccio Henepola Gunaratana, La pratica della consapevolezza, Astrolabio-Ubaldini Editore Charles Haanel, La chiave suprema, Macro Edizioni Henry Thomas Hamblin, Il miglior modo di pensare, Macro Edizioni

Esther e Jerry Hicks, La Legge dell’Attrazione – Chiedi e ti sarà dato, TEA Serge Kahili King, La padronanza del sé nascosto, Il Punto d’Incontro Serge Kahili King, Rivoluziona la tua realtà, Verdechiaro Edizioni Frank Kinslow, Eufeeling – La guarigione quantica, My Life Frank Kinslow, Il segreto della guarigione quantica, Macro Edizioni Bruce Lipton, La biologia delle credenze, Macro Edizioni – Edizioni l’Arcipelago Bruce Lipton – Robert Williams, La psicologia del cambiamento (DVD), Edizioni l’Arcipelago Michael J. Losier, Come funziona la Legge d’Attrazione, Sperling and Kupfer Maxwell Maltz, Psicocibernetica, AstrolabioUbaldini Editore Rob Nairn, Vivere, sognare, morire, AstrolabioUbaldini Editore Thich Nhat Hanh, Il miracolo della presenza mentale, Astrolabio-Ubaldini Editore Bob Proctor, Sei nato ricco, Macro Edizioni Matthieu Ricard, L’arte della meditazione, Sperling and Kupfer Jerry Richardson, Introduzione alla PNL, Alessio

Roberti Editore Eckhart Tolle, Il potere di adesso, Armenia Wallace D. Wattles, La scienza del diventare ricchi (ebook e audiolibro), Area51 Publishing Wallace D. Wattles, La scienza del successo, L’Airone Robert M. Williams, Utilizza la tecnica di PSYCH-K, Macro Edizioni

NOTA SULL’AUTORE

Non c’è un solo esercizio di questo libro che l’autore non abbia studiato e praticato personalmente e di cui non abbia verificato in prima persona gli effetti. Gli esercizi selezionati per questo libro sono infatti il frutto della lunga esperienza di ricerca e pratica dell’autore, della lettura di decine di libri e della frequentazione di numerosi corsi e workshop. La crescita personale di Michael Doody inizia con la pratica dello yoga e della meditazione e l’approfondimento di tematiche psicologiche (in particolare la psicologia transpersonale) e prosegue per oltre vent’anni con la pratica assidua del pensiero positivo e la ricerca dell’equilibrio mentecorpo. Con il suo lavoro, Michael Doody contribuisce a diffondere le metodologie più avanzate per accelerare l’evoluzione psicologica e spirituale e il raggiungimento del benessere individuale e sociale. Lavora in particolare con PSYCH-K®, la metodologia creata dallo psicologo Robert M. Williams, con la quale opera quotidianamente nel

ruolo di facilitatore professionale e che reputa il sistema più semplice, rapido ed efficace per cambiare le nostre credenze autosabotanti e trasformare per sempre la nostra vita in senso positivo.

Nel nostro catalogo trovi anche La scienza del diventare ricchi di Wallace D. Wattles, in ebook e audiolibro.

Acquistalo subito su:

Nel nostro catalogo trovi anche La Legge di Attrazione del pensiero di William Atkinson, in ebook e audiolibro.

Acquistalo subito su:

Presto disponibile, in ebook e audiolibro, il testo che illustra in modo semplice e completo la straordinaria metodologia di PSYCH-K®.

Per ulteriori informazioni vai su: www.evolutionmind.com

Scopri il catalogo di Area51 Publishing. Scaricalo gratuitamente dal nostro sito.

www.area51publishing.com

Related Documents


More Documents from "kasss"

February 2021 3
Icrpg Volume 2
February 2021 0
March 2021 0
Icrpg_core_minis.pdf
March 2021 0