Manuale Tai

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Andrea Fredi

TAI

Tecniche di Alchimia Interiore

Manuale teorico e pratico di TAI, il nuovo metodo di riequilibrio cosciente delle energie che ti insegna come trasformare il tuo mondo interiore, aumentare il benessere e vivere a un’altra velocitaà .

Introduzione....................................................................................................................3

capitolo I: Alchimia interiore.................................................................................10

capitolo II: Principi e opinioni...............................................................................16

capitolo III: Legge di Risonanza............................................................................28

capitolo IV: Centri di energia.........................….....................................................34

capitolo V: Tecniche di alchimia interiore ….........….......................................37

capitolo VI: Molteplici applicazioni di TAI........................................................49

capitolo VII: La formazione.....................................................................................56

bibliografia.....................................................................................................................60

Copyright Creative Commons 2018

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Il Sentiero Interiore Questo manuale nasce all’interno di un progetto che ho denominato “Il Sentiero Interiore”. Vivendo mi sono reso conto di non essere immortale, sebbene varie teorie e antiche tradizioni affermino l’esistenza di una vita ultraterrena. So che questa è l’unica, ora, a mia disposizione, ed eà mia intenzione onorarla e impiegarla al meglio. Oggi eà molto diffusa la credenza nelle cosiddette vite precedenti, che presuppongono innumerevoli esperienze in diverse epoche oltre alla salvifica certezza di vite posteriori. “Non escludo il ritorno” ha fatto scrivere il cantante Franco Califano sulla sua lapide, ed io sono con lui, tuttavia non posso nemmeno affermare con certezza qualcosa di cosìà imponderabile. Peraltro, quand’anche fosse accertata l’immortalitaà di “qualcosa in me” (anima, essenza, mente imperitura, etc.) preferisco comunque focalizzarmi sulla mia vita attuale, cosìà, giusto percheé ce l’ho sottomano. Dopo aver riflettuto sulla mia impermanenza mi sono reso conto che anche tutto quello che esiste possiede questa caratteristica. Oggi c’eà , domani chissaà , tra mille anni forse, tra ventimila probabilmente non ne resteraà traccia. Eraclito descrive questo fenomeno con due parole greche, “panta rei” ovvero “tutto scorre”.

tutto scorre Tanti anni fa, in meditazione nella foresta, un principe indiano ha esplorato questo fenomeno e si eà reso conto che nell’universo nulla permane. Anche il nostro amato Sole che permette la vita su questo pianeta e splende sui giusti e sugli empi, un giorno lontano termineraà la sua esistenza. Del resto, eà risaputo che l’entropia non guarda in faccia a niente e a nessuno. Non solo, il principe Siddhartha ha 3

determinato che la causa prima della sofferenza eà l’attaccamento, sia alle cose positive che a quelle negative dell’esistenza. Ha fatto un gran lavoro, questo principe! Nella mia esplorazione della vita, mi sono accorto che essa eà qualcosa di vivo.

la vita è viva Intendo che eà una sorta di organismo, composto dalle vite di tutti gli esseri, dai loro pensieri, dalle emozioni, dai vissuti, dalle fantasie, dai non-detti, dalle paure, dalle aspettative, dalle idee, dalle impressioni. Questa unica immensa manifestazione organica eà viva nel tempo e nello spazio, e mi piace chiamarla “plasma spazio-temporale”. Questo termine evoca una sostanza a metaà tra il liquido e il solido, intelligente, che risponde alle frequenze emesse da ciascun essere. Per questo, quando accade qualcosa, tendo a guardare dentro piuttosto che fuori. Non eà facile neé automatico, ma puoà dare parecchie soddisfazioni oltre a metaforiche legnate sui denti! Penso che guardarsi dentro sia la prima e piuà importante cosa da fare, senza peroà attribuirsi poteri che, semplicemente, l’essere umano non possiede. Ad esempio, se ti fossi trovato a vivere in un paese multiculturale e moderno come era la Siria nel 2011 e all’improvviso ti avessero sparato addosso o bombardato la casa, oppure fossi finita come schiava sessuale nelle mani di cosiddetti (dai media occidentali) “ribelli moderati” dimostratisi dei tagliagole al soldo delle stesse nazioni che dicono di combatterli, non eà tanto o solamente dentro di te che avresti dovuto guardare. Anche percheé , in questo esempio, la guerra eà stata ideata, decisa e finanziata da persone o organismi dall’altra parte dell’oceano con precise mire economiche e politiche, incuranti della tua vita e del tuo destino. Quando sei nel bel mezzo di un fenomeno piuà grande di te, verso il quale hai poco o punto potere, puoi certamente cambiare il modo con il quale lo vivi e reagisci 4

ad esso, al contempo rendendoti conto che le tue opzioni sono limitate e difficilmente sono in grado di arrestare un fenomeno cosìà vasto e complesso. Per questo quando entro in contatto con idee del tipo “tu crei la tua realtaà al 100%”, sorrido. Mi sembra l’estremo opposto del fatalismo, secondo il quale tutto eà giaà deciso ed eà inutile fare alcuncheé . Mi piace molto la massima latina “In medio stat virtus”, la trovo efficace per offrire soluzioni pratiche. Questo mi esorta a guardare dentro di me, rispettando gli ordini di grandezza della vita. Del resto, solo gli esseri umani potevano concepire una visione totalmente antropocentrica dell’esistenza. Tornando al plasma, mi sono accorto che esso risponde ai pensieri, agli stati d’animo, alle intenzioni. Percioà eà possibile, in una certa misura, cambiare l’esterno (o anche solo la nostra percezione di esso) trasformando l’interno. Per farlo serve energia, ovvero capacitaà di agire. In genere ne abbiamo in abbondanza, il problema eà che talvolta eà male impiegata, spesso per mantenere reazioni automatiche limitanti invece che per manifestare nuovi intenti. per trasformare e orientare la tua vita hai bisogno di energia L’energia vitale puoà essere cristallizzata nel passato (eventi), in futuri ipotetici (fantasie) e nelle varie credenze e idee. Per ottenere un cambiamento devi muovere energia grazie a un processo alchemico che ho definito “Il Sentiero Interiore”, che poggia le sue basi su antiche tradizioni e moderne scoperte. Dopo tanti anni di esperienza con varie Tecniche Energetiche, mi sono reso conto che un metodo, da solo, non riesce ad essere efficace con chiunque in qualsiasi situazione. Come in un’orchestra, serve l’apporto contemporaneo o consecutivo di vari strumenti per generare un effetto positivo. Da qui il rimedio: creare un concerto che permetta ad ogni singolo metodo di dare il meglio, aumentando l’efficacia. 5

Il cuore di questo approccio eà una metodica di mia ideazione, chiamata TAI (Tecniche di Alchimia Interiore), ad essa eà dedicato il presente manuale inserito in questa “costellazione” di libri. Grazie a TAI eà possibile facilitare il processo alchemico conosciuto come “Solve et coagula” ovvero “Dissolvi e aggrega”. Ogni cosa eà soggetta a questo fenomeno, che possiamo intendere anche come morte e rinascita, come dissolvimento del vecchio dal quale generare il nuovo. Noi umani non siamo esenti da questo processo, anzi possiamo contribuirvi in maniera consapevole. Uno dei modi per farlo eà seguire il nostro sentiero interiore, ovvero porre sotto la luce della consapevolezza le ombre che ci abitano. Dobbiamo favorire un riequilibrio cosciente delle energie (solve) cosìà da poterle utilizzare con consapevolezza nella fase creativa (coagula). Ho unito quattro metodiche (tra tutte quelle di mia conoscenza) che ritengo rispondano ad alcuni criteri selettivi: efficacia, facilitaà di apprendimento e di insegnamento, economicitaà , ecologia, semplicitaà . La prima eà EFT, la tecnica che mi ha cambiato la vita. Un metodo di auto-aiuto e di gestione delle energie ormai famoso in tutto il mondo, e che ho rielaborato secondo il mio stile in modo che sia ancora piuà fruibile e semplice da insegnare. Apprendere EFT eà fondamentale per chiunque voglia addentrarsi nel Sentiero Interiore. Il secondo metodo eà TAI, un sistema che prende le basi da diverse tecniche energetiche e risulta avere un’efficacia strabiliante su molte tematiche a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale proprio percheé agisce sulla componente energetica dell’individuo. Abbinata ad EFT, TAI diventa ancora piuà efficace. Il terzo approccio eà AGER (Age Gate Energy Release) ovvero Rilascio di Energia attraverso i Cancelli del Tempo. Grazie ad AGER eà possibile contattare quella coscienza cristallizzata in “capsule del 6

tempo” configuratesi anche prima della nostra nascita, che abbiamo ereditato nascendo nella nostra specifica famiglia. Con la corretta applicazione del metodo si possono aprire quei cancelli che normalmente ci separano da questi nodi irrisolti, dandoci l’occasione di portare a compimento le numerose “sequenze non concluse” che influenzano le nostre vite. Uno strumento molto potente all’interno del Sentiero eà PET (Provocative Energy Techniques) ovvero Tecniche Energetiche Provocative. Questo approccio, particolarmente indicato per uscire dalle situazioni di blocco, permette di provocare il cambiamento che desideriamo utilizzando il paradosso, l’umorismo, l’interruzione di schema. Questo metodo, del quale ho avuto l'onore di essere il primo operatore italiano, viene insegnato anche in Italia dal suo fondatore, lo psicologo australiano Steve Wells. A questi quattro elementi del Sentiero Interiore, rappresentati dai quattro elementi del logo, aggiungo il mio primo amore, il metodo che mi ha aperto all’auto-conoscenza: il Reiki. Nella fattispecie, grazie all’incontro con Chiara Grandi e con il Reverendo Hyakuten Inamoto, lo stile piuà vicino al metodo delle origini: il Komyo Reiki. Lo consiglio caldamente anche per abbinarlo agli altri sistemi cosìà da aumentare, nel praticante, il livello di energia e la consapevolezza di cioà che, sul piano sottile, avviene all’interno. EFT, TAI, AGER, PET: i quattro punti cardinali che ti faranno da guida lungo il Sentiero Interiore, cosìà da lasciar andare i pesi del passato, sviluppare i tuoi talenti e manifestare la tua natura profonda.

Ricorda, prima di iniziare a praticare, di leggere le avvertenze. 7

AVVERTENZE Le informazioni contenute in questo e-book sono di natura didattica e sono fornite solo come informazioni generali. TAI eà un approccio relativamente nuovo e la misura della sua efficacia, cosìà come i rischi ed i benefici non sono conosciuti completamente. Il lettore eà d’accordo nell’assumersi ed accetta la piena responsabilitaà per ogni e qualunque rischio associato alla lettura di questo e-book e nell’utilizzo di TAI come risultato. Il lettore comprende che se lui o lei sceglie di utilizzare TAI, emozioni o sensazioni fisiche o memorie irrisolte potrebbero emergere. Cioà potrebbe essere percepito come effetto collaterale negativo. Materiale emotivo potrebbe continuare ad emergere dopo l’utilizzo di TAI, indicando che altre tematiche necessitano di essere valutate. Memorie in precedenza vivide e dolorose potrebbero dissolversi, limitando la capacitaà di fornire testimonianze legali dettagliate riguardo accadimenti traumatici. Le informazioni presentate in questo testo non sono intese a rappresentare che TAI sia utilizzata per diagnosticare, trattare, curare, o prevenire alcuna malattia o disordine psicologico. TAI non sostituisce un trattamento medico o psicologico. I casi presentati in questo testo non costituiscono alcuna garanzia o predizione riguardo ad alcun risultato nell’utilizzo individuale di TAI per alcuna particolare problematica. L’autore non fornisce alcuna garanzia o predizione riguardo alcun risultato derivante dall’utilizzo di TAI per alcuna particolare problematica. Le informazioni presentate in questo e-book sono solo per il tuo uso personale. Per poter utilizzare TAI con altri, eà consigliabile divenire sufficientemente formato sull’argomento. Sebbene i materiali ed i link ad altre risorse siano forniti in buona fede, l’accuratezza, la validitaà , l’efficacia, la completezza, o l’utilitaà di qualunque informazione qui contenuta, cosìà come in qualunque pubblicazione, non possono essere garantite. L’autore non accetta 8

alcuna responsabilitaà per l’utilizzo corretto o meno delle informazioni contenute in questo e-book. Consiglio di cercare consulenza professionale appropriata prima di praticare qualunque protocollo od opinione espressi in questo e-book, e prima di prendere qualunque decisione riguardo alla salute. Se qualsiasi corte legifera che qualsiasi parte di questo Disclaimer sia invalida, il Disclaimer sta come se queste parti fossero tolte. Continuando a leggere questo testo sei d’accordo con quanto sopra.

COPYRIGHT CREATIVE COMMONS Questo manuale eà frutto dell’ingegno e dell’esperienza di un essere umano chiamato Andrea Fredi, ed eà protetto da Copyright Creative Commons. Di conseguenza puoi: 

diffondere liberamente questo ebook senza tuttavia chiedere nulla in cambio, nemmeno un indirizzo email;



stamparlo e divulgarlo;



utilizzarlo citando sempre la fonte, ovvero Andrea Fredi;

e non puoi: 

utilizzarlo o citarlo attribuendotene la paternitaà ;



modificarlo in alcun modo;



utilizzarlo in toto o in parte per elaborare una tua opera;



venderlo o fornirlo in cambio di denaro o altro valore.

Anche grazie a te, dopo che ne avrai sperimentato i benefici, TAI saraà sempre piuà diffusa e potraà aiutare molte persone nella loro ricerca interiore. Grazie! Per ulteriori informazioni sul Copyright puoi consultare il sito www.creativecommons.it 9

Capitolo 1: Alchimia interiore Secondo le ultime ricerche, svolte da eminenti scienziati di tutto il globo, la vita che stai vivendo eà l’unica che hai a disposizione, perlomeno con questo corpo e questa mente. Sebbene vi siano numerosi indizi che possono far ipotizzare una esistenza dopo la morte fisica, la certezza eà ancora laà da venire e, soprattutto, essa eà situata in un tempo futuro, diverso da quello attuale. Per questo motivo ritengo prioritario dedicarsi allo sviluppo dei potenziali, tanto i propri quanto quelli altrui, sia come individui che come società. Il tempo che abbiamo eà limitato, e al “memento mori” di sapor medievale affianco la famosa frase del Vate: “Memento audere semper”. Tieni a mente che un giorno giungeraà la fine, e ricordati di osare sempre. Cosa significa osare? Rischiare, andare oltre le abitudini e gli schemi di pensiero, mettere in gioco anche quello che si eà costruito per ottenere energia da dedicare alla propria realizzazione, consci che la vita non eà eterna e chiama a nuove profonditaà dell'essere, ogni giorno che passa. L’accento sulla finitudine umana eà un vecchio cavallo di battaglia di autori classici e moderni per invitare il lettore a meditare profondamente, trarsi fuori dalla stasi e agire. Mi avvalgo anch’io di questo modello, a partire proprio da me stesso. L’umana tendenza a credersi immortali colpisce chiunque, ed eà bene ricordarsi dell’impermanenza di tutti gli enti, noi compresi. D’Annunzio invitava ad osare, ad andare oltre cioà che siamo abituati a ritenere possibile. Ho scritto abituati percheé spesso le convinzioni non sono altro che idee fossilizzate e mai più messe in discussione. Le credenze, insieme alla percezione del passato e alle fantasie sul futuro, rappresentano il fardello piuà evidente per ogni essere umano che desidera ampliare la propria consapevolezza e manifestarsi 10

pienamente. Questa zavorra eà costituita da impressioni solo parzialmente “digerite” dalla coscienza, ovvero limitate in una forma rigida senza possibilitaà di crescita e senza aver avuto un compimento.

impressioni non digerite dalla coscienza Se riesci a leggere questo libro significa che sei un essere senziente, capace di comprendere. Questa tua capacitaà , comune a tutto il genere umano, ti permette di vivere esperienze e comprenderle, per assimilare cioà che ti eà utile e lasciar andare il resto. Un po’ come il cibo che introduci nel corpo: digerisci, assimili e lasci andare cioà che eà tossico o semplicemente non ti serve. Ora, non con tutti i cibi funziona allo stesso modo, giusto? Se mangi uno yogurt o un’insalata il processo si svolge diversamente rispetto a quando (se) ti nutri con spiedo, frico o stinco al forno. Non solo, la capacitaà di digerire e assimilare esperienze cambia a seconda dell’etaà (prova a dar da mangiare fagioli a un bambino di due mesi), dello stato d’animo (felicitaà o tristezza, serenitaà o paura) o delle credenze (se credi che un alimento sia benefico o nocivo ne amplifichi l’effetto). Bene, anche per la digestione e l’assimilazione delle impressioni vale lo stesso principio.

la consapevolezza facilita la digestione delle impressioni Per impressioni intendo tutto cioà che ti arriva dall’esterno attraverso i cinque sensi (luce, suoni, odori, parole, sensazioni, raggi, sollecitazioni) e che generi all’interno (pensieri, emozioni, fantasie, credenze, rappresentazioni del passato). Se hai 2 anni e qualcuno ti dice che dietro alla tenda in sala c’eà un mostro che ti vuole mangiare, eà molto probabile che la tua mente crei una rappresentazione congelata di una creatura mostruosa, con lunghi denti e sguardo cattivo, in reazione alla quale proverai paura. In un decorso naturale, essa verraà spontaneamente “digerita” rimanendo comunque 11

cristallizzata (un ricordo eà costituito da impressioni “solidificate”) ma in modo equilibrato, poicheé la coscienza l’avraà portata a compimento ovvero ne avrà compresa la natura e la funzione. Se la medesima informazione (“sai che c’eà un mostro dietro alla tenda?”) ti dovesse arrivare oggi, la tua mente sarebbe in grado di comprendere e digerire facilmente l’impressione (uno scherzo), evitando di cristallizzare coscienza in forma di mostro famelico. Infatti ogni volta che vivi un’esperienza che per te, in quello specifico momento, è troppo (negativa, ma anche positiva), non sei in grado di comprenderla (pienamente) e di portarla a compimento, un frammento della tua consapevolezza si cristallizza in forma di rappresentazione multi-sensoriale non completamente digerita, unita alle tue reazioni automatiche ad essa. Significa che una parte della tua energia vitale rimane bloccata nello spazio e nel tempo che hanno configurato quell’evento, creando cosìà un nodo energetico. Esso eà un eccessivo accumulo di energia (ovvero coscienza) congelata, quindi incapace di scorrere e giungere a compimento, ovvero la piena comprensione a livello corporeo, emotivo e mentale. Immagina di fotografare la tua consapevolezza in un dato istante t, nello spazio s. Queste coordinate spazio-temporali contengono tutto cioà che hai percepito, provato, sentito, pensato, immaginato, sperato in quel momento, in quel luogo. Non essendo riuscito a comprendere pienamente (comprendere significa prendere con, ovvero portare con seé , assimilare) cioà che hai vissuto, un frammento della tua coscienza eà rimasto cristallizzato in quello spazio-tempo, sotto forma di nodo energetico, in un movimento interrotto che contiene anche l’insieme di tutte le tue reazioni accumulate nel tempo. Esso tende a permanere fino a quando la consapevolezza, attraverso opportuni procedimenti, finalmente libera l’energia ivi contenuta. Essa passa da 12

uno stato di cristallizzazione ad uno di flusso, per poi tornare a cristallizzarsi ma ad un grado di ordine più funzionale. Il problema infatti non eà la cristallizzazione in seé (se non ci fosse, il mondo sarebbe senza forma e privo di memoria) bensìà il permanere di energia congelata in uno spazio e un tempo che non sono più in linea con la consapevolezza dell’ente che la esprime, e contemporaneamente ne limitano il livello di coscienza. Si tratta infatti di una relazione doppia, dove i due elementi si influenzano vicendevolmente. La consapevolezza insufficiente (a comprendere e concludere quella data esperienza, in quel tempo e in quello spazio) attiva una reazione automatica che porta a cristallizzare le impressioni in modo limitato, al contempo le impressioni congelate riducono (temporaneamente) la coscienza poicheé danno vita a pensieri, emozioni e comportamenti automatici, inconsci. Liberare energia significa riconfigurare gli automatismi (che si manifestano in preconcetti, pregiudizi, bias, incapacitaà di andare oltre i propri paradigmi, emozioni bloccate o esagerate, tendenza a fantasticare o distrarsi per non vivere il presente, desiderio di rivalsa che conduce ad ambizione cieca, credenze non meditate, odio, insensibilitaà , pensiero magico, ottimismo o pessimismo estremi, e cosìà via) e questo viene fatto gradualmente, un nodo energetico alla volta, mediante un riequilibrio cosciente delle energie.

pratica il riequilibrio cosciente delle energie Cioà puoà essere eseguito con molte strategie diverse, che discipline antiche e moderne hanno insegnato a generazioni di umani. L’esperienza insegna che non esiste un metodo che vada bene per tutti, sempre. Per questo intendo dare il mio contributo, dopo tanti anni di 13

pratica nel campo delle Tecniche Energetiche, portandoti a conoscenza di un metodo che ho chiamato TAI, Tecniche di Alchimia Interiore. TAI nasce dall’integrazione di diversi elementi, uniti in modo nuovo per fornire uno strumento di trasformazione interiore semplice e alla portata di tutti. Il lettore esperto ravviseraà elementi di EFT, PNL, HAT, Logosintesi, Chi Kung, Taoismo, e diversi altri influssi sia di ordine teorico che pratico. Tutti questi anni nel campo della crescita personale mi hanno permesso di apprendere molto, e il frutto oggi eà TAI. Grazie a questo metodo, dopo aver identificato i nodi energetici ancora presenti nel tuo campo di coscienza, puoi applicare specifici protocolli per generare una vera e propria alchimia (trasformazione) della tua consapevolezza, liberando l'energia fino ad allora cristallizzata in vecchi schemi conservati a livello corporeo, emotivo e mentale. L’effetto che produce la disciplinata applicazione di TAI, sebbene sia ancora da esplorare nel lungo periodo, eà decisamente interessante per il ricercatore cosìà come per chiunque desideri liberarsi dai propri fardelli, dando finalmente compimento ai potenziali inespressi. TAI eà concepita per consentire al praticante di utilizzare il proprio sistema spirito-mente-corpo come strumento attivo di alchimia, in qualunque istante e condizione. Utilizzando insieme il potere dell’intenzione, la focalizzazione sui tre centri di trasformazione dell’energia vitale (dantian) e la consapevolezza del respiro si possono raggiungere risultati profondi e duraturi, in termini di vitalitaà , benessere, connessione e pace interiore. Ogni difficoltaà e ostacolo diventano, grazie a TAI, un’occasione per individuare e sciogliere i propri nodi energetici, una solida disciplina di autocoscienza e riequilibrio. 14

Infine, una menzione speciale merita l’espressione di sentimenti di gratitudine, potente strumento di connessione con la vita e creatrice di ordine. Sentire ed esprimere gratitudine aiuta a vivere meglio, ad essere felici e a sentirsi parte dell’esistenza. Per questo, come in altri miei libri, ho disseminato nel manuale una serie di “inviti alla gratitudine”. Quando li incontri, ti consiglio di seguirne le indicazioni e di prenderti il tempo per assaporare il benessere che la gratitudine, invariabilmente, permette di provare.

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Capitolo II: principi e opinioni Nel presente capitolo trovi i principi di TAI uniti a miei punti di vista personali. Mi sono accorto di non poter operare una distinzione oggettiva tra la costruzione teorica del metodo e le mie opinioni su vari aspetti della vita, percioà ho scelto di mettere tutto insieme, e lascio a te l’incombenza di distinguere cioà che spiega il funzionamento di TAI da cioà che ne “colora” la teoria. Ci tengo a dire che i pensieri qui esposti hanno contribuito alla realizzazione del metodo, li considero quindi come muse ispiratrici. Probabilmente leggerai delle opinioni poco “politicamente corrette”, e me ne rallegro. Ritengo che il moderno conformismo da “Polizia Culturale” sia un flagello per le menti, un virus che inibisce l’attivitaà senziente e favorisce l’autocensura e l’omologazione prima ancora della censura imposta da governi, media e istituzioni. Percioà se posso dare il mio contributo per uscire dalla “trance” del politicamente corretto, ne sono lieto e onorato. Un filosofo greco, Eraclito, ha espresso in due parole l’essenza della vita: “panta rei” (tutto scorre). Chiaramente non eà stato il primo neé l’unico a rendersene conto, tuttavia questo aforisma ben illustra una delle caratteristiche chiave del mondo della forma: l’impermanenza. “Nulla è permanente tranne il cambiamento” Eraclito Non sono al corrente di mondi o dimensioni nei quali viga l’eternitaà , anche se contemplo la possibilitaà che esistano. Dovendomi tuttavia riferire al mondo come lo conosco, e che condivido con svariati altri miliardi di umani noncheé con tutte le altre espressioni della natura, mi unisco al coro di quelli che meditano sul movimento delle cose. Poicheé 16

nulla esiste per sempre e tutto eà in costante mutamento, ne deriva che l’attaccamento risulta essere, oltre che vano, dannoso poicheé separa dal flusso della vita.

l’attaccamento separa dal flusso della vita Il Buddha diceva che l’attaccamento eà fonte di sofferenza, poicheé impedisce di vivere nel qui-ed-ora. Sono d’accordo con lui, e lo stimo. Non ho ancora conosciuto nessuno che abbia lasciato andare completamente ogni attaccamento, ma ritengo che porlo come obiettivo (senza attaccarsi al suo raggiungimento) sia lodevole e utile per il proprio cammino di vita. “Un pensiero è innocuo finché non ci credi. Non sono i nostri pensieri, ma l’attaccamento ad essi a generare sofferenza.” Byron Katie L’assunto base di “The Work” (Il Lavoro), metodo messo a punto dalla statunitense Byron Katie, eà che l’attaccamento a cioà che pensiamo genera sofferenza inutile. Propone quindi, attraverso un attento esame della propria coscienza, di lasciar andare gli attaccamenti ai pensieri per raggiungere la pace interiore. Steve Wells, co-ideatore delle Tecniche Energetiche Provocative, eà partito dalla comune esperienza con Logosintesi per utilizzare il potere delle parole come mezzo per favorire questo rilascio, semplicemente dicendo “Lascio andare tutti i miei attaccamenti emotivi a (questo pensiero)”. Ho colto l’importanza di questa affermazione, semplificandola e integrandola nei protocolli TAI cosìà da massimizzarne l’efficacia. Peraltro, l’esperienza con EFT mi ha condotto a rendermi conto dell’importanza di accettare, di riconoscere e accogliere ciò che c’è, prima di poterlo lasciar andare. Giudicare e rifiutare le reazioni a una situazione non fa altro 17

che rinforzarla, mentre riconoscerle (accoglierle) significa dargli uno spazio per poterle poi trasformare, lasciando andare ogni attaccamento. Spesso il disagio eà dato non tanto (o non solo) dal problema in seé , ma dalle reazioni automatiche (fisiche, emotive, mentali e comportamentali) ad esso. Sovente sono le nostre risposte che facciamo fatica a riconoscere e accettare, mentre eà bene rendersi conto che le modalitaà di reazione ad un evento sono spesso obbligate, quando quest’ultimo eà “troppo per noi”. Abbiamo visto che quando un’esperienza (reale o anche immaginata vividamente) eà “troppo” per un individuo, il suo sistema attiva una strategia automatica di reazione che, se da un lato permette di gestire l’episodio, dall’altro lo cristallizza in un “nodo energetico”. Esso puoà avere segno positivo o negativo (il ricordo di un momento “troppo bello per essere vero”, oppure un lutto) ma comunque eà una zona dell’orizzonte interiore nel quale non scorre energia, ovvero non avvengono mutamenti di consapevolezza. Rimane come una bolla d’aria in un liquido, una capsula spazio-temporale dove non avvengono cambiamenti. Per aumentare la consapevolezza e il benessere occorre individuare e dissolvere queste capsule, muovendo energia cosìà da riconoscere le proprie reazioni, lasciar andare l’attaccamento e generare un nuovo grado di ordine e armonia. Tornando al funzionamento della vita, il fatto che tutto scorre ci conduce a un’altra riflessione: tutto respira. Nell’universo tutto avviene secondo determinate leggi, e una di esse eà l’alternanza, che a livello biologico si traduce in necessitaà di respirare. In natura tutto avviene secondo cicli, con delle fasi che si susseguono. Oltre al classico ciclo respiratorio (inspirazione, pausa, espirazione) abbiamo la fase del sonno che si alterna a quella della veglia, il giorno e la notte, l’attivitaà e il riposo, la simpaticotonia e la vagotonia. La ciclicitaà caratterizza la vita in molti suoi aspetti, e va tenuta in considerazione 18

quando si svolge un lavoro su di seé . Riconoscere in quale fase ci si trova puoà evitare inutili sofferenze e vani tentativi di cambiare le cose. Inoltre il respiro come funzione organica eà parte dei protocolli TAI per la sua capacitaà di concentrare energia, come testimoniano millenni di pratiche yogiche. Alla ciclicitaà corrisponde il primo rimando diretto all’alchimia, attraverso uno dei suoi motti piuà conosciuti: “Solve et coagula”. Con questa formula gli alchimisti comunicavano una delle piuà efficaci strategie di trasformazione interiore: dapprima dissolvi quello che eà cristallizzato (solve) cosìà da liberare l’energia bloccata nel nodo, poi utilizza questa rinnovata consapevolezza per creare un nuovo grado di ordine (coagula), fautore e al contempo effetto di un diverso stato di coscienza. Vedremo come, in TAI, questa strategia si manifesti sia in maniera teorica che operativa.

Invito alla gratitudine Fermati, respira profondamente e ascoltati. Incrocia le mani sul tuo cuore e sentine il battito. Il cuore, come un piccolo Sole, splende al centro del tuo corpo e permette la vita. Mentre continui a respirare consapevolmente, esprimi gratitudine al tuo cuore per il suo incessante battito. Amplifica questo sentimento dentro di te, vivilo fino in fondo. Grazie, cuore! Connesso al “respiro dell’universo” vi eà il concetto di energia, che qui ha significati differenti. Questo termine si applica a piuà livelli: fisico, emotivo, mentale e spirituale. Se la sua definizione corrente eà “capacitaà di agire”, quindi appartenente alla sfera fisica, in TAI comprende anche le emozioni (quelle espresse ma troppo intense, e quelle represse), i pensieri e gli altri prodotti della mente, come le fantasie, e la coscienza intesa come lo spirito intelligente che anima 19

la vita (a questo mi riferisco con il termine “spirituale”). Quando eseguiamo le Tecniche di Alchimia Interiore utilizziamo il termine energia per riferirci a tutte le sue manifestazioni. Quello che eà fondamentale comprendere eà che l’energia si puoà cristallizzare in un nodo per l’intensità troppo elevata (una gioia o un dolore soggettivamente troppo forti), per la ripetizione dello stimolo, talvolta per sinergia di entrambe. Questi due fattori, che peraltro costituiscono anche le basi del condizionamento umano (se ne avvalgono politica, pubblicitaà , religione, scuola, famiglia, cultura, mass media) determinano la generazione di un nodo energetico e la sua massa, ovvero la quantità di energia trattenuta in esso. Quest’ultima eà direttamente proporzionale al condizionamento che esercita sul soggetto. In altri termini, quanta piuà energia eà contenuta in un nodo, tanto piuà esso avraà influenza sull’individuo. Questo significa altresìà che nel momento in cui questa energia viene finalmente liberata e riorganizzata l’impatto sul mondo interiore del soggetto saraà notevole, talvolta addirittura in grado di cambiarne la visione della vita. L'importante eà ricordarsi che i nodi si creano per ripetizione ed emozione, cosìà da applicare TAI con gli stessi criteri. Per liberare energia dovremo quindi risvegliare l'impatto emozionale, ripetere piuà volte la pratica, (ben diverso dall’amore) talvolta fare entrambe le cose. Questo suggerimento ti sarà utile dopo aver letto il capitolo inerente alla pratica, percioà tienilo a mente. Un altro elemento importante eà l’allineamento con il proprio Seé , anche detto coerenza. Ogni essere umano ha delle peculiaritaà , delle caratteristiche fondamentali che lo rendono simile ad altri, eppure unico. Cioà che per me eà motivante e mi trasmette energia, per un altro puoà essere una fatica immane. Cioà che a me fa illuminare gli occhi per l’entusiasmo, per un’altra persona si rivela argomento privo di 20

interesse. Allo stesso tempo, sia io che tu che stai leggendo abbiamo dei talenti che possono e “devono” essere messi a disposizione della comunitaà . Penso a livello sistemico, ovvero che ogni cellula dell’organismo chiamato Umanitaà (e di quelli piuà piccoli come Popolo, Clan, Famiglia) debba trovare il proprio posto e assolvere alle sue mansioni, nell’ottica del dare e ricevere nutrimento. Nell’attuale fase storica, la cultura imperante propone l’individuo come un piccolo dio che si puoà dedicare ai suoi interessi, alle sue pulsioni e passioni senza curarsi della comunitaà e dell’ambiente nei quali vive, anzi sfruttandoli a suo esclusivo vantaggio. I messaggi che i media veicolano sono all’insegna del godere, del “carpe diem” dozzinale da fiera di paese, della cosiddetta “societaà liquida”. Un effetto di questa tendenza culturale eà , tra gli altri, la cosiddetta “snowflake generation”, una generazione di “fiocchi di neve” fragile e incapace non solo di plasmare la realtaà , ma nemmeno di sopportarla. Torme di umani privi di radici, reclamanti innumerevoli e sempre nuovi diritti particolari ma refrattari ai doveri, che piangono se le cose non vanno come loro desiderano e si offendono se qualcuno esprime idee diverse da quelle veicolate dal potere mediatico e, appunto, “politicamente corrette”. In questo caso estremo, che peraltro prefigura la direzione che una certa eé lite desidera e organizza per i popoli atomizzati e intercambiabili, si puoà notare come l’essere sradicati da qualunque tradizione e appartenenza porti la “cellula-uomo” allo squilibrio, fino alla perdita di senso e di allineamento. Mancanza che viene colmata, peraltro solo temporaneamente e in modo superficiale, dal ricorso ai consumi, da uno stile di vita edonista, dal nichilismo di chi sente di non avere un posto nella vita neé alcuna ambizione verticale (tensione verso il mondo dello spirito, il trascendente) oltre che dall’ammaestramento mediatico elargito quotidianamente dalle fabbriche di memi. Milioni di esistenze, tradizioni millenarie, identitaà storiche e sociali sacrificate 21

al famelico modello ultra-liberista, avido di consumatori istruiti a credere che la soddisfazione dei bisogni (artatamente indotti) passi dalla materia (il piano orizzontale) e si realizzi mediante carta di credito. In mezzo a questo corifeo di ammalianti sirene dobbiamo fare spazio e trovare cioà che realmente risuona con noi, nel profondo, oltre ad aprirci a idee nuovamente in contatto con la realtaà , la natura e il mito. Penso alla Quarta Teoria Politica di Alexandr Dugin, al movimento della Transizione, alle impari battaglie per difendere l’identitaà di ciascun popolo dall’aviditaà della finanza apolide e sovranazionale, ben rappresentata nel film “Avatar”. Un viaggio verso l’Esserci postulato da Heidegger, dove l’uomo è percheé si prende cura. Non c’eà nulla di piuà straordinario di un essere umano allineato con il suo centro, consapevole della sua funzione in sintonia con un organismo piuà grande. Anche grazie alla pratica di TAI eà possibile favorire questo stato di coerenza interiore, ponendo un argine alla deriva entropica e nichilista che, come nel romanzo di Michael Ende “La storia infinita”, avanza divorando spazio, tempo e ordine. Un altro elemento fondante eà la consapevolezza che il gioco cosmico della vita unisce tutti gli elementi dei vari sistemi in un unico enorme sistema dove tutto è collegato (Mitakuye Oyasin, dicevano i nativi Lakota Sioux) a diversi livelli e secondo regole che la vita stessa ha emanato. Quindi tutto eà collegato, in misura maggiore o minore a seconda della sua vicinanza e somiglianza. Per questo i legami identitari sono cosìà forti (vicinanza di terra, religione, caratteri psicofisici, cultura, tradizioni, miti) e sono sotto il pesante attacco di una forza che vuole dissolverli (usando persuasori prezzolati per masse prive di pensiero critico e di visione del futuro) per creare un unico grande mercato dove i popoli siano trattati come animali da allevamento (cfr. Oltre l’agonia - Marco Della Luna – Arianna Editrice). Peraltro, il fenomeno della connessione ha trovato conferme 22

teoriche sia nelle ricerche dello scienziato inglese Rupert Sheldrake (il campo morfogenetico, ovvero l’etere degli antichi) che negli esperimenti di un ricercatore italiano (che, come tanti, per poter lavorare eà dovuto andare all’estero), il professor Alberto Peruzzo. Molti conoscono, anche grazie a libri di divulgazione scientifica, le scoperte della Meccanica Quantistica e le sue applicazioni. L’esperimento forse piuà famoso eà quello della doppia fenditura, che ha portato a concepire che i fotoni si comportano alternativamente come onda o come particella. Il prof. Peruzzo, nel giugno del 2012, ha dimostrato sperimentalmente che “L’apparato di misura ha rivelato forte non-località certificando, nel nostro esperimento, che il fotone si è comportato simultaneamente sia come un’onda che come una particella. Ciò rappresenta una chiara confutazione dei modelli in cui il fotone è alternativamente o un’onda o una particella”. In questo e successivi esperimenti, si eà riuscito ad osservare il tragitto dei fotoni dopo il passaggio nella fenditura (cosa impossibile fino al 2011) e cioà ha rivelato qualcosa di “sconvolgente”. I tracciati dei fotoni rivelano una loro cavitazione come in un flusso idrodinamico, con un andamento che lascia supporre la presenza di un qualcosa di sottostante, una sorta di liquido a bassa densitaà nel quale essi si muovono. Probabilmente eà cioà che gli antichi chiamavano etere, mentre in questo testo gli diamo il nome di plasma spazio-temporale. L’etere eà il sangue che nutre e connette i diversi elementi della vita, e nel profondo confido che questa forza vitale che regge l’universo abbia in serbo per l’umanitaà qualcosa di diverso da un futuro di consumismo zootecnico. Questa forza vitale che tutto anima eà sempre presente, ma l’attuale modello di vita tende ad alienare dalla sua percezione generando follia nell’umanitaà dormiente. Uscire dal vortice dell’assenza (quella specie di sonno che ottunde la veglia, e impedisce di vivere pienamente) significa rendersi conto di 23

quanta vitalitaà ci sia, dentro e fuori da seé . L’esistenza brulica di vita, vibra, risponde ai pensieri e agli stati d’animo. La forza vitale che costituisce l’esterno eà la medesima che alimenta l’interno. Per questo se intervieni sull’interno puoi modificare l’esterno, e viceversa.

tutto è collegato, e intelligente In ogni singolo aspetto dell’esistenza, la forza vitale che tutto anima puoà essere in uno stato di equilibrio sano (funzionale) o non funzionale. La natura, nella sua grande intelligenza, tende sempre e comunque all’equilibrio, e privilegia l’insieme e l’ordine. L’istinto primario, ovvero la sopravvivenza, si delinea con un carattere gerarchico che va dalla specie al gruppo, alla famiglia e per finire, al singolo. Detto altrimenti, per la natura eà piuà importante la sopravvivenza di una famiglia rispetto ad un suo singolo componente e lo si vede chiaramente negli studi di psico-genealogia. Il moderno io, addestrato all’importanza personale e convinto di essere indispensabile, potrebbe sentirsi ferito o finanche offeso da tale idea. Potrebbe affermare, istruito da una modella o da un famoso attore, che la vita eà “tutta intorno a me” e che concetti come gerarchia, insieme, famiglia siano stati spazzati via dal progresso. Per fortuna la vita continua il suo corso, seguendo le sue leggi, incurante delle pretese dell'ego. Peraltro, l’individualità è necessaria e prevista all’interno del grande gioco della vita. Semplicemente, quando essa immagina di avere una prioritaà che in realtaà non possiede, iniziano i guai. Sono convinto che alcune delle idee (peraltro potenzialmente utili e benefiche, quando non diano luogo a deliri di onnipotenza) diffuse negli ultimi anni, secondo le quali l’essere umano sia un dio che crea ogni evento della sua vita, abbiano provocato piuà danni che benefici. Se da un lato hanno avuto il merito di risvegliare l’accesso al potere personale di molte persone, spesso mantenuto sopito da dogmi e 24

credenze limitanti, dall’altro hanno generato una enorme quantitaà di illusioni e di conseguente frustrazione, laddove la consapevolezza del potere personale non veniva mediata dal senso di connessione con l’esistenza. Ho conosciuto persone che si sentivano in colpa per essere state aggredite, pensando di aver attratto l’evento con pensieri negativi. Altre che erano arrabbiate con l’universo percheé non esaudiva i loro desideri, oppure si sentivano incapaci e in colpa percheé non erano in grado di attrarre l’anima gemella, la villa con piscina e la Ferrari. Ho ricevuto centinaia di mail nelle quali i mittenti, spesso con tono angosciato, mi chiedevano come conciliare la tecnica EFT (che prevede di descrivere, anche con enfasi, la situazione disagevole che si intende cambiare) con alcune prescrizioni della cosiddetta Legge d’Attrazione che, secondo autorevoli entitaà disincarnate, esorta ad enunciare solamente cose positive rifiutando anche solo di menzionare cioà che eà “negativo”. Nelle mie risposte ho cercato di rincuorare i praticanti di EFT preoccupati di attrarre sventura solo parlandone, anche percheé la vita è duale e tutto cioà che viene bandito ed espulso dalla porta, rientra dalla finestra. In pratica, se una persona prova rabbia eà inutile e dannoso che faccia finta di niente. Molto meglio riconoscerla e accoglierla, osservando cosa la genera, e procedere a trasformare l’origine di tale emozione. Chiunque vada verso la luce sarà costretto ad accettare l’ombra. Ricordo che nel 2007, quando in Italia eà uscito il libro The Secret, molte persone nel campo spirituale presagivano una nuova era di pace e amore grazie alla focalizzazione positiva di un ristretto numero di terrestri (per la precisione, secondo un complesso calcolo di un famoso ricercatore, la radice quadrata di 1% dell’umanitaà ). Accidenti, mi sa che ci siamo fermati allo 0,99%! La speranza non eà tuttavia tramontata anche grazie al fatidico arrivo del 2012, anno di passaggio alla cosiddetta “quinta dimensione”. Su vari siti e riviste New Age si esortavano i 25

lettori a purificarsi, a lasciar andare i vecchi schemi e le ferite per poter cosìà passare alla dimensione nella quale i cattivi sarebbero stati mandati in punizione ad incarnarsi su qualche remoto pianeta, mentre la pace e l’abbondanza avrebbero regnato sulla Terra e il pensiero sarebbe immediatamente diventato realtaà . Ora, ho come il sospetto che tutto questo non sia avvenuto, con buona pace di chi ci ha creduto con fervore, e che anzi i ceppi delle catene che la cosiddetta “eé lite” ha ideato si stiano ulteriormente stringendo, con la terribile prospettiva di un mondo alla “1984” di George Orwell. Resta comunque l’ottimo intento di porsi come parziale origine della propria esistenza, lasciando andare i pesi del passato, gli schemi limitanti e le ferite emotive. Penso che insieme ad essi vadano abbandonati anche il pensiero magico, la proiezione parentale sull’autoritaà , le fantasie di illuminazione istantanea e l’aspettativa della catarsi che purifica il mondo. Come avrebbe detto il buon Nietzsche: “Umano, troppo umano”. Un’attenta analisi della storia dell’umanitaà mostra che le aspettative di ascensione e riscatto sono spesso presenti nella cultura dei vari popoli, e il tanto avanzato (tecnologicamente) mondo moderno non ne eà esente, anzi spesso le ammanta di sembianze scientifiche per conferire loro una parvenza di logica. Cambiano i protagonisti e le modalitaà , ma il messaggio eà sempre il medesimo: grazie ad un elemento (un messia, un dio, una consapevolezza, una tecnologia) l’intera umanitaà o meglio una parte (in genere quella meritevole, secondo precise regole mostrate in un qualche libro sacro o illustrate da esseri “risvegliati”) di essa saraà salvata. Ogni anno circolano almeno tre o quattro “date speciali” che promettono elevazione spirituale immediata, trasformazioni personali e sociali, sviluppo spontaneo di capacitaà paranormali e fratellanza universale, con migliaia di persone in speranzosa attesa di un futuro radioso che rimane, appunto, futuro. 26

Anche per questo motivo ho concepito TAI: come strumento per vivere appieno il presente, che utilizza gli ostacoli (i nodi energetici) come fonte di energia contemporaneamente allenando al pensiero critico. Una sorta di Aikido spirituale che liberi dalle aspettative di illuminazione istantanea, di apertura h.24 di tutti i Chakra e di una Kundalini libera e bella. Lo scopo di TAI eà il dasein, l’esserci.

Invito alla gratitudine Fermati, respira. Porta l’attenzione al fatto che esisti. Sì, ci sei. Tra le infinite creature in transito sul pianeta, ci sei anche tu. Senti la gratitudine verso la vita, perché ti ha manifestato come creatura in questo spazio e in questo tempo. Grazie, vita!

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Capitolo III: Legge di Risonanza Per proseguire il nostro viaggio all’interno di noi stessi abbiamo bisogno di qualche altro pilastro teorico. Peraltro, ci tengo a dire che la teoria segue la pratica, e non il contrario. Le esperienze vissute necessitano di una spiegazione, e questa eà la mia. Non necessariamente una veritaà rivelata, e anche se lo dovesse essere… accolgo, e lascio andare ogni attaccamento ad essa. Prendo a prestito da Marco Della Luna, autore tra gli altri dell’ottimo libro Neuroschiavi, il termine “dividuo”, che indica uno stato dell’essere molto comune anche al giorno d’oggi caratterizzato da una sostanziale frammentazione della coscienza. Il “dividuo” eà privo di un centro, di conseguenza raramente puoà operare scelte pienamente consapevoli. La sua coscienza eà frammentata e cristallizzata in migliaia di “nodi energetici” che gli impediscono di esserci pienamente. Abbiamo visto che questi nodi sono previsti dalla natura, sono una soluzione alla mancanza di consapevolezza in un dato punto del tempo e dello spazio. Potremmo paragonarli alla melanina che si crea automaticamente dopo l’esposizione ai raggi solari, per proteggere la pelle (nodi piuà leggeri) o alle cicatrici che sorgono dopo una ferita profonda (nodi piuà “carichi”). Non c’eà nulla di sbagliato ad averli (fa parte del gioco della vita) ed eà normale essere un dividuo, eà la naturale condizione umana. Non eà per niente facile diventare un individuo (letteralmente “non diviso”) percheé necessita di volontaà e di energia, ovvero consapevolezza disponibile e direzionata, prodotta da tutti e tre i tuoi “centri”: pancia, cuore e cervello.

per diventare individuo necessiti di energia disponibile e direzionata 28

Dove si trova questa energia? Essa eà in te, la devi liberare, produrre e raffinare; a questo serve l’Alchimia Interiore. Quando sei presente a te stesso sei consapevole del tuo corpo, dei tuoi pensieri, delle tue emozioni, dell’ambiente attorno a te, e utilizzi un tipo di energia simile a una benzina con molti ottani. In queste occasioni la vita ha un altro sapore, non percheé cambino le circostanze esterne ma percheé tu ci sei, piuà intensamente. Talvolta accade che questo stato arrivi spontaneamente, ma possono anche passare giorni o settimane, e soprattutto non hai il minimo controllo su questo fenomeno. Per essere individuo, quindi per esserci, necessiti di energia che trovi in parte disponibile (la forza vitale che ti permette, ora, di leggere queste parole) e che in parte resta cristallizzata in idee e risposte non piuà funzionali. Questa energia eà tua, in te, ma non eà (ancora) quella benzina a molti ottani che ti permette di “vivere ad un’altra velocità”, anzi ti fa procedere con il freno a mano tirato. La devi quindi estrarre dai nodi energetici (le impressioni cristallizzate non piuà adeguate o non concluse) oltre che da tutti gli istanti di presenza e di gratitudine che riesci a generare. La fase successiva eà trasformarla in carburante ad alta resa, e questo lo puoi fare nei tre centri destinati dalla natura anche a questa funzione, definiti dantian nell’antica cultura cinese. Questa parola significa “campo rosso” e rappresenta il centro dove l’energia viene accumulata e trasformata. TAI si avvale dei tre centri per aiutare il praticante a produrre e utilizzare la sua forza vitale in modo efficace, per facilitare la sua completa manifestazione come individuo. Quando utilizzo il termine “energia” intendo l’essenza che anima ogni essere vivente, e che secondo la tradizione orientale si accumula nel dantian inferiore (Hara, in giapponese) situato appena sotto l’ombelico. Da lìà sale al dantian mediano (zona cardiaca), trasformandosi in energia vitale che poi arriva al dantian superiore (Terzo Occhio) per divenire una forma piuà raffinata di energia, detta 29

coscienza. Percioà in TAI energia e coscienza sono sinonimi, pur indicando frequenze e manifestazioni differenti dello stesso elemento. Tornando alla famosa Legge d’Attrazione, che preferisco denominare Legge di Risonanza, essa eà diventata, nell’iconografia spiritual popolare, una sorta di “genitore cosmico” dal quale si pretende ogni tipo di dono. In molti hanno trasformato un fenomeno esistente in natura, dovuto appunto alla risonanza, in una specie di “genio della lampada” al proprio servizio, al quale basta chiedere e si riceveraà . Fortunatamente il gioco non funziona in questo modo, altrimenti la vita sulla Terra scomparirebbe nel giro di pochi giorni a causa di richieste giocoforza contrastanti, spesso incuranti degli altri umani e dell’ambiente. Se ogni pensiero fosse realmente un “ordine all’Universo”, probabilmente ci saremmo giaà estinti. Invece, la Legge di Risonanza descrive un fenomeno noto ma spesso poco considerato nella sua importanza. L’universo è costituito da vibrazioni, che si esprimono in diverse frequenze. I colori che vedi sono onde ad una frequenza specifica, che i tuoi occhi captano e il tuo cervello traduce in rosso, verde, blu, etc. Le parole che senti sono onde, cosìà come gli oggetti che tocchi. Una delle caratteristiche piuà importanti degli organismi complessi eà la capacitaà di recepire frequenze, e di inviarle. Gli esseri umani sono come degli apparecchi ricetrasmittenti, in costante scambio con l’esterno. La realtaà eà plasmata dalla somma di pensieri, emozioni, e azioni umane, in interazione con l’ambiente. Ora, sarebbe interessante chiedersi cosa, in una persona, ha la capacitaà di connettersi con l’intero campo delle possibilitaà , entrare in risonanza con un elemento e attrarlo per magnetismo. La mia idea eà che non vi sia un’unica modalitaà . Di vitale importanza sono certamente i pensieri (se genero costantemente pensieri di critica verso me stesso tenderoà ad attrarre, o semplicemente a notare, persone che mi criticano) ma anche la loro carica emotiva. Un conto eà se penso di essere un fallito, 30

un altro se questo pensiero eà accompagnato da tristezza o colpa. La carica emotiva associata ad un pensiero mostra il grado di attaccamento che abbiamo ad esso, e di conseguenza la sua capacitaà di plasmare il mondo interiore. Anche l’abitudine di pensiero (quanto spesso la genero, o meglio si produce in me) conta, cosìà come le credenze piuà o meno inconsce che mi caratterizzano. Ancora, ad influire sono gli allineamenti spaziali o temporali. Se torno sul luogo dove ho avuto un terribile incidente, facilmente risveglio le emozioni e le sensazioni lìà vissute (allineamento spaziale). Se ho ricevuto una notizia shock alle 3 di notte, il mio sistema avraà probabilmente registrato, oltre alla voce che me l’ha comunicata, anche l’orario in cui cioà eà avvenuto. Fino a quando non avroà completamente digerito l’esperienza, allo scattare delle 3 si attiveraà in me un senso di allarme o di angoscia, come se una parte di me stesse rivivendo quanto accaduto in quella fatidica notte (allineamento temporale). Questo ci porta ad osservare un importante fenomeno: in tutti i casi qui descritti cioà che genera risonanza sono le impressioni cristallizzate e non digerite, ovvero i nodi energetici. Essi sono l’elemento attrattivo piuà importante in un essere umano, fincheé non vengono sciolti (solve) cosìà da rendere quell’energia disponibile per altri scopi (coagula).

i nodi energetici entrano in risonanza con il campo delle possibilità Per questo il pensiero positivo e le tecniche di visualizzazione, pur essendo importanti, non bastano. Questo, a mio avviso, eà il motivo per il quale milioni di persone hanno creduto nella Legge d’Attrazione e molte sono rimaste deluse. Per co-creare bisogna liberare e orientare energia. Inoltre, eà importante sottolineare che tutti gli esseri sono dotati di questo potere, percioà l’esito finale deriva dalla risultante delle varie forze creatrici in campo. Infine, ci sono enti in grado di 31

creare non tanto (o non solo) in virtuà della Legge di Risonanza, ma grazie alla volontaà unita al potere. Se sei cittadino di una nazione che viene privata della sovranitaà monetaria e viene portata in bancarotta dalla sua classe politica, magari percheé cooptata da societaà segrete o lobby di vario genere, e insieme al tuo popolo vieni depredato delle risorse che la tua terra aveva in abbondanza, non sei stato tu ad attrarre questo evento. Se la tua nazione viene colpita da bombe atomiche che radono al suolo due cittaà uccidendo o menomando centinaia di migliaia di persone, non sono queste ultime ad aver “attratto il fuoco purificatore che monda le anime”, come scritto nel dopoguerra da una importante figura nel campo della spiritualitaà . Ci sono in gioco forze immensamente più grandi e potenti di me e di te. Come disse il presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt in un raro momento di sinceritaà : “In politica niente accade per caso. Se succede, puoi scommettere che è stato pianificato così”. Non ci sono grandi accadimenti (attentati, crisi economiche, guerre, mode culturali o sociali) che non siano stati precedentemente decisi, e in seguito fatti o lasciati accadere. Una attenta analisi della storia, magari attraverso libri e documenti non organici al sistema di potere, permette di rendersi conto di quanto gli eventi del passato, comprese le guerre mondiali, siano stati decisi da un manipolo di persone con obiettivi ben precisi, anche se fuori da ogni logica e sensibilitaà comune. Ora potresti chiederti: cosa c’entra tutto questo con le Tecniche di Alchimia Interiore? Ebbene, vi eà una enorme quantitaà di energia (consapevolezza) cristallizzata in idee politiche, economiche, culturali e sociali. Intere generazioni vengono fagocitate dai memi di volta in volta vincenti, alla base di cioà che nella pratica del Transurfing vengono chiamati “pendoli” e hanno una caratteristica comune nonostante possano avere impianti teorici opposti: si nutrono 32

dell’energia di chi li segue. La tendenza ad alimentare (in genere inconsapevolmente) un pendolo eà direttamente proporzionale al grado di attaccamento nei suoi confronti. Per questo ti consiglio di applicare gradualmente TAI all’intera gamma di credenze e di idee che possiedi. Una volta liberata l’energia racchiusa in esse, accolto e lasciato andare l’attaccamento e generato un nuovo livello di ordine, sarai in grado di discernere tra cioà a cui veramente aspiri e cioà che altri vogliono che tu pensi, senta e faccia. Se poi vorrai sacrificarti per una causa, scegliere di rimanere in disparte o dare la vita per un’idea, almeno l’avrai scelto con maggiore consapevolezza.

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Capitolo IV: Centri di energia In Medicina tradizionale cinese, ma anche nella filosofia taoista, i Dantian sono i tre centri nei quali si accumula il chi (sotto forma di Jing, Qi e Shen) e da lìà si diffonde nei meridiani energetici (quelli che utilizziamo in EFT). Nelle arti marziali interne si utilizzano i tre dantian per accumulare e raffinare energia vitale, in un percorso di crescita personale e spirituale. I tre centri corrispondono a quelli che la scienza moderna ha confermato essere tre cervelli, poicheé tutti sono dotati di neuroni. Oltre al cervello contenuto nella scatola cranica, abbiamo cellule nervose nel cuore e nell’intestino. Le espressioni popolari, come ad esempio “seguire la pancia” o “andare dove ti porta il cuore” assumono quindi un senso piuà ampio, e trovano riscontro nelle ultime scoperte. Abbiamo tre cervelli ed eà bene che si mettano d’accordo, altrimenti si rischiano innumerevoli conflitti e sofferenze. Nella medicina tradizionale cinese i dantian sono centri che producono e accumulano energia, e quando funzionano al meglio riescono a raffinarla in una sostanza sempre piuà spirituale. Il centro inferiore, detto xia dantian, si trova sotto l’ombelico in corrispondenza con il punto VC6 (Vaso Concezione 6) chiamato anche Mare dell’energia. In questa sede, centro di gravitaà dell’essere umano, l’essenza vitale viene tramutata in energia disponibile per le attivitaà psicofisiche. La focalizzazione sul primo centro aiuta a radicarsi, a contattare il proprio potere personale. Viene associato con la manifestazione del coraggio. Lo chiameremo “Centro Inferiore”. Lo zhong dantian (campo intermedio) simboleggia il fuoco, la fornace che produce energia spirituale. Il cuore eà , per eccellenza, accogliente e radiante. In alcune tradizioni lo si paragona al Sole, vero e proprio 34

centro del sistema umano. Gli interessanti studi dell’Istituto Heartmath (www.heartmath.org) mostrano che il cuore fisico eà dotato di circa 40000 neuroni, secerne ossitocina (l'ormone dell'amore) e ha un campo elettromagnetico 5000 volte piuà potente di quello del cervello cranico. Inoltre eà in connessione con il cervello e la coerenza con quest’ultimo favorisce l’abbassamento dello stress, la luciditaà mentale e l’equilibrio emotivo. Secondo le ricerche del Dr. John Diepold, ideatore del metodo HAT, incrociando le mani sul petto e respirando consapevolmente si attiva la connessione con il cuore e questo migliora la coerenza cardiaca, sinonimo di benessere ed efficienza. In TAI esso eà abbinato, come vedremo, alla enunciazione di specifici intenti. Il cuore eà associato all’espressione della compassione. Lo definiamo “Centro Mediano”. Lo shang dantian, comunemente definito Terzo Occhio, eà situato tra gli occhi, sulla fronte. Viene definito come la sede dello spirito (Shen), ha la funzione di dirigere la consapevolezza, oltre che di sviluppare presenza e viene associato con la creativitaà . La capacitaà di osservarsi si manifesta in questo centro, anche se per arrivarci serve l’energia degli altri due. Per questo nell’alchimia interna si inizia dal primo dantian e si sale, raffinando l’energia, per poi tornare all’inizio in un incessante ciclo di trasformazione. Nelle procedure TAI lo chiamiamo “Centro Superiore”. Peraltro, eà interessante notare (come riportato nelle ricerche di mBraining) che i tre cervelli sono collegati tra loro grazie al nervo vago e le informazioni viaggiano dalla pancia verso la testa, proprio come illustrato migliaia di anni fa dalle discipline taoiste. Consapevoli di queste caratteristiche energetiche e fisiologiche, i protocolli TAI prevedono, il larga misura, l’utilizzo dei tre centri con una progressione dal basso verso l’alto. In alcune occasioni eà possibile 35

focalizzarsi su uno solo dei centri, ad esempio per le situazioni che richiedono un intervento immediato. Dipende anche dal centro attraverso il quale hai percepito (e di seguito cristallizzato) un’impressione. Per questo per produrre una piuà efficace trasformazione eà preferibile agire su tutti e tre i centri. Ricorda che l’energia (forza vitale) eà direttamente connessa alla presenza, la quale genera consapevolezza. Il sistema mente-corpo eà progettato per favorire il naturale sviluppo della consapevolezza fino ad un certo livello (previsto dalla natura per tutti gli umani) secondo linee di minor resistenza, poi sono necessari sforzi coscienti. Significa che per elevarsi sopra il sonno collettivo (il Velo di Maya della tradizione vedica) servono disciplina, volontaà e uno strumento da utilizzare. Il Sentiero Interiore te ne offre una vasta gamma.

I TRE CENTRI

In TAI i centri sono degli “amplificatori dell’intento”: attraverso il respiro consapevole, la focalizzazione sui tre cervelli e il potere dell’intenzione puoi praticare il tuo “Solve et coagula”. 36

Capitolo V: Tecniche di Alchimia Interiore Abbiamo visto che in questo modello l’energia viene usata come sinonimo di coscienza, anche se in realtaà quest’ultima eà energia vitale raffinata, trasmutata. Potremmo utilizzare una metafora musicale, per definire la coscienza come energia ad un’ottava piuà elevata. Poicheé tutto eà ciclico, la coscienza si traduce nuovamente in energia (capacitaà di agire) sotto forma di azioni, non piuà reattive ma consapevoli. Anche il semplice lavare i piatti puoà essere un’azione automatica (lo faccio e intanto la mia mente vaga) oppure consapevole, mentre lavo le stoviglie ci sono. Nel secondo caso la consapevolezza mi permette di agire in modo differente, quello che Franco Battiato nella canzone “I treni di Tozeur” chiama “vivere a un’altra velocità”. TAI eà uno strumento per raggiungere tale stato dell’essere. L’osservazione della natura ci permette di cogliere un aspetto fondamentale della vita: tutto si trasforma.

tutto si trasforma Non esiste nulla di eterno, sebbene la mente spesso non riesca ad accettarlo. Non solo, la vita ha bisogno dei processi trasformativi per auto perpetuarsi. Ci sono leggi che impongono alla materia di mutare, vuoi per crescita, digestione, eliminazione, corruzione, guarigione, rigenerazione, in generale tutti i processi di sviluppo o decrescita. Questo fenomeno, osservabile dal mondo atomico alle stelle, interessa anche l’essere umano. Abbiamo visto come i nodi energetici trattengano (temporaneamente, ma talvolta anche per una vita) la consapevolezza in ricordi, fantasie, credenze e simboli. In questi casi il soggetto non ha “digerito” l’esperienza, ovvero non l’ha ancora trasformata. Un po’ come del cibo che rimane lìà, non va neé su ne giuà , e non riesce a diventare nutrimento. Con le esperienze non elaborate 37

accade la stessa cosa, per questo motivo c’eà bisogno di uno strumento che aiuti nel processo di trasformazione. Ritengo che oggi vi siano decine di approcci utili a tale scopo, e chiunque sia alla ricerca possa trovare quello piuà adatto. Per quanto riguarda TAI, le peculiaritaà che la caratterizzano risultano particolarmente allettanti. Questo metodo infatti: 

puoà essere praticato da chiunque;



non necessita di strumenti o di procedure complesse;



puoà essere applicato in qualsiasi situazione;



utilizza le percezioni del praticante e le trasforma in energia disponibile;



si avvale di antiche conoscenze mediate da moderne scoperte;



si integra agevolmente con vari metodi, tra i quali EFT, costellazioni familiari, coaching;



restituisce al soggetto la piena giurisdizione sul suo mondo interiore, divenuto il suo personale crogiolo alchemico nel quale operare le trasformazioni che desidera;



permette di liberare l’energia vitale trattenuta nell’orizzonte interiore del praticante, restituendogli potere e capacitaà di agire;



facilita la realizzazione di obiettivi concreti, applicando la formula alchemica “Solve et coagula”;



aiuta ad incrementare la pace interiore, la presenza e la vitalitaà .

TAI nasce come disciplina interiore, e ne consiglio la pratica quotidiana. Non appena un pensiero, uno stato d’animo o una sensazione fisica arrivano a turbare la presenza, ecco che si affaccia l’occasione per utilizzarla. Poicheé , come abbiamo visto nel capitolo II, 38

tutto eà coscienza che si manifesta in diverse forme e frequenze, puoà essere utile avvalersi di griglie interpretative per facilitare la pratica. In TAI utilizziamo la forma geometrica del triangolo equilatero per rappresentare la coscienza cristallizzata in esperienze non elaborate del passato, in scenari ipotetici (fantasie) e nelle credenze non vagliate dalla consapevolezza. Nell’area interna troviamo l’energia cristallizzata nei simboli, chiavi di accesso alle manifestazioni dell’inconscio. Le emozioni, le sensazioni e i sintomi sono in genere effetti, pertanto possono anch’essi diventare oggetto di TAI anche se, di norma, dietro di loro si nascondono gli elementi fondanti del triangolo. Anche i pensieri possono essere trattati con il metodo, cosìà da favorire equilibrio e presenza.

Prepararsi a TAI Per iniziare, soprattutto quando cominci a fare pratica con TAI, eà bene partire da qualcosa che ti disturba a livello fisico, emotivo o mentale. Il disagio eà paragonabile alla scintilla prodotta dalla candela, grazie alla quale inizia il processo di combustione che permette di avviare il motore. La vita fornisce spesso, diciamo pure quasi ogni giorno, situazioni, sintomi ed emozioni che necessitano di essere elaborate. Per il praticante di Alchimia Interiore le situazioni “calde”, ovvero emotivamente coinvolgenti, sono ghiotte occasioni per trasformare energia e sviluppare consapevolezza. Quando una tematica ti coinvolge sei maggiormente agganciato ad essa, e questo facilita molto l’esecuzione del metodo e l’elaborazione della situazione disturbante. Talvolta eà necessario “scaldare” una tematica (un ricordo, una fantasia, una credenza, un simbolo) per renderla presente nel tuo orizzonte interiore. Il disagio esiste quando lo senti, lo percepisci, quando ti attiva emotivamente. 39

Se, come ti auguro, hai appreso EFT, dovresti saper utilizzare lo Stile Evocativo per connetterti alla tematica che desideri elaborare. Per facilitarti lo ricordo qui: 

stimola uno dei punti di EFT e descrivi, meglio se a voce normale, la situazione che stai vivendo con tutte le sue sfaccettature mentali, emotive e fisiche. Ogni tanto cambia il punto che vai ad attivare mentre segui il flusso di pensieri, emozioni e sensazioni. Quando arrivi a provare emozioni o sensazioni intense fai un respiro e nota cosa c’eà nella tua mente in quel preciso istante. A quel punto passa a TAI.

Eseguire le tecniche Quando utilizzi TAI arrivi a sciogliere i nodi energetici, liberando energia disponibile ad alimentare i tuoi obiettivi, quali che siano. Per questo eà una buona idea avere in mente un obiettivo da nutrire con l’energia che verraà liberata mediante le frasi “solve”. Molte persone sono consapevoli del loro potere personale che permette di contribuire alla creazione della realtaà , ma spesso dimenticano letteralmente di utilizzarlo. La cultura condivisa non abitua ad applicare scientemente l’intento per favorire la realizzazione di scopi, siano essi la pace interiore, un miglior funzionamento del corpo o una vita relazionale soddisfacente. Percioà se hai un obiettivo che ti sta a cuore, abbi cura di inserirlo nell’ultima fase della procedura TAI (coagula) cosìà da alimentarlo ogni volta che pratichi. Come protocollo base ho espresso la seguente frase, che puoà essere modificata a seconda delle tue preferenze: “Oriento questa energia verso la mia piena realizzazione”.

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Le tre posizioni per focalizzarsi sui centri Se stai leggendo queste parole significa che i tuoi centri stanno funzionando, e probabilmente anche bene. Non hai bisogno di complesse procedure per attivarli, percheé l’energia segue l’intenzione e soprattutto, sono giaà attivi. Con l’aiuto del respiro e delle tre posizioni imparerai rapidamente a connetterti consapevolmente con i tuoi centri, fino a quando non avrai piuà bisogno di questi ausili. Dopo qualche settimana di pratica ti basteraà portare l’attenzione laà dove eri solito posizionare le mani, e respirare consapevolmente per connetterti con i tuoi dantian. Questa capacitaà , utile per poter eseguire TAI anche in situazioni pubbliche, ti serviraà ogni volta che avrai bisogno di concentrazione, luciditaà , precisione. Ad esempio, quando tiro con l’arco mi focalizzo sul Centro Inferiore e questo mi aiuta ad aumentare la precisione. Se ho bisogno di calma e serenitaà , porto l'attenzione sulla zona cardiaca e respiro. Quando sposto la consapevolezza sul Terzo Occhio, spesso avverto formicolio e calore nella zona, oltre ad una maggiore luciditaà mentale e una forte sensazione di presenza.

Portare il respiro Il respiro eà un metodo eccezionale per dirigere il flusso di energia nel corpo. Quando diventi consapevole dell’aria che entra ed esce, immediatamente riduci i livelli di stress e attivi quella parte della mente che si occupa di osservare. Per focalizzare l’attenzione su un centro, poni le mani in corrispondenza ad esso ed esegui tre respiri consapevoli, a seguito dei quali pronuncerai una specifica frase. Puoi sentire come il tuo respiro arriva al primo e al secondo centro mentre, 41

se respiri con il naso, ecco che vai a nutrire il centro situato nella zona della fronte.

Le frasi In TAI ci avvaliamo delle parole per veicolare un intento. Ci sono due frasi che hanno la funzione “solve”, (piuà una che stabilizza) e un’altra che veicola l’aspetto “coagula”. La frasi del primo tipo sono piuà utilizzate percheé la fase “solve” eà propedeutica a quella “coagula”. La maggior parte delle persone ha enormi quantitaà di energia contenuta in centinaia di nodi energetici, che necessita di essere liberata. La stessa saraà poi carburante per nutrire la realizzazione degli obiettivi, mediante la frase “coagula” (e, beninteso, l’azione). Le frasi vanno pronunciate a voce normale (in situazioni pubbliche possono essere semplicemente pensate) portando l’attenzione su un centro alla volta. Le frasi “solve” servono a liberare l’energia trattenuta in un nodo energetico, compreso l’attaccamento ad esso, e sono seguite da una frase volta a generare un nuovo livello di ordine, un equilibrio piuà consapevole.

Frasi “solve” Libero l’energia trattenuta in (scena, fantasia, credenza, simbolo) oppure (pensiero, emozione, sensazione, sintomo) Riconosco/accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a (scena, fantasia, credenza, simbolo) oppure (pensiero, emozione, sensazione, sintomo). Genero ordine in (scena, fantasia, credenza, simbolo) oppure (pensiero, emozione, sensazione, sintomo). 42

Queste frasi vanno pronunciate mentre si eà in contatto con i dantian, secondo due modalitaà : 1. Ognuna delle tre frasi viene ripetuta su ciascun dantian (metodo completo) 2. La prima frase viene pronunciata sul Centro Inferiore, la seconda su quello Intermedio e la terza sul Centro Superiore (metodo rapido). In genere si apprende il metodo completo e, una volta padroneggiato, si passa a quello rapido.

La frase “coagula” La frase “coagula” ha la funzione di indirizzare l’energia liberata verso una nuova dimensione, un obiettivo concepito nel presente. Oriento l’energia disponibile verso (obiettivo, stato dell’essere)

Frase di armonizzazione Frase di chiusura, da pronunciare alla fine del ciclo di TAI per favorire l’integrazione e il nuovo livello di consapevolezza. Armonizzo tutti i miei sistemi a questo livello di consapevolezza In genere le frasi “solve” precedono quella “coagula”, ma ci sono casi specifici nei quali questa regola non si applica. La frase di armonizzazione viene utilizzata per integrare piuà facilmente i risultati raggiunti, che spesso sono cosìà strabilianti che il soggetto fatica a crederci. Essa puoà anche essere utilizzata da sola, per facilitare l'adattamento ad un nuovo ambiente (passando dal caldo al freddo o viceversa; cambiando luogo di lavoro; arrivando a latitudini differenti, etc.). 43

Agganciare la rappresentazione La rappresentazione eà sempre un elemento del triangolo, ed eà cioà che genera lo squilibrio percepito come disagio. Saraà quindi un ricordo, una fantasia, una credenza, un simbolo. Se nessuno di questi elementi eà presente o chiaro possiamo iniziare dal fondo, ovvero dalle reazioni: un pensiero, un’emozione, una sensazione o un sintomo. Quando la rappresentazione viene contattata dalla coscienza, andiamo a misurare il livello di impatto che genera, su una scala soggettiva che va da 0 a 10. Questa misurazione verraà effettuata nel primo periodo di pratica, quando ancora si deve apprendere a valutare l’impatto dei nodi energetici e dei loro effetti. Dopodicheé la scala 0-10 potraà essere messa...in soffitta. Quello che piuà conta eà avere chiara la rappresentazione (una scena in mente, una fantasia che ricorre, una credenza) oltre alle reazioni ad essa (pensieri che ricorrono, emozioni, sensazioni fisiche). Un altro tipo di rappresentazione, che possiamo chiamare secondaria, eà rappresentato dal simbolo (porta di accesso all’inconscio) e dal sintomo (manifestazione somatica di un conflitto interiore), spesso metafore di quanto accade nel profondo della persona. Anche per simboli e sintomi si puoà misurare il livello di impatto che generano sul soggetto.

Le Meta-Domande Le Meta-Domande permettono di individuare, spesso con notevole precisione, le caratteristiche delle reazioni (emozioni, sensazioni fisiche, pensieri e di conseguenza, comportamenti) e di cioà che ne eà responsabile (esperienze, fantasie, credenze) ovvero il triangolo. 

Una Meta-Domanda ci permette di scoprire l’Attivatore delle reazioni: a cosa sto reagendo? - Al ricordo di un’esperienza? A una fantasia, un “film” che mi 44

sono fatto? A una convinzione? A un simbolo? Dov’è nel mio orizzonte percettivo? - A destra, a sinistra? Di fronte, dietro, sopra, dentro? Vicino o lontano? - Come so che è lì? - Lo vedo? Ne sento la voce o il suono? Ne percepisco la presenza, oppure odori o sapori? 

Un’altra Meta-Domanda si focalizza sulle Reazioni: in che modo sto reagendo? Quali sono le mie reazioni fisiche, le sensazioni interiori, le emozioni, i pensieri e i comportamenti? Su una scala da 0 a 10, quanto stress sto vivendo?

Eseguiremo TAI principalmente sulla risposta alle domande sull’Attivatore (qualcosa di percepibile con i sensi, immaginato o creduto, ovvero la rappresentazione), monitorando i cambiamenti nelle reazioni e nel livello di stress. In mancanza di un Attivatore definito possiamo anche eseguire TAI su sintomi, emozioni (soprattutto quelle represse) e pensieri. L’importante eà essere in contatto con cioà che andiamo ad elaborare con la tecnica.

Il Metodo di Base TAI si pratica portando il respiro sui tre centri, partendo dal primo (dantian inferiore) aiutandosi appoggiando le mani appena sotto l’ombelico. Dopo esserti posto le Meta-Domande e aver preso coscienza (mediante almeno tre respiri) della zona corporea che corrisponde al Centro Inferiore pronuncia, ad alta voce o nella mente, le tre frasi solve (Libero; Accolgo; Genero; con una pausa di elaborazione tra ogni frase) su cioà che risulta piuà evidente, ovvero uno degli aspetti del triangolo (un ricordo, una fantasia, una credenza, un simbolo) lasciando che agisca nella coscienza. Dopo che sopraggiunge 45

uno dei segnali di rilascio (sbadiglio, sospiro, ruttino, brivido, lacrime, vertigini, cambiamento di percezione) ripensa alla rappresentazione e misurane l’impatto sulla scala da 0 a 10. Se eà sceso ma non azzerato passa al Centro Mediano (mani incrociate sul cuore) pronunciando ancora le tre frasi. Anche qui concedi qualche istante per elaborare, notando ancora se il livello di stress eà diminuito o svanito, e poi passa al Centro Superiore. Per contattarlo puoi appoggiare due dita in mezzo alla fronte, appena sopra l’arcata sopraccigliare, oppure a occhi chiusi cercare di incrociarli come per guardare il “Terzo Occhio”. A quel punto andrai a pronunciare per la terza volta le frasi, lasciandole agire mentre mantieni la posizione delle dita o lo “sguardo a occhi chiusi”. Si possono verificare diversi scenari, rispetto ai quali cambiano le strategie di azione. 

L’impatto eà a 0 e non sono emersi altri elementi che generano stress: puoi passare alla frase “coagula” per nutrire l’obiettivo precedentemente scelto. Porta il respiro sui tre centri ripetendo la frase.



L’impatto eà aumentato: ripeti l’intera procedura sul medesimo attivatore o, meglio ancora, su elementi specifici che lo rendono ancora “carico”, fino a quando non arrivi a 0. Da notare che l'aumento di intensitaà eà riconducibile all'emersione di uno o piuà aspetti della tematica, che prima erano sotto la soglia della coscienza.



L'impatto eà diminuito ma permangono dei residui di intensitaà : ripeti la procedura esplorando anche gli altri elementi del triangolo. Ad esempio, se hai applicato TAI su un ricordo, esplora quali fantasie o credenze ci sono nella tua mente al riguardo (non 46

sarebbe dovuto accadere, avrei potuto perdere qualcosa, eà ingiusto, succederaà ancora, etc.) Quando sei arrivato a zero o quasi, ripeti la procedura sui tre centri pronunciando la frase “coagula” per nutrire il tuo obiettivo. Se vuoi e ti riesce puoi aiutarti con la visualizzazione, sebbene essa non sia indispensabile. Qualsiasi cosa emerga alla coscienza puoà essere oggetto di TAI, percheé il “piombo interiore da trasformare in oro” eà sempre contenuto nel proprio orizzonte percettivo. Ogni volta che pratichi utilizzi i centri come fornace, i nodi energetici come metallo vile che saraà trasformato, grazie al fuoco del tuo intento, in metallo nobile. Eseguire il metodo in modo sistematico ti porteraà a vivere con maggiore presenza, ad esserci sempre di piuà . Un essere umano consapevole di seé e della sua posizione all’interno del flusso della vita. Nel prossimo capitolo potrai esaminare diversi esempi.

Il metodo rapido 1.

Pensa ad un obiettivo che ti sta a cuore e che desideri nutrire, esso saraà oggetto della parte conclusiva del metodo;

2.

(facoltativo) stimola i punti di EFT mentre descrivi la situazione, seguendo il flusso dei pensieri, delle emozioni e delle sensazioni fino a quando non emerge qualcosa che ti colpisce;

3.

focalizzati (di preferenza) su un elemento del triangolo (ricordo, fantasia, credenza, simbolo). Puoi indirizzare TAI anche su pensieri, emozioni o sintomi fisici;

4.

porta le mani sul Centro Inferiore, esegui tre respiri per contattarlo e pronuncia la frase: “Libero l'energia trattenuta in 47

(questa scena, fantasia, etc.)”. Lascia che agisca in te; quando hai avvertito un segnale di rilascio 5.

incrocia le mani sul cuore ed esegui tre respiri per connetterti ad esso. Pronuncia la frase: “Riconosco/accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a (questa scena, fantasia, etc.)” e lasciala agire, mentre resti in osservazione di te; quando hai avvertito un ulteriore cambiamento

6.

poni due dita sul centro della fronte, esegui tre respiri e pronuncia la frase: “Genero ordine in (questa scena, fantasia, etc.)” .

7.

lascia che agisca, poi esplora nuovamente il tuo mondo interiore e nota la differenza. Se emerge qualche altro aspetto irrisolto, ripeti la procedura su tutto cioà che rimane. Al termine del processo, quando senti che l'impatto eà a zero o quasi, vai su tutti e tre i centri (uno alla volta) e pronuncia la frase “coagula”: “Oriento l’energia disponibile verso (obiettivo scelto)”.

Se impari ad esplorare il tuo mondo interiore utilizzando lo schema del triangolo (esperienze, fantasie, credenze) troverai bersagli per le tue “frecce alchemiche”, liberando l’energia in essi cristallizzata, lasciando andare gli attaccamenti e generando un nuovo livello di ordine. Questo porteraà un immediato cambiamento nei tuoi pensieri, nelle emozioni e nelle sensazioni. Quando non riesci a individuare elementi del triangolo puoi applicare TAI sui pensieri, sulle emozioni e sulle sensazioni, poicheé anche questi ultimi sono parte del nodo energetico. Probabilmente l’utilizzo di TAI su emozioni (es. rabbia, tristezza, paura) porteraà a galla le esperienze, le fantasie e le credenze che le hanno determinate, oltre che permetterti di “scaricare” energia rimasta bloccata nel tuo sistema. 48

Capitolo VI: Molteplici applicazioni di TAI Questo metodo nasce come ausilio alla consapevolezza, e poicheé tutto eà coscienza (sono convinto che alla base della vita vi sia un disegno intelligente) che si manifesta in svariate forme, TAI puoà portare equilibrio a tutti i livelli. In questo capitolo vediamo alcune applicazioni specifiche, tenendo a mente che la procedura di base o il metodo rapido possono essere applicati a qualsiasi tematica e agiscono su qualunque aspetto dell’esistenza. Se emerge alla coscienza un elemento del triangolo eà preferibile, poicheé significa che sei in contatto con la parte “interna” del nodo; eà anche vero che se non provi emozioni e non hai sensazioni, probabilmente non sei in contatto con la tematica ed eà necessario “attivarla”, ovvero renderla vivida. Se viceversa quando inizi la procedura emergono solo pensieri, emozioni, sensazioni e sintomi, poco male. Inizia da essi e vedrai che in breve, praticando, saliranno alla coscienza anche gli elementi più interni del nodo energetico (il triangolo dell’energia). Vediamo in dettaglio i diversi componenti del triangolo e le reazioni che possono attivare.

Il Triangolo dell’energia Esperienze: tutto cioà che la mente ha archiviato sotto forma di rappresentazioni sensoriali. Una immagine, una scena, una voce, un suono, un odore, un sapore, una sensazione tattile o corporea. Le esperienze che hanno maggiore influenza sono quelle intense e/o ripetute. 49

Fantasie: tutto cioà che la mente ha immaginato, di positivo o negativo. Energia cristallizzata in scenari desiderati (avrebbe dovuto, avrebbe potuto, dovrebbe) oppure temuti (sarebbe potuto, potrebbe accadere, accadraà ). Tra le fantasie troviamo le sequenze non concluse, ovvero azioni necessarie ma non manifestate o portate a compimento. Ad esempio, un gesto di difesa pensato ma non attuato. Gli studi di Peter Levine mostrano quanto sia importante scaricare l'energia che si eà attivata in una situazione di allarme, che altrimenti rimane bloccata nel sistema e genera innumerevoli problemi. Inoltre eà di grande aiuto immaginare consapevolmente un nuovo scenario, una soluzione diversa e piuà funzionale rispetto a quella presa nel passato. Una “fantasia consapevole”, come ad esempio immaginare di trovarsi nella situazione difficile e reagire in modo piuà costruttivo, crea nuove reti neurali e permette di essere preparati nel caso in cui tale situazione si ripresenti. Questo eà fondamentale per accedere alle proprie risorse inespresse. Credenze: tutto cioà che viene ritenuto vero e reale anche se non eà stato oggetto di indagine. Diversamente dalle idee, che possono essere dibattute e possono cambiare a seguito di nuove informazioni o punti di vista, le credenze tendono a permanere poicheé sono ampiamente costituite da coscienza cristallizzata, spesso proveniente dal sistema famigliare. Risulta quindi necessaria una procedura alchemica (trasformazione) per poterle elaborare. Simboli: sono una modalitaà della coscienza per esprimere una tematica difficile da contattare o da gestire. Un simbolo (che puoà apparire in stato di veglia o in sogno) rappresenta una porta di accesso al mondo interiore del praticante, quando esperienze, fantasie o credenze non siano immediatamente disponibili. 50

Reazioni Le reazioni sono le espressioni mediante le quali un soggetto risponde alle rappresentazioni, e nel tempo possono diventare parte di esse tanto da essere credute normali e inalterabili. Pensieri: l’incessante attivitaà della mente eà spesso la conseguenza di esperienze, fantasie e credenze cristallizzate. La pratica di TAI sui pensieri eà un’ottima via di accesso al triangolo quando non eà ancora palese, oltre che una straordinaria disciplina di allineamento interiore. Emozioni: sono risposte ai componenti del triangolo e ci permettono di comprendere le nostre modalitaà reattive. Sebbene si privilegi l’applicazione di TAI direttamente a esperienze, fantasie, credenze e simboli, eà possibile pronunciare le frasi sulle emozioni provate, quando non si sia in grado di identificare cioà che le attiva. Il metodo viene altresìà applicato alle sequenze emotive non concluse, ovvero a tutte quelle emozioni che sono state in qualche modo represse e trattenute e di conseguenza bloccano energia. Sensazioni: la corporeitaà eà un elemento imprescindibile della coscienza umana, quantomeno in questa forma. Le esperienze vissute, con il loro corollario di pensieri ed emozioni, sono spesso contrassegnate da sensazioni corporee (nella maggior parte dei casi nel tratto centrale, compreso tra la pancia e la testa). A volte esse sono talmente intense da reclamare la totale attenzione del soggetto, ad esempio quando vi siano tensioni allo stomaco, pesi sul cuore o difficoltaà a respirare. In questi casi eà possibile applicare TAI direttamente sulla sensazione, sebbene una piuà approfondita indagine potrebbe rivelare la sua origine in seno al triangolo.

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Sintomi: sono i messaggeri di cioà che fatica ad essere compreso o espresso, manifestazioni esteriori di conflitti interiori a diversi livelli. Sebbene talvolta possano essere estremamente fastidiosi, la loro presenza offre un'occasione per esplorare la propria coscienza e scoprire lati nascosti di seé . Quando esegui TAI puoi partire da ognuno degli elementi succitati, tenendo presente che in genere le reazioni conducono agli elementi del triangolo, in un processo di graduale svelamento. Un esperimento che ti esorto a fare eà praticare, per almeno un mese al risveglio, questa semplice esercitazione. Pensa al Sole come ad un esempio da seguire, una stella che continua a splendere per sua natura elargendo luce e calore. Incrocia le mani sul cuore (il tuo Sole centrale) e pronuncia questa frase: “Armonizzo tutti i miei sistemi alle frequenze del Sole”. Vediamo ora diverse applicazioni di TAI.

TAI sui pensieri I pensieri, e soprattutto l’attaccamento ad essi, sono la principale fonte di sofferenza per l’umanitaà . Possiamo utilizzare TAI in maniera molto semplice e pratica, per osservare i pensieri deleteri e lasciarli andare. Quando osservi un pensiero che ti crea sofferenza o disturbo, porta il respiro in uno dei centri (a tua scelta) e pronuncia ad alta voce o nella mente: “Libero l’energia trattenuta in questo pensiero”. Osserva cosa accade, in genere si avverte una sensazione di svuotamento, o di qualcosa che lascia la presa. Poi pronuncia la seconda frase: “Riconosco le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a questo pensiero”. Infine, la terza: “Genero ordine in questo pensiero”. 52

Praticare sovente questo metodo favorisce l’equilibrio interiore e la luciditaà .

Invito alla gratitudine Fermati, respira profondamente. Porta l’attenzione alla tua mente, che ti permette di leggere e comprendere queste parole. Focalizzati su un sentimento di gratitudine nei confronti della tua mente, per tutti i fenomeni che ti ha permesso di comprendere, per tutti i pensieri che ha generato (si, anche quelli che non ti piacevano, ma che hanno collaborato a renderti quello che sei). Concentrati sul tuo “Terzo Occhio” e senti la gratitudine verso la tua mente.

TAI specifico sul triangolo Quando sussiste una problematica, molto probabilmente si manifesta su tutti e tre i lati del triangolo. Avremo energia cristallizzata nel passato, in scenari ipotetici e nelle credenze che hanno generato o che sono derivate dalla tematica. Questo schema aiuta a familiarizzare con il triangolo e a riconoscerne i componenti. Ad esempio, su una scena del passato che ancora genera sofferenza: 1° dantian: libero l’energia trattenuta nella scena; riconosco le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a questa scena; genero ordine in questa scena; 2° dantian: libero l’energia trattenuta nelle fantasie rispetto alla scena (“sarebbe dovuta andare diversamente”; “avrebbe potuto andare peggio”; etc.); riconosco/accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a queste fantasie; genero ordine in queste fantasie; 53

3° dantian: libero l’energia trattenuta in cioà che credo, connesso alla scena e alle sue conseguenze. (Es: se mi eà accaduto eà percheé sono cattivo/sfortunato/immeritevole; non riusciroà mai a lasciarla andare; il mondo ce l'ha con me; etc.) accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a questa credenza/idea; genero ordine in questa credenza/idea. Al termine, pensa all’esperienza iniziale e osserva cosa eà cambiato. Molto probabilmente la tua visione su di essa avraà subito un mutamento, e non ti colpiraà piuà come prima. Questa procedura, piuà lunga e complessa, allena anche a considerare sempre tutti e tre i componenti del triangolo, cosìà da favorire una maggiore profonditaà di intervento.

TAI su sintomi fisici (ciclo di elaborazione) 1° dantian: libero l’energia e le informazioni trattenute in (zona del corpo) 2° dantian: riconosco/accolgo le mie reazioni, e lascio andare ogni attaccamento a (sintomo) 3° dantian: genero ordine in (zona del corpo) Questo approccio inquadra il sintomo come risposta ad un conflitto, a qualcosa di irrisolto. Per questo nella prima frase aggiungiamo “le informazioni”. Fondamentale qui eà rimanere in ascolto, osservando i pensieri e le intuizioni che affiorano alla coscienza. Veniamo alla fase “Coagula”: essa puoà anche essere eseguita in momenti diversi dalla pratica “Solve”, ad esempio se ho un obiettivo (lavorativo, relazionale, spirituale, etc.) posso portare l’attenzione su 54

un centro alla volta mentre pronuncio la frase “Oriento l’energia disponibile verso questo obiettivo”. Tale frase potraà essere ripetuta varie volte durante la giornata, per favorire la sintonizzazione del proprio subconscio (nello specifico, del Sistema di Attivazione Reticolare – RAS) cosìà che sia in grado di cogliere piuà facilmente le occasioni per realizzarlo. La frase puoà anche essere utilizzata per favorire la fase “Solve”, ad esempio: “Oriento l’energia disponibile verso (miglioramento di un sintomo, superamento di una paura, etc.). In questo senso, Solve et Coagula sono come il bianco e il nero all’interno del simbolo del Tao: uno nutre l’altro e il loro movimento genera la vita. Arrivati sin qui, immagino tu abbia potuto sperimentare l’efficacia di TAI; eà importante ricordare che il metodo e tutte le esercitazioni proposte sono intese come strumenti di espansione della consapevolezza, anche se potrebbero favorire un maggior equilibrio psicofisico. TAI eà ancora in fase sperimentale, percioà anche il tuo contributo puoà aiutarne lo sviluppo e la crescita. Puoi condividere le tue esperienze inviando una mail a [email protected], andranno ad alimentare un archivio di articoli che renderoà disponibile a chiunque voglia cimentarsi nello studio, nella pratica e nella ricerca.

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Capitolo VII: La formazione in TAI Quando sono arrivato a TAI mi sono reso conto della sua potenza, e dell'importanza che potrebbe avere nella vita di molte persone. Per questo ho ideato la didattica ponendomi come obiettivi la facilitaà di accesso, la qualitaà dei contenuti, una modalitaà di insegnamento efficace e la copertura della maggior parte del territorio italiano, per poi passare a quello europeo. TAI eà inserita in un percorso piuà ampio che ho denominato “Il Sentiero Interiore”, nel quale si trovano EFT, AGER e PET. I praticanti di EFT, giaà avvezzi alle tecniche energetiche, potranno cogliere piuà profondamente l’essenza di TAI. Sebbene non sia necessario aver imparato EFT per accedere a TAI, eà caldamente consigliato anche per apprendere l’integrazione tra i due metodi.

Il percorso didattico nelle Tecniche di Alchimia Interiore Il percorso didattico di TAI eà (attualmente) suddiviso in due livelli. Il Primo Livello dura una giornata e fornisce le basi teoriche e applicative del metodo, permettendo al partecipante di addentrarsi nel metodo. Il Secondo Livello si svolge in due giorni e prevede una serie di potenti tecniche di intervento, per rendere ancora piuà efficace il metodo nel percorso di alchimia interiore. Peraltro, TAI fa riferimento alle quattro fasi dell'alchimia (Nigredo, Albedo, Citrinitas e Rubedo ovvero Opera in Nero, Opera in Bianco, Opera in Giallo ed Opera in Rosso). Avrai notato che la combinazione cromatica del simbolo di TAI rispecchia queste quattro fasi. La Nigredo rappresenta il grosso del lavoro, corrispondente alla fase “solve” e alla stagione invernale, dove il seme deve marcire per potersi trasformare e dare frutto. L'Albedo incarna la resurrezione, 56

una nuova visione delle cose, la primavera. La Citrinitas rappresenta la maturazione e al contempo il raggiungimento della fusione, necessaria per operare una trasformazione profonda. Corrisponde all'estate, al sole, alla luce. Il Rubedo eà il passaggio da dividuo a individuo, la trasformazione dallo stato solido a quello gassoso. Delinea la maturitaà , evoca l'autunno e il compimento. Questi elementi sono presenti, in misura variabile, in tutti i corsi di TAI.

La formazione completa del Sentiero Interiore Corso Base di EFT: una giornata per apprendere SET, EFT e lo Stile Evocativo, utilissimi anche per prepararsi a TAI. Corso di EFT II Livello: due giorni per apprendere le tecniche essenziali nel lavoro su di seé , oltre che i primi rudimenti della pratica con gli altri. Corso di 1° Livello TAI: una giornata per apprendere le basi del metodo e sperimentarlo su diverse tematiche. Corso di 2° Livello TAI: due giorni per approfondire il metodo e alcune delle sue applicazioni piuà avanzate. Corso di EFT & TAI - III Livello: tre giorni per imparare le tecniche piuà complesse e praticare in piccoli gruppi supervisionati. Questo eà il primo corso nel quale si integra TAI con EFT. Corso EFT & TAI Live!: da uno a tre giorni di sessioni dimostrative (di EFT e TAI) con volontari intervallate da illustrazioni teoriche ed esercitazioni guidate. Un'occasione unica per apprendere e praticare, oltre che per integrare le due metodiche.

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Formazione in AGER Questa metodica, alla quale eà dedicato un ebook di questa collana, viene insegnata in diverse modalitaà . Per accedere eà necessario avere precedente esperienza con le tecniche energetiche (EFT, TAI, etc.) poicheé AGER eà estremamente potente e, soprattutto in gruppo, puoà far emergere nodi energetici particolarmente impegnativi.

Formazione in PET Le Tecniche Energetiche Provocative sono un approccio messo a punto dal Dr. David Lake e da Steve Wells, entrambi australiani. Quest’ultimo viene in Italia una volta l’anno per insegnare PET, in seminari dal vivo (in inglese con traduzione) che rappresentano un’occasione unica di lavoro su di seé oltre che di arricchimento per chiunque lavori nella relazione d’aiuto. Al termine della formazione in EFT e TAI, e dopo una supervisione delle conoscenze acquisite eà possibile diventare un Operatore di Tecniche Energetiche, presente nell'Elenco Operatori sul sito. Per raggiungere tale denominazione, che non eà una figura professionale, eà necessario una prova pratica eseguita durante un corso con un volontario tra i partecipanti oppure una tesina scritta. Per rimanere nell'elenco Operatori eà richiesta la frequenza di almeno un corso all'anno, cosìà da garantire il corretto aggiornamento. EFT e TAI sono pratiche di trasformazione interiore ed energetica, e non vanno mai confuse o proposte come cure o terapie. Possono tuttavia essere integrate in modelli giaà esistenti, cosìà da potenziarne efficacia e velocitaà . L'elenco completo dei corsi e delle conferenze si trova a questo link: http://www.eft-italia.it/calendario/ 58

Se desideri organizzare un seminario nella tua cittaà , azienda o associazione, scrivimi all’indirizzo mail: [email protected] Per rimanere in contatto:  Iscriviti alla Newsletter, inserendo la tua migliore mail nell’apposito modulo sul sito www.sentierointeriore.com  Iscriviti al Gruppo Facebook “Andrea Fredi – Il Sentiero Interiore” https://www.facebook.com/groups/AndreaFredi/  Metti Mi piace alla Pagina Facebook “Andrea Fredi” https://www.facebook.com/sentierointeriore/ “L'umano e il microcosmo dell'universo sono la stessa cosa, l'uno eà il tutto, gli organi sono pianeti, i centri psichici sono costellazioni, i punti meridiani sono stelle, i meridiani sono vie che portano al cielo.” - Deng Ming-Dao Buon viaggio lungo il tuo Sentiero Interiore,

Andrea Fredi

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Bibliografia essenziale Aleksandr Dugin: The Fourth Political Theory – Arktos Media LTD Andrea Fredi: AGER Age Gate Energy Release – Creative Commons Andrea Fredi: EFT- L’arte della trasformazione – MyLife Edizioni Andrea Fredi: EFT 3.0 – Creative Commons Byron Katie: Amare cioà che eà – Edizioni Il Punto d’Incontro Eraclito: I frammenti e le testimonianze – Mondadori Georges I. Gurdjieff: Vedute sul mondo reale – Neri Pozza Giacinto Olivieri: Riflessologia frattale – Enea Edizioni Gianmichele Ferrero: Le reflessoterapie dell’ultrasensibile – Enea Marco Della Luna, Paolo Cioni: Neuroschiavi – Macro Edizioni Marco Della Luna: Oltre l’agonia – Arianna Editrice M. Heidegger: Essere e tempo – Mondadori P.D. Ouspensky: Frammenti di un insegnamento sconosciuto – Astrolabio Peter Levine: Traumi e shock emotivi – Macro Edizioni Rhonda Byrne: Il segreto – Macro Edizioni Richard Dawkins: Il gene egoista – Mondadori Steve Wells: 100% YES! – Waterford Publishing Thich Nath Hanh: Vita di Siddhartha il Buddha – Ubaldini Editore Vadim Zeland: Reality Transurfing - Lo spazio delle varianti – Macro Vincenzo Di Spazio: Guarire dalle ferite degli antenati – Macro ebook W. Lammers & A. Fredi: Il Potere delle Parole – Creative Commons

L’autore Andrea Fredi (1974), coach, formatore e ricercatore nel panorama italiano delle moderne Tecniche Energetiche, contribuisce alla diffusione di metodi di consapevolezza e di auto-aiuto, tra i quali la piuà conosciuta eà certamente EFT (Emotional Freedom Techniques). 60

Insieme con il Dr. Vincenzo Di Spazio eà co-fondatore del metodo AGER, e gestisce il sito internet www.eft-italia.it punto di riferimento per EFT in lingua italiana. Dal 2011 eà operatore di Tecniche Energetiche Provocative certificato dagli ideatori del metodo, Dr. David Lake e Steve Wells. Nel 2017 ha messo a punto una nuova metodica, TAI (Tecniche di Alchimia Interiore) che attraverso il riequilibrio cosciente delle energie facilita l’espansione della consapevolezza e un incremento del benessere. Andrea vive in Italia e tiene conferenze e seminari in diverse nazioni. Il suo percorso esperienziale si chiama Il Sentiero Interiore (www.sentierointeriore.com), costituito da quattro tecniche energetiche selezionate tra le piuà efficaci attualmente disponibili. Con MyLife Edizioni ha pubblicato: 

Autostima ed Emozioni nel corpo (2007), ora ripubblicati come “EFT in pratica” (2012) – DVD



EFT – L’arte della trasformazione (2009) – Libro, riedizione 2018



EFT & PNL - Insieme per dimagrire (2009) – Videocorso, con Debora Conti



AGER (2009) – Videocorso, con il Dr. Vincenzo Di Spazio



EFT Integrata (2014) – Cofanetto MyLife University



Sblocca il tuo inglese (2014) – Libro con Nicoletta Todesco



Trasforma le tue abitudini (2017) – Libro e videocorso, con Nicoletta Todesco

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