Uni En 12831 - Metodo Di Calcolo Carico Termico

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Impianti di riscaldamento negli edifici

N OR M A E U R OP E A

Metodo di calcolo del carico termico di progetto

UNI EN 12831

DICEMBRE 2006 Heating systems in buildings

Method for calculation of the design heat load

La norma fornisce metodi di calcolo delle dispersioni termiche di progetto e del carico termico in condizioni di progetto. Essa può essere utilizzata per tutti gli edifici con altezza interna non maggiore di 5 m, ipotizzati in regime termico stazionario alle condizioni di progetto. Sono inoltre riportate informazioni per edifici di altezza elevata, open space, edifici in cui la temperatura dell’aria e quella media radiante differiscono sensibilmente.

TESTO ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 12831 (edizione marzo 2003). La presente norma sostituisce la UNI 7357:1974.

ICS UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio, 2 20137 Milano, Italia

91.140.10

© UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI. www.uni.com UNI EN 12831:2006

Pagina I

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PREMESSA NAZIONALE La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 12831 (edizione marzo 2003), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente federato all’UNI CTI - Comitato Termotecnico Italiano La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 14 dicembre 2006.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina II

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EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE EUROPÄISCHE NORM ICS

EN 12831 March 2003

91.140.10

English version

Heating systems in buildings - Method for calculation of the design heat load

Systèmes de chauffage dans les bâtiments - Méthode de calcul des déperditions calorifiques de base

Heizungsanlagen in Gebäuden - Verfahren zur Berechnung der Norm-Heizlast

This European Standard was approved by CEN on 6 July 2002. CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references concerning such national standards may be obtained on application to the Management Centre or to any CEN member. This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Management Centre has the same status as the official versions. CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

© 2003 CEN

All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide for CEN national Members.

Ref. No. EN 12831:2003 E

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Pagina III

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INDICE PREMESSA

1

INTRODUZIONE

2

1

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

2

2

RIFERIMENTI NORMATIVI

2

3 3.1 3.2

TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI 3 Termini e definizioni................................................................................................................................. 3 Simboli e unità di misura ....................................................................................................................... 4 Simboli e unità di misura ............................................................................................................................ 4 Indici .................................................................................................................................................................. 5

prospetto

1

prospetto

2

4

PRINCIPIO DEL METODO DI CALCOLO

5 5.1 5.2 5.3 1

CONSIDERAZIONI GENERALI 6 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato ................................................................ 6 Procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio .......... 6 Procedimento di calcolo con il metodo semplificato .............................................................. 7 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato ........................................................................... 8

3

DATI RICHIESTI 8 Dati climatici................................................................................................................................................. 9 Temperatura interna di progetto ....................................................................................................... 9 Dati dell’edificio .......................................................................................................................................... 9 Parametri per il calcolo dei valori U ..................................................................................................... 10

figura

6 6.1 6.2 6.3 prospetto

7

5

DISPERSIONE TERMICA TOTALE DI PROGETTO PER UNO SPAZIO RISCALDATO - CASI BASE 10 Dispersione termica di progetto per trasmissione ................................................................ 11 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - coefficiente di dispersione termica H T,ie ...... 11

7.1 7.1.1 7.1.2

Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - coefficiente di dispersione termica H T,iue ............................................................................................................................................... 12 Dispersioni termiche attraverso il terreno - coefficiente di dispersione termica H T,ig ........ 13

7.1.3 figura

2

Determinazione del parametro caratteristico B ´.............................................................. 14

figura

3

Valore U equiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ ....................... 15

prospetto

4

Valore U equiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ ....................... 15

figura

4

Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ ............................................................................................... 16

prospetto

5

Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´............................................................................. 16

figura

5

Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ ............................................................................................... 17

prospetto

6

Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ ............................................................................................... 17

figura

6

Valore U equiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo ....... 18

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Pagina IV

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prospetto

7

7.1.4

Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo ....... 18 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - coefficiente di dispersione termica H T,ij......................................................................................................................... 19

7.2

Dispersione termica di progetto per ventilazione ................................................................. 19

7.2.1 7.2.2 7.2.3

Igiene - portata d’aria V˙ min, i ............................................................................................................... 21 Infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio - portata d’aria V˙ inf, i .................................... 21 Portate d’aria dovute a sistemi di ventilazione ................................................................................ 22

7.3

Spazi riscaldati in modo intermittente ........................................................................................ 22

8 8.1 8.2

CARICO TERMICO DI PROGETTO 23 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato ........................................................ 23 Carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio........ 24

9

METODO DI CALCOLO SEMPLIFICATO figura

7

Esempi di dimensioni esterne nel metodo di calcolo semplificato............................................

9.1

Dispersione termica di progetto per uno spazio riscaldato .............................................

9.1.1 9.1.2 9.1.3

Dispersione termica totale di progetto................................................................................................ Dispersione termica di progetto per trasmissione .......................................................................... dispersione termica di progetto per ventilazione ............................................................................

9.2

Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato ........................................................

9.2.1 9.2.2

Carico termico totale di progetto .......................................................................................................... Spazi riscaldati in modo intermittente.................................................................................................

9.3

Carico termico totale di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio......

APPENDICE (informativa)

A

PARAMETRI BASE RELATIVI AL BENESSERE UMANO IN AMBIENTI TERMICI INTERNI - IMPORTANZA DELLA TEMPERATURA OPERANTE NEI CALCOLI DEL CARICO TERMICO

24 25 25 25 25 26 26 26 26 27

28 28

prospetto A.1

Tre categorie di ambiente termico interno ........................................................................................

figura

A.1

Temperatura operante ottimale in funzione dell’abbigliamento e dell’attività per le tre categorie di ambiente termico interno. I tre diagrammi mostrano anche il campo di temperatura ammissibile per la temperatura operante ottimale nelle tre categorie ........... 29

prospetto A.2

Temperatura interna di progetto........................................................................................................... 30

APPENDICE (informativa) B.1

B

prospetto B.1

B.2 APPENDICE (informativa) C.1

C

ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DELLE DISPERSIONI TERMICHE DI PROGETTO PER CASI PARTICOLARI 32 Altezza dei locali e grandi ambienti ............................................................................................. 32 Fattore di correzione per l’altezza del locale, f h,i ........................................................................... 32 Edifici dove la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante differiscono in modo significativo ............................................................................................................................. 32 ESEMPIO DI CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO

34

Descrizione generale dell’esempio di calcolo ........................................................................ 34

C.1.1 C.1.2 C.1.3

Descrizione dell’edificio campione ...................................................................................................... 34 Piante dell’edificio ..................................................................................................................................... 34 Calcoli eseguiti ........................................................................................................................................... 34

C.2

Piante dell’edificio.................................................................................................................................. 35 Pianta del piano terreno .......................................................................................................................... 35 Pianta del seminterrato ........................................................................................................................... 36 Sezioni trasversali A-A e B-B ................................................................................................................ 37 Sezione trasversale C-C ......................................................................................................................... 38 Elementi dell’edificio ................................................................................................................................. 39 Ponti termici verticali ................................................................................................................................ 40 Ponti termici orizzontali ........................................................................................................................... 41 Pianta del piano terreno con le dimensioni esterne utilizzate per il metodo semplificato.......... 42

figura

C.1

figura

C.2

figura

C.3

figura

C.4

figura

C.5

figura

C.6

figura

C.7

figura

C.8

UNI EN 12831:2006

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Pagina V

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C.3

Esempio di calcolo ................................................................................................................................ 43

C.3.1

Dati generali ................................................................................................................................................ 43 prospetto C.1

Dati generali ................................................................................................................................................ 43 Dati sui materiali......................................................................................................................................... 43

prospetto C.2

Dati sui materiali......................................................................................................................................... 44 Dati sugli elementi dell’edificio .............................................................................................................. 45

prospetto C.3

Calcolo dei valori U degli elementi dell’edificio .............................................................................. 45 Dati sui ponti termici ................................................................................................................................. 47

prospetto C.4

Dati sui ponti termici ................................................................................................................................. 47 Dispersioni termiche dell’ambiente per trasmissione .................................................................... 48

prospetto C.5

Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby ..................................... 49 Dispersioni termiche per ventilazione dell’ambiente...................................................................... 50

prospetto C.6

Calcolo della dispersione termica per ventilazione, solo ventilazione naturale .................... 51

prospetto C.7

Calcolo della dispersione termica per ventilazione, sistema di ventilazione bilanciato con scambiatore di calore ....................................................................................................................... 52

prospetto C.8

Calcolo della dispersione termica per ventilazione, estrazione semplice .............................. 53 Capacità di preriscaldamento ................................................................................................................ 53

prospetto C.9

Calcolo della potenza di ripresa............................................................................................................ 54 Carico termico totale ................................................................................................................................. 54

prospetto C.10

Calcolo del carico termico totale di progetto, solo ventilazione naturale ................................ 54

prospetto C.11

Calcolo del carico termico totale di progetto, sistema di ventilazione bilanciato con scambiatore di calore ............................................................................................................................... 55

prospetto C.12

Calcolo del carico termico totale di progetto, estrazione semplice ........................................... 55 Carico termico dell’ambiente con il metodo semplificato ............................................................. 55

prospetto C.13

Calcolo semplificato del carico termico totale del locale hobby ................................................. 56 Carico termico totale con il metodo semplificato ............................................................................ 57

prospetto C.14

Calcolo semplificato del carico termico totale dell’edificio ........................................................... 57

C.3.2 C.3.3 C.3.4 C.3.5 C.3.6

C.3.7 C.3.8

C.3.9 C.3.10

APPENDICE (normativa) D.1

D

prospetto D.1

D.2 prospetto D.2

D.3 D.4 D.4.1 prospetto D.3a prospetto D.3b prospetto D.3c

VALORI PREDEFINITI PER I CALCOLI SPECIFICATI NEI PUNTI DA 6 A 9

58

Dati climatici.............................................................................................................................................. 58 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna annuale media ............................... 58 Temperatura interna di progetto..................................................................................................... 58 Temperatura interna di progetto ........................................................................................................... 58 Dati relativi all’edificio .......................................................................................................................... 59 Dispersione termica di progetto per trasmissione ................................................................ 59 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - H T,ie ........................................................... 59 Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi verticali dell’edificio ................................................... 59 Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi orizzontali dell’edificio............................................... 59 Fattore di correzione, ∆Utb, per le aperture ...................................................................................... 60

D.1

Descrizione degli elementi dell’edificio "che interrompono l’isolamento" e "che non interrompono l’isolamento" ..................................................................................................................... 60 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - H T,iue ............................................ 60

prospetto D.4

Fattore di riduzione della temperatura, bu ......................................................................................... 60 Dispersioni termiche attraverso il terreno - H T,ig .......................................................................... 61 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - H T,ij.................... 61

prospetto D.5

Temperatura degli spazi riscaldati adiacenti .................................................................................... 61

figura

D.4.2 D.4.3 D.4.4

D.5 D.5.1 prospetto D.6

D.5.2 prospetto D.7

D.5.3 prospetto D.8

Dispersione termica di progetto per ventilazione - H V,i .................................................... 61 Tasso minimo di ventilazione esterna - nmin ................................................................................... 61 Tasso minimo di ventilazione esterna, nmin ...................................................................................... 61 Tasso di ventilazione - n50...................................................................................................................... 61 Tasso di ventilazione per l’intero edificio, n50 .................................................................................. 62 Coefficiente di schermatura - e ............................................................................................................. 62 Coefficiente di schermatura, e .............................................................................................................. 62 UNI EN 12831:2006

© UNI

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Fattore di correzione altezza - ε ........................................................................................................... 62

D.5.4 prospetto D.9

D.6

Fattore di correzione per l’altezza, ε................................................................................................... 62

Spazi riscaldati in modo intermittente ........................................................................................ 62 prospettoD.10a

Fattore di ripresa del riscaldamento, f RH, per edifici non residenziali, periodo di inattività notturna max. 12 h .................................................................................................................................... 63

prospettoD.10b

Fattore di ripresa del riscaldamento, f RH, per edifici residenziali, periodo di inattività notturna max. 8 h ...................................................................................................................................... 63

D.7

Metodo di calcolo semplificato ...................................................................................................... 63

D.7.1 D.7.2

Limitazioni all’uso ...................................................................................................................................... 63 Fattore di correzione della temperatura - f k .................................................................................... 63 prospetto D.11

Fattore di correzione della temperatura, f k, per il metodo di calcolo semplificato .............. 64 Fattore di correzione della temperatura - f∆θ ................................................................................. 64

prospetto D.12

Fattore di correzione della temperatura, f∆θ .................................................................................... 64

D.7.3

APPENDICE (normativa) NA.1 NA.2 NA.3

NA

prospetto NA.1

NA.4

VALORI E PARAMETRI NAZIONALI PER IL CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO (PUNTI DA 6 A 9) Scopo e campo di applicazione ..................................................................................................... Riferimenti normativi ............................................................................................................................ Dati climatici ............................................................................................................................................ Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale

.............................

Temperatura interna di progetto .................................................................................................... prospetto NA.2

Temperature interne di progetto

.........................................................................................................

NA.5 NA.6

Dati dell’edificio ....................................................................................................................................... Dispersioni di progetto per trasmissione...................................................................................

NA.6.1

Coefficiente di dispersione H T,ie ......................................................................................................... prospetto NA.3 a Fattore di esposizione e k = e l.............................................................................................................. prospetto NA.3 b Fattore di correzione f c (W/m2×K) per strutture edili verticali ................................................... prospetto NA.3 c Fattore di correzione f c (W/m2×K) per strutture edili orizzontali .............................................. prospetto NA.3 d Fattore di correzione f c (W/m2×K) per aperture ............................................................................

65 65 65 65 65 68 68 68 68 68 69 69 69 69

NA.1

Esempio di strutture edilizie con isolamento termico interrotto e con isolamento termico non interrotto ............................................................................................................................................... 70 Dispersioni H T,iue attraverso vani non riscaldati ............................................................................ 70

prospetto NA.4

Fattore di riduzione b u per il calcolo delle dispersioni attraverso vani non riscaldati ........ 70 Dispersioni H T,ig attraverso il terreno ................................................................................................ 70 Dispersioni H T,ij da o verso zone riscaldate a temperatura diversa................................. 71

prospetto NA.5

Valori di temperatura dei vani adiacenti ............................................................................................ 71

prospetto NA.6

Coefficiente di posizione b ..................................................................................................................... 72

figura

NA.6.2 NA 6.3 NA 6.4

NA.7

Dispersioni di progetto per ventilazione H V,i

NA.7.1 NA.7.2

Generalità .................................................................................................................................................... 72 Tasso minimo di ricambio d’aria esterna, n min ............................................................................... 72

72

prospetto NA.7

Tasso minimo di ricambio di aria esterna per edifici residenziali, n min ................................. 73 Coefficiente di schermatura e ............................................................................................................... 73

prospetto NA.8

Coefficienti di schermatura e (-) .......................................................................................................... 73 Fattore di correzione per l’altezza ε .................................................................................................... 73

prospetto NA.9

Fattore di correzione per l’altezza ε (-) ............................................................................................. 73 Valori del trafilamento d'aria n 50 ......................................................................................................... 73

prospetto NA.10

Valori del trafilamento d'aria per l’intero edificio n 50 (1/h) ......................................................... 73

NA.7.3 NA.7.4 NA.7.5

NA.8

........................................................................

Vani riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3).................................................. 74 prospetto NA.11a Fattore di ripresa f RH per edifici non residenziali - Abbassamento notturno per un massimo

di 12 h............................................................................................................................................................ 74

prospetto NA.11b Fattore di ripresa f RH per edifici residenziali - Abbassamento notturno per un massimo

di 8 h .............................................................................................................................................................. 74

NA.9 NA.9.1

Metodo di calcolo semplificato ....................................................................................................... 74 Limitazioni d’uso ........................................................................................................................................ 74 UNI EN 12831:2006

© UNI

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Fattore di riduzione della temperatura f k .......................................................................................... 75

NA.9.2 prospetto NA.12

Fattore di riduzione della temperatura f k (-) - Metodo di calcolo semplificato ...................... 75 Fattore di temperatura f ∆θ per temperature di progetto più elevate ....................................... 75

prospetto NA.13

Fattore di temperatura f ∆θ per temperature di progetto più elevate ....................................... 75

NA.9.3

BIBLIOGRAFIA

UNI EN 12831:2006

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PREMESSA Il presente documento EN 12831:2003 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 228 "Sistemi di riscaldamento negli edifici", la cui segreteria è affidata al DS. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro settembre 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro marzo 2004. Il presente documento include un'appendice normativa, appendice D, e tre appendici informative, appendici A, B e C. Il presente documento include una Bibliografia. Il CEN/TC 228 tratta i seguenti argomenti: -

progettazione di sistemi di riscaldamento (ad acqua, elettrici, ecc.);

-

installazione di sistemi di riscaldamento;

-

commissionamento di sistemi di riscaldamento;

-

istruzioni di funzionamento, manutenzione e utilizzo di sistemi di riscaldamento;

-

metodi di calcolo delle dispersioni termiche di progetto e dei carichi termici di progetto;

-

metodi di calcolo della prestazione energetica dei sistemi di riscaldamento.

I sistemi di riscaldamento includono anche l'effetto di sistemi collegati quali i sistemi di produzione ad acqua calda. Tutte queste norme sono norme di sistema, cioè basate su requisiti riferiti al sistema nel suo insieme e non trattano i requisiti relativi ai prodotti all'interno del sistema. Ove possibile si fa riferimento ad altre norme europee o internazionali, quali norme di prodotto. Comunque l'utilizzo di prodotti conformi alle norme di prodotto pertinenti non garantisce la conformità ai requisiti del sistema. I requisiti principalmente sono espressione dei requisiti funzionali, cioé requisiti che trattano della funzione del sistema e non specificano la forma, il materiale, le dimensioni o altre caratteristiche analoghe. Le linee guida descrivono modi per soddisfare i requisiti ma potrebbero essere utilizzati altri modi se si può provare che permettono di soddisfare i requisiti funzionali. I sistemi di riscaldamento differiscono da Paese membro a Paese membro a causa delle condizioni climatiche, tradizioni e regolamentazioni nazionali. In alcuni casi i requisiti sono indicati sotto forma di classi per potersi adattare alle esigenze nazionali o individuali. Nel caso in cui le norme siano in conflitto con regolamentazioni nazionali, queste ultime devono essere seguite. In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.

UNI EN 12831:2006

© UNI

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INTRODUZIONE La presente norma specifica un metodo per il calcolo del fabbisogno di calore, nelle condizioni di progetto di riferimento, per garantire il raggiungimento della temperatura interna di progetto richiesta. La presente norma descrive il calcolo del carico termico di progetto: -

secondo un approccio ambiente per ambiente o spazio riscaldato per spazio riscaldato, ai fini del dimensionamento dei corpi scaldanti;

-

secondo un approccio che considera l’intero edificio, o l’entità porzione di edificio, ai fini del dimensionamento del generatore di calore.

La presente norma fornisce inoltre un metodo di calcolo semplificato. I valori prefissati e i fattori richiesti per il calcolo del carico termico dovrebbero essere definiti in un’appendice nazionale alla presente norma. L’appendice D riporta tutti i fattori che possono essere determinati a livello nazionale e indica i valori predefiniti da utilizzare quando non sono disponibili valori nazionali.

1

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma specifica i metodi di calcolo delle dimensioni termiche di progetto e del carico termico di progetto per i casi base, nelle condizioni di progetto. Rientrano nei casi base tutti gli edifici: -

con altezza limitata degli ambienti (non maggiore di 5 m);

-

per i quali è previsto il riscaldamento a regime permanente nelle condizioni di progetto.

Tali edifici sono, per esempio: edifici residenziali; edifici ad uso ufficio e ad uso amministrativo; scuole; biblioteche; ospedali; edifici ricreativi; carceri; edifici utilizzati nel settore della ristorazione; grandi magazzini e altri edifici ad uso commerciale; edifici industriali. Le appendici contengono inoltre informazioni relative ai seguenti casi particolari:

2

-

edifici di notevole altezza o grandi ambienti;

-

edifici dove la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante differiscono in modo significativo.

RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo, e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni, valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). EN 673 Glass in building - Determination of thermal transmittance (U value) - Calculation method EN ISO 6946 Building components and building elements - Thermal resistance and thermal transmittance - Calculation method (ISO 6946:1996) EN ISO 10077-1 Thermal performance of windows, doors and shutters Calculation of thermal transmittance - Part 1: Simplified method (ISO 10077-1:2000) prEN ISO 10077-2 Thermal performance of windows, doors and shutters Calculation of thermal transmittance - Part 2: Numerical method for frames (ISO/DIS 10077-2:1998) EN ISO 10211-1 Thermal bridges in building construction - Heat flows and surface temperatures - Part 1: General calculation methods (ISO 10211-1:1995) UNI EN 12831:2006

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EN ISO 10211-2

EN ISO 10456 EN 12524 EN ISO 13370 EN ISO 14683

Thermal bridges in building construction - Calculation of heat flows and surface temperatures - Part 2: Linear thermal bridges (ISO 10211-2:2001) Building materials and products - Procedures for determining declared and design thermal values (ISO 10456:1999) Building materials and products - Hygrothermal properties Tabulated design values Thermal performance of buildings - Heat transfer via the ground Calculation methods (ISO 13370:1998) Thermal bridges in building construction - Linear thermal transmittance - Simplified methods and default values (ISO 14683:1999)

3

TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI

3.1

Termini e definizioni Ai fini della presente norma europea si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1.1

seminterrato: Un ambiente è considerato seminterrato se oltre il 70% della superficie delle sue pareti esterne è a contatto con il terreno.

3.1.2

elemento dell’edificio: Componente dell’edificio, come una parete o un pavimento.

3.1.3

entità porzione di edificio: Volume totale degli spazi riscaldati serviti da un impianto di riscaldamento comune (singole abitazioni), dove il calore fornito ad ogni singola abitazione può essere controllato, a livello centrale, dall’occupante.

3.1.4

differenza di temperatura di progetto: Differenza tra la temperatura interna di progetto e la temperatura esterna di progetto.

3.1.5

dispersione termica di progetto: Quantità di calore per unità di tempo, rilasciata dall’edificio all’ambiente esterno nelle condizioni di progetto specificate.

3.1.6

coefficiente di dispersione termica di progetto: Dispersione termica di progetto per unità di differenza di temperatura.

3.1.7

scambio termico di progetto: Calore trasferito all’interno di una entità porzione di edificio o di un edificio.

3.1.8

carico termico di progetto: Potenza termica necessaria per ottenere le condizioni di progetto specificate.

3.1.9

dispersione termica di progetto per trasmissione, dello spazio considerato: Dispersione termica verso l’esterno, risultante dalla conduzione termica attraverso le superfici circostanti e dallo scambio termico tra spazi riscaldati all’interno di un edificio.

3.1.10

dispersione termica di progetto per ventilazione, dello spazio considerato: Dispersione termica verso l’esterno, determinata da ventilazione e infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio e dal calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato a un altro spazio riscaldato.

3.1.11

temperatura dell’aria esterna: Temperatura dell’aria all’esterno dell’edificio.

3.1.12

temperatura esterna di progetto: Temperatura dell’aria esterna utilizzata per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto.

3.1.13

spazio riscaldato: Spazio da riscaldarsi alla temperatura interna di progetto specificata. UNI EN 12831:2006

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3.1.14

temperatura dell’aria interna: Temperatura dell’aria all’interno dell’edificio.

3.1.15

temperatura interna di progetto: Temperatura operante al centro dello spazio riscaldato (ad un’altezza da 0,6 m a 1,6 m), utilizzata per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto.

3.1.16

temperatura esterna media annuale: Valore medio della temperatura esterna durante l’anno.

3.1.17

temperatura operante: Media aritmetica della temperatura dell’aria interna e della temperatura media radiante.

3.1.18

zona termica: Parte dello spazio riscaldato ad una temperatura predeterminata e con variazioni spaziali trascurabili della temperatura interna.

3.1.19

spazio non riscaldato: Spazio che non fa parte dello spazio riscaldato.

3.1.20

sistema di ventilazione: Sistema che fornisce le portate d’aria specificate.

3.1.21

zona: Insieme di spazi con caratteristiche termiche simili.

3.2

Simboli e unità di misura Ai fini della presente norma europea si applicano i simboli, le unità di misura e gli indici seguenti. prospetto

1

Simboli e unità di misura

Simbolo

Definizione

Unità di misura

a, b, c, f

vari fattori di correzione

-

A

area

m2



parametro caratteristico

m

cp

capacità termica specifica a pressione costante

J/(kg×K)

d

spessore

m

ei

coefficiente di schermatura

-

e k, e l

fattori di correzione per l’esposizione

-

Gw

fattore di correzione per acqua del sottosuolo

-

h

coefficiente superficiale di scambio termico

W/(m2×K)

H

coefficiente di dispersione termica, coefficiente di scambio termico

W/K

l

lunghezza

m

n

tasso di ventilazione esterna

h-1

n50

tasso di ventilazione con una differenza di pressione di 50 Pa tra l’interno e l’esterno dell’edificio

h-1

P

perimetro della soletta del pavimento

m

Q

quantità di calore, quantità di energia

J

T

temperatura termodinamica su scala Kelvin

K

U

trasmittanza termica

W/(m2×K)

v

velocità del vento

m/s

V

volume

m3



portata d’aria

m3/s

ε

fattore di correzione per l’altezza

-

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prospetto

1

Simboli e unità di misura (Continua)

Simbolo

Definizione

Unità di misura

Φ

dispersione termica, potenza termica

W

ΦHL

carico termico

W

η

rendimento

%

λ

conduttività

W/(m×K)

θ

temperatura su scala Celsius

°C

ρ

massa volumica dell’aria a θint,i

kg/m3

Ψ

trasmittanza termica lineare

W/(m×K)

prospetto

2

Indici

a

: aria

h

: altezza

o

: operante

A

: porzione di edificio

inf

: infiltrazione

r

: radiante media

bdg,B

: edificio

int

: interno

RH

: ripresa del riscaldamento

bf

: pavimento del seminterrato

i, j

: spazio riscaldato

su

: alimentazione

bw

: parete del seminterrato

k

: elemento dell’edificio

T

: trasmissione

e

: esterno, parte esterna

l

: ponte termico

tb

: tipo di edificio

env

: involucro

m

: media annuale

u

: spazio non riscaldato

equiv

: equivalente

mech

: meccanico

V

: ventilazione

ex

: estrazione

min

: minimo

∆θ

: maggiore temperatura interna

g

: terreno

nat

: naturale

W

: acqua, finestra/parete

4

PRINCIPIO DEL METODO DI CALCOLO Il metodo di calcolo, per i casi base, si fonda sulle seguenti ipotesi: -

distribuzione uniforme della temperatura (temperatura dell’aria e temperatura di progetto);

-

dispersioni termiche calcolate in condizioni di regime permanente, presupponendo proprietà costanti, come valori di temperatura, caratteristiche degli elementi dell’edificio, ecc.

Il procedimento per i casi base può essere utilizzato per la maggior parte degli edifici: -

con altezza interna non maggiore di 5 m;

-

riscaldati, o che si suppone siano riscaldati, ad una temperatura specificata in condizioni di regime permanente;

-

dove si assume che la temperatura dell’aria e la temperatura operante abbiano lo stesso valore.

Negli edifici scarsamente isolati e/o durante i periodi di ripresa del riscaldamento con sistemi di emissione ad elevato scambio termico per convezione, per esempio riscaldamento ad aria, o ampie superfici riscaldanti con significative componenti radianti, per esempio sistemi di riscaldamento a pavimento o a soffitto, possono esservi rilevanti differenze tra la temperatura dell’aria e la temperatura operante, nonché una minore uniformità di distribuzione della temperatura nell’ambiente, che potrebbero determinare significativi scostamenti rispetto al caso base. Tali casi devono essere considerati casi particolari (vedere appendice B). La distribuzione non uniforme della temperatura può rientrare anche nel caso specificato nel punto 7.1.4. Inizialmente, si calcolano le dispersioni termiche di progetto. Questi risultati sono quindi utilizzati per determinare il carico termico di progetto.

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Per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto di uno spazio riscaldato, devono essere considerate le seguenti componenti: -

la dispersione termica di progetto per trasmissione, vale a dire la dispersione termica verso l’esterno determinata dalla conduzione termica attraverso le superfici circostanti, e lo scambio termico tra spazi riscaldati, dovuto al fatto che spazi riscaldati adiacenti possono essere riscaldati, o convenzionalmente si suppone siano riscaldati, a temperature diverse. Per esempio, si può supporre che ambienti adiacenti appartenenti a un altro appartamento siano riscaldati a una temperatura fissa, corrispondente a quella di un appartamento non occupato;

-

la dispersione termica di progetto per ventilazione, vale a dire la dispersione termica verso l’esterno dovuta a ventilazione o infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio, e il calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato ad un altro spazio riscaldato all’interno dell’edificio.

5

CONSIDERAZIONI GENERALI

5.1

Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato Le fasi del procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato sono le seguenti (vedere figura 1):

5.2

a)

determinare il valore della temperatura esterna di progetto e della temperatura media annuale;

b)

specificare lo stato di ogni spazio (riscaldato o non riscaldato) e i valori della temperatura interna di progetto di ogni spazio riscaldato;

c)

determinare le caratteristiche dimensionali e termiche di tutti gli elementi dell’edificio, per ogni spazio riscaldato e non riscaldato;

d)

calcolare il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione e moltiplicarlo per la differenza di temperatura di progetto, per ottenere la dispersione termica di progetto per trasmissione dello spazio riscaldato;

e)

calcolare il coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione e moltiplicarlo per la differenza di temperatura di progetto per ottenere la dispersione termica di progetto per ventilazione dello spazio riscaldato;

f)

calcolare la dispersione termica di progetto totale dello spazio riscaldato, sommando la dispersione termica di progetto per trasmissione e la dispersione termica di progetto per ventilazione;

g)

calcolare la potenza termica di ripresa del riscaldamento dello spazio riscaldato, ovvero la potenza aggiuntiva, richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente;

h)

calcolare il carico termico totale di progetto dello spazio riscaldato sommando la dispersione termica di progetto totale e la potenza di ripresa del riscaldamento.

Procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio Per il dimensionamento del sistema di produzione del calore, per esempio uno scambiatore di calore o un generatore di calore, deve essere calcolato il carico termico di progetto totale della porzione entità di edificio o dell’edificio. Il procedimento di calcolo si basa sui risultati del calcolo eseguito per ogni spazio riscaldato. Le fasi del procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio sono le seguenti: a)

sommare le dispersioni termiche di progetto per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati, senza considerare il calore scambiato all’interno dei confini specificati del sistema, per ottenere la dispersione termica di progetto totale per trasmissione della porzione entità di edificio o dell’edificio;

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5.3

b)

sommare le dispersioni termiche di progetto per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati senza considerare il calore scambiato all’interno dei confini specificati del sistema, per ottenere la dispersione termica totale di progetto per ventilazione della porzione entità di edificio o dell’edificio;

c)

calcolare la dispersione termica totale di progetto della porzione entità di edificio o dell’edificio, sommando la dispersione termica totale di progetto per trasmissione e la dispersione termica totale di progetto per ventilazione;

d)

sommare le potenze di ripresa del riscaldamento di tutti gli spazi riscaldati, per ottenere la potenza di ripresa totale della porzione entità di edificio o dell’edificio, richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente;

e)

calcolare il carico termico totale di progetto della porzione entità di edificio o dell’edificio, sommando la dispersione termica totale di progetto e la potenza termica di ripresa totale.

Procedimento di calcolo con il metodo semplificato Il procedimento di calcolo con il metodo semplificato è analogo al procedimento descritto nel punto 5.1 e nel punto 5.2. Tuttavia, la determinazione delle diverse dispersioni termiche è semplificata. Il metodo semplificato è descritto nel punto 9.

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figura

6

1

Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato

DATI RICHIESTI L’appendice D della presente norma fornisce informazioni sui dati richiesti per l’esecuzione del calcolo del carico termico. Quando non è disponibile un’appendice nazionale alla presente norma, come riferimento che fornisce i valori nazionali, le informazioni necessarie possono essere ottenute dai valori predefiniti riportati nell’appendice D. Sono richiesti i dati seguenti.

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6.1

Dati climatici Per questo metodo di calcolo, si utilizzano i seguenti dati climatici: -

temperatura esterna di progetto, θe, per il calcolo della dispersione termica di progetto verso l’esterno;

-

temperatura esterna media annuale, θm,e, per il calcolo della dispersione termica verso il terreno.

Devono essere eseguiti calcoli per determinare i dati climatici di progetto. Poiché non vi è ancora un accordo europeo relativamente al calcolo e alla presentazione di questi parametri climatici, devono essere utilizzati i valori nazionali definiti e pubblicati. Per il calcolo e la presentazione della temperatura esterna di progetto, gli enti nazionali o pubblici possono fare riferimento al prEN ISO 15927-5. Un’altra possibilità, per la determinazione della temperatura esterna di progetto consiste nell’utilizzo della più bassa temperatura media di due giornate, registrata per dieci volte in un periodo di vent’anni.

6.2

Temperatura interna di progetto La temperatura interna utilizzata per il calcolo della dispersione termica di progetto, è la temperatura interna di progetto θint. Per il caso base, si assume che la temperatura operante e la temperatura dell’aria interna abbiano lo stesso valore. Nei casi in cui l’assunzione non sia applicabile, fare riferimento all’appendice B per maggiori informazioni. Le informazioni relative alla temperatura interna di progetto e ai valori da utilizzare devono essere fornite in un’appendice nazionale alla presente norma o nelle specifiche di progetto. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.2.

6.3

Dati dell’edificio I dati richiesti per il calcolo ambiente per ambiente sono elencati di seguito:

Vi

volume d’aria interno di ogni ambiente (spazi riscaldati e non riscaldati) in metri cubi (m3);

Ak

area di ciascun elemento dell’edificio in metri quadrati (m2);

Uk

trasmittanza termica di ciascun elemento dell’edificio in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K);

Ψl

trasmittanza termica lineare di ciascun ponte termico lineare in Watt al metro per Kelvin (W/m×K);

ll

lunghezza di ciascun ponte termico lineare in metri (m).

Il calcolo della trasmittanza termica (valore U ) degli elementi dell’edificio deve essere eseguito facendo riferimento alle condizioni al contorno e alle caratteristiche dei materiali, definite e raccomandate nelle norme (pr)EN. Tutti i parametri utilizzati per il calcolo dei valori U degli elementi dell’edificio, con i riferimenti alle relative norme applicabili, sono riportati nel prospetto seguente. Possono essere utilizzati valori nazionali se si applicano condizioni o regolamenti locali tipici. Tali valori devono essere definiti e pubblicati a livello nazionale.

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prospetto

3

Parametri per il calcolo dei valori U

Simbolo e unità di misura

Definizione del parametro

Riferimento alla norma (pr)EN corrispondente

Rsi (m2×K/W)

Resistenza termica superficiale interna

EN ISO 6946

2

Rse (m ×K/W)

Resistenza termica superficiale esterna

EN ISO 6946

λ (W/m×K)

Conduttività termica (materiali omogenei): - determinazione dei valori dichiarati e di progetto (procedimento) - valori di progetto tabulati (valori cautelativi) - tipi di terreno - posizione e condizioni di umidità locali (in funzione del Paese)

EN ISO 10456 EN 12524 EN ISO 13370 norme nazionali

R (m2×K/W)

Resistenza termica di materiali (non) omogenei

EN ISO 6946

Ra (m ×K/W)

Resistenza termica di strati d’aria o cavità: - strati d’aria non ventilati, leggermente ventilati e ben ventilati - in finestre accoppiate e doppie

EN ISO 6946 EN ISO 10077-1

U (W/m2×K)

Trasmittanza termica: - metodo generale di calcolo - finestre, porte (valori calcolati e tabulati) - telai (metodo numerico) - vetrate

EN ISO 6946 EN ISO 10077-1 prEN ISO 10077-2 EN 673

Ψ (W/m×K)

Trasmittanza termica lineare (ponti termici): - calcolo dettagliato (numerico - 3D) - calcolo dettagliato (2D) - calcolo semplificato

EN ISO 10211-1 EN ISO 10211-2 EN ISO 14683

χ (W/K)

Trasmittanza termica puntiforme (ponti termici 3D)

EN ISO 10211-1

2

Per la determinazione del coefficiente di dispersione termica per ventilazione, si utilizzano le seguenti quantità, come appropriate:

nmin tasso di ventilazione esterna minimo orario (h-1); n50 tasso orario di ventilazione con una differenza di pressione di 50 Pa tra interno ed esterno (h-1); V˙ inf portata d’aria per infiltrazione dovuta a mancanza di tenuta dell’involucro dell’edificio, tenendo conto del vento e dell’effetto camino, in metri cubi al secondo (m3/s); V˙ su portata d’aria di rinnovo in metri cubi al secondo (m3/s); V˙ ex portata d’aria di estrazione in metri cubi al secondo (m3/s); ηV

rendimento del sistema di recupero del calore sull’aria di estrazione.

La scelta delle dimensioni dell’edificio utilizzate deve essere chiaramente specificata. Qualsiasi siano le dimensioni scelte, devono essere incluse le dispersioni attraverso l’intera area delle pareti esterne. Possono essere utilizzate le dimensioni interne, esterne o interne totali secondo la EN ISO 13789, ma le dimensioni dell’edificio scelte devono essere chiaramente specificate e mantenute invariate per l’intera esecuzione del calcolo. Occorre notare che la EN ISO 13789 non contempla l’approccio ambiente per ambiente.

7

DISPERSIONE TERMICA TOTALE DI PROGETTO PER UNO SPAZIO RISCALDATO CASI BASE La dispersione termica totale di progetto per uno spazio riscaldato (i), Φi, è calcolata come segue:

Φi = ΦT,i + ΦV,i

[W]

(1)

dove:

ΦT,I =

dispersione termica di progetto per trasmissione per lo spazio riscaldato (i) in Watt (W);

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ΦV,I =

7.1

dispersione termica di progetto per ventilazione per lo spazio riscaldato (i) in Watt (W).

Dispersione termica di progetto per trasmissione La dispersione termica di progetto per trasmissione per uno spazio riscaldato (i), ΦT,i, è calcolata come segue:

ΦT,i = (H T,ie + H T,iue + H T,ig + H T,ij ) _ (θint,i - θe )

[W]

(2)

dove:

H T,ie =

coefficiente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i) verso l’esterno (e) attraverso l’involucro dell’edificio, in Watt per Kelvin (W/K);

H T,iue = coefficiente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i) verso l’esterno (e) attraverso lo spazio non riscaldato (u), in Watt per Kelvin (W/K);

7.1.1

H T,ig =

coefficiente di dispersione termica per trasmissione verso il terreno, in condizioni di regime permanente, dallo spazio riscaldato (i) verso il terreno (g), in Watt per Kelvin (W/K);

H T,ij =

coefficiente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i) a uno spazio adiacente (j) riscaldato ad una temperatura significativamente diversa, per esempio uno spazio riscaldato adiacente all’interno della porzione entità di edificio o uno spazio riscaldato di una porzione entità di edificio adiacente, in Watt per Kelvin (W/K);

θint,I =

temperatura interna di progetto dello spazio riscaldato (i) in gradi centigradi (°C);

θe

temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (°C).

=

Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - coefficiente di dispersione termica H T,ie Il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione dallo spazio riscaldato (i) verso l’esterno (e), H T,ie, dipende da tutti gli elementi dell’edificio e dai ponti termici lineari che separano lo spazio riscaldato dall’ambiente esterno, come pareti, pavimento, soffitto, porte e finestre. H T,ie è calcolato come segue:

H T,ie =

∑ kAk × U k × e k + ∑ iΨi × l i × e i

[W/K]

(3)

dove:

Ak

=

e k, e l=

area dell’elemento dell’edificio (k) in metri quadrati (m2); fattori di correzione per l’esposizione, che tengono conto di influssi climatici quali una diversa isolazione, l’assorbimento di umidità degli elementi dell’edificio, la velocità del vento e la temperatura, a condizione che tali influssi non siano già stati considerati nella determinazione dei valori U (EN ISO 6946).

e k e e l devono essere determinati su base nazionale. In assenza di valori nazionali, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.4.1; Uk

=

trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K), calcolata secondo: -

UNI EN 12831:2006

EN ISO 6946 (per elementi opachi);

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-

EN ISO 10077-1 (per porte e finestre);

-

o in base alle indicazioni fornite nei Benestari Tecnici Europei;

ll

=

lunghezza del ponte termico lineare (l) tra l’interno e l’esterno in metri (m);

Ψl

=

trasmittanza termica lineare del ponte termico lineare (l) in Watt al metro per Kelvin (W/m×K)× Ψl deve essere determinato in uno dei due modi seguenti: -

per una valutazione di massima, utilizzando i valori tabulati forniti nella EN ISO 14683;

-

oppure calcolando il valore secondo la EN ISO 10211-2.

I valori tabulati di Ψl nella EN ISO 14683 sono indicati per un approccio che consideri l’intero edificio e non per un approccio ambiente per ambiente. La ripartizione proporzionale del valoreΨl tra gli ambienti è a discrezione del progettista del sistema. I ponti termici non lineari non sono considerati in questo calcolo. Metodo semplificato per le dispersioni termiche per trasmissione lineare Il seguente metodo semplificato può essere utilizzato per il calcolo delle dispersioni termiche per trasmissione lineare: [W/m2×K]

Ukc = Uk + ∆Utb

(4)

dove:

7.1.2

Ukc =

trasmittanza termica corretta dell’elemento dell’edificio (k), considerando i ponti termici lineari, in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K);

Uk

=

trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K);

∆Utb =

fattore di correzione in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K), in funzione del tipo di elemento dell’edificio. I valori predefiniti sono indicati nel punto D.4.1.

Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - coefficiente di dispersione termica H T,iue Se vi è uno spazio non riscaldato (u) tra lo spazio riscaldato (i) e l’esterno (e), il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione, H T,iue, dallo spazio riscaldato verso l’esterno è calcolato come segue:

H T,iue =

∑ kAk × U k × b u + ∑ iΨi × l i × b u

[W/K]

(5)

dove:

bu

=

fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la temperatura dello spazio non riscaldato e la temperatura esterna di progetto.

Il fattore di riduzione della temperatura, bu, può essere determinato con uno dei tre metodi seguenti: a)

se la temperatura dello spazio non riscaldato, θu, nelle condizioni di progetto, è specificata o calcolata, bu è dato da:

θ int,i – θ u b u = -------------------θ int,i – θ e b)

[-]

(6)

[-]

(7)

se θu non è nota, bu è dato da:

H ue b u = ----------------------H iu – H ue dove:

Hiu =

coefficiente di dispersione termica dallo spazio riscaldato (i) allo spazio non riscaldato (u) in Watt per Kelvin (W/K), considerando: -

UNI EN 12831:2006

le dispersioni termiche per trasmissione (dallo spazio riscaldato allo spazio non riscaldato);

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-

Hue =

c)

7.1.3

le dispersioni termiche per ventilazione (portata d’aria tra lo spazio riscaldato e lo spazio non riscaldato);

coefficiente di dispersione termica dallo spazio non riscaldato (u) all’esterno (e) in Watt per Kelvin (W/K), considerando: -

le dispersioni termiche per trasmissione (verso l’esterno e verso il terreno);

-

le dispersioni termiche per ventilazione (tra lo spazio non riscaldato e l’esterno).

Riferimento a un’appendice nazionale alla presente norma, che fornisca i valori di bu per ciascun caso. In assenza di valori nazionali, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.4.2.

Dispersioni termiche attraverso il terreno - coefficiente di dispersione termica H T,ig Il tasso di dispersione termica attraverso i pavimenti e le pareti di un seminterrato, direttamente o indirettamente a contatto con il terreno, dipende da diversi fattori. Tali fattori comprendono l’area e il perimetro esposto della soletta del pavimento, la profondità del pavimento del seminterrato al di sotto del livello del suolo e le proprietà termiche del terreno. Ai fini della presente norma, il tasso di dispersione termica verso il terreno può essere calcolato secondo la EN ISO 13370: -

in modo dettagliato,

-

o in modo semplificato, come descritto più sotto. In questo caso, non si tiene conto delle dispersioni termiche dovute ai ponti termici.

Il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione verso il terreno in condizioni di regime permanente, HT,ig, dallo spazio riscaldato (i) verso il terreno (g), è calcolato come segue:

H T,ig = f g1 × f g2 × ( ∑ kAk × U equiv,k ) × G w

[W/K]

(8)

dove:

fg1

=

fattore di correzione che tiene conto dell’influenza della variazione annuale della temperatura esterna. Questo fattore deve essere determinato su base nazionale. In assenza di valori nazionali, si applica il valore predefinito riportato nel punto D.4.3;

fg2

=

fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la temperatura esterna media annuale e la temperatura esterna di progetto, dato da:

θ int,i – θ m,e f g2 = -------------------------; θ int,i – θ e Ak

=

area dell’elemento dell’edificio (k) a contatto con il terreno, in metri quadrati (m2);

Uequiv,k

= trasmittanza termica equivalente dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K), determinata in funzione della tipologia del pavimento (vedere figure da 3 a 6 e prospetti da 4 a 7);

GW =

fattore di correzione che tiene conto dell’influenza dell’acqua del sottosuolo. Se la distanza tra la falda freatica considerata e il livello del pavimento del seminterrato (soletta del pavimento) è minore di 1 m, si deve tenere conto di tale influenza. Questo fattore può essere calcolato secondo la EN ISO 13370 e deve essere determinato su base nazionale. In assenza di valori nazionali, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.4.3.

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Le figure da 3 a 6 e i prospetti da 4 a 7 forniscono i valori di Uequiv,k per le diverse tipologie di pavimento distinte nella EN ISO 13370, in funzione del valore U degli elementi dell’edificio e del parametro caratteristico B ´ . In tali figure e prospetti, si assume che la conduttività termica del terreno sia λg = 2,0 W/m×K e non si tiene conto degli effetti dell’isolamento perimetrale. Il parametro caratteristico B´ è dato da (vedere figura 2):

Ag ´ B = -----------------0,5 × P

[m]

(9)

dove:

figura

2

Ag

=

area della soletta del pavimento considerata, in metri quadrati (m2). Per un intero edificio, Ag è l’area totale del piano terreno. Per parte di un edificio, per esempio una porzione entità di edificio in fabbricati a schiera, Ag è l’area del piano terreno considerata;

P

=

perimetro della soletta del pavimento considerata in metri (m). Per un intero edificio, P è il perimetro totale dell’edificio. Per parte di un edificio, per esempio una porzione entità di edificio in fabbricati a schiera, P comprende solo la lunghezza delle pareti esterne che separano lo spazio riscaldato considerato dall’ambiente esterno.

Determinazione del parametro caratteristico B ´ Dimensioni in metri

Ag = 150 m2Ag = 75 m2 P = 50 P = 15 m B’ = 6 B’ = 10

Nella EN ISO 13370, il parametro B ´ è calcolato per l’intero edificio. Applicando l’approccio ambiente per ambiente, B ´ deve essere determinato per ciascun ambiente in uno dei tre modi seguenti: -

per tutti gli ambienti senza pareti esterne che separano lo spazio riscaldato considerato dall’ambiente esterno, utilizzare il valore B ´ calcolato per l’intero edificio;

-

per tutti gli ambienti con un pavimento ben isolato (Ufloor < 0,5 W/m2×K), utilizzare il valore B´ calcolato per l’intero edificio;

-

per tutti gli altri ambienti, calcolare separatamente il valore B ´ secondo l’approccio ambiente per ambiente (calcolo cautelativo).

Soletta del pavimento a livello del suolo La trasmittanza termica equivalente del pavimento del seminterrato è indicata nella figura 3 e nel prospetto 4, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del parametro caratteristico B ´.

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figura

3

Valore Uequiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ Legenda a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento) b) Valore B ´ [m] c) Uequiv,bf [W/m2×K] a U = 2 W/m×2K U = 1 W/m2×K U = 0,5 W/m2×K U = 0,25 W/m2×K

prospetto

4

Valore Uequiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´

Valore B ´ m

Uequiv,bf (per z = 0 m) W/m2×K senza isolamento

Ufloor = 2,0 W/m2×K

Ufloor = 1,0 W/m2×K

Ufloor = 0,5 W/m2×K

Ufloor = 0,25 W/m2×K

2

1,30

0,77

0,55

0,33

0,17

4

0,88

0,59

0,45

0,30

0,17

6

0,68

0,48

0,38

0,27

0,17

8

0,55

0,41

0,33

0,25

0,16

10

0,47

0,36

0,30

0,23

0,15

12

0,41

0,32

0,27

0,21

0,14

14

0,37

0,29

0,24

0,19

0,14

16

0,33

0,26

0,22

0,18

0,13

18

0,31

0,24

0,21

0,17

0,12

20

0,28

0,22

0,19

0,16

0,12

Seminterrato riscaldato con soletta del pavimento al di sotto del livello del suolo La base di calcolo della trasmittanza termica equivalente per un seminterrato riscaldato parzialmente o completamente al di sotto del livello del suolo, è simile a quella con soletta del pavimento a livello del suolo, ma si riferisce a due tipi di elementi dell’edificio, vale a dire Uequiv,bf per gli elementi di pavimento e Uequiv,bw per gli elementi di parete.

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La trasmittanza termica equivalente per gli elementi di pavimento è indicata nelle figure 4 e 5 e nei prospetti 5 e 6, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del parametro caratteristico B ´. La trasmittanza termica equivalente per gli elementi delle pareti è indicata nella figura 6 e nel prospetto 7, in funzione della trasmittanza termica della parete e della profondità al di sotto del livello del suolo. Per un seminterrato riscaldato, parzialmente al di sotto del livello del suolo, le dispersioni termiche direttamente verso l’esterno di quelle parti del seminterrato che si trovano al di sopra del livello del suolo, sono determinate secondo il punto 7.1.1 senza le influenze del terreno e considerando solo quelle parti degli elementi dell’edificio che si trovano al di sopra del livello del suolo. figura

4

Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ Legenda a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento) b) Valore B ´ [m] c) Uequiv,bf [W/m2×K] a U = 2 W/m2×K U = 1 W/m2×K U = 0,5 W/m2×K U = 0,25 W/m2×K

prospetto

5

Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´

Valore B ´ m

Uequiv,bf (per z = 1,5 m) W/m2×K senza isolamento

Ufloor = 2,0 W/m2×K

Ufloor = 1,0 W/m2×K

Ufloor = 0,5 W/m2×K

Ufloor = 0,25 W/m2×K

2

0,86

0,58

0,44

0,28

0,16

4

0,64

0,48

0,38

0,26

0,16

6

0,52

0,40

0,33

0,25

0,15

8

0,44

0,35

0,29

0,23

0,15

10

0,38

0,31

0,26

0,21

0,14

12

0,34

0,28

0,24

0,19

0,14

14

0,30

0,25

0,22

0,18

0,13

16

0,28

0,23

0,20

0,17

0,12

18

0,25

0,22

0,19

0,16

0,12

20

0,24

0,20

0,18

0,15

0,11

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figura

5

Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ Legenda a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento) b) Valore B ´[m] Uequiv,bf [W/m2×K] c) a U = 2 W/m2×K U = 1 W/m2×K U = 0,5 W/m2×K U = 0,25 W/m2×K

prospetto

6

Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´

Valore B ´ m

Uequiv,bf (per z = 3,0 m) W/m2×K senza isolamento

Ufloor = 2,0 W/m2×K

Ufloor = 1,0 W/m2×K

Ufloor = 0,5 W/m2×K

Ufloor = 0,25 W/m2×K

2

0,63

0,46

0,35

0,24

0,14

4

0,51

0,40

0,33

0,24

0,14

6

0,43

0,35

0,29

0,22

0,14

8

0,37

0,31

0,26

0,21

0,14

10

0,32

0,27

0,24

0,19

0,13

12

0,29

0,25

0,22

0,18

0,13

14

0,26

0,23

0,20

0,17

0,12

16

0,24

0,21

0,19

0,16

0,12

18

0,22

0,20

0,18

0,15

0,11

20

0,21

0,18

0,16

0,14

0,11

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figura

6

Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo Legenda a) Valore U delle pareti [W/m2×K] b) Uequiv,bw [W/m×2K] z=0m z=1m z=2m z=3m

prospetto

7

Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo Uwall W/m2×K

Uequiv,bw W/m2×K z=0m

z=1m

z=2m

z=3m

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,50

0,44

0,39

0,35

0,32

0,75

0,63

0,54

0,48

0,43

1,00

0,81

0,68

0,59

0,53

1,25

0,98

0,81

0,69

0,61

1,50

1,14

0,92

0,78

0,68

1,75

1,28

1,02

0,85

0,74

2,00

1,42

1,11

0,92

0,79

2,25

1,55

1,19

0,98

0,84

2,50

1,67

1,27

1,04

0,88

2,75

1,78

1,34

1,09

0,92

3,00

1,89

1,41

1,13

0,96

Seminterrato non riscaldato Il coefficiente di dispersione termica per trasmissione del pavimento che separa uno spazio riscaldato da un seminterrato non riscaldato è calcolato secondo il punto 7.1.2. Il valore U del pavimento è calcolato come per un pavimento senza l’influenza del terreno, ovvero non si applica l’equazione 8 (e pertanto i fattori fg1, fg2 e Gw).

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!"#$%&'#()*+,%"(&-+)(%"%-+.-,!/0+1-2-+/-"(%+.)3-+4+.56789:;5+65:;9:7;5+:9<+=>5?5;;5 &@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90 %*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50

Pavimento sospeso Il coefficiente di dispersione termica per trasmissione di un pavimento sospeso è calcolato secondo il punto 7.1.2. Il valore U del pavimento sospeso è calcolato come per un pavimento senza l’influenza del terreno, ovvero non si applica l’equazione 8 (e pertanto i fattori fg1, fg2 e Gw).

7.1.4

Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - coefficiente di dispersione termica H T,ij H T,ij esprime il calore scambiato per trasmissione da uno spazio riscaldato (i) a uno spazio adiacente (j) riscaldato a una temperatura significativamente diversa. Quest’ultimo può essere un ambiente adiacente all’interno della porzione entità di edificio (per esempio, un bagno, un ambulatorio medico o un magazzino), un ambiente appartenente ad una porzione entità adiacente di edificio (per esempio, un appartamento) o un ambiente appartenente a un edificio adiacente che può non essere riscaldato. H T,ij è calcolato come segue: H T,ij =

∑ kf ij × Ak × U k

[W/K]

(10)

dove:

fij

= fattore di riduzione della temperatura che tiene conto della differenza tra la temperatura dello spazio adiacente e la temperatura esterna di progetto, dato da:

θ int,i – θ spazio adiacente f ij = -------------------------------------------------θ int,i – θ e In assenza di valori nazionali della temperatura degli spazi riscaldati adiacenti, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.4.4. In un’appendice nazionale alla presente norma, il punto corrispondente a D.4.4 può comprendere informazioni sull’effetto dei gradienti di temperatura verticali;

Ak

= area dell’elemento dell’edificio (k) in metri quadrati (m2);

Uk

= trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K).

Gli effetti dei ponti termici non sono considerati in questo calcolo.

7.2

Dispersione termica di progetto per ventilazione La dispersione termica di progetto per ventilazione, ΦV,i, per uno spazio riscaldato (i) è calcolata come segue:

φ v,i = H v,i × ( θ int,i – θ e )

[W]

(11)

dove:

H V,i =

coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione in Watt per Kelvin (W/K);

θint,i =

temperatura interna di progetto dello spazio riscaldato (i) in gradi centigradi (°C);

θe

temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (°C).

=

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Il coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione, HV,i, di uno spazio riscaldato (i) è calcolato come segue:

H v,i = V˙ i × ρ × c p

[W/K]

(12)

dove: V˙ i = portata d’aria dello spazio riscaldato (i) in metri cubi al secondo (m3/s);

ρ

= densità dell’aria a θint,I in chilogrammi al metro cubo (kg/m3);

cp

= capacità termica specifica dell’aria a θint,i in chilojoule al chilogrammo per Kelvin (kJ/kg×K).

Assumendo costanti i valori di ρ e cp, l’equazione (12) si riduce a:

H v,i = 0,34 × V˙ i

[W/K]

(13)

dove: V˙ i è ora espressa in metri cubi all’ora (m3/h). Il procedimento di calcolo per la determinazione della relativa portata d’aria, V˙ i , dipende dal caso considerato, vale a dire con o senza sistema di ventilazione. Senza sistema di ventilazione: In assenza di sistemi di ventilazione, si suppone che l’aria di rinnovo abbia le caratteristiche termiche dell’aria esterna. Pertanto, la dispersione termica è proporzionale alla differenza tra la temperatura interna di progetto e la temperatura dell’aria esterna. Il valore della portata d’aria dello spazio riscaldato (i), utilizzato per il calcolo del coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione, è il valore massimo tra la portata d’aria per infiltrazione, V˙ inf,i , dovuta al flusso d’aria attraverso le fessure e le giunzioni nell’involucro dell’edificio, e la portata d’aria minima, V˙ min,i , richiesta per ragioni igieniche:

V˙ i = max ( V˙ inf,i , V˙ min,i )

[m3/h]

(14)

dove: V˙ inf,i deve essere determinata secondo il punto 7.2.2;

V˙ min,i deve essere determinata secondo il punto 7.2.1. Con sistema di ventilazione: Se è presente un sistema di ventilazione, l’aria di rinnovo non deve necessariamente avere le caratteristiche termiche dell’aria esterna, per esempio: -

quando si utilizzano sistemi di recupero del calore;

-

quando l’aria esterna è preriscaldata a livello centrale;

-

quando l’aria di rinnovo proviene da spazi adiacenti.

In questi casi, si applica un fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la temperatura dell’aria di rinnovo e la temperatura esterna di progetto. Negli impianti con portata d’aria di estrazione in eccesso, questa aria è sostituita dall’aria esterna che penetra attraverso l’involucro dell’edificio, della quale è anche necessario tenere conto. L’equazione per la determinazione della portata d’aria dello spazio riscaldato (i), utilizzata per il calcolo del coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione, è la seguente:

V˙ i = V˙ inf,i + V˙ su,i × ( f v,i + V˙ mech,inf,i ) dove: V˙ inf,i =

V˙ su,i =

[m3/h]

(15)

portata d’aria per infiltrazione dello spazio riscaldato (i) in metri cubi all’ora (m3/h); portata d’aria di rinnovo dello spazio riscaldato (i) in metri cubi all’ora (m3/h);

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V˙ mech,inf,i = portata d’aria di estrazione in eccesso dello spazio riscaldato (i) in metri cubi all’ora (m3/h), determinata secondo il punto 7.2.3.2; fV,i

=

fattore di riduzione della temperatura, dato da:

θ int,i – θ su,i f v,i = ------------------------θ int,i – θ e θsu,i =

temperatura dell’aria immessa nello spazio riscaldato (i) (proveniente dall’impianto centrale di riscaldamento dell’aria, da uno spazio adiacente riscaldato o non riscaldato, o dall’ambiente esterno), in gradi centigradi (°C). Se si utilizza un sistema di recupero del calore, θsu,i può essere calcolato dal rendimento del sistema di recupero del calore. θsu,i può essere maggiore o minore della temperatura dell’aria interna.

V˙ i deve essere uguale o maggiore del tasso minimo di ventilazione secondo il punto 7.2.1. Un metodo per determinare con precisione le portate d’aria negli edifici è descritto nel prEN 13465. Metodi semplificati per la determinazione delle portate d’aria sono descritti nei punti 7.2.2 e 7.2.3.

7.2.1

Igiene - portata d’aria V˙ min,i Per ragioni d’igiene, è richiesta una portata d’aria minima. Quando non sono disponibili informazioni nazionali, la portata d’aria minima, V˙ min,i , di uno spazio riscaldato (i) può essere determinata come segue:

V˙ min,i = n min × V i

[m3/h]

(16)

dove:

nmin =

tasso minimo orario di ventilazione esterna (h-1);

Vi

volume dello spazio riscaldato (i) in metri cubi (m3), calcolato in base alle dimensioni interne.

=

Il tasso minimo di ventilazione esterna deve essere definito in un’appendice nazionale alla presente norma, o mediante specifica. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.5.1. Per ulteriori informazioni sulle portate d’aria, vedere CR 1752. I tassi di ventilazione indicati nel punto D.5.1 si basano sulle dimensioni interne. Se nel calcolo si utilizzano le dimensioni esterne, i valori del tasso di ventilazione riportati nel punto D.5.1 devono essere moltiplicati per il rapporto tra il volume interno e il volume esterno dello spazio (il valore predefinito di tale rapporto è approssimativamente 0,8). Per caminetti aperti, tenere conto dei maggiori tassi di ventilazione richiesti per l’aria comburente.

7.2.2

Infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio - portata d’aria V˙ inf,i La portata d’aria per infiltrazione, V˙ inf,i , dello spazio riscaldato (i), indotta dal vento e dall’effetto camino sull’involucro dell’edificio, può essere calcolata da: V˙ inf,i = 2 × V i × n 50 × e i × ε i

[m3/h]

(17)

dove:

n50 =

tasso orario di ventilazione (h-1), risultante da una differenza di pressione di 50 Pa tra l’interno e l’esterno dell’edificio, compresi gli effetti delle prese d’aria;

ei

=

coefficiente di schermatura;

εi

=

fattore di correzione per l’altezza, che tiene conto della maggiore velocità del vento all’aumentare dell’altezza dello spazio dal livello del suolo.

Nell’equazione (17) si introduce un fattore 2 in quanto il valore n50 è dato per l’intero edificio. Il calcolo deve considerare il caso più sfavorevole, vale a dire quando tutta l’aria penetra per infiltrazione da un unico lato dell’edificio. UNI EN 12831:2006

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!"#$%&'#()*+,%"(&-+)(%"%-+.-,!/0+1-2-+/-"(%+.)3-+4+.56789:;5+65:;9:7;5+:9<+=>5?5;;5 &@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90 %*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50 Il valore di V˙ inf,i deve essere uguale o maggiore di 0. I valori di n50 devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti per diversi tipi di costruzione dell’edificio, riportati nel punto D.5.2. I valori del coefficiente di schermatura e del fattore di correzione per l’altezza devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nei punti D.5.3 e D.5.4.

7.2.3

Portate d’aria dovute a sistemi di ventilazione

7.2.3.1

Portata d’aria immessa V˙ su,i Se il sistema di ventilazione non è noto, la dispersione termica per ventilazione si calcola come per un impianto senza sistema di ventilazione. Se il sistema di ventilazione è noto, la portata d’aria immessa nello spazio riscaldato (i), V˙ su,i , è determinata dal dimensionamento del sistema di ventilazione ed è fornita dal progettista del sistema di ventilazione. Se l’aria immessa proviene da (un) ambiente/i adiacente/i, le sue caratteristiche termiche sono le stesse dell’aria in questo/i ambiente/i. Se l’aria immessa entra nell’ambiente attraverso condotti, generalmente è preriscaldata. In entrambi i casi, il percorso del flusso d’aria deve essere definito e si deve tenere conto delle portate d’aria specifiche negli ambienti interessati.

Portata d’aria di estrazione in eccesso V˙ mech,inf,i

7.2.3.2

In tutti i sistemi di ventilazione, l’aria di estrazione in eccesso è sostituita dall’aria esterna che penetra attraverso l’involucro dell’edificio. Se la portata d’aria di estrazione in eccesso non è determinata in altro modo, può essere calcolata per l’intero edificio come segue:

V˙ mech,inf,i = max ( V˙ ex – V˙ su , 0 )

[m3/h]

(18)

dove: V˙ ex =

portata d’aria di estrazione per l’intero edificio in metri cubi all’ora (m3/h);

V˙ su =

portata d’aria immessa per l’intero edificio in metri cubi all’ora (m3/h).

Negli edifici residenziali, la portata d’aria immessa per l’intero edificio è spesso assunta pari a zero. Inizialmente, si determina V˙ mech,inf,i per l’intero edificio. Successivamente, si calcola la distribuzione della portata d’aria esterna in ogni spazio dell’edificio in base alla permeabilità*) di ogni spazio in proporzione alla permeabilità dell’intero edificio. Se non sono disponibili valori della permeabilità, la distribuzione della portata d’aria esterna può essere calcolata in modo semplificato, in proporzione al volume di ogni spazio, come segue:

Vi V˙ mech,inf,i = V˙ mech,inf × ----------∑V i

[m3/h]

(19)

Dove Vi è il volume dello spazio (i). Questa equazione può essere ugualmente utilizzata per determinare la portata d’aria di rinnovo di ciascuno spazio se è nota solo la portata d’aria di rinnovo per l’intero edificio.

7.3

Spazi riscaldati in modo intermittente Gli spazi riscaldati in modo intermittente richiedono una potenza di ripresa, per ottenere la temperatura interna di progetto richiesta, dopo il periodo di inattività dell’impianto, entro un tempo determinato. La potenza di ripresa dipende dai seguenti fattori:

*)

-

capacità termica degli elementi dell’edificio;

-

tempo di ripresa del riscaldamento;

L’espressione "permeabilità" considera gli effetti della tenuta d’aria dell’involucro dell’edificio e le aperture naturali di progetto previste nell’edificio. UNI EN 12831:2006

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-

calo di temperatura durante il periodo di inattività;

-

caratteristiche del sistema di regolazione.

La potenza di ripresa può non essere sempre necessaria, per esempio se: -

il sistema di regolazione è in grado di eliminare il periodo di inattività nei giorni più freddi;

-

è possibile ridurre le dispersioni termiche (perdite per ventilazione) durante il periodo di inattività.

La potenza di ripresa deve essere concordata con il cliente. La potenza di ripresa può essere determinata in modo dettagliato mediante procedimenti di calcolo dinamico. Nei casi seguenti, è possibile utilizzare un metodo di calcolo semplificato, descritto più sotto, per determinare la potenza di ripresa richiesta per il generatore di calore e per i corpi scaldanti: -

per edifici residenziali:

-

-

il periodo di inattività (notturna) non è maggiore di 8 h;

-

la costruzione dell’edificio non è leggera (per esempio, struttura in legno).

per gli edifici non residenziali: -

il periodo di inattività non è maggiore di 48 h (interruzione di fine settimana);

-

il periodo di occupazione durante i giorni lavorativi è maggiore di 8 h al giorno;

-

la temperatura interna di progetto è compresa tra 20 °C e 22 °C.

Per i corpi scaldanti di elevata massa termica, occorre considerare che sono richiesti tempi di ripresa più lunghi. Metodo semplificato per la determinazione della potenza di ripresa La potenza di ripresa richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente, ΦRH,i, in uno spazio riscaldato (i) è calcolata come segue:

Φ RH,i = A i × f RH

[W]

(20)

dove:

Ai

= area del pavimento dello spazio riscaldato (i) in metri quadrati (m2);

fRH = fattore di correzione dipendente dal tempo di riscaldamento successivo e dal calo della temperatura interna previsto durante il periodo di inattività, in Watt al metro quadrato (W/m2). Questo fattore di correzione deve essere indicato in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.6. Tali valori predefiniti non si applicano agli impianti di riscaldamento con accumulo.

8

CARICO TERMICO DI PROGETTO Il carico termico di progetto può essere calcolato per uno spazio riscaldato, una porzione entità di edificio e per l’intero edificio, al fine di determinare il carico termico per il dimensionamento dei corpi scaldanti, dello scambiatore di calore, del generatore di calore, ecc.

8.1

Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato Per uno spazio riscaldato (i), il carico termico di progetto, ΦHL,i, è calcolato come segue:

Φ HL,i = Φ T,i + Φ V,i + Φ RH,i

[W]

(21)

dove:

ΦT,i =

dispersione termica per trasmissione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);

ΦV,i =

dispersione termica per ventilazione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);

ΦRH,i =

potenza di ripresa richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente dello spazio riscaldato (i) in Watt (W).

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8.2

Carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio Il calcolo del carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio non deve tenere conto del calore trasferito per trasmissione e per ventilazione all’interno dell’involucro riscaldato della porzione entità di edificio, per esempio le dispersioni termiche tra appartamenti. Il carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio, ΦHL, è calcolato come segue:

Φ HL =

∑ ΦT,i + ∑ ΦV,i + ∑ ΦRH,i

[W]

(22)

dove:

∑ ΦT,i = somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio, in Watt (W);

∑ ΦV,i = dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio, in Watt (W).

L’equazione (22) implica una portata d’aria per l’intero edificio. Poiché la portata d’aria di ogni spazio si basa sul caso più sfavorevole per ciascuno spazio considerato, non è corretto sommare le portate d’aria di tutti gli spazi in quanto il caso più sfavorevole si verifica simultaneamente solo in parte degli spazi. La portata d’aria dell’edificio, ∑ V˙ i , è calcolata come segue: senza sistema di ventilazione:

∑ V˙ i

= max ( 0,5 × ∑ V˙ inf,i ,

∑ V˙ min,i )

con sistema di ventilazione:

∑ V˙ i + 0,5 × ∑ V˙ inf,i + ( 1 × ηv ) × ∑ V˙ su,i

=

∑ V˙ mech,inf,i

dove:

ηv è il rendimento del sistema di recupero del calore sull’aria di estrazione. In assenza di recupero di calore, ηv = 0. Per il dimensionamento del generatore di calore, si utilizza una media sulle 24 h. Se l’aria immessa è riscaldata da un sistema separato, si deve tenere conto del relativo carico termico richiesto;

∑ ΦRH,i =somma

delle potenze di ripresa di tutti gli spazi riscaldati, richieste per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente, in Watt (W).

9

METODO DI CALCOLO SEMPLIFICATO Le limitazioni all’uso di questo metodo di calcolo semplificato devono essere definite in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, fare riferimento alle informazioni contenute nel punto D.7. Come base per questo calcolo si devono utilizzare le dimensioni esterne (vedere figura 7). La base per il calcolo delle dimensioni verticali è la distanza da superficie a superficie dei pavimenti (ovvero, non si tiene conto dello spessore del pavimento del seminterrato). Quando si considerano le pareti interne, la base per il calcolo delle dimensioni orizzontali è la distanza dal centro della parete (ovvero, le pareti interne sono considerate fino a metà del loro spessore).

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figura

7

Esempi di dimensioni esterne nel metodo di calcolo semplificato

9.1

Dispersione termica di progetto per uno spazio riscaldato

9.1.1

Dispersione termica totale di progetto La dispersione termica totale di progetto per uno spazio riscaldato (i), Φi, è calcolata come segue:

Φ i = ( Φ T,i + Φ V,i ) × f ∆θ,i

[W]

(23)

dove:

ΦT,i =

dispersione termica di progetto per trasmissione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);

ΦV,i =

dispersione termica di progetto per ventilazione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);

f∆θ,i =

fattore di correzione della temperatura che tiene conto dell’ulteriore dispersione termica degli ambienti riscaldati a una temperatura più alta rispetto agli ambienti riscaldati adiacenti, per esempio una stanza da bagno riscaldata a 24° C.

I valori di f∆θ,i devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti indicati nel punto D.7.3.

9.1.2

Dispersione termica di progetto per trasmissione La dispersione termica di progetto per trasmissione, ΦT,i, per uno spazio riscaldato (i) è calcolata come segue:

Φ T,i =

∑ kf k × Ak × U k × ( θint,i – θe )

[W]

(24)

dove:

fk

=

fattore di correzione della temperatura per l’elemento dell’edificio (k), che tiene conto della differenza tra la temperatura nel caso considerato e la temperatura esterna di progetto;

Ak

=

area dell’elemento dell’edificio (k) in metri quadrati (m2);

Uk

=

trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K).

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I valori del fattore di correzione della temperatura, fk, devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.7.2.

9.1.3

Dispersione termica di progetto per ventilazione La dispersione termica di progetto per ventilazione, ΦV,i, per uno spazio riscaldato (i) è calcolata come segue:

Φ V,i = 0,34 × V˙ min,i × ( θ int,i – θ e )

[W]

(25)

dove: V˙ min,i = portata d’aria minima dello spazio riscaldato (i) richiesta per ragioni igieniche, in metri cubi all’ora (m3/h); La portata d’aria minima dello spazio riscaldato (i) richiesta per ragioni igieniche è determinata come segue:

V˙ min,i = n min,i × V i

[m3/h]

(26)

dove:

nmin =

tasso minimo orario di ventilazione esterna (h-1);

Vi

volume dello spazio riscaldato (i) in metri cubi (m3), calcolato in base alle dimensioni interne. Tale volume è approssimativamente 0,8 volte il volume dello spazio calcolato in base alle dimensioni esterne.

=

I valori del tasso minimo di ventilazione esterna devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.5.1. Nota

In caso di sistemi di ventilazione meccanici, le portate d’aria meccaniche dipendono dalla progettazione e dal dimensionamento del sistema di ventilazione. Per ogni ambiente ventilato meccanicamente, può essere calcolato un tasso di ventilazione esterna equivalente, in base alla portata meccanica d’aria (fornita dal progettista del sistema di ventilazione), alla temperatura dell’aria immessa e al volume d’aria di ciascun ambiente.

9.2

Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato

9.2.1

Carico termico totale di progetto Il carico termico totale di progetto per uno spazio riscaldato (i), ΦHL,i, è calcolato come segue:

Φ HL,i = Φ i + Φ RH,i

[W]

(27)

dove:

Φi

=

ΦRH,i =

9.2.2

dispersione termica totale di progetto dello spazio riscaldato (i) in Watt (W); potenza di ripresa del riscaldamento dello spazio riscaldato (i) in Watt (W).

Spazi riscaldati in modo intermittente La potenza di ripresa del riscaldamento richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente, ΦRH,i, in uno spazio riscaldato (i) è calcolata come segue:

Φ RH,i = A i × f RH

[W]

(28)

dove:

Ai

=

fRH =

superficie del pavimento dello spazio riscaldato (i) in metri quadrati (m2); fattore di ripresa dipendente dal tipo di edificio, dalla costruzione dell’edificio, dal tempo di ripresa e dal calo della temperatura interna previsto durante il periodo di inattività.

I valori del fattore di ripresa, fRH, devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.6.

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9.3

Carico termico totale di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio Il calcolo del carico termico di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio non deve tenere conto del calore scambiato per trasmissione e per ventilazione all’interno dell’involucro riscaldato della porzione entità di edificio, per esempio gli scambi di calore tra appartamenti. Il carico termico di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio, ΦHL, è calcolato come segue:

Φ HL =

∑ ΦT,i + ∑ ΦV,i + ∑ ΦRH,i

[W]

(29)

dove:

∑ ΦT,i =

somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio;

∑ ΦV,i =

dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio;

∑ ΦRH,i =

somma delle potenze di ripresa di tutti gli spazi riscaldati, richieste per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente.

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APPENDICE (informativa)

A PARAMETRI BASE RELATIVI AL BENESSERE UMANO IN AMBIENTI TERMICI INTERNI - IMPORTANZA DELLA TEMPERATURA OPERANTE NEI CALCOLI DEL CARICO TERMICO L’obiettivo del calcolo del carico termico di progetto è garantire un ambiente termico interno accettabile alla temperatura esterna di progetto. La temperatura interna di progetto per il riscaldamento è indicata a livello nazionale o nell’appendice D. Un metodo di determinazione della temperatura interna di progetto è illustrato di seguito. La progettazione dell’ambiente termico interno dovrebbe basarsi sulla EN ISO 7730, dove la qualità dell’ambiente termico è espressa dai valori PMV e PPD. La qualità termica desiderata all’interno di uno spazio può essere selezionata fra le tre categorie A, B e C elencate nel prospetto A.1.

prospetto

A.1

Tre categorie di ambiente termico interno

Categoria dell’ambiente termico interno

Stato termico generale del corpo Percentuale prevista di non gradimento PPD

Valutazione media prevista PMV

A

<6%

-0,2 < PMV < +0,2

B

<10%

-0,5 < PMV < +0,5

C

<15%

-0,7 < PMV < +0,7

La figura A.1 indica la temperatura operante ottimale e il campo di temperatura ammissibile, in funzione dell’abbigliamento e dell’attività per ognuna delle tre categorie. La temperatura operante ottimale è la stessa per le tre categorie, mentre il campo di temperatura ammissibile per la temperatura operante ottimale varia. La temperatura operante in tutte le posizioni all’interno dello spazio riscaldato occupato dovrebbe sempre rientrare nel campo di temperatura ammissibile. Questo significa che il campo di temperatura ammissibile dovrebbe coprire le variazioni sia spaziali sia temporali, comprese le oscillazioni causate dal sistema di regolazione. La temperatura interna di progetto per il riscaldamento dovrebbe essere la temperatura operante più bassa entro il campo di temperatura ammissibile nella categoria selezionata. Assumendo un certo abbigliamento e una certa attività, la temperatura interna di progetto può essere desunta dalla figura A.1, dal prospetto A.2 o dalla EN ISO 7730.

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figura

A.1

Temperatura operante ottimale in funzione dell’abbigliamento e dell’attività per le tre categorie di ambiente termico interno. I tre diagrammi mostrano anche il campo di temperatura ammissibile per la temperatura operante ottimale nelle tre categorie a) CATEGORIA A ambiente termico interno X Abbigliamento Y Attività A Temperatura operante ottimale in °C B Campi ammissibili K m2 °C/W Z W/m2

b)

CATEGORIA B ambiente termico interno X Abbigliamento Y Attività A Temperatura operante ottimale in °C B Campi ammissibili K m2 °C/W Z W/m2

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Pagina 29

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c)

CATEGORIA C ambiente termico interno X Abbigliamento Y Attività A Temperatura operante ottimale in °C B Campi ammissibili K m2 °C/W Z W/m2

La velocità relativa dell’aria, var, determinata dal movimento del corpo, è stimata pari a 0 (m/s) per un ritmo metabolico, M, minore di 1 (met) e a 0,3 (m/s) per un ritmo metabolico, M, maggiore di 1 (met). I diagrammi sono determinati considerando un’umidità relativa del 50%. prospetto

A.2

Tipo di edificio/spazio

Ufficio singolo

Uffici multipli

Sala conferenze

Auditorio

Mensa/ Ristorante

Aula scolastica

Temperatura interna di progetto Abbigliamento, inverno clo 1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

UNI EN 12831:2006

Attività met 1,2

1,2

1,2

1,2

1,2

1,2

Categoria dell’ambiente termico interno

Temperatura operativa, inverno °C

A

21,0 - 23,0

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

21,0 - 23,0

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

21,0 - 23,0

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

21,0 - 23,0

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

21,0 - 23,0

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

21,0 - 23,0

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

21,0 - 23,0

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Pagina 30

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prospetto

A.2

Temperatura interna di progetto (Continua)

Tipo di edificio/spazio

Abbigliamento, inverno clo

Attività met

Categoria dell’ambiente termico interno

Temperatura operativa, inverno °C

Asilo

1,0

1,2

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

17,5 - 20,5

B

16,0 - 22,0

C

15,0 - 23,0

A

21,0 - 23,0

B

20,0 - 24,0

C

19,0 - 25,0

A

24,5 - 25,5

B

23,5 - 26,5

C

23,0 - 27,0

A

16,5 - 19,5

B

15,0 - 21,0

C

14,0 - 22,0

A

17,5 - 20,5

B

16,0 - 22,0

C

15,0 - 23,0

Grandi magazzini

Edificio residenziale

Bagno

Chiesa

Museo/ Galleria

1,0

1,0

0,2

1,5

1,0

UNI EN 12831:2006

1,6

1,2

1,6

1,3

1,6

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Pagina 31

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APPENDICE (informativa)

B ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DELLE DISPERSIONI TERMICHE DI PROGETTO PER CASI PARTICOLARI

B.1

Altezza dei locali e grandi ambienti Per il caso base, le dispersioni termiche sono calcolate presupponendo una temperatura uniforme degli spazi riscaldati di altezza non maggiore di 5 m. Tale presupposto non è valido se l’altezza degli ambienti è maggiore di 5 m, in quanto il gradiente verticale di temperatura dell’aria, che aumenta le dispersioni termiche, soprattutto attraverso il tetto, non può essere trascurato in questo caso. Il gradiente verticale di temperatura dell’aria aumenta all’aumentare dell’altezza dell’ambiente e dipende in larga misura anche dalle dispersioni termiche di progetto totali (livello di isolamento dell’involucro dell’edificio e temperatura esterna di progetto), nonché dal tipo e dalla posizione degli apparecchi di riscaldamento. Tali effetti dovrebbero essere considerati aumentando le dispersioni termiche di progetto. Il modo migliore per determinare tali dispersioni termiche di progetto supplementari consiste nell’utilizzare i risultati dei calcoli di simulazione dinamica, che tengono conto delle caratteristiche specifiche dell’edificio. Per edifici con dispersioni termiche di progetto minori o uguali a 60 Watt per metro quadrato di area del pavimento, la dispersione termica totale di progetto, Φi, per spazi di notevole altezza, può essere corretta applicando un fattore di correzione per l’altezza del locale, fh,i, come indicato di seguito:

Φ i = ( Φ T,i + Φ V,i ) × f h,i

[W]

(30)

dove i valori di fh,i sono indicati nel prospetto B.1. prospetto

B.1

Fattore di correzione per l’altezza del locale, fh,i f h,i

Metodo di riscaldamento e tipo o posizione degli apparecchi di riscaldamento

Altezza dello spazio riscaldato da 5 m a 10 m

da 10 m a 15 m

1

1

1,15

non pertinente per questa applicazione

1

1,15

1,15

non pertinente per questa applicazione

Flusso trasversale a livello basso

1,30

1,60

Verso il basso da livello alto

1,21

1,45

Flusso d’aria trasversale a media ed alta temperatura da livello intermedio

1,15

1,30

PRINCIPALMENTE RADIANTE Pavimento riscaldato Soffitto riscaldato (livello di temperatura <40°C) Irraggiamento verso il basso a media e alta temperatura da livello alto PRINCIPALMENTE CONVETTIVO Convezione naturale di aria calda ARIA CALDA FORZATA

B.2

Edifici dove la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante differiscono in modo significativo Per il caso base, si assume che la temperatura dell’aria, la temperatura media radiante e la temperatura operante abbiano lo stesso valore. Pertanto, le dispersioni termiche per trasmissione e ventilazione sono calcolate utilizzando la temperatura operante. Per gli spazi in cui vi è una notevole differenza tra la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante, i calcoli delle dispersioni termiche che utilizzano la temperatura operante danno risultati non corretti. UNI EN 12831:2006

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In questi casi, le dispersioni termiche per trasmissione sono sempre calcolate utilizzando la temperatura operante, ma le dispersioni termiche per ventilazione dovrebbero essere calcolate utilizzando la temperatura dell’aria interna. In caso contrario, il calcolo della dispersione termica dovuta a ventilazione (infiltrazione) fornirebbe risultati troppo alti per i sistemi di riscaldamento radianti e troppo bassi per i sistemi di riscaldamento a convezione. Tale aspetto deve essere considerato se l’errore relativo alla dispersione termica per ventilazione calcolata è maggiore del 5%. Per esempio, per una differenza di temperatura di progetto di 30 K, una differenza tra la temperatura dell’aria e la temperatura operante di 1,5 K corrisponde a una differenza del 5% della dispersione termica per ventilazione calcolata. Questa corrisponde ad una differenza di 3 K tra la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante. Per gli spazi dove il valore U medio della finestra/parete esterna soddisfa l’espressione seguente, è necessario applicare una correzione per la differenza tra la temperatura dell’aria e la temperatura operante: 50 U w > ------------------θ int – θ e

[W/m2×k]

(31)

dove:

Uw

=

valore U medio della finestra/parete in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K);

θint =

temperatura interna di progetto in gradi centigradi (°C);

θe

temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (°C).

=

In questi casi, la temperatura media radiante è calcolata dalle temperature superficiali interne. Le temperature superficiali interne possono essere calcolate per determinati valori U, temperatura interna di progetto, temperatura esterna di progetto e temperatura superficiale dei corpi scaldanti. Se la temperatura media radiante calcolata si discosta di oltre 1,5 K dalla temperatura interna di progetto, la dispersione termica dovuta a ventilazione può essere calcolata utilizzando la temperatura dell’aria, θa, data da:

θa = 2 × ( θo – θr )

[°C]

(32)

dove:

θo

=

temperatura operante in gradi centigradi (°C);

θr

=

temperatura media radiante in gradi centigradi (°C).

In alcuni spazi ad uso industriale, dove la velocità dell’aria è maggiore di 0,20 m/s, un rapporto più corretto tra temperatura operante, temperatura dell’aria e temperatura media radiante è dato da:

θo = F B × θa + ( 1 – F B ) × θr

[°C]

(33)

dove:

FB = 0,5

per velocità dell’aria minore di 0,2 m/s;

FB = 0,6

per velocità dell’aria compreso tra 0,2 m/s e 0,6 m/s;

FB = 0,7

per velocità dell’aria maggiore di 0,6 m/s.

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APPENDICE (informativa)

C ESEMPIO DI CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO

C.1

Descrizione generale dell’esempio di calcolo

C.1.1

Descrizione dell’edificio campione L’esempio di calcolo si riferisce alla casa "Vivaldi". Questa casa è un fabbricato semi-indipendente con un piano terreno ed una cantina al seminterrato. La parete ovest del soggiorno è a contatto con la casa adiacente. Il piano terreno è rialzato di 0,5 m dal livello del suolo. Il soggiorno ha un pavimento su intercapedine. Il resto del piano terreno è sopra il seminterrato. Nel seminterrato vi sono una cantina, un garage ed un locale hobby riscaldato. La casa è provvista di isolamento interno.

C.1.2

Piante dell’edificio Le piante, dettagliate, e le sezioni della casa sono riportate nelle figure da C.1 a C.4. Le strutture ed i ponti termici sono illustrati nelle figure da C.5 a C.7. Una seconda pianta del piano terreno è riportata nella figura C.8, dove sono indicate le dimensioni esterne utilizzate per l’esempio di calcolo con il metodo semplificato.

C.1.3

Calcoli eseguiti Il calcolo di esempio è eseguito sia con il metodo dettagliato, sia con il metodo semplificato. Per il metodo dettagliato si utilizzano le dimensioni interne. I dati relativi ai ponti termici corrispondono alle dimensioni interne. Il calcolo delle dispersioni termiche per ventilazione con il metodo dettagliato è eseguito per i seguenti 3 casi tipici: -

solo ventilazione naturale (apertura delle finestre);

-

sistema di ventilazione bilanciato con alimentazione dell’aria a 12 °C;

-

solo estrazione dell’aria dalla cucina, dal bagno e dal WC.

Il calcolo delle perdite termiche per trasmissione è indipendente dai casi suddetti. Il calcolo delle dispersioni termiche per trasmissione è illustrato per un solo ambiente, sia con il metodo dettagliato, sia con il metodo semplificato.

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C.2

Piante dell’edificio figura

C.1

Pianta del piano terreno

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figura

C.2

Pianta del seminterrato

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figura

C.3

Sezioni trasversali A-A e B-B

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figura

C.4

Sezione trasversale C-C

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figura

C.5

Elementi dell’edificio

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figura

C.6

Ponti termici verticali

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figura

C.7

Ponti termici orizzontali

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figura

C.8

Pianta del piano terreno con le dimensioni esterne utilizzate per il metodo semplificato

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C.3

Esempio di calcolo

C.3.1

Dati generali I dati generali necessari per il calcolo sono riepilogati nel prospetto C.1. prospetto

C.1

Dati generali Dati climatici Descrizione

Temperatura esterna di progetto Temperatura esterna media annuale

Simbolo

Unità di misura

Valore

θe

°C

-10,0

θm,e

°C

12

Coefficienti di esposizione e k e e l Valore

Orientamento

p.u.

Tutti

1,00

Dati relativi agli ambienti riscaldati

Ambiente

Temperatura di progetto

Area dell’ambiente

Volume interno

θ int,i

Ai

Vi

2

m2

°C

m

Locale hobby

20

13,0

29,0

Soggiorno

20

36,9

92,3

Cucina

20

9,5

23,8

Camera da letto 1

20

10,9

27,3

Camera da letto 2

20

10,2

25,6

Camera da letto 3

20

10,5

26,3

Bagno

24

4,6

11,5

Atrio d’ingresso

20

7,9

19,6

Atrio

20

5,3

13,3

WC

20

1,7

4,1

110,6

272,9

Valore b

Temperatura

bu

θu

p.u.

°C

-

12

Garage

0,8

-4

Scala

0,4

8

Cantina

0,5

5

Sottotetto non riscaldato

0,9

-7

Pavimento su intercapedine del piano terreno

0,8

-4

Pavimento su intercapedine del piano terreno della casa adiacente

0,8

-4

Totale Dati relativi agli ambienti non riscaldati Ambiente Casa adiacente

C.3.2

Dati sui materiali I dati sui materiali sono riepilogati nel prospetto C.2. I materiali sono identificati da un "codice del materiale", utilizzato come riferimento nel successivo prospetto C.3 relativo ai valori U degli elementi dell’edificio.

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prospetto

C.2

Dati sui materiali Conduttività dei materiali Codice del materiale

λ

Descrizione

W/m×K

1

Mattoni leggeri

0,8

2

Calcestruzzo

1,75

11

Gesso

0,35

13

Intonaco di cemento

1,15

21

Polistirene

0,043

23

Lana di roccia

0,042

24

Polistirene estruso

0,037

25

Pannello di fibra minerale DIN 18165

0,041

31

Ghiaia

0,7

32

Bitume

0,23

41

Strato d’aria non ventilato s = 40 mm

51

Legno

0,15

53

Composto metallico

0,12

0

Resistenze superficiali (tra l’aria e le strutture) Codice del materiale

Rsi o Rse

Descrizione

m2×K/W

41

Strato d’aria non ventilato s = 40 mm

0,18

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

0,13

62

Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale)

0,04

63

Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso l’alto)

0,10

66

Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso)

0,17

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C.3.3

Dati sugli elementi dell’edificio Il prospetto C.3 illustra il calcolo del valore U di ogni elemento dell’edificio. prospetto

C.3

Calcolo dei valori U degli elementi dell’edificio

Codici Elemento

Descrizione

Materiale

d m

λ W/m×K

R

Uk

m ×K/W

W/m2×K

2

Nome dell’elemento dell’edificio Codice Codice elemento edificio

Rsi

Nome dello strato liminare interno

Codice

Nome del materiale

d1

λ1

R1=d1/λ1



….







Codice

Nome del materiale

dn

λn

Rn=dn/λn

Codice

Nome dello strato liminare esterno

Spessore totale e Uk

Rse Σdi

ΣRi

1/ΣRi

Parete esterna isolata

1

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

11

Gesso

21

Polistirene

0,080

0,043

1,86

1

Mattoni leggeri

0,200

0,800

0,25

62

Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale)

Spessore totale e Uk

0,13 0,010

0,350

0,03

0,04 0,290

2,31

0,433

Parete esterna isolata (verso l’edificio adiacente)

2

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

11

Gesso

0,010

0,350

0,03

21

Polistirene

0,080

0,043

1,86

1

Mattoni leggeri

0,200

0,800

0,25

25

Pannello di fibra minerale DIN 18 165

0,020

0,041

0,49

1

Mattoni leggeri

0,200

0,800

0,25

21

Polistirene

0,080

0,043

1,86

11

Gesso

0,010

0,350

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

Spessore totale e Uk

0,13

0,03 0,13

0,600

5,03

0,199

Parete esterna non isolata

3

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

11

Gesso

0,010

0,350

1

Mattoni leggeri

0,200

0,800

62

Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale)

Spessore totale e Uk

0,13 0,03 0,25 0,04 0,210

0,45

2,229

Separazioni interne

11

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

11

Gesso

41

Strato d’aria non ventilato s = 40 mm

11

Gesso

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

Spessore totale e Uk

0,13 0,010

0,350

0,03

0,010

0,350

0,03

0,18 0,13 0,020

0,50

2,011

Separazioni interne

13

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

11

Gesso

0,010

0,350

0,03

21

Polistirene

0,040

0,043

0,93

1

Mattoni leggeri

0,080

0,800

0,10

11

Gesso

0,010

0,350

0,03

61

Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale)

Spessore totale e Uk UNI EN 12831:2006

0,13

0,13 0,140

1,35 © UNI

0,742 Pagina 45

!"#$%&'#()*+,%"(&-+)(%"%-+.-,!/0+1-2-+/-"(%+.)3-+4+.56789:;5+65:;9:7;5+:9<+=>5?5;;5 &@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90 %*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50

prospetto

C.3

Calcolo dei valori U degli elementi dell’edificio (Continua)

Codici Elemento

15

16

17

20

21

32

33

35

Descrizione

d

Materiale m Porta interna 61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 51 Legno 0,040 61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,040 Spessore totale e Uk Soffitto del piano terreno 63 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso l’alto) 11 Gesso 0,010 23 Lana di roccia 0,080 63 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso l’alto) Spessore totale e Uk 0,090 Pavimento del piano terreno 66 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso) 2 Calcestruzzo 0,030 24 Polistirene estruso 0,060 2 Calcestruzzo 0,180 66 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso) 0,270 Spessore totale e Uk Finestre Spessore totale e Uk Porta esterna 61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 51 Legno 0,060 62 Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale) Spessore totale e Uk 0,060 Parete esterna della cantina (isolata verso terra) 61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 11 Gesso 0,010 21 Polistirene 0,040 1 Mattoni leggeri 0,200 13 Intonaco di cemento 0,020 32 Bitume 0,002 31 Ghiaia 0,200 Spessore totale e Uk 0,472 Parete esterna della cantina (isolata verso l’aria) 61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 11 Gesso 0,010 21 Polistirene 0,040 1 Mattoni leggeri 0,200 62 Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale) Spessore totale e Uk 0,250 Pavimento della cantina (isolato verso terra) 66 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso) 2 Calcestruzzo 0,030 24 Polistirene estruso 0,060 2 Calcestruzzo 0,150 32 Bitume 0,002 31 Ghiaia 0,200 Spessore totale e Uk 0,442

UNI EN 12831:2006

λ

R

Uk

W/m×K

m2×K/W

W/m2×K

0,13 0,27 0,13 0,53

1,899

0,1 0,03 1,90 0,10 2,13

0,469

0,17 0,02 1,62 0,10 0,17 2,08

0,480

-

2,100

0,13 0,40 0,04 0,57

1,754

0,13 0,03 0,93 0,25 0,02 0,01 0,29 1,65

0,606

0,13 0,03 0,93 0,25 0,04 1,38

0,725

0,17 0,02 1,62 0,09 0,01 0,29 2,19

0,457

0,150

0,350 0,042

1,750 0,037 1,750

0,150

0,350 0,043 0,800 1,150 0,230 0,700

0,350 0,043 0,800

1,750 0,037 1,750 0,230 0,700

© UNI

Pagina 46

!"#$%&'#()*+,%"(&-+)(%"%-+.-,!/0+1-2-+/-"(%+.)3-+4+.56789:;5+65:;9:7;5+:9<+=>5?5;;5 &@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90 %*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50

C.3.4

Dati sui ponti termici Il prospetto C.4 riporta i dati sui ponti termici. I ponti termici sono identificati da un codice, utilizzato come riferimento nei prospetti successivi relativi alle dispersioni termiche degli ambienti. prospetto

C.4

Dati sui ponti termici

Codice

Ψl

Descrizione

W/m×K 01A

Angolo parete esterna

0,01

02A

Angolo parete esterna su edificio adiacente, interno verso esterno

0,01

02B

Angolo parete esterna su edificio adiacente, interno verso edificio adiacente

0,01

03A

Parete interna terminante su parete esterna isolata

0,195

04A

Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno

0,125

05A

Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno attraverso l’isolamento massimo

0,125

05B

Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno attraverso l’isolamento minimo

0,125

11A

Soffitto piano terreno verso sottotetto in edificio adiacente

0,33

11B

Soffitto piano terreno verso sottotetto adiacente

0,33

12A

Soffitto piano terreno, interno verso aria esterna

0,33

12B

Soffitto piano terreno, interno verso sottotetto

0,33

13A

Soffitto piano terreno su facciata est, interno verso aria esterna

0,33

13B

Soffitto piano terreno su facciata est, interno verso sottotetto

0,33

14A

Soffitto piano terreno verso sottotetto, parete interna

0,01

15A

Soffitto piano terreno verso sottotetto, separazione interna, verso sottotetto

0,01

21A

Pavimento piano terreno verso seminterrato in edificio adiacente

0,325

21B

Pavimento piano terreno verso edificio adiacente

0,325

22A

Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso seminterrato o cantina

0,325

22B

Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso esterno

0,325

23A

Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso cantina

0,325

23B

Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso esterno

0,325

24A

Parete interna che attraversa il piano terreno, interno verso cantina o seminterrato, diretto

0,24

25A

Separazione interna su piano terreno, su parete cantina, interno verso cantina, diretto

0,24

28A

Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), interno verso vano scala

0,04

28C

Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), cantina verso vano scala

0,17

29A

Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), interno verso vano scala

0,04

29C

Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), cantina verso vano scala

0,095

30A

Separazione interna verso vano scala (su estremità piano terreno), interno verso vano scala

0,04

31A

Separazione interna su pavimento piano terreno, interno verso cantina

0,04

34A

Angolo separazione interna

0,035

35B

Intersezione separazione interna, ponte attraverso parete diritta

0,03

41A

Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso esterno

0,035

41B

Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso seminterrato

0,035

42A

Angolo parete esterna isolata cantina, cantina verso esterno

0,01

43A

Angolo parete esterna cantina, cantina verso esterno

0,035

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 47

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prospetto

C.4

Dati sui ponti termici (Continua)

Codice

Ψl

Descrizione

W/m×K 47A

Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso l’isolamento

0,01

47B

Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso la parte non isolata

0,03

48A

Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso esterno attraverso l’isolamento

0,01

48B

Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso esterno attraverso la parte non isolata

0,13

49A

Parete cantina interna terminante su parete esterna, interno verso esterno

0,03

50A

Intersezione parete cantina interna, attraverso parete diritta

0,03

51A

Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta non isolata

0,03

51B

Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta isolata

0,01

61A

Pavimento porta d’ingresso

0,13

61B

Parte superiore porta d’ingresso

0,12

61C

Lato porta d’ingresso

0,12

62A

Base finestra

0,12

62B

Parte superiore finestra

0,12

62C

Lato finestra

0,12

63A

Base portafinestra

0,13

63B

Parte superiore portafinestra

0,12

63C

Lato portafinestra

0,12

64A

Base porta garage

0,13

64B

Parte superiore porta garage

0,12

64C

Lato porta garage

0,12

65A

Base porta interna

0,13

65B

Parte superiore porta interna

0,12

65C

Lato porta interna

0,12

66

Lato porta su parete interna

0,54

I dati sui ponti termici sono calcolati secondo la EN ISO 10211-1 e tenendo conto del fatto che la EN ISO 10211-1 fornisce il valore Ψl globale di ciascun ponte termico. Nella presente norma, si esegue un calcolo ambiente per ambiente e pertanto ogni ponte termico (ad eccezione dei ponti termici per porte e finestre) è incluso due volte nei calcoli (una volta per ogni ambiente sui due lati del ponte termico). Di conseguenza, i valoriΨl globali calcolati secondo la EN ISO 10211-1 sono divisi per due per ottenere i valori riportati nel prospetto C.4. Per i ponti termici di porte e finestre non è eseguita la divisione per due. Nota

C.3.5

Il prospetto C.4 fornisce un esempio di calcolo dei ponti termici molto dettagliato, per sottolineare l’importanza dei ponti termici nei calcoli del carico termico. La grande quantità di ponti termici nella casa è dovuta all’utilizzo dell’isolamento interno, cioè molti ponti termici si creano automaticamente a causa dell’interruzione degli strati isolanti in quasi ogni punto di connessione delle pareti.

Dispersioni termiche dell’ambiente per trasmissione Generalità Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo delle dispersioni termiche di progetto per trasmissione per un solo ambiente, vale a dire il locale hobby.

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 48

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Locale hobby Questa stanza è un ambiente a contatto con il terreno. prospetto

C.5

Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno

Codice Elemento dell’edificio

ek

Ak×Uk×ek

W/m ×K

p.u.

W/K

Ak

Uk

2

2

m 33

Parete esterna della cantina (isolata verso l’aria)

3,56

0,725

1,00

2,58

20

Finestre

1,04

2,100

1,00

2,17

33

Parete esterna della cantina (isolata verso l’aria)

1,78

0,725

1,00

1,29

W/K

6,04

Totale degli elementi dell’edificio Codice Ponte termico

Σk Ak×U k×ek

Ψk

lk

ek

Ψk×l k×ek

W/m×K

m

p.u.

W/K

47A

Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso l’isolamento

0,01

0,50

1,00

0,005

42A

Angolo parete cantina esterna isolata, cantina verso esterno

0,01

1,00

1,00

0,010

48A

Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso esterno attraverso l’isolamento

0,01

0,50

1,00

0,005

62A

Base finestra

0,12

0,90

1,00

0,108

62B

Parte superiore finestra

0,12

0,90

1,00

0,108

62C

Lato finestra

0,12

2,30

1,00

0,276

W/K

0,512

Totale dei ponti termici

Σk Ψk×l k×e k

Coefficiente di dispersione termica totale direttamente verso l’esterno

HT,ie = Σk Ak×Uk×e k + Σk Ψk×l k×e k

6,557

Dispersioni termiche attraverso gli spazi non riscaldati Codice Elemento dell’edificio

bu

Ak×Uk×bu

W/m ×K

p.u.

W/K

Ak

Uk

2

2

m 13

Parete interna isolata (pareti del locale hobby)

6,78

0,742

0,40

2,01

15

Porta interna

1,40

1,899

0,40

1,06

13

Porta interna isolata (pareti della sala hobby)

7,90

0,742

0,80

4,69

W/K

7,77

Totale degli elementi dell’edificio Codice Ponte termico

Σk Ak×Uk×bu

Ψk

lk

bu

Ψk×l k×bu

W/m·K

m

p.u.

W/K

51B

Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta isolata

0,01

2,23

0,80

0,02

29C

Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), cantina verso vano scala

0,095

1,77

0,40

0,07

W/K

0,085

Totale dei ponti termici

Σk Ψk×l k×bu

Coefficiente di dispersione termica totale attraverso gli spazi non riscaldati

HT,iue = Σk Ak×Uk×bu + Σk Ψk×l k×bu

UNI EN 12831:2006

© UNI

7,850

Pagina 49

!"#$%&'#()*+,%"(&-+)(%"%-+.-,!/0+1-2-+/-"(%+.)3-+4+.56789:;5+65:;9:7;5+:9<+=>5?5;;5 &@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90 %*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50

prospetto

C.5

Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby (Continua)

Dispersioni termiche attraverso il terreno Calcolo di B'

Ag

P

B' = 2×Ag/P

2

m

m

13,05

7,225

3,6

Uk

Uequiv,k

m Codice

Elemento dell’edificio

2

2

Ak

W/m ×K

W/m ×K

m

Ak×Uequiv,k

2

W/K

32

Parete cantina esterna (isolata verso terra)

0,606

0,40

12,513

5,01

35

Pavimento cantina (verso terra)

0,457

0,25

13,046

3,26

W/K

8,27

Totale degli elementi dell’edificio equivalenti Fattori di correzione

Σk Ak×Uequiv,k

fg1

fg2

Gw

fg1×fg2×Gw

p.u.

p.u.

p.u.

p.u.

1,450

0,267

1,00

0,387

H T,ig = (Σk Ak×Uequiv,k)×fg1×fg2×Gw

Coefficiente di dispersione termica totale attraverso il terreno

3,197

Dispersioni termiche verso spazi riscaldati a temperature diverse Codice -

Elemento dell’edificio Nessuno

fij

Ak

Uk

2

2

p.u.

m

W/m ×K

W/K

-

-

-

-

H T,ij = Σk fij×Ak×Uk

Coefficiente di dispersione termica totale attraverso spazi a temperature diverse Coefficiente di dispersione termica totale per trasmissione

fij×Ak×Uk

H T,i = H T,ie+H T,iue+H T,ig+H T,ij

W/K

0,000 17,60

Dati sulla temperatura Temperatura esterna di progetto

θe

°C

-10

Temperatura interna di progetto

θint,I

°C

20

θint,i-θe

°C

30

Differenza di temperatura di progetto Dispersione termica di progetto per trasmissione

C.3.6

Φ T,i = H T,i×(θint,i-θe)

W

528

Dispersioni termiche per ventilazione dell’ambiente Generalità Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo della dispersione termica di progetto per ventilazione di ciascun ambiente. Il calcolo è eseguito per tre casi tipici di ventilazione. Ventilazione naturale (apertura delle finestre) Si suppone che non sia installato nessun sistema di ventilazione. Il grado di tenuta all’aria dell’edificio è medio (tenuta normale) e si assume la presenza di una moderata schermatura.

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 50

!"#$%&'#()*+,%"(&-+)(%"%-+.-,!/0+1-2-+/-"(%+.)3-+4+.56789:;5+65:;9:7;5+:9<+=>5?5;;5 &@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90 %*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50

Camera da letto 2

Camera da letto 3

Bagno

Atrio d’ingresso

Atrio

WC

29,0

92,3

23,8

27,3

25,6

26,3

11,5

19,6

13,3

4,1

Vi

m3

Temperatura esterna

θe

°C

Temperatura interna

θint,i

°C

20,0

20,0

20,0

20,0

20,0

Tasso di ventilazione minimo igienico

nmin,i

h

-1

0,5

0,5

1,5

0,5

Portata d’aria minima igienica

V'min,i

m3/h

14,5

46,1

35,7

-

p.u.

1

2

1

Requisiti igienici minimi

Volume interno dell’ambiente

Portata d’aria per infiltrazione

Aperture esposte

Calcolo della dispersione termica per ventilazione

20,0

24,0

20,0

20,0

20,0

0,5

0,5

1,5

0,5

0,5

1,5

13,7

12,8

13,1

17,3

9,8

6,7

6,2

1

1

2

1

1

0

0

-1

h

Coefficiente di schermatura

e

p.u.

0,02

0,03

0,02

0,02

0,02

0,03

0,02

0,02

0,00

0,00

Fattore di correzione altezza

ε

p.u.

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

V'inf,i

3

m /h

7,0

33,2

5,7

6,6

6,1

9,5

2,8

4,7

0,0

0,0

Valore selezionato per il calcolo V'i=max(V'inf,i, V'min,i)

V'i

m3/h

14,5

46,1

35,7

13,7

12,8

13,1

17,3

9,8

6,7

6,2

Coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione

HV,i

W/K

4,9

15,7

12,1

4,6

4,4

4,5

5,9

3,3

2,3

2,1

Differenza di temperatura

θint,i-θe

°C

30,0

30,0

30,0

30,0

30,0

30,0

34,0

30,0

30,0

30,0

ΦV,i

W

148

470

364

139

131

134

199

100

68

63

Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε

Dispersione termica di progetto per ventilazione ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)

273

-10,0

n50

Tasso di ventilazione a 50 Pa

Totale

Camera da letto 1

Ambiente

Cucina

Calcolo della dispersione termica per ventilazione, solo ventilazione naturale Soggiorno

C.6

Locale hobby

prospetto

6,0

1 817

Ventilazione forzata con uno scambiatore di calore Si suppone sia installato un sistema di ventilazione bilanciato con uno scambiatore di calore. Le portate di aria estratta e immessa sono date dalla progettazione del sistema di ventilazione. Il sistema è bilanciato, vale a dire che la portata totale di aria estratta è uguale alla portata totale di aria immessa. Si suppone che la temperatura dell’aria di rinnovo, nelle condizioni di progetto, sia 12 °C. Si noti l’effetto dell’aria che entra nel bagno a 20 °C e deve essere riscaldata a 24 °C.

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© UNI

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WC

Totale

Atrio

Atrio d’ingresso

Bagno

Camera da letto 3

Camera da letto 2

Locale hobby

Ambiente

Camera da letto 1

Calcolo della dispersione termica per ventilazione, sistema di ventilazione bilanciato con scambiatore di calore Cucina

C.7

Soggiorno

prospetto

4,1

273

Volume interno dell’ambiente

Vi

m3

Temperatura esterna

θe

°C

Temperatura interna

θint,i

°C

20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0

20,0

θint,i-θe

°C

30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0

30,0

-

p.u.

Differenza di temperatura

Calcolo della dispersione termica per ventilazione

Portate d’aria del sistema di ventilazione, temperature e fattori di correzione

Portata d’aria per infiltrazione

Aperture esposte

29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 -10,0

1

2

1

1

1

-1

2

1

1

0

0

Tasso di ventilazione a 50 Pa

n50

h

Coefficiente di schermatura

e

p.u.

0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00

0,00

Fattore di correzione altezza

ε

p.u.

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε

V'inf,i

3

m /h

7,0

33,2

5,7

6,6

6,1

9,5

2,8

4,7

0,0

0,0

75,5

Aria estratta

V'ex,i

m3/h

0

0

120

0

0

0

30

0

0

30

180

Aria immessa

V'SU,i

3

m /h

20

50

0

30

30

30

0

10

10

0

180

Temperatura dell’aria immessa

θSU

°C

Fattore di riduzione

fV,i

p.u.

V'ex,i-V'SU,i

3

m /h

-

-

120

-

-

-

30

-

-

30

fV,i

p.u.

-

-

0

-

-

-

0,12

-

-

0

Eccesso di aria di scarico intero edificio V'mech,inf=ΣV'ex,i-Σ V'SU,i

V'mech,inf

3

m /h

Eccesso di aria di scarico ambiente per ambiente

V'mech,inf,i

m3/h

0

0

0

0

Aria proveniente da ambienti adiacenti Fattore di riduzione

6,0

12 0,27 0,27

-

0,27 0,27 0,27

-

0,27 0,27

-

0,0

0

0

0

0

0

0

Portata di ventilazione totale corretta V'i=V'inf,i+V'su,i×fv,i+V'mech,inf,i

V'i

m3/h 12,3 46,5

5,7

14,6 14,1 17,5

6,3

7,4

2,7

0,0

Coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione

HV,i

W/K

4,2

15,8

1,9

5,0

4,8

5,9

2,1

2,5

0,9

0,0

Dispersione termica di progetto per ventilazione ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)

ΦV,i

W

125

475

58

149

144

178

73

75

27

0

0

1 304

Estrazione forzata Si suppone sia installato un semplice sistema di ventilazione per estrazione in tre ambienti. L’aria entra liberamente nell’edificio e, come prima approssimazione, si suppone si distribuisca in base ai volumi degli ambienti. Nel bagno, l’aria proveniente dagli ambienti adiacenti (a 20 °C) è uguale alla portata d’aria estratta meno la parte di aria di scarico in eccesso (Vmech,inf,i a -10 °C) del bagno.

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Atrio

WC

Totale

Atrio d’ingresso

Bagno

Camera da letto 3

Camera da letto 2

Locale hobby

Ambiente

Camera da letto 1

Calcolo della dispersione termica per ventilazione, estrazione semplice Cucina

C.8

Soggiorno

prospetto

29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3

4,1

273

Volume interno dell’ambiente

Vi

m3

Temperatura esterna

θe

°C

-10,0

Temperatura interna

θint,i

°C

20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0

θint,i-θe

°C

30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0

-

p.u.

Differenza di temperatura

Calcolo della dispersione termica per ventilazione

Portate d’aria del sistema di ventilazione, temperature e fattori di correzione

Portata d’aria per infiltrazione

Aperture esposte

C.3.7

1

2

1

1

1

-1

2

1

1

0

0

Tasso di ventilazione a 50 Pa

n50

h

Coefficiente di schermatura

e

p.u.

0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00

Fattore di correzione altezza

ε

p.u.

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε

V'inf,i

3

m /h

7,0

33,2

5,7

6,6

6,1

9,5

2,8

4,7

0,0

0,0

75,5

Aria estratta

V'ex,i

m3/h

0

0

120

0

0

0

30

0

0

30

180

Aria immessa

V'SU,i

3

m /h

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Temperatura dell’aria immessa

θSU

°C

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Fattore di riduzione

fV,i

p.u.

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

V'ex,i-V'SU,i

3

m /h

-

-

104

-

-

-

22

-

-

27

fV,i

p.u.

-

-

0

-

-

-

0,12

-

-

0

Eccesso di aria di scarico intero edificio V'mech,inf=ΣV'ex,i-Σ V'SU,i

V'mech,inf

3

m /h

Eccesso di aria di scarico ambiente per ambiente

V'mech,inf,i

m3/h

8

13

9

3

Aria proveniente dagli ambienti adiacenti Fattore di riduzione

6,0

180,0

19

61

16

18

17

17

180

Portata di ventilazione totale corretta V'i=V'inf,i+V'su,i×fv,i+V'mech,inf,i

V'i

m3/h 26,1 94,1 21,4 24,6 23,0 26,8 13,0 17,7

8,8

2,7

Coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione

HV,i

W/K

8,9

32,0

7,3

8,4

7,8

9,1

4,4

6,0

3,0

0,9

Dispersione termica di progetto per ventilazione ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)

ΦV,i

W

266

959

218

251

235

273

150

180

90

28

2 651

Capacità di preriscaldamento Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo della potenza di ripresa per ciascun ambiente. In questo esempio: -

la massa dell’edificio è alta;

-

il calo della temperatura interna durante il periodo di inattività è 3 K;

-

il tempo di riscaldamento successivo è 4 h.

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Pagina 53

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prospetto

C.9

Calcolo della potenza di ripresa Ambiente

Fattore di ripresa

Area del pavimento

Potenza di ripresa

fRH

Ai

ΦRH,i = fRH×Ai

W/m2

m2

W

Locale hobby

13,0

169,6

Soggiorno

36,9

479,7

Cucina

9,5

123,7

Camera da letto 1

10,9

142,2

10,2

133,1

10,5

136,5

Bagno

4,6

59,8

Atrio d’ingresso

7,9

102,1

Atrio

5,3

69,3

WC

1,7

21,5

Camera da letto 2

13

Camera da letto 3

C.3.8

Carico termico totale Generalità Il carico termico totale di progetto per ogni ambiente e per l’edificio sono indicati di seguito. Il calcolo è eseguito per i tre casi tipici di ventilazione già descritti. La dispersione termica per trasmissione è la stessa per tutti e tre i casi. In questi calcoli, il carico termico totale dell’edificio è uguale alla somma del carico termico totale di tutti gli ambienti in quanto vi è una sola zona. Ventilazione naturale (apertura delle finestre) Si suppone che non sia installato nessun sistema di ventilazione. prospetto C.10

Ambiente

Calcolo del carico termico totale di progetto, solo ventilazione naturale Carico termico per trasmissione

Carico termico per ventilazione

ΦT,i

ΦV,i

ΦRH,i

ΦHL,i

W

W

W

W

528

148

170

846

2 169

470

480

3 119

Cucina

515

364

124

1 003

Camera da letto 1

514

139

142

796

Camera da letto 2

801

131

133

1 064

Camera da letto 3

998

134

137

1 268

Bagno

472

199

60

731

Atrio d’ingresso

451

100

102

654

Atrio

199

68

69

337

WC

4

63

21

88

6 650

1 817

1 437

9 905

Locale hobby Soggiorno

Totale

UNI EN 12831:2006

Carico termico di ripresa Carico termico totale

© UNI

Pagina 54

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Ventilazione forzata con uno scambiatore di calore prospetto C.11

Ambiente

Calcolo del carico termico totale di progetto, sistema di ventilazione bilanciato con scambiatore di calore Carico termico per trasmissione

Carico termico per ventilazione

ΦT,i

ΦV,i

ΦRH,i

ΦHL,i

W

W

W

W

528

125

170

823

2 169

475

480

3 123

Cucina

515

58

124

697

Camera da letto 1

514

149

142

805

Camera da letto 2

801

144

133

1 078

Camera da letto 3

998

178

137

1 312

Bagno

472

73

60

604

Atrio d’ingresso

451

75

102

629

Atrio

199

27

69

296

WC

4

0

21

25

6 650

1 304

1 437

9 392

Locale hobby Soggiorno

Totale

Carico termico di ripresa Carico termico totale

Estrazione forzata prospetto C.12

Ambiente

Calcolo del carico termico totale di progetto, estrazione semplice Carico termico per trasmissione

Carico termico per ventilazione

ΦT,i

ΦV,i

ΦRH,i

ΦHL,i

W

W

W

W

528

266

170

964

2 169

959

480

3 608

Cucina

515

218

124

857

Camera da letto 1

514

251

142

907

Camera da letto 2

801

235

133

1 169

Camera da letto 3

998

273

137

1 407

Bagno

472

150

60

681

Atrio d’ingresso

451

180

102

734

Atrio

199

90

69

358

WC

4

28

21

53

6 650

2 651

1 437

10 738

Locale hobby Soggiorno

Totale

C.3.9

Carico termico di ripresa Carico termico totale

Carico termico dell’ambiente con il metodo semplificato Generalità Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo semplificato del carico termico di progetto per un ambiente, vale a dire il locale hobby. Locale hobby Questa stanza è un ambiente a contatto con il terreno.

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 55

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Calcolo semplificato del carico termico totale del locale hobby

prospetto C.13

Dati sulla temperatura Temperatura esterna di progetto

θe

°C

-10,0

Temperatura interna di progetto

θint,i

°C

20,0

θint,i-θe

°C

30,0

fk

Ak

Uk

2

2

Differenza di temperatura di progetto Dispersioni termiche per trasmissione Codice Elemento dell’edificio

fk×Ak×Uk

p.u.

m

W/m ×K

W/K

33

Parete cantina esterna (isolata verso l’aria)

1,40

4,75

0,73

4,82

20

Finestre

1,00

1,04

2,10

2,17

33

Parete cantina esterna (isolata verso l’aria)

1,40

2,93

0,73

2,97

13

Parete interna isolata (pareti del locale hobby)

1,12

8,39

0,74

6,98

15

Porta interna

1,12

1,40

1,90

2,98

13

Parete interna isolata (pareti del locale hobby)

1,12

9,48

0,74

7,88

35

Pavimento cantina (verso terra)

0,42

14,92

0,46

2,86

32

Parete cantina esterna (isolata verso terra)

0,42

10,57

0,61

2,69

H T,i = Σk fk×Ak×Uk

W/K

33,35

Coefficiente di dispersione termica totale per trasmissione

ΦT,i = H T,i × (θint,i×θe)

Dispersione termica totale per trasmissione

W

1 000

Dispersioni termiche per ventilazione

Vi

Volume interno Tasso minimo di ventilazione Coefficiente di dispersione termica totale per ventilazione

nmin

h

29,0

-1

0,5

H V,i = 0,34×Vi×nmin

Dispersione termica totale per ventilazione Dispersione termica totale per ventilazione e trasmissione Fattore di correzione per temperatura più alta

m3

f∆θ

W/K

4,93

ΦV,i = H V,i × (θint,i-θe)

W

148

ΦT,i+ΦV,i

W

1 149

W

1 149

ΦRH,i = Ai×fRH

W

170

ΦHL,i = Φi+ΦRH,i

W

1 318

p.u.

1,0

Φi = (ΦT,i+ΦV,i)×f∆θ

Dispersione termica di progetto per ventilazione e trasmissione Potenza di ripresa

Ai

Area del pavimento

fRH

Fattore di ripresa Potenza totale di ripresa Carico termico totale di progetto

UNI EN 12831:2006

m2 W/m

13,0 2

13,0

© UNI

Pagina 56

!"#$%&'#()*+,%"(&-+)(%"%-+.-,!/0+1-2-+/-"(%+.)3-+4+.56789:;5+65:;9:7;5+:9<+=>5?5;;5 &@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90 %*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50

C.3.10

Carico termico totale con il metodo semplificato Il carico termico totale di progetto per ogni ambiente e per l’edificio è indicato di seguito. prospetto C.14

Calcolo semplificato del carico termico totale dell’edificio Carico termico per trasmissione

Carico termico per ventilazione

Fattore di correzione per temperatura più alta

Carico termico di ripresa

Carico termico totale di progetto

ΦT,i

ΦV,i

f∆θ

ΦRH,i

ΦHL,i

W

W

p.u.

W

W

Locale hobby

1 000

148

1,0

170

1 318

Soggiorno

2 196

470

1,0

480

3 146

Cucina

503

364

1,0

124

991

Camera da letto 1

533

139

1,0

142

815

Camera da letto 2

1 091

131

1,0

133

1 355

Camera da letto 3

1 332

134

1,0

137

1 602

Bagno

329

199

1,6

60

905

Atrio d’ingresso

454

100

1,0

102

656

Atrio

411

68

1,0

69

548

WC

56

63

1,0

21

140

7 905

1 817

-

1 437

11 476

Ambiente

Totale

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 57

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APPENDICE (normativa)

D VALORI PREDEFINITI PER I CALCOLI SPECIFICATI NEI PUNTI DA 6 A 9 La presente appendice specifica i dati e i valori normativi utilizzati per i calcoli del carico termico di progetto specificati nei punti da 6 a 9. I valori e i parametri riportati nei prospetti inclusi nella presente appendice D devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma*). Nei casi in cui non sia disponibile un’appendice nazionale. Nei casi in cui non sia disponibile un’appendice nazionale, devono essere utilizzati i valori predefiniti indicati nella presente appendice D. L’appendice nazionale può essere richiesta all’ente nazionale di normazione pertinente. L’appendice nazionale deve avere la stessa struttura della presente appendice D. È tuttavia ammessa l’aggiunta o l’esclusione di alcuni casi riportati nei prospetti. Nota

D.1

I punti indicati tra parentesi sono punti della parte principale della presente norma.

Dati climatici (vedere punto 6.1) La temperatura esterna di progetto, θe, e la temperatura esterna media annuale, θm,e, devono essere indicate su base nazionale nella forma indicata nel prospetto D.1 per diverse zone geografiche. prospetto

D.1

Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna annuale media Zona geografica

D.2

θe °C

θm,e °C

Temperatura interna di progetto (vedere punto 6.2) I valori predefiniti della temperatura interna di progetto, θint,i, sono indicati nel prospetto D.2 per diversi tipi di spazi dell’edificio. prospetto

D.2

Temperatura interna di progetto Tipo di edificio/spazio

*)

θ int,i °C

Ufficio singolo

20

Uffici multipli

20

Sala conferenze

20

Auditorio

20

Mensa/Ristorante

20

Aula scolastica

20

Asilo

20

Grandi magazzini

16

Edificio residenziale

20

Bagno

24

Chiesa

15

Museo/Galleria

16

Nota nazionale - Vedere appendice NA. UNI EN 12831:2006

© UNI

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D.3

Dati relativi all’edificio (vedere punto 6.3) La scelta delle dimensioni dell’edificio da utilizzare per i calcoli deve essere determinata su base nazionale. Se non è disponibile un’appendice nazionale alla presente norma, devono essere utilizzate le dimensioni esterne come base per i calcoli (vedere punto 9, figura 7).

D.4

DISPERSIONE TERMICA DI PROGETTO PER TRASMISSIONE

D.4.1

Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - HT,ie (vedere punto 7.1.1) Fattori di correzione per l’esposizione, e k e e l: Il valore predefinito dei fattori di correzione, e k e e l, è 1,0. Dispersioni termiche per trasmissione lineare - fattore di correzione ∆Utb: I valori predefiniti del fattore di correzione, ∆Utb, sono indicati nei prospetti da D.3a a D.3c. prospetto D.3a

Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi verticali dell’edificio

Numero di pavimenti Numero di pareti "che interrompono "che interrompono l’isolamento" a) l’isolamento"a)

0

1

2 a)

∆Utb per elementi verticali dell’edificio W/m2×K volume dello spazio ≤100 m3

volume dello spazio >100 m3

0

0,05

0

1

0,10

0

2

0,15

0,05

0

0,20

0,10

1

0,25

0,15

2

0,30

0,20

0

0,25

0,15

1

0,30

0,20

2

0,35

0,25

Vedere figura D.1.

prospetto D.3b

Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi orizzontali dell’edificio ∆Utb per elementi orizzontali dell’edificio W/m2×K

Elemento dell’edificio Pavimento leggero (legno, metallo, ecc.)

Pavimento pesante (cemento, ecc.)

Numero di lati a contatto con l’ambiente esterno

UNI EN 12831:2006

0 1

0,05

2

0,10

3

0,15

4

0,20

© UNI

Pagina 59

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prospetto D.3c

Fattore di correzione, ∆Utb, per le aperture

Area dell’elemento dell’edificio

∆Utb per le aperture W/m2×K

0 - 2 m2

0,50

>2 - 4 m

2

0,40

>4 - 9 m

2

0,30

>9 - 20 m >20 m figura

D.1

2

0,20

2

0,10

Descrizione degli elementi dell’edificio "che interrompono l’isolamento" e "che non interrompono l’isolamento" elementi dell’edificio "che interrompono l’isolamento"

elementi dell’edificio "che non interrompono l’isolamento"

Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - H T,iue (vedere punto 7.1.2)

D.4.2

I valori predefiniti del fattore di riduzione della temperatura, bu, sono indicati nel prospetto D.4. prospetto

D.4

Fattore di riduzione della temperatura, bu bu

Spazio non riscaldato Ambiente con solo 1 parete esterna

0,4

con almeno 2 pareti esterne senza porte esterne

0,5

con almeno 2 pareti esterne con porte esterne (per esempio, atri, garage)

0,6

con 3 pareti esterne (per esempio, vano scala esterno)

0,8

Seminterrato senza finestre/porte esterne

0,5

con finestre/porte esterne

0,8

Sottotetto alto tasso di ventilazione del sottotetto (per esempio tetti con rivestimento di tegole o altri materiali che forniscono una copertura discontinua) senza feltri o tavole di sottostruttura

1,0

altro tipo di tetto non isolato

0,9

tetto isolato

0,7

Vani scala e disimpegni interni (senza pareti esterne, tasso di ventilazione minore di 0,5 h-1)

0

Vani scala e disimpegni con apertura verso l’esterno (area delle aperture/volume dello spazio >0,005 m2/m3)

1,0

Pavimento su intercapedine (pavimento sopra vespaio)

0,8

UNI EN 12831:2006

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Un ambiente è considerato seminterrato se oltre il 70% della superficie delle pareti esterne è a contatto con il terreno.

Dispersioni termiche attraverso il terreno - HT,ig (vedere punto 7.1.3)

D.4.3

I valori predefiniti dei fattori di correzione fg1 e GW sono:

fg1

=

1,45;

GW =

1,00 se la distanza tra la falda freatica considerata e la soletta del pavimento è maggiore di 1 m;

=

1,15 se la distanza tra la falda freatica considerata e la soletta del pavimento è minore di 1 m.

Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - HT,ij (vedere punto 7.1.4)

D.4.4

I valori predefiniti della temperatura degli spazi riscaldati adiacenti sono indicati nel prospetto D.5. prospetto

D.5

Temperatura degli spazi riscaldati adiacenti θspazio adiacente °C

Calore trasferito dallo spazio riscaldato (i) a: ambiente adiacente all’interno della stessa porzione entità di edificio

θspazio adiacente deve essere specificato: - per esempio, per bagno, magazzino - per esempio, influenza del gradiente di temperatura verticale

ambiente adiacente appartenente a un’altra porzione entità di edificio (per esempio, appartamento) ambiente adiacente appartenente a un edificio separato (riscaldato o non riscaldato)

θ int,i + θ m,e ----------------------------2 θ m,e

θm,e è la temperatura esterna media annuale.

D.5

Dispersione termica di progetto per ventilazione - HV,i

D.5.1

Tasso minimo di ventilazione esterna - nmin (vedere punto 7.2.1 e punto 9.1.3) I valori predefiniti del tasso minimo di ventilazione esterna, nmin, sono indicati nel prospetto D.6. prospetto

D.6

Tasso minimo di ventilazione esterna, nmin Tipo di ambiente

D.5.2

nmin h-1

Ambiente abitabile (predefinito)

0,5

Cucina o bagno con finestra

1,5

Ufficio

1,0

Sala riunioni, aula scolastica

2,0

Tasso di ventilazione - n50 (vedere punto 7.2.2) I valori predefiniti del tasso di ventilazione, n50, per l’intero edificio, risultante da una differenza di pressione di 50 Pa tra l’interno e l’esterno, sono indicati nel prospetto D.7.

UNI EN 12831:2006

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prospetto

D.7

Tasso di ventilazione per l’intero edificio, n50 n50 h-1 Grado di tenuta all’aria dell’involucro dell’edificio (qualità della tenuta delle finestre) alto (alta qualità della tenuta di porte e finestre)

medio (finestre a doppio vetro, tenuta normale)

basso (finestre a vetro singolo, senza sigillante)

abitazioni unifamiliari

<4

4 - 10

>10

altre abitazioni o edifici

<2

2-5

>5

Costruzione

I tassi di ventilazione per l’intero edificio possono essere espressi per differenze di pressione diverse da 50 Pa, ma questi risultati dovrebbero essere adattati per corrispondere all’equazione 17 nel punto 7.2.2.

Coefficiente di schermatura - e (vedere punto 7.2.2)

D.5.3

I valori predefiniti del coefficiente di schermatura, e, sono indicati nel prospetto D.8. prospetto

D.8

Coefficiente di schermatura, e e

Classe di schermatura

Spazio riscaldato senza aperture esposte

Spazio riscaldato con un’apertura esposta

Spazio riscaldato con più di un’apertura esposta

Nessuna schermatura (edifici in zone ventose, edifici alti in centri cittadini)

0

0,03

0,05

Schermatura media (edifici in campagna con alberi o altri edifici attorno, periferia)

0

0,02

0,03

Forte schermatura (edifici di media altezza in centri cittadini, edifici in zone boscose)

0

0,01

0,02

Fattore di correzione altezza - ε (vedere punto 7.2.2)

D.5.4

I valori predefiniti del fattore di correzione per l’altezza, ε, sono indicati nel prospetto D.9. prospetto

D.6

D.9

Fattore di correzione per l’altezza, ε Altezza dello spazio riscaldato al di sopra del livello del suolo (altezza del centro della stanza dal livello del suolo)

ε

0 - 10 m

1,0

>10 - 30 m

1,2

>30 m

1,5

Spazi riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3 e punto 9.2.2) I valori predefiniti del fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, sono indicati nei prospetti D.10a e D.10b. I prospetti si basano sulle dimensioni interne dell’area del pavimento e possono essere utilizzati per ambienti di altezza media non maggiore di 3,5 m. La massa effettiva dell’edificio è indicata secondo le tre categorie seguenti: -

massa alta (pavimenti e soffitti in cemento, abbinati a pareti in mattoni o cemento);

-

massa media (pavimenti e soffitti in cemento e pareti leggere);

-

massa bassa (soffitti sospesi e pavimenti rialzati, pareti leggere).

UNI EN 12831:2006

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prospetto D.10a

Fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, per edifici non residenziali, periodo di inattività notturna max. 12 h fRH W/m2 Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivitàa)

Durata del periodo di ripresa in ore

a)

2K

3K

4K

massa dell’edificio

massa dell’edificio

massa dell’edificio

bassa

media

alta

bassa

media

alta

bassa

media

alta

1

18

23

25

27

30

27

36

27

31

2

9

16

22

18

20

23

22

24

25

3

6

13

18

11

16

18

18

18

18

4

4

11

16

6

13

16

11

16

16

Negli edifici ben isolati e a tenuta d’aria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K fino a 3 K durante il periodo di inattività non è molto probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

prospetto D.10b

Fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, per edifici residenziali, periodo di inattività notturna max. 8 h fRH W/m2 Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivitàa) 1K

2K

3K

massa dell’edificio

massa dell’edificio

massa dell’edificio

alta

alta

alta

1

11

22

45

2

6

11

22

3

4

9

16

4

2

7

13

Durata del periodo di ripresa in ore

a)

Negli edifici ben isolati e a tenuta d’aria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K fino a 3 K durante il periodo di inattività non è molto probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

D.7

Metodo di calcolo semplificato (vedere punto 9)

D.7.1

Limitazioni all’uso Le limitazioni all’uso del metodo di calcolo semplificato descritto nel punto 9 devono essere indicate in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non sono disponibili informazioni nazionali, il metodo semplificato può essere utilizzato per edifici residenziali per i quali il tasso di ventilazione risultante da una differenza di pressione di 50 Pa tra l’interno e l’esterno dell’edificio, n50, sia minore di 3 h-1.

D.7.2

Fattore di correzione della temperatura - fk (vedere punto 9.1.2) I valori predefiniti del fattore di correzione della temperatura, fk, sono indicati nel prospetto D.11.

UNI EN 12831:2006

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prospetto D.11

Fattore di correzione della temperatura, fk, per il metodo di calcolo semplificato

Dispersione termica:

fk

Commenti

direttamente verso l’esterno

1,00 1,40 1,00

se i ponti termici sono isolati se i ponti termici non sono isolati per finestre, porte

attraverso uno spazio non riscaldato

0,80 1,12

se i ponti termici sono isolati se i ponti termici non sono isolati

attraverso il terreno

0,3 0,42

se i ponti termici sono isolati se i ponti termici non sono isolati

attraverso il sottotetto

0,90 1,26

se i ponti termici sono isolati se i ponti termici non sono isolati

pavimento su intercapedine

0,90 1,26

se i ponti termici sono isolati se i ponti termici non sono isolati

verso un edificio adiacente

0,50 0,70

se i ponti termici sono isolati se i ponti termici non sono isolati

verso una porzione entità adiacente di edificio

0,30 0,42

se i ponti termici sono isolati se i ponti termici non sono isolati

Fattore di correzione della temperatura - f∆θ (vedere punto 9.1.1)

D.7.3

I valori predefiniti del fattore di correzione della temperatura, f∆θ, per ambienti riscaldati a temperature maggiori rispetto agli ambienti riscaldati adiacenti, per esempio un bagno, sono indicati nel prospetto D.12. prospetto D.12

Fattore di correzione della temperatura, f∆θ Temperatura interna di progetto dell’ambiente:

f∆θ

normale

1,0

più alta

1,6

UNI EN 12831:2006

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APPENDICE (normativa)

NA VALORI E PARAMETRI NAZIONALI PER IL CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO (PUNTI DA 6 A 9)

NA.1

Scopo e campo di applicazione La presente appendice specifica i dati normativi di ingresso da utilizzare nel calcolo del carico termico di progetto, nei punti da 6 a 9. I valori dei dati e i parametri dei prospetti che seguono nella presente appendice sono stati determinati su base nazionale e sono conformi a quanto previsto nell'appendice D.1.

NA.2

Riferimenti normativi La presente appendice nazionale rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente appendice nazionale come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI 5364:1976 Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Regole per la presentazione dell’offerta e per il collaudo UNI 10349:1994 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici UNI 10379:2005 Riscaldamento degli edifici - Fabbisogno energetico convenzionale normalizzato UNI EN ISO 13789:2001Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di calore per trasmissione - Metodo di calcolo

NA.3

Dati climatici (vedere punto 6.1) La temperatura esterna di progetto θe e la temperatura esterna media annuale θm.e per i capoluoghi di provincia, sono fornite, in assenza di norme specifiche, dal prospetto NA.1 che segue. prospetto NA.1

Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale

Prov.

Comune

Alt.

z

GG

θe (°C)

θm·e (°C)

AG

Agrigento

230

B

729

3

18,2

AL

Alessandria

95

E

2 559

-8

12,8

AN

Ancona

16

D

1 688

-2

15,1

AO

Aosta

583

E

583

-10

10,4

AP

Ascoli Piceno

154

D

1 698

-2

14,8

AQ

L’Aquila

714

E

2 514

-5

12,1

AR

Arezzo

246

E

2 104

0

14,1

AT

Asti

123

E

2 617

-8

12,3

AV

Avellino

348

D

1 742

-2

13,9

BA

Bari

5

C

1 185

0

16,4

BG

Bergamo

249

E

2 533

-5

13,5

BI

Biella

420

E

2 589

-9

10,8

BL

Belluno

383

E

2 936

-10

11,2

BN

Benevento

135

C

1 316

-2

14,3

BO

Bologna

54

E

2 259

-5

14,2

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 65

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prospetto NA.1

Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)

Prov.

Comune

Alt.

z

GG

θe (°C)

θm·e (°C)

BR

Brindisi

15

C

1 083

0

16,6

BS

Brescia

149

E

2 410

-7

13,5

BZ

Bolzano

262

E

2 791

-15

12,6

CA

Cagliari

4

C

990

3

17,6

CB

Campobasso

701

E

2 346

-4

12,7

CE

Caserta

68

C

1 013

0

17,1

CH

Chieti

330

D

1 556

0

15,0

CL

Caltanissetta

568

D

1 550

0

15,8

CN

Cuneo

534

F

3 012

-10

11,4

CO

Como

201

E

2 228

-5

13,3

CR

Cremona

45

E

2 389

-5

13,0

CS

Cosenza

238

C

1 317

-3

16,6

CT

Catania

7

B

833

5

18,2

CZ

Catanzaro

320

C

1 328

-2

16,1

EN

Enna

931

E

2 248

-3

13,4

FE

Ferrara

9

E

2 326

-5

13,1

FG

Foggia

76

D

1 530

0

14,1

FI

Firenze

40

D

1 821

0

14,8

FO

Forlì

34

D

2 087

-5

14,2

FR

Frosinone

291

E

2 196

0

11,8

GE

Genova

19

D

1 435

0

16,1

GO

Gorizia

84

E

2 333

-5

13,1

GR

Grosseto

10

D

1 550

0

15,2

IM

Imperia

10

C

1 201

0

14,7

IS

Isernia

423

D

1 866

-2

13,7

KR

Crotone

8

B

899

0

16,5

LC

Lecco

214

E

2 383

-5

13,4

LO

Lodi

87

E

2 592

-5

13,1

LE

Lecce

49

C

1 153

0

17,1

LI

Livorno

3

D

1 408

0

15,7

LT

Latina

21

C

1 220

2

15,7

LU

Lucca

19

D

1 715

0

14,8

MC

Macerata

315

D

2 005

-2

13,6

ME

Messina

3

B

707

5

18,5

MI

Milano

122

E

2 404

-5

13,7

MN

Mantova

19

E

2 388

-5

13,9

MO

Modena

34

E

2 258

-5

13,3

MS

Massa Carrara

65

D

1 525

0

14,9

MT

Matera

200

D

1 418

-2

16,6

NA

Napoli

17

C

1 034

2

18,2

NO

Novara

159

E

2 463

-5

12,8

NU

Nuoro

546

D

1 602

0

14,6

OR

Oristano

9

C

1 059

3

16,6

© UNI

Pagina 66

UNI EN 12831:2006

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prospetto NA.1

Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)

Prov.

Comune

Alt.

z

GG

θe (°C)

θm·e (°C)

PA

Palermo

14

B

751

5

18,0

PC

Piacenza

61

E

2 715

-5

12,1

PD

Padova

12

E

2 383

-5

12,8

PE

Pescara

4

D

1 718

2

16,1

PG

Perugia

493

E

2 289

-2

13,2

PI

Pisa

4

D

1 694

0

15,0

PN

Pordenone

24

E

2 459

-5

12,2

PO

Prato

61

D

1 668

0

15,2

PR

Parma

57

E

2 502

-5

13,4

PS

Pesaro e Urbino

11

D

2 083

-2

13,4

PT

Pistoia

67

D

1 885

0

14,5

PV

Pavia

77

E

2 623

-5

12,6

PZ

Potenza

819

E

2 472

-3

12,5

RA

Ravenna

4

E

2 227

-5

12,1

RC

Reggio Calabria

15

B

772

3

18,1

RE

Reggio Emilia

58

E

2 560

-5

12,7

RG

Ragusa

502

C

1 324

0

17,0

RI

Rieti

405

E

2 324

-3

12,7

RM

Roma

20

D

1 415

0

16,3

RN

Rimini

5

E

2 139

-5

13,6

RO

Rovigo

7

E

2 466

-5

13,3

SA

Salerno

4

C

994

2

18,4

SI

Siena

322

D

1 943

-2

14,0

SO

Sondrio

307

E

2 755

-10

11,9

SP

La Spezia

3

D

1 413

0

14,2

SR

Siracusa

17

B

799

5

18,2

SS

Sassari

225

C

1 185

2

16,1

SV

Savona

4

D

1 481

0

15,8

TA

Taranto

15

C

1 071

0

17,1

TE

Teramo

265

D

1 834

0

14,3

TN

Trento

194

E

2 567

-12

15,9

TO

Torino

239

E

2 617

-8

12,4

TP

Trapani

3

B

810

5

18,2

TR

Terni

130

D

1 650

-2

15,2

TS

Trieste

2

D

1 929

-5

14,6

TV

Treviso

15

E

2 378

-5

13,4

UD

Udine

113

E

2 323

-5

13,6

VA

Varese

382

E

2 652

-5

10,5

VB

Verbania

197

E

2 426

-5

13,1

VC

Vercelli

130

E

2 751

-7

12,4

VE

Venezia

1

E

2 345

-5

13,8

VI

Vicenza

39

E

2 371

-5

13,2

VR

Verona

59

D

2 068

-5

13,7

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 67

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prospetto NA.1

Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)

Prov.

Comune

Alt.

z

GG

θe (°C)

θm·e (°C)

VT

Viterbo

326

D

1 989

-2

14,8

VV

Vibo Valentia

476

D

1 586

-3

15,0

NA.4

-

La temperatura convenzionale di progetto dell’aria esterna è quella prevista dalla UNI 5364;

-

la temperatura esterna media annuale è la media aritmetica delle temperature medie mensili fornite dalla UNI 10349;

-

i dati relativi agli altri comuni vanno ricavati con i criteri previsti dalla UNI 10349 per la determinazione della temperatura dell'aria esterna.

Temperatura interna di progetto (vedere punto 6.2) Il prospetto NA.2 che segue, fornisce la temperatura interna di progetto per diversi locali aventi diverse destinazioni d’uso. prospetto NA.2

Temperature interne di progetto Tipo di locale dell’edificio

NA.5

Temperatura interna di progetto (°C)

Ufficio singolo

20

Uffici a spazio aperto

20

Sala conferenze

20

Auditorium

20

Bar -Ristorante

20

Aule scolastiche

20

Scuola materna

20

Asilo nido

22

Supermercato

16

Locali di abitazione

20

Bagni

24

Chiese

15

Musei -Gallerie

16

Dati dell’edificio (vedere punto 6.3) Le dimensioni da utilizzare nel calcolo sono quelle previste dalla UNI EN ISO 13789. I valori della trasmittanza lineare dei ponti termici e tutto il calcolo, nel suo complesso, devono essere coerenti con il tipo di dimensioni utilizzato. Il tipo di dimensioni utilizzato deve essere chiaramente specificato nel rapporto di calcolo.

NA.6

Dispersioni di progetto per trasmissione

NA.6.1

Coefficiente di dispersione H T,ie (vedere punto 7.1.1)

NA.6.1.1

Fattori di correzione per esposizione e k, e l Il valore del fattore di esposizione e k = e l, è fornito dal prospetto che segue, applicabile agli edifici direttamente soleggiati.

UNI EN 12831:2006

© UNI

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Fattore di esposizione ek = el

prospetto NA.3 a

Fattore di esposizione ek = el N

NE

E

SE

S

SO

O

NO

1,20

1,20

1,15

1,10

1,00

1,05

1,10

1,15

In caso di consistente schermatura, dovuta ad ostacoli permanenti di qualsiasi tipo, i valori di ek = el possono essere aumentati discrezionalmente dal progettista fino al valore relativo all'esposizione nord.

Dispersioni per trasmissione lineare - Fattore di correzione fc

NA.6.1.2

Il valore del fattore di correzione fc, richiesto per il calcolo semplificato dei ponti termici, è fornito dai prospetti che seguono. prospetto NA.3 b

Fattore di correzione fc (W/m2×K) per strutture edili verticali

Numero di solette "passanti"1)

Numero di pareti "passanti"1)

Volume del locale V ≤100 m3

Volume del locale V >100 m3

0

0,05

0

1

0,10

0

2

0,15

0,05

0

0,20

0,10

1

0,25

0,15

2

0,30

0,20

0

0,25

0,15

1

0,30

0,20

2

0,35

0,25

0

1

2 1)

Vedere figura NA.1.

prospetto NA.3 c

Fattore di correzione fc (W/m2×K) per strutture edili orizzontali

Solette leggere (legno, metallo…)

0

Solette pesanti (calcestruzzo…) Numero di lati in contatto con l’ambiente esterno

prospetto NA.3 d

1

0,05

2

0,10

3

0,15

4

0,20

Fattore di correzione fc (W/m2×K) per aperture

Area della struttura edilizia (m2)

fc (W/m2×K)

0 - 2 m2

0,50

>2 - 4 m

2

0,40

>4 - 9 m

2

0,30

>9 - 20 m >20 m

2

2

UNI EN 12831:2006

0,20 0,10

© UNI

Pagina 69

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figura

NA.1

Esempio di strutture edilizie con isolamento termico interrotto e con isolamento termico non interrotto Legenda 1 Isolamento termico 2 Interruzione dell’isolamento termico a) Struttura edilizia con isolamento termico interrotto b) Struttura edilizia con isolamento termico non interrotto

L’applicazione del metodo semplificato per il calcolo dei ponti termici è vivamente sconsigliata in sede nazionale in quanto molto imprecisa. Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo dei ponti termici semplificato, questa scelta deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo, illustrandone le ragioni.

Dispersioni H T,iue attraverso vani non riscaldati (vedere punto 7.1.2)

NA.6.2

I valori del fattore di riduzione bu sono forniti, per diverse situazioni, dal prospetto NA.4 che segue. prospetto NA.4

Fattore di riduzione bu per il calcolo delle dispersioni attraverso vani non riscaldati bu (-)

Tipo di vano Locali/numero di pareti del vano non riscaldato rivolte verso l’ambiente esterno Con una parete esterna

0,4

Senza serramenti esterni e con almeno due pareti esterne

0,5

Con serramenti esterni e con almeno due pareti esterne (per esempio garage)

0,6

Con tre pareti esterne (per esempio vani scala esterni)

0,8

Cantine Senza finestre/serramenti esterni

0,5

Con finestre/serramenti esterni

0,8

Sottotetti Il tasso di ventilazione del sottotetto è elevato, (per esempio. tetti ricoperti con tegole o altri materiali di copertura non a tenuta) senza rivestimento con feltro o assito Altri tetti non isolati Tetti isolati

1,0 0,9 0,7

Disimpegni interni (senza muri esterni -ricambio d'aria minore di 0,5 vol/h) 2

0

3

Disimpegni ventilati (aperture/volume >0,005 m /m )

1,0

Solette sospese (soletta sopra vespaio)

0,8

NA 6.3

Dispersioni H T,ig attraverso il terreno (vedere punto 7.1.3) I valori di Uequiv,k vanno determinati tramite i grafici da 3 a 6 del punto 7.1. UNI EN 12831:2006

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I valori dei fattori fg1, fg2, e GW sono i seguenti:

fg1

= 1,45;

fg2

secondo il punto 7.1.3 tenendo conto della temperatura esterna media annuale;

GW = 1,00 se la distanza prevista tra la falda e la soletta è maggiore di 1 m; = 1,15 se la distanza prevista tra la falda e la soletta è minore di 1 m.

NA 6.4

Dispersioni H T,ij da o verso zone riscaldate a temperatura diversa (vedere punto 7.1.4)

NA.6.4.1

Generalità I valori della temperatura da considerare nelle zone adiacenti sono forniti dal prospetto NA.5 che segue. prospetto NA.5

Valori di temperatura dei vani adiacenti

Calore trasferito dal vano riscaldato (i) verso: Locale adiacente, all’interno di una stessa unità immobiliare

Locale adiacente appartenente ad un’altra unità immobiliare (appartamento)

Locali adiacenti appartenenti ad un altro edificio (riscaldato o non riscaldato)

θint,j deve essere specificata - per esempio bagni, locali di deposito; - per esempio influenza del gradiente di temperatura verticale.

Ove non stabilito contrattualmente, la temperaturaθint,A si calcola come di seguito specificato

θme

θme è la temperatura esterna media annuale. NA 6.4.2

Calcolo di θint, A La temperatura ambiente θint,A da adottare, si calcola diversamente se si è in presenza di: a)

case destinate ad occupazione prevalentemente continua;

b)

case destinate ad occupazione saltuaria (per esempio case per vacanza).

Nel caso a), l’ipotesi convenzionale ai fini del calcolo è che ogni unità immobiliare adiacente sia l’unica non riscaldata nell’edificio, per cui la sua temperatura sarà:

θint,A (a) = θint,i - ba × (θint,i - θe)

∑Se × U e b a = --------------------------------------------------------S × ∑ i U i + ∑Se × U e dove:

Se

sono le superfici del locale adiacente appartenente ad un'altra unità immobiliare, rivolte verso l’esterno;

Ue

sono le trasmittanze delle pareti di superficie Se;

Si

sono le superfici del locale adiacente appartenente ad un'altra unità immobiliare rivolte verso unità immobiliari riscaldate;

Ui

sono le trasmittanze delle pareti divisorie di superfici S i.

Per gli edifici di cui al caso b) l’ipotesi convenzionale ai fini del calcolo è che l'unità immobiliare di cui si effettua il calcolo delle dispersioni sia l'unica riscaldata, per cui la temperatura delle unità immobiliari adiacenti è:

θint,A (b) = θint,i - bb × (θint,i - θe)

∑ S e,E × U e,E b b = -----------------------------------------------------------------------------∑ S i,AR × U i,AR + ∑ S e,E × U e,E dove:

Se,E sono le superfici della parte non riscaldata dell’edificio (escluse quindi quelle dell'unità immobiliare riscaldata) rivolte verso l’esterno; Ue,E sono le trasmittanze delle pareti di superficie Se,E;

UNI EN 12831:2006

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S i,ARsono le superfici dell’unità immobiliare riscaldata, adiacenti ad altre unità immobiliari ritenute non riscaldate; U i,ARsono le trasmittanze delle pareti divisorie di superficie S i,AR. Il limite inferiore di θint,A (b) è la temperatura antigelo di 4 °C, che il progettista dovrà garantire, con sistemi automatici, nelle unità immobiliari non riscaldate. Ai fini della presente norma, il coefficiente b può essere determinato in modo approssimato avvalendosi del prospetto sotto riportato. Il prospetto fornisce i coefficienti ba in funzione della percentuale di superficie dell’unità immobiliare adiacente rivolta verso l’esterno e del rapporto fra le trasmittanze delle pareti interne ed esterne ed i coefficienti bb esclusivamente nella riga relativa alla percentuale P pari all’80%. prospetto NA.6

Coefficiente di posizione b Coefficiente di posizione b

P (%)

R = U i,m/Ue,m <2 (poco isolato)

R = U i,m/Ue,m fra 2 e 3 (isolato)

R = U i,m/Ue,m >3 (molto isolato)

10

0,08

0,05

0,03

20

0,15

0,10

0,05

30

0,22

0,16

0,11

40

0,30

0,22

0,16

50

0,40

0,28

0,22

60

0,50

0,40

0,30

70

0,60

0,50

0,40

80

0,74

0,63

0,53

90

0,86

0,78

0,72

dove: il coefficiente b è espresso in funzione di R = U i,m/Ue,m e di P dove:

U i,m è la trasmittanza media delle pareti che separano l'unità immobiliare contigua da quella in esame, in W/m2×K; Ue,m è la trasmittanza media delle pareti esterne disperdenti, in W/m×2K; P

è la superficie delle pareti esterne, espressa in percentuale della superficie totale dell'involucro dell'unità immobiliare. A scopo semplificativo si conviene di considerare una percentuale del: 10% per ogni parete esterna dell'unità immobiliare; 30% per pavimento o soffitto disperdente; 15% per pavimento su cantina o su terreno.

Le temperature θint,A(a) e θint,A(b) sono le temperature da attribuire alle unità immobiliari adiacenti a quella in esame, considerata alla temperatura interna di progetto θint,i.

NA.7

Dispersioni di progetto per ventilazione H V,i (vedere punto 7.2)

NA.7.1

Generalità I ricambi dovuti alla sola infiltrazione attraverso i serramenti sono generalmente inferiori ai ricambi dovuti per il mantenimento della qualità dell'aria. Ove i ricambi per infiltrazioni superassero quelli previsti per fini igienici è opportuno riconsiderare la scelta dei serramenti.

UNI EN 12831:2006

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Tasso minimo di ricambio d’aria esterna, nmin

NA.7.2

Il numero minimo di ricambi d’aria esterna nmin da considerare nel calcolo è fornito dal prospetto NA.7 che segue, per i diversi tipi di locali. prospetto NA.7

Tasso minimo di ricambio di aria esterna per edifici residenziali, nmin nmin (h-1)

Tipo di locale Locale di abitazione (predefinito)

0,5

Cucina

1,5

Bagno

2,0

Per altre destinazioni d'uso, vedere UNI 10379.

Coefficiente di schermatura e

NA.7.3

I valori del coefficiente di schermatura e sono forniti dal prospetto NA.8 che segue. prospetto NA.8

Coefficienti di schermatura e (-)

Coefficiente e per classi di schermatura

Vano riscaldato con una apertura esposta

Vano riscaldato con più di una apertura esposta

Nessuna schermatura: edifici in zone ventose, edifici emergenti in altezza in centri abitati

0,03

0,05

Schermatura moderata: edifici in campagna con alberi o altri edifici intorno ad essi, periferie

0,02

0,03

Schermatura pesante: edifici di altezza media nei centri abitati, edifici nei boschi

0,01

0,02

Per locali privi di aperture verso l’esterno, e = 0.

Fattore di correzione per l’altezza ε

NA.7.4

Il prospetto NA.9 che segue fornisce i valori del fattore di correzione ε per diverse altezze del locale considerato rispetto al terreno. prospetto NA.9

Fattore di correzione per l’altezza ε (-)

Altezza del locale riscaldato "i" sopra il livello del terreno (m) (dal centro del locale al livello del terreno)

Fattore di correzione per l’altezza ε

0 -10

1

>10 -30

1,2

oltre 30

1,5

Valori del trafilamento d'aria n50

NA.7.5

I valori del trafilamento d'aria n50 sono forniti dal prospetto NA.10 che segue, per diversi tipi di costruzione. prospetto NA.10

Valori del trafilamento d'aria per l’intero edificio n50 (1/h) Grado di tenuta all’aria dell’involucro edilizio (qualità dei serramenti)

Tipo di costruzione

alto (porte e finestre con elevate qualità di tenuta)

medio (finestre con doppio vetro, tenuta normale)

basso (finestre con vetro singolo, bassa tenuta)

Appartamenti unifamiliari

<4

4 -10

>10

Altri appartamenti o edifici

<2

2 -5

>5

I valori del trafilamento d'aria degli edifici possono essere espressi con differenze di pressione diverse da 50 Pa. In tal caso gli altri coefficienti (schermatura) vanno adattati. UNI EN 12831:2006

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NA.8

Vani riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3) Il fattore di ripresa fRH è fornito dai prospetti NA.11a e NA.11b per differenti destinazioni d’uso dell’edificio. I prospetti si riferiscono alle dimensioni interne del pavimento e possono essere utilizzate per locali aventi un’altezza media non maggiore di 3,5 m. La massa effettiva degli edifici è data per tre categorie, come di seguito descritto. Edifici di massa alta: solette di cemento e muri in mattoni pieni o cemento, edifici isolati a cappotto; Edifici di massa media: solette di cemento e muri leggeri, edifici con isolamento termico posto nell’intercapedine dei tamponamenti esterni con masse modeste verso l’interno (spessore pareti interne da 5 cm a 10 cm); Edifici di massa bassa: solette e muri di tipo leggero, edifici isolati termicamente sul lato interno della parete. prospetto NA.11a

Fattore di ripresa fRH per edifici non residenziali - Abbassamento notturno per un massimo di 12 h fRH (W/m2)

Tempo di ripresa (h)

Caduta di temperatura impostata per l'attenuazione (K) 2

1)

Massa dell’edificio

1)

4

Massa dell’edificio

Massa dell’edificio

bassa

media

alta

bassa

media

alta

bassa

media

alta

1

18

23

25

27

30

27

36

27

31

2

9

16

22

18

20

23

22

24

25

3

6

13

18

11

16

18

18

18

18

4

4

11

16

6

13

16

11

16

16

Negli edifici ben isolati e a buona tenuta all’aria è molto improbabile che la temperatura ambiente discenda durante l’abbassamento notturno di oltre 2 K o 3 K. La discesa dipenderà comunque dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

prospetto NA.11b

Fattore di ripresa fRH per edifici residenziali - Abbassamento notturno per un massimo di 8 h fRH (W/m2)

Tempo di ripresa (h)

Caduta di temperatura impostata per l'attenuazione (K) 1)

2

3

Massa dell’edificio

Massa dell’edificio

Massa dell’edificio

alta

alta

alta

1

11

22

45

2

6

11

22

3

4

9

16

4

2

7

13

1

1)

3

Negli edifici ben isolati e a buona tenuta all’aria è molto improbabile che la temperatura ambiente discenda durante l’abbassamento notturno di oltre 2 K o 3 K. La discesa dipenderà comunque dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

NA.9

Metodo di calcolo semplificato (vedere punto 9)

NA.9.1

Limitazioni d’uso L’applicazione del metodo semplificato è limitata ad edifici aventi volume riscaldato non maggiori di 500 m3, qualunque sia il numero di unità immobiliari presenti. Tale applicazione è comunque vivamente sconsigliata in sede nazionale perché la valutazione dei ponti termici può dare luogo ad imprecisioni significative.

UNI EN 12831:2006

© UNI

Pagina 74

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Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo semplificato, questa scelta deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo. In tal caso, i parametri da utilizzare sono indicati nei punti seguenti.

Fattore di riduzione della temperatura fk

NA.9.2

Il fattore di riduzione della temperatura fk utilizzato dal metodo semplificato è fornito dal prospetto NA.12 che segue. Fattore di riduzione della temperatura fk (-) - Metodo di calcolo semplificato

prospetto NA.12

fk

Commenti

Direttamente verso l’esterno

1,0 1,4 1,0

I ponti termici sono stati isolati I ponti termici non sono stati isolati Finestre, porte

Attraverso vani non riscaldati

0,6

Attraverso il terreno

0,5

Attraverso il soffitto

0,9

Solette sospese

0,9

Verso un edificio adiacente

0,5

Verso un’unità immobiliare adiacente

0,3

Dispersioni:

Fattore di temperatura f∆θ per temperature di progetto più elevate

NA.9.3

Il fattore f∆θ utilizzato nel metodo di calcolo semplificato è fornito dal prospetto NA.13 che segue. prospetto NA.13

Fattore di temperatura f∆θ per temperature di progetto più elevate Tipo di locale

Fattore f∆θ

Temperatura di progetto normale

1,0

Temperatura di progetto più elevata

1,2

UNI EN 12831:2006

© UNI

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BIBLIOGRAFIA CR 1752 prEN 13465 EN ISO 7730

EN ISO 13789 prEN ISO 13790 prEN ISO 15927-5

UNI EN 12831:2006

Ventilation for buildings - Design criteria for the indoor environment Ventilation for buildings - Calculation methods for the determination of air flow rates in dwellings Moderate thermal environments _ Determination of the PMV and PPD indices and specifications of the conditions for thermal comfort Thermal performance of buildings - Transmission heat loss coefficient - Calculation method (ISO 13789:1999) Thermal performance of buildings - Calculation of energy use for heating (ISO/DIS 13790:1999) Hygrothermal performance of buildings - Calculation and presentation of climatic data - Part 5: Winter external design air temperatures and related wind data (ISO/DIS 15927-5:2002)

© UNI

Pagina 76

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UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio, 2 20137 Milano, Italia

Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.

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