Mens Health Italia Maggio 2015

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SOPRAVVIVERE! per quanti giorni riusciresti a restare vivo in un mondo ritornato selvaggio senza internet, auto, telefoni, luce, case e supermercati?

LEWIS HAMILTON

THE BODY OF SPEED

UN CORPO DA FORMULA 1

20 INGREDIENTI PER LA PILLOLA DELLA FELICITÀ

CUCINARE FA SCHIFO? Fallo una volta alla settimana e smettila di mangiare male! NUMERO 166

€ 3,50 IN ITALIA - MENSILE

Maggio 2015 www.menshealth.it

SEX 6KILLER Se vuoi continuare a farlo impara questi trucchi!

NO SMOKING! IL FUMO ELETTRONICO FA MALE?

TRX

SUSPENSION TRAINING PASSATO, PRESENTE e FUTURO , DELL ALLENAMENTO

SFIDA DA BAR Scopri quanto vali come uomo

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Moda Tutto in stile militare per un look comodo e pratico, da vero pilota...

A sinistra cappello da aviatore in pelle e fodera interna Stetson, bomber in pelle di agnello ad effetto invecchiato Parajumpers, pantalone in gabardine Avirex. A destra parka in cotone Bosideng, polo in piquet Robe di Kappa, pantalone chino in cotone Timberland e occhiali da sole in metallo leggero Barton Perreira.

L’editoriale

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GRANDE VALE!

Q DIVENTARE GRANDI NON È PIÙ UN TABÙ. Valentino Rossi lo ha sempre detto ma adesso ha deciso anche di dimostrarlo: che grandi non significa essere scoppiati, e nemmeno bolliti o in declino. Grandi, lo dice la parola, significa di più, più esperti, più bravi, più convinti e - perché no - anche più furbi e opportunisti, parole queste che non vanno intese nel senso spregiativo che hanno ogni giorno sulle pagine della cronaca politica, ma come indicatori di una capacità di essere al posto giusto nel momento giusto, di saper cogliere le occasioni che contano, di saper scegliere a colpo sicuro tra ciò che è bene e ciò che è male, di sapersi organizzare, coordinare, gestire, migliorare. Intelligenza allo stato puro: ecco che cos’è la sostanza che ci fa diventare grandi. Che non vuol dire per forza tecnica e complicazioni, né tantomeno scienza o fantascienza, o essere digitali e saper usare strumenti complicati. È intelligenza quella del contadino che semina nel giorno giusto, come lo è quella del muratore che mette il mattone dove va messo, o di chi imbottiglia il vino nelle botti perfette, di chi usa internet e i social “qb” (quanto basta), o di chi sa cucinare bene per mangiare meglio senza perdere troppo tempo. L’intelligenza, insomma, che ci porta ovunque, che ci fa progredire nella nostra vita scegliendo le cose giuste, amando nel modo migliore, selezionando gli affetti, le distrazioni, le amicizie, le passioni. Che ci fa essere felici senza per forza avere tanto né tantomeno tutto. E che ci salva la vita quando ci fa guidare senza bere alcolici o inviare sms, che ci fa fare sport senza farci male, ci fa allenare nel modo giusto, ci fa vincere la nostra faticosa, stressante, ripetitiva, estenuante, a volte estrema e pericolosa sfida quotidiana (chiedetelo a Valentino o Hamilton quando sfrecciano a 300 km/h, ma anche a Dave Canterbury quando è da solo nella foresta...). Una sfida che a volte è da prendere sul serio ma che altre volte, come quella che trovate qui a pagina 106, serve solo a sentirsi più uniti e più amici. A divertirsi, insomma. Che poi è quello che sa fare meglio chi è intelligente, come Valentino, ancora lui. Ma non erano i ragazzini quelli che una volta si divertivano di più? Vuoi vedere che era tutta una balla? Enrico Barbieri [email protected]

GLI UOMINI DISCUTONO, LA NATURA AGISCE VOLTAIRE

4 MENSHEALTH.IT |

Some of us stay home and some don’t. Vinci un’avventura di tre giorni in Scozia con il tuo migliore amico

THE NEW

SHOCK COLLECTION

Scopri come su

.com/TimexItalia

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Diego Occhiuzzi si è avvicinato alla scherma a 6 anni ed è stato subito amore. La consacrazione è arrivata alle Olimpiadi…

La velocità e il corpo: molti pensano che un pilota non sia un atleta. Lewis Hamilton ci ha fatto vedere che cosa devi mettere dentro la tuta prima di salire su una Formula 1. I suoi sacrifici, il suo allenamento, un fisico perfetto e le sue convinzioni....

Hai mai pensato ad alternare diversi tipi di corsa per ottenere un allenamento più performante?

Contributor

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Club

LEWIS HAMILTON “La Formula 1 è pericolosa. In tanti sono morti in questo sport. L’anno scorso c’è stato un grosso incidente in cui un giovane pilota è rimasto gravemente ferito...” 6 MENSHEALTH.IT |

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In questo numero i consigli per dimagrire con il tè verde e per sconfiggere la cefalea, ma anche per eliminare le rughe. Poi: il crossfit che fa bene ai muscoli, le chiacchiere che fanno bene al cuore, il tuo relax preferito, i consigli per non uccidere il sesso, i 5 errori più comuni che rovinano il tuo workout e tanto altro ancora.

Lewis Hamilton

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Sigarette elettroniche

Attento! Le sigarette elettroniche possono aiutarti a smettere di fumare e salvarti la vita. Ma poi possono creare dipendenza e ucciderti comunque.

Correre meglio

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Cucinare meno cucinare meglio

L’unica vera alternativa a quella di cucinare ogni giorno è quella di cucinare una volta alla settimana e di farlo come si deve!

62

Moda

Giacche in pelle, pantaloni cargo, anfibi, occhiali da sole a goccia e borsoni in nylon con inserti in corda…

Servizio clienti 848.580.569***

*Annuncio pubblicitario con finalità promozionale. Esempio rappresentativo di finanziamento: Tricity 125: Prezzo € 3.490,00 anticipo € 780,00; importo totale del credito € 2.831,95, da restituire in 35 rate mensili ognuna di € 59,00 ed una maxirata finale di € 1.173,00; importo totale dovuto dal consumatore € 3.378,00; TAN 6,68% (tasso fisso) – TAEG 9,17% (tasso fisso). Spese comprese nel costo totale del credito: interessi € 406,05, istruttoria € 0, incasso rata € 3,00 cad. a mezzo SDD, produzione e invio lettera conferma contratto € 1,00; comunicazione periodica annuale € 3,00 cad.; imposte (sostitutiva/bollo) € 16,00. Eventuali contratti relativi a uno o più servizi accessori (es. polizza assicurativa) sono facoltativi. Offerta valida dal 01/04/2015 al 31/05/2015. Condizioni contrattuali ed economiche nelle “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” presso le Concessionarie. Salvo approvazione di Santander Consumer Bank. **Validità a partire dal 02/03/2015, per maggiori informazioni visita una Concessionaria ufficiale Yamaha. ***Costo della chiamata da telefono fisso da tutta Italia pari a quello di una telefonata urbana, per il costo chiamata da cellulare consultare il piano telefonico del proprio operatore. Servizio attivo da Lunedì a Venerdì dalle 09.00 alle 19.00 e il Sabato dalle 09.00 alle 13.00.

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Se la pillola della felicità non la vendono puoi provare a fartela in casa! Il laboratorio è la tua vita e qui trovi gli ingredienti che devi usare.

Se non hai un rivale trovatelo: chi è arrivato in alto lo ha sempre fatto sfidando il suo avversario. Quello che provi per lui non è odio: è la carica che ti fa andare avanti e migliorare.

Non cercare aiuto su internet da un amico. Lo scopo del test è misurare quello che sei e che sai adesso, qui e ora. Buona fortuna!

Lascia a casa la paura e vieni con noi a scuola da Dave Canterbury! Con lui abbiamo fatto un viaggio nell’apocalisse… E siamo sopravvissuti!

La felicità in pillole

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Alessandro Caccia & Ludovica Pagani

La nobile arte della boxe e l’antica saggezza dell’amore: un nobile che vive tirando pugni e una ragazza avventurosa che prova ad affrontarlo... 8 MENSHEALTH.IT |

Rivali è meglio

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Workout TRX

Il Total Resistance eXercise è il metodo più innovativo degli ultimi anni nel panorama dell’allenamento!

Sfida da bar

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Survivor

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“NELLE STORIE AIUTIAMO SEMPRE QUALCUNO, MA NELLA REALTÀ NON AIUTIAMO MAI NESSUNO!”

Fatti delle domande

CORMAC MCCARTHY, LA STRADA

MH Life

Libri, Grooming, viaggi, musica, story...

ASK MH

Global Editions/ EDITORS-IN-CHIEF Australia LUKE BENEDICTUS Brasile AIRTON SELIGMAN Bulgaria VLADIMIR KONSTANTINOV

Direttore Responsabile

Piero Bacchetti Executive Director

Enrico Barbieri Art Director

Giorgio Meo Text Editor

Giuliano Donati Stylist

Erika Guerrisi Editorial Assistant

Elisabetta Brivio Special Contributors

Loris Casadei - Rachele Sangiuliano - Diego Occhiuzzi - Massimo Visconti

Cina ZHOU SONG Croazia ROBERT FRKOVIC Francia PATRICK GUERINET Germania MARKUS STENGLEIN Grecia VASSILIS GEORGAKAKOS Ungheria MÁTÉ PÁSZTOR India AROON PURIE Indonesia CHICHI BERNARDUS Italia ENRICO BARBIERI Kazakistan ANDREY MANUYLOV Malesia JOHN ING

Contributors Flavia Vimercati, Ottavio Mantovani, Remigio Zena

Mongolia MUNKHDELDGER TUVSHIN

Photo

Olanda RONALD JANUS

Dario Altamura, Luca De Nardo, Zohar Lazar, Sam Kaplan, David Clerihew, Crossfingers Photographers © Fotolia © shutterstock Operations

Paolo Cionti

Filippine ALLAN MADRILEJOS Polonia KRZYSZTOF KOMAR Portogallo PEDRO LUCAS Romania MIHAI GHIDUC

Technical Department

Russia KIRILL VISHNEPOLSKY

Advertising Director

Serbia e Montenegro IVAN RADOJCIC

Alberto Origgi, Lorenzo Pucci Paolo Pozzi

Singapore KELVIN TAN Sud Africa JASON BROWN

Spagna JORDI MARTINEZ

RODALE INTERNATIONAL

Thailandia CHATCHAWIN UNHANUN

SENIOR VICE PRESIDENT, RODALE INTERNATIONAL

South Korea SEUNG KWAN PAIK

Stampa ARTI GRAFICHE BOCCIA spa - VIA TIBERIO CLAUDIO FELICE, 7 - 84131 SALERNO Distributore SO.DI.P. via Bettola,18 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02-660301 Distributore per l’estero SO.DI.P SPA- via Bettola, 18 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02-66030400Fax 02-66030269 e-mail: [email protected] Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, S/NA Registrazione del Tribunale di Milano n. 289 del 12/04/2000

Turchia FATIH BÜYÜKBAYRAK Gran Bretagna TOBY WISEMAN

ARGENTINA

CHILE

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Diego Occhiuzzi nasce il 30 aprile 1981 a Napoli. Atleta del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, è uno schermidore azzurro specializzato nella sciabola. Sposato, è padre di una bimba. “Partecipare al parto e vedere la nascita della propria figlia è un’emozione indescrivibile.”

CREDIBILE PERCHÉ ACCESSIBILE Il raggiungimento di un obiettivo, la soddisfazione per avercela fatta. Diego si è avvicinato alla scherma all’età di 6 anni ed è stato subito amore. La consacrazione però è arrivata più tardi alle Olimpiadi di Londra con un argento: ”dopo la vittoria in semifinale ho realizzato che avrei portato a casa una medaglia. Mi ero ripagato di tutti i sacrifici fatti duranti gli anni.” E anche di una piccola rivincita nei confronti di un ex ct che non credeva in lui, e aveva torto. di Rachele Sangiuliano

“Ora porto avanti con il mio nuovo allenatore Luigi Tarantino il sogno di partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio; Luigi è stato anche un mio compagno di squadra e ci lega una forte amicizia, un legame reso ancor più forte dai tanti successi ottenuti insieme in pedana.” Per Diego l’Olimpiade di Rio sarebbe la terza e la vuole fare al top. Dicono che la scherma sia tra gli sport più competitivi e, anche se Diego ha un bellissimo rapporto di amicizia con i compagni di squadra sia in pedana sia nella vita privata, ammette “siamo

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abituati a vincere e vogliamo sempre di più”, uno stile che ben si adatta a uno sport che in Italia è tra i più vincenti in assoluto, situazione che rende la vittoria quasi obbligata per non deludere le aspettative e che inevitabilmente “porta alti livelli di competitività anche all’interno della squadra”. Ma nel cuore dello sciabolatore non c’è solo la scherma. Un posto particolare lo occupa Napoli, la sua città alla quale ha dedicato la vittoria alle Olimpiadi. “Ho sempre voluto fare qualcosa per la mia città, qualcosa di importante, di

PALMARÈS Tante vittorie tra cui le più importanti sono le 3 medaglie olimpiche: argento individuale e bronzo a squadre conquistati a Londra 2012, bronzo a squadre a Pechino 2008. Tra i suoi successi: 2 argenti (2010, 2009) e 2 bronzi a squadre (2007, 2011) ai Campionati del Mondo; 5 ori a squadre ai Campionati Europei (2009, 2010, 2011, 2013, 2014). Immagine gentilmente fornita dall’altleta

DIEGO OCCHIUZZI

grande.” Così dopo l’esperienza Olimpica Diego ha dato vita all’Associazione Milleculure e insieme ad altri grandi dello sport campano come Pino Maddaloni, Massimiliano Rosolino e Ciro Ferrara cerca di portare avanti diversi progetti che promuovano tutte le attività sportive soprattutto nei quartieri più popolari. Quest’estate, a partire da giugno, ci sarà un villaggio, aperto a tutti, alla mostra Oltremare nel quartiere Fuorigrotta di Napoli. Tantissimo sport, eventi e concerti: “Per tre mesi Milleculure darà la possibilità ai ragazzi di impegnare il loro tempo attraverso nuove e divertenti attività”. “Il mio sogno è un futuro in cui lo sport sia parte integrante della vita di tutti in maniera attiva, così da star meglio con se stessi e con gli altri.” Credibile perché accessibile, d’altronde, è il motto dell’associazione Milleculure. Ai giovani che si avvicinano allo sport Diego consiglia di divertirsi e non pensare ai soldi, perché ciò che rende felici è prima di tutto riuscire in un obiettivo e dare così un senso alla propria vita. Una vita che deve essere sempre piena di emozioni positive e, infatti, Diego ne ha già vissute tante nello sport come nella vita. Quella più grande in pedana a Londra quando ha realizzato che grazie alla vittoria in semifinale avrebbe messo al collo una medaglia Olimpica, mentre nella vita, come ogni papà, l’esperienza di aver assistito al parto: “veder nascere tua figlia è un’emozione indescrivibile”.

CURIOSITÀ Diego è testardo e fatalista, crede nel destino ed è convinto che la vita ti metta davanti a delle scelte che delineeranno il tuo cammino, ma anche a delle strane coincidenze: due giorni prima di partire per le Olimpiadi, durante una gita in barca per pescare con i compagni della Nazionale, Diego era l’unico che non riusciva a prendere neanche un pesce. A un certo punto ha detto “non mi interessa vincere la medaglia d’oro, mi va bene anche un secondo posto, però almeno fammi prendere un pesce!” e così è successo.

/Club

FROZEN & FITNESS Raffreddare le gambe prima di una gara può aiutarti ad andare più veloce, lo rivela uno studio inglese. In condizioni di caldo e umido, i corridori professionisti che hanno applicato delle fasce contenenti ghiaccio istantaneo sui quadricipiti e sui tendini durante il riscaldamento pre-gara hanno ridotto il loro tempo sui 5 km di 85 secondi rispetto a chi non ha usato questo accorgimento. Raffreddare i muscoli prima di un uso intenso contrasta gli effetti negativi del surriscaldamento, soprattutto nello sprint finale. Fai come loro: compra delle fasce elastiche per fissare il ghiaccio istantaneo o usa pantaloncini a compressione graduata con le tasche dove puoi inserire questo genere di ghiaccio. Poi “scalda i motori” (ma solo in senso figurato) e vai!

IL SEGRETO DELLA VELOCITÀ

Fotografia di Claire Benoist

Fotografie di Levi Brown

Maggio/2015

Fotografia di Claire Benoist

Riscaldati con il ghiaccio e brucia i rivali

| MENSHEALTH.IT 13

Battito medio % media di frequenza Livello di fatica media (% di VO2 max) cardiaca massima raggiunta

LACRIME, SUDORE E… CROSSFIT!

Gli uragani e il CrossFit hanno una cosa in comune: i più brutali hanno il nome di una donna. Quando gli scienziati della Kennesaw State University hanno studiato Cindy, uno dei circuiti a tempo del CrossFit, hanno scoperto che facendo questi esercizi che coinvolgono tutto il corpo in un tempo prestabilito si bruciano 261 calorie in soli 20 minuti. Come puoi vedere nel disegno qui accanto, sono quasi le stesse calorie che bruceresti durante una normale sessione di mezz’ora in palestra.

SUDA CON CINDY Imposta un timer a 20 minuti. Fai 5 pull up, 10 push up e 15 squat in quest’ordine. Questa è una serie. Fai quante serie riesci in 20 minuti.

Pull up

Afferra una sbarra sopra di te con il palmo delle mani verso l’alto e le braccia distese. Sollevati fino a portare il petto alla sbarra. Fermati e poi ritorna alla posizione iniziale.

Tempo totale di allenamento

CROSSFIT WORKOUT CINDY

Calorie bruciate al minuto

Calorie bruciate complessivamente

TIPICO WORKOUT DA PALESTRA*

BPM

156 BPM

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20 min

29 min

13

10

261

289

171

/Muscoli

Club

Push up

Squat

Mettiti in piedi con le gambe leggermente più larghe delle spalle. Spingi indietro i fianchi e abbassati il più possibile. Ritorna alla posizione iniziale.

18

Numero medio di serie completate in 20 minuti dai partecipanti al test.

22

Numero di serie che devi completare per essere considerato in forma da MH.

38

Numero massimo di serie completate dall’atleta di CrossFit Chris Spealler.

*Fonte: Journal of Strength and Conditioning Research. I partecipanti al test hanno fatto una sessione total body con la cable machine.

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A cura di Michael E aster, Illustra zioni di Elias S tein

Mettiti nella posizione dei push up. Con i gomiti contro i fianchi, abbassa il petto fino a portarlo a pochi cm dal pavimento. Fermati e poi ritorna alla posizione iniziale.

7YV[LPULLɉ JHJP WLYPS[\VHSSLUHTLU[V Leggere attentamente le avvertenze riportate sulla confezione Potete trovare i prodotti Multipower nei migliori negozi di integratori e di articoli sportivi, palestre, erboristerie, farmacie

Club

SIX SEX KILLER

Se i preliminari, le lenzuola di seta e qualche candela non bastano a farti vivere il sesso che hai sempre sognato, prova questi consigli per risolvere i 6 problemi più comuni in camera da letto.

SEX KILLER 1

SEX KILLER 2

SEX KILLER 3

Siete entrambi stanchi e stressati Tu vorresti fare sesso per scaricare la tensione accumulata, mentre la tua compagna dice che lo stress uccide la sua libido. Non c’è soluzione. E allora come si può fare? COME FARE Mettiti d’accordo con la tua metà per ritagliarvi alcuni momenti speciali (due volte alla settimana va bene?) da dedicare soltanto a voi due. In quel momento lasciate fuori tutti i problemi, lavorativi e non, spegnete o zittite il cellulare e fate come se foste in riunione: ora si fa e si pensa solo a quello. Tutto il resto può attendere.

La penetrazione le provoca dolore Fare sesso può diventare una tortura se fa male. Il dolore durante la penetrazione è un sintomo tipico di poca lubrificazione o di infezione vaginale. O anche peggio. COME FARE Per prima cosa bisognerebbe che la tua lei andasse dal ginecologo per assicurarsi che non ci siano infezioni o altri problemi. Nel frattempo usate un lubrificante: meglio che sia a base di silicone, che funziona meglio di quelli a base di glicerina. Spruzzane parecchio sul dito e poi infilalo lentamente nella sua vagina, lubrificandola sulle pareti interne e, se lei vuole, anche sull’apertura.

Lei è incinta Se lei aspetta, aspetta anche tu. Quindi calmati. Secondo il Journal of Sexual Medicine il 42% delle donne in attesa si sente meno attraente e il 25% sostiene che il desiderio del partner è calato da quando sa che diventerà padre. COME FARE Prova le posizioni più comode in cui non venga schiacciata la pancia e in cui lei si senta di più a suo agio, per esempio a pecorina o sopra di te. In entrambe potrai goderti al meglio uno dei vantaggi della gravidanza: il seno più gonfio e pieno. Se le palpi il seno stai solo attento ai suoi capezzoli, che durante la gravidanza diventano più sensibili.

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SE LEI È INCINTA METTILA A PECORINA O FALLA STARE SOPRA DI TE: TI GODRAI MEGLIO IL SUO SENO SODO E PROSPEROSO.

D i E l i z a b e t h L a w s o n , M u t a n d e e r e g g i s e n o O n l y H e a r t s ( p e r l e i), b ox e r R i c h e r o r P o o r e r ( p e r l u i); G i o P a s to r i (i c o n c i n e);

Certe volte il sesso funziona come nei film: apri la porta di casa, lei entra, lancia via le scarpe e si slaccia la zip del vestito, tu le salti addosso (mentre spacchi un vaso ma te ne freghi) e lei viene in 2 minuti, urlando così forte che tutti i vicini sanno che cosa sta succedendo. Certe volte. Altre invece sono molto diverse. I bambini si mettono a piangere nel loro lettino proprio quando voi stavate per arrivare al dunque, oppure è lo stufato con il vino rosso che ti fa addormentare sul divano proprio la sera del vostro anniversario. O semplicemente ti smonti quando lei si spoglia come se fosse dal dottore e ti aspetta a letto con il pigiama con gli orsacchiotti. O, viceversa, lei ti guarda inorridita mentre ti avvicini con il pigiama a righe, l’alito puzzolente e le ciabatte… Tranquillo, è tutto normale. Anzi, questi problemi possono anche rendervi più uniti. Ma a tre condizioni: che tu te ne accorgi, che ci ridi sopra e che ti dai da fare per trovare cose nuove da proporre in camera da letto, salvando la vostra vita sessuale. Te la senti di fare questo sforzo? Segui i nostri consigli, evita questi sex killer e poi non ti meravigliare se i tuoi vicini ti denunceranno per schiamazzi notturni.

ULTIME NOTIZIE! Il sesso da ubriachi viene meglio se non dormi

I manichini che indossano la lingerie nelle vetrine mi eccitano. Sono strano?

Ho 25 anni e sono attratto solo dalle donne che hanno il doppio della mia età.

VITTORIO

È insolito ma non è da pervertiti. Non c’è niente di male nell’apprezzare le donne più mature: ci sono molte coppie formate da partner molto distanti tra loro come età anagrafica. Se la cosa non ti dà problemi e non ti mette a disagio fregatene degli altri. Chiediti però se una donna di una certa età potrà darti tutto quello che ti aspetti da una relazione. Se tu i figli li vuoi e ti vergogni a farti vedere con la cinquantenne di turno cercati una ragazza più giovane.

Se non te ne sei comprato uno da portarti a letto direi che è normale. Il loro scopo è proprio quello di essere provocanti e piacere, visto che guardandoli immagini quel completino addosso alla tua ragazza e ti viene voglia di comprarlo. L’eccitazione inoltre aiuta a vendere di più, lo dice una ricerca. Quindi non sei un pervertito, al massimo rischi di finire al verde se ogni volta che ne vedi uno metti mano al portafogli.

/Sex

SEI UN PERVERTITO? GUGLIELMO

SEX KILLER 4

SEX KILLER 5

SEX KILLER 6

I bambini non vi danno tregua I bimbi urlanti non sono la miglior colonna sonora per la seduzione e se la tua compagna se ne occupa a tempo pieno può trovare difficile passare con uno schiocco di dita dal ruolo di mamma a quello di pantera del materasso. COME FARE Trasforma la camera da letto in un budoir. Fai spazio al sesso. Dì ai bambini che la camera da letto è off limits, per soli adulti. E dillo anche all’orsetto di peluche e al Lego. Se la camera è cosparsa di giocattoli è difficile per lei staccarsi dal ruolo di mamma. Certe volte bisogna separare fisicamente i due ruoli, e i due ambienti, per riuscire a separarli anche nella testa.

Hai bevuto troppo Anche se non sei ubriaco marcio il tuo strumento del mestiere potrebbe essere temporaneamente poco efficiente. L’alcol deprime il sistema nervoso rendendo difficile per l’uomo raggiungere l’orgasmo. COME FARE Se sei brillo hai meno inibizioni: proponile una cosa spinta che avete già provato e vi era piaciuta. Sapendo già come fare non dovrai concentrarti troppo. Sei così stanco che rischi di appisolarti? Mettiti in ginocchio per terra con lei sul letto davanti a te. In questa posizione non rischi di addormentarti e hai un supporto per non cadere se hai poco equilibrio. Oppure falla salire sopra di te e fai fare tutto a lei, cercando almeno di non addormentarti.

La vostra vita sessuale è monotona e ripetitiva Basta con il missionario, non se ne può più. Ogni coppia ha le sue abitudini, anche tra le lenzuola. Ma anche se le stesse posizioni possono dare sicurezza e garantire il divertimento, alla fine il sesso diventa noioso e ripetitivo. COME FARE Leggi qualcosa di erotico, guarda un video in rete o masturbati e dì alla tua lei di fare lo stesso. Così quando sarete insieme sarete entrambi eccitati e farete scintille. A questo punto toccatevi ed esploratevi, inventate storie e giochi di ruolo, parlate di che cosa vi piace a letto e usate le risposte per trovare nuove posizioni piacevoli per entrambi.

Per le ultimissime news vai sul sito

MensHealth.it

| MENSHEALTH.IT 17

/Colpo di genio

Club

E VISSERO FELICI E CONTENTI… La guida per superare indenne il tuo primo anno di matrimonio. Se quest’anno ti sei messo l’anello al dito sei in buona compagnia: nel 2013 secondo l’ISTAT sono stati celebrati 194.057 matrimoni. Ma se l’effetto luna di miele può durare per diversi mesi, prima o poi arriva il momento di fare “un po’ di manutenzione” al matrimonio, per assicurarsi che funzioni sempre a dovere. Se sai come farla corri meno rischi di vederlo naufragare o di trasformare i piccoli attriti in problemi insormontabili. Usa questa guida per evitare gli ostacoli e per dare alla tua storia un lieto fine degno di una fiaba.

“LO VOGLIO”

1 ANNO

8 SETTIMANE

3 MESI

7 MESI

10 MESI

1 ANNO

L’arredamento

I soldi

I parenti

Il sesso

La routine

I figli

L’OSTACOLO

L’OSTACOLO

L’OSTACOLO

L’OSTACOLO

L’OSTACOLO

L’OSTACOLO

Quando mettono su casa le donne privilegiano l’arredamento e la vista d’insieme piuttosto che concentrarsi su aree specifiche. Tendenzialmente usano l’arredamento per stabilire il loro dominio sulla casa, per farla diventare il loro territorio (e tagliarti fuori, facendoti sembrare un estraneo a casa tua).

Si sa, da che mondo è mondo e in qualsiasi rapporto, i soldi sono sempre un problema e non sono mai abbastanza. Le liti che riguardano il denaro sono tra le più brutte, intense e rovinose e da sole possono logorare e distruggere un rapporto che sembrava solido e destinato a durare.

I suoceri saranno una presenza più o meno costante nella vostra vita ma consolati: uno studio americano dimostra che chi frequenta spesso i suoceri nella prima parte del matrimonio ha meno probabilità di divorziare. Forse perché se impari a sopportare loro puoi sopportare tutto, anche le bizze della mogliettina…

Lavoro, cena, TV, letto… Ogni giorno è uguale all’altro. Ti va bene così? Non pensi sia ora di cambiare e di aggiungere qualche piacevole variante al tuo matrimonio? Se fai sempre le stesse cose, con lei e da solo, la vita familiare diventerà noiosa e abitudinaria, e a risentirne sarà la passione.

Gli uomini tendono a posticipare la decisione di fare figli rispetto alle donne, perché vogliono essere certi di poterli mantenere economicamente.

`LA TUA MOSSA

`LA TUA MOSSA

Come si dice, prevenire è meglio che curare. Come? Non farti cogliere impreparato: anticipa il problema e decidi insieme a lei come dovete comportarvi con i conti in banca, comuni o separati, con gli stipendi, le spese extra, i vizi. Ovviamente poi non devi essere tu a sgarrare!

Fatteli amici, anzi complici. Suo padre è bravissimo con la grigliata? Sua mamma è una contabile provetta? Organizza un bel barbecue (tanto ci pensa tuo suocero) e chiedi a tua suocera come risparmiare e pagare meno tasse: si sentiranno più coinvolti e non metteranno becco in altre faccende.

Dopo qualche mese dal fatidico sì la sua libido potrebbe calare. Non è niente di cui preoccuparsi ma attento a che cosa l’ha provocata. Ti stai comportando come un bravo maritio? Se, per esempio, fa lei tutte le faccende domestiche mentre tu te ne stai sul divano a leggere il giornale potrebbe essere questo il problema. `LA TUA MOSSA

Programma una vacanza. Le ricerche dimostrano che organizzare una vacanza (anche se poi non ci vai davvero o anche se organizzi mesi prima) dà una scossa alla routine e rende più felici. E lo stesso vale per una serata fuori o un weekend al mare.

Dai un tocco personale alla vostra casa, per esempio sfruttando i piccoli dettagli (che alla donna non interessano) oppure imponendo a forza la tua scelta su una stanza della casa, che diventerà il tuo studio (se avete la fortuna di avere una casa grande).

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`LA TUA MOSSA

Fate come da fidanzati: uscite spesso, corteggiatevi. O ancora meglio, fate finta di non conoscervi e di incontrarvi per caso in un locale. In questo modo si crea una sorta di mistero, di sfida e di incertezza che a molte coppie manca.

`LA TUA MOSSA

`LA TUA MOSSA

È una questione di cui dovete parlare e che dovete assolutamente decidere insieme. Fate una lista con tutti i pro (l’amore che danno, la gioia di averli…) e i contro (il disordine, le notti in bianco…). Poi fate una seconda lista con i vostri obiettivi dei prossimi anni. Dove si potrebbero collocare in questa seconda lista i figli? Quali sono gli ostacoli e le paure? Ovviamente devi accettare l’idea di non poter prevedere tutto e che il momento perfetto non esiste…

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F o t o g r a f i a d i L e v i B r o w n , P r o p s t y l i n g : W e n d y S c h e l a h / H a l l e y R e s o u r c e s ; i c o n c i n e d i H u b e r t Te r e s z k i e w i c z

3 SETTIMANE

Una delle più belle destinazioni d’Europa.

Istria. Un mare di alternative. Il Mar Adriatico più cristallino, una calda ospitalità, innumerevoli attrattive storico-culturali rendono l’Istria una destinazione turistica di particolare rilievo. Venite ad esplorare le sue coste blu - un piacere sensoriale per chi ama immergervisi, nuotare, fare vela - e l’entroterra verdissimo, con i suoi percorsi per gli amanti dell’olio e del vino. E che dire dei musei all’aria aperta disseminati lungo l’intera penisola, spesso utilizzati per eventi musicali e cinematografici o sede di deliziosi piccoli Caffè? Le opzioni per una cena speciale sono moltissime: dalle tranquille taverne, nascoste in strade secondarie e nell’interno che offrono pasta fatta in casa e tartufi, ai ristoranti con pesce fresco a due passi dal mare. La stupenda penisola istriana a forma di cuore offre alcune tra le migliori occasioni di soggiorno in Croazia: dall’ospitalità di alto livello degli Hotel ai campeggi attrezzati, agli appartamenti e case private, alle ville con piscina. Per maggiori informazioni, visitate www.istra.com

Tutti dicono che la parte più importante di ogni programma di allenamento è la costanza. Se non vai in palestra regolarmente non vedrai mai i risultati sperati. Ma la costanza è un’arma a doppio taglio. Se sei costante nel fare errori ti taglierai le gambe da solo e farai molta più fatica del necessario per ottenere risultati inferiori. Che tu sia un dilettante o un professionista non importa: è probabile che ci siano alcuni movimenti che fai male da sempre e che ti impediscono di migliorare come vorresti. Scommettiamo che anche tu fai almeno 1 dei 5 errori che seguono? Più cattive abitudini perdi, più risultati ottieni.

RIPOSO?

CHE COSA NON FARE PER ESSERE IN FORMA

Allenati meglio, recupera in fretta e diventa ancora più forte eliminando questi 5 errori nel tuo workout settimanale!

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1 / Non ascolti il cuore prima del workout Monitorare i battiti durante l’allenamento è un buon modo per tenere sotto controllo gli sforzi e ottimizzare il recupero. Ma è ancora meglio misurare la variabilità della frequenza cardiaca (HRV, in inglese Heart Rate Variability) tra un workout e l’altro. L’HRV è la fluttuazione dei battiti cardiaci effettivi rispetto ai battiti medi in un minuto e indica il tuo livello di recupero. Una bassa HRV significa che stai già recuperando, se invece è alta sei nel pieno dell’azione. Puoi usare l’HRV per migliorare ogni workout. `FAI COSì

Prima di andare in palestra controlla l’HRV tramite un apposito cardiofrequenzimetro. Dei sensori inseriti in una fascia legata al petto inviano il battito del cuore al misuratore che li analizza aiutandoti a capire se devi rallentare o alzare il ritmo, oppure se vai bene così.

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Fotografie di Levi Brown, Prop styling: Angela Campos/Stockland Martel, illustrazioni di Mikey Burton

Se non ti riposi abbastanza tra un workout e l’altro rischi di arrivare a una fase di sovraccarico in cui non riesci più a migliorare, o addirittura di farti male.

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2 / Non mangi abbastanza Chi fa sport e si mantiene in forma spesso mangia troppo poco, pensando che questo lo aiuterà a dimagrire e a far crescere i muscoli. Oppure ha un deficit di calorie perché cerca di mangiare più sano. In entrambi i casi l’effetto è un rallentamento del metabolismo e una maggior difficoltà a recuperare dopo l’allenamento. `FAI COSì

Per due settimane, aggiungi al tuoi pasti da 150 a 300 calorie (l’equivalente di una manciata di mandorle o di una barretta proteica). Dopo due settimane aggiungi altre 150 calorie. L’aumento graduale ti aiuterà a sviluppare i muscoli invece del grasso, soprattutto se quelle calorie vengono principalmente dalle proteine (30 grammi di proteine a pasto è l’ideale). È importante misurare anche quanto aumenta il grasso: puoi comprare una bilancia apposita. Se il tuo grasso aumenta di più dell’1% calcola quante calorie assumi alla settimana (ci sono delle app apposite) e mantieni sempre quel totale, senza aggiungere calorie alla tua dieta.

TRUCCHI PER ALLENARSI MEGLIO Che cos’è meglio? Contare le ripetizioni o misurare la durata? MARIO

Sono importanti entrambe. Le ripetizioni si concentrano sulla forza e aumentano progressivamente nel tempo,

3 / Ignori i glutei I glutei forti sono importanti, non solo per riempire i jeans e farti notare dalle belle ragazze. Sono i muscoli più forti della parte posteriore del corpo, ti danno accelerazione e generano forza esplosiva. I deadlift e gli squat attivano indirettamente i glutei, ma fare esercizi pensati appositamente per questi muscoli li aiuta a svilupparsi meglio e in maniera più uniforme. In più in questo modo consumi più calorie e aumenti la forza di tutto il corpo. `FAI COSì

Il segreto per avere glutei forti e sodi sono gli hip thrust. Questo semplice esercizio, da solo, attiva i glutei più di qualsiasi altro perché non sei limitato dalla forza degli altri muscoli come invece succede per esempio negli squat e nei deadlift, quindi puoi usare un peso maggiore. Inoltre, con questo esercizio i glutei sono sotto tensione costante e si sviluppano di più e meglio.

seguendo la tua crescita muscolare. All’inizio del tuo programma di allenamento fai delle serie composte da ripetizioni che interessino i grandi muscoli, come gli squat, i deadlift, i press e i pull, riposando per 60-90 secondi tra una e l’altra. Le serie a tempo (in cui fai quante più ripetizioni possibili

in un determinato periodo) aiutano il cuore e sono ideali per i circuiti metabolici con esercizi che prevedono l’uso di pesi. Aggiungile più avanti nel tuo programma di allenamento e aumenta progressivamente il periodo di riposo riducendo quello in cui fai le serie (per esempio 40 secondi di serie e 20 secondi

4/ Trascuri il cardio In palestra avrai già sentito parlare dell’effetto interferenza. In pratica, la leggenda vuole che il cardio ostacoli lo sviluppo dei muscoli. Ignora quella che è solo una diceria, tant’è che studi accreditati (non i soliti gossip da bar) confermano che il cardio fa bene ai muscoli. 45 minuti di bicicletta aumentano del 14% il volume dei muscoli delle gambe, contro il 9% senza il cardio, lo dice una ricerca pubblicata sul Journal of Applied Physiology. `FAI COSì

Gambe in spalla e pedala! 3 o 4 volte alla settimana, qualche ora prima del workout o anche in un giorno diverso, fai almeno 30 minuti di cardio (iniziando con un un ritmo moderato per passare a intenso) in pista, su tapis roulant, al vogatore o sulla cyclette. In questo modo stimoli la produzione degli ormoni che sviluppano i muscoli. L’esercizio aerobico sviluppa i muscoli quanto gli esercizi di resistenza e farli entrambi (a poche ore di distanza uno dall’altro) ha un effetto positivo sulla crescita dei muscoli.

di riposo, 30 secondi di serie e 30 secondi di riposo e così via). Mi fa male la spalla? Posso allenarmi lo stesso? FRANCESCO

Certo. Il primo passo è eliminare gli esercizi che la sollecitano troppo come l’overhead press e la bench press. Toglili dal tuo programma di allenamento per 3 o 4 settimane,

5 / Stai improvvisando Non sempre si segue alla lettera le indicazioni dei programmi di allenamento. È un errore molto comune: non riesci a farne a meno e aggiungi sempre un paio di serie o di esercizi, oppure cambi programma se non vedi i risultati in una settimana o due e fai qualche workout anche nei giorni in cui è previsto riposo. Questa pessima abitudine invece di aiutare a sviluppare di più i muscoli fa l’esatto contrario, portando all’effetto plateau, con sovraccarico e assenza di miglioramento. È questo il motivo per cui molti programmi non sembrano ottenere gli effetti desiderati: non è colpa loro, ma tua. `FAI COSì

Non improvvisare. La maggior parte di questi programmi dura circa 6 settimane e il segreto del successo è seguirli alla lettera fino alla fine. Allenati con un amico che ti aiuti a non sgarrare oppure datti obiettivi o incentivi per quando arrivi alla fine. Sei stufo di fare sempre lo stesso esercizio? Chiedi all’allenatore di mostrartene uno diverso che replichi la stessa sequenza di movimenti e che abbia gli stessi effetti.

sostituendoli con esercizi alla banda elastica o con i manubri, che scaricano meno peso sulle spalle. Il secondo passo è aggiungere esercizi per la parte superiore della schiena e migliorare il tessuto dei pettorali passandoci sopra una pallina da tennis per 30-60 secondi prima e dopo il workout. In questo modo aiuti anche

le giunture delle spalle a centrarsi e a ridurre gli squilibri muscolari che portano al dolore. Dopo un mese potrai riprendere a fare gli esercizi che facevi prima di farti male alla spalla. Se però senti ancora dolore, anche poco, non affrettare le cose. Lascia alla spalla tutto il tempo che le serve per recuperare.

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Federico Tieghi è osteopata della Nazionale Italiana di sci alpino, docente presso l’Istituto Osteopatia Milano Soma e responsabile del progetto Osteopatia in Africa. www.federicotieghi.com

CORE

Mi piego ma non mi spezzo (le ossa) A cura di Federico Tieghi

LA CEFALEA MIOTENSIVA

Perché ti viene e come puoi curarla Mi capita spesso di visitare persone che mi raccontano di soffrire di emicrania cronica. In questi casi il dolore parte dalla base del cranio e si propaga lungo la sutura parietale (ovvero la parte centrale del cranio) fino ad arrivare alla fronte. Chi riferisce questo disturbo mi racconta di avvertire anche una forte tensione nella zona del collo e delle spalle, tensione che spesso può sfociare nel dolore cervicale. ECCO CHE COSA SUCCEDE E QUALI SONO LE CAUSE La cefalea da cui siamo affetti è molto spesso causata da una forte tensione di una membrana che avvolge l’encefalo: la dura madre. Questa dura madre si attacca all’interno del cranio in corrispondenza delle suture craniche, per scendere poi attraverso il forame magno e avvolgere il midollo spinale all’interno del canale vertebrale. La stessa membrana poi si attacca all’interno delle prime tre vertebre cervicali, scende libera attraverso le altre vertebre e si attacca di nuovo all’articolazione sacro-coccigea. Proprio in virtù delle sue

inserzioni possono esserci alcune situazioni, ma anche certe posture o certi traumi, che portano stress a questa membrana e di conseguenza dolore e altri sintomi come giramenti, vertigini e nausea. La correlazione con la cervicale è immediata: se io sono bloccato sulle vertebre cervicali alte, il corpo reagisce contraendo la muscolatura di spalle e collo. Questa tensione però si trasmette anche alla dura madre scatenando la sintomatologia precedentemente descritta. La stessa cosa può accadere anche in seguito a traumi che vanno a portare una tensione direttamente a questa membrana. È quello che succede ad esempio nei colpi di frusta ma anche nei traumi sacrali, come le cadute sul sedere, che colpiscono l’inserzione sacro-coccigea. CURARSI CON L’OSTEOPATIA L’osteopatia aiuta moltissimo in queste situazioni, anche grazie all’uso delle tecniche cranio sacrali. Queste tecniche servono a togliere tensione alla dura madre e vengono fatte con delle pressioni molto leggere sulle suture craniche, sulle ossa del cranio e sull’osso sacro. Questa metodica aiuta anche a rafforzare il sistema immunitario, riequilibrando il sistema neurovegetativo e portando benessere generale. Non dobbiamo dimenticarci però che un po’ di prevenzione può essere molto importante, specialmente nei casi in cui questi dolori si presentino a causa di posture disarmoniche, una su tutti lo stare seduti davanti al computer tutto il giorno. In questi casi può aiutare sgranchirsi la schiena e il collo più volte nell’arco della giornata con gli esercizi che riportiamo qui sotto nelle illustrazioni.

10 SECONDI PER LATO

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/Scolpisci il corpo a tavola

Club @dott_lurgo dietistaivanlurgo A cura del Dott. Ivan Lurgo , Dietista e Personal Trainer. Laureato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino specializzato nella prevenzione e cura delle patologie legate all’alimentazione.

IL VERDE CHE FA DIMAGRIRE Il tè verde può essere considerato un vero e proprio medicinale naturale. I suoi effetti salutari sono legati al contenuto di antiossidanti, che come è noto aiutano l’organismo a difendersi dai radicali liberi e dal conseguente deperimento cellulare. In particolare, il potenziale antiossidante del tè verde è associato all’elevato contenuto di catechine che inibiscono la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali, riducono i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi, esercitando un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari. Un’altra interessante proprietà del tè verde è quella dimagrante. In questo caso le sostanze chimiche in gioco sono le metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina) e non vi è alcun dubbio sulla loro effettiva capacità di stimolare la lipolisi, ovvero la distruzione del grasso corporeo. Questo, insieme all’inibizione della lipasi pancreatica, enzima pancreatico che digerisce e assorbe i grassi, provoca una riduzione della lipogenesi, ovvero la formazione dei nuovi depositi di grasso. Infine il tè verde favorisce l’ossidazione dei grassi rispetto a quella degli zuccheri durante l’esercizio fisico moderato. Ricapitolando, il tè verde ha effetto dimagrante: Aumentando il metabolismo Riducendo l’assorbimento dei grassi Stimolando l’ossidazione dei depositi esistenti di grasso La posologia consigliata è da 1 a 3 tazze al giorno così distribuite: 1 tazza a colazione con mezzo limone spremuto 1 tazza a metà mattina 1 tazza a metà pomeriggio o 30 minuti prima dell’esercizio fisico

LA DIETA IDEALE Ecco una tabella con la dieta ideale da utilizzare e adattare alla tua vita di tutti i giorni. Per tua curiosità, prova questa dieta per almeno una giornata e misura la tua circonferenza vita (1 dito sotto l’ombelico) prima e dopo: vedrai che in sole 24 ore diminuisce già di 1 cm. COLAZIONE ore 07.30 1 tazza di tè verde con mezzo limone spremuto 1 yogurt di soia 125g pane di segale 30-50g miele 10g noci o mandorle 10g

SPUNTINO ore 10.30 1 tazza di tè verde 1 mela 150g

PRANZO ore 13.00 pesce azzurro 120g 4 crackers di riso insalatona mista di verdure olio e.v.o. 10g

SPUNTINO ore 17.00 1 tazza di tè verde 1 kiwi 150g

CENA ore 20.30 passato di zucca e carote 300g parmigiano a scaglie 25g verdure grigliate olio e.v.o. 10g

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@crossfingersphotographers

/Expo

Il progetto AMBASSADOR EXPO 2015 mira alla creazione di una rete internazionale di opinion leader pronti a veicolare i principi legati al tema dell’Esposizione Universale: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Uomini e donne, scrittori, sportivi, filosofi, personaggi dello spettacolo, attori, creativi, architetti, designer, chef, musicisti, cantanti, registi, accomunati dalla volontà di mettersi in gioco in prima persona e di lanciare il proprio, personale spunto di riflessione sulla manifestazione, sull’opportunità che essa rappresenta per tutto il Paese e sul grande e importante tema scelto per animarla.

IL MASTER CHEF DEL RISTORANTE RATANÀ Lo Chef Cesare Battisti Da parte di padre Cesare Battisti è milanese da molte generazioni ma ha trascorso tanti dei suoi 38 anni in giro per l’Europa a “farsi le ossa” come cuoco, per poi dare vita al Ristorante Ratanà nella sede della Fondazione Catella del Quartiere Garibaldi Porta Nuova di Milano. L’impronta della sua cucina ha alcune caratteristiche precise: un culto della materia prima, selezionata rigorosamente in base alla qualità. preparazioni semplificate, gusto pulito e cura nell’esecuzione. tanta curiosità sensoriale. È stato ospite in TV alla prima edizione di Master Chef Italia. La sua proposta per l’Expo è il riso: quali sono le tre varietà di riso più buone al mondo e perché? Quali caratteristiche hanno? Sicuramente il Carnaroli, varietà 100% Carnaroli, il Vialone nano e il riso Basmati. Per noi italiani il Carnaroli è il riso principe dei risotti, chicco grande, molto importante e pieno di amido. Il Vialone nano, chicco più piccolo ma anche lui fantastico per i risotti, avendo un po’ meno amido, lo preferisco per i risotti di pesce. Il riso Basmati infine è il riso aromatico più buono del mondo ed è anche il pane di mezzo mondo.

Oggi inizia l’Expo. Che cosa si augura per il nostro Paese alla fine di questo evento? L’Italia è già in un posto di primo piano per quanto riguarda il cibo nel mondo. Spero che alla fine di questa manifestazione riusciremo a mettere dei punti fermi sulla protezione e promozione dei nostri prodotti all’estero. Spero inoltre che, con questo momento di attenzione, l’Italia si riposizioni al giusto posto tra le cucine del mondo grazie anche al valore dei nostri ingredienti. Come se lo immagina il supermercato del futuro? Con quali alimenti? Non mi immagino un supermercato del futuro. Mi auguro che in futuro la distribuzione del cibo non sia una esclusiva di pochi. Spero che tra 50 anni si ritorni a una distribuzione del cibo che sia direttamente fatta dai piccoli produttori, e che non sia concentrata solo nelle mani di pochi. Credo che in futuro introdurranno nuovi alimenti sulle nostre tavole: un alimento di cui si parla tanto ultimamente è la farina proteica d’insetti. Il mondo va avanti e forse dobbiamo anche accettare queste innovazioni.

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RISOTTO PRIMAVERILE Ingredienti per 4 persone: 240gr riso carnaroli autentico 1 lt di brodo vegetale 1/2 cipolla rossa dolce 100 gr piselli sgusciati 4 bacelli di piselli baby 4 asparagi 10 gr limoni sotto sale Insalatine croccanti primaverili 4 viole 40 gr olio extravergine 70 gr formaggio lodigiano tipico Poca nigella sativa PREPARAZIONE In 20 gr di olio fare sudare e appassire la cipolla tagliata in 4; levarla, aggiungere il riso e farlo tostare fino a che sarà traslucido. A parte fare un centrifugato di piselli e asparagi, tenendo da parte le punte e un decina di piselli. Intanto iniziare la cottura del riso con brodo vegetale, un mestolo alla volta man mano che verrà assorbito, al 12° minuto, all’ultima mestolata, sostituire il brodo con il centrifugato, mantecare con l’olio e il formaggio lontano dalla fiamma. Lasciare riposare 3 minuti e una volta nel piatto finirlo con bacelli tagliati sottili, piselli crudi, punte di asparagi, insalatone croccanti, limoni sotto sale per sapidità, visto la dolcezza delle verdure , viole e nigella sativa, dal caratteristico profumo di origano.

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Relax!

Tutto quello che faresti pur di staccare davvero la spina

12

15

Il numero di party a cui l’uomo medio partecipa in un anno.

La percentuale di chi per rilassarsi guarda le stelle.

3 SU 4

3 SU 4

Tra questi, 3 su 4 non sanno distinguere Marte da Urano.

Gli uomini che rinuncerebbero volentieri a cocktail e tartine varie per farsi un bell’hamburger con patatatine al bar con gli amici.

16

3

Il numero di giorni di vacanza che un lavoratore medio decide di passare a casa senza organizzare assolutamente niente.

13

ROMA

La città che l’uomo medio vuole assolutamente visitare se ha un weekend lungo di ferie.

37

La percentuale di uomini che per rilassarsi gioca a bowling.

LEGGENDE METROPOLITANE

26

La percentuale di uomini che nel tempo libero si fa la birra o il vino artigianale.

Su 100, sono gli uomini che non berrebbero la loro birra neanche sotto tortura.

La percentuale di uomini che si trova una sera a settimana per giocare a poker.

1 SU 5

Sono quelli che per rilassarsi vanno a correre.

9 19 18

11

La percentuale di uomini che preferirebbe occupare il tempo libero con un vero sport. Su 100, sono gli uomini che passano il tempo libero leggendo un romanzo fantasy.

Tra chi legge un fantasy, sono quelli che si sentono in colpa perché potrebbero invece leggere Hemingway.

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FAI UN BREAK

ALTERNA LE COSE DA FARE

Le mini pause durante l’orario di lavoro migliorano la tua produttività, lo rivela una ricerca della rivista Cognition. I partecipanti alla ricerca sono stati suddivisi in due gruppi: il primo gruppo ha avuto piccole distrazioni durante il test, il secondo no. Il gruppo che è andato meglio è stato il primo. La pausa ideale è ogni 30 minuti, che è il tempo massimo in cui ci si può concentrare su un argomento prima di veder calare l’attenzione. Attenzione però a fare solo 5 minuti di pausa, altrimenti finisci per essere multitasking, aumentando lo stress invece di diminuirlo.

Vorresti che le ferie durassero di più? Alterna le varie attività invece di fare cose simili tutte insieme. Se per esempio pensi di fare 3 giorni in spiaggia e 2 a visitare la città e i suoi monumenti alterna queste attività invece di andare al mare per 3 giorni di seguito. Se hai tante cose diverse da fare la vacanza ti sembrerà più lunga. 2 giorni in cui al mattino vedi la città e al pomeriggio vai in spiaggia sembrano più lunghi di 2 giorni passati uno al mare e uno in giro per il centro storico.

72 3 22

Su 100, sono gli uomini che farebbero anche la maglia se a insegnarglielo ci fosse una bionda tettona.

La percentuale di chi, per allontanare la noia, si è fatto aiutare da una mano amica.

Le ore al giorno che l’uomo medio passa davanti alla TV.

Su 100, sono gli irriducibili che confessano di indossare maglietta, cappellino e sciarpa della loro squadra del cuore anche quando guardano la partita in TV.

A cura di Lila Battis, Illustrazioni di Gio Pastori

19

16

Su 100, sono gli uomini che perdono giorni interi a giocare al Fantacalcio.

La percentuale che invece preferisce mettersi in poltrona e farsi una birra.

Club Non un blog, ma una vera rivista online che parla di vino e dintorni, ideata e diretta da Daniele Cernilli, da cui eredita il soprannome, scritta insieme a un gruppo di esperti e appassionati (nel senso che soddisfano entrambe le caratteristiche). A questi winelover abbiamo affibbiato il nickname Rat Pack, come tributo al gruppo di attori e musicisti che, tra gli anni Cinquanta e la metà dei Sixties, imperversavano nelle cronache americane, sia per il costante tutto esaurito nei loro show sia per le lunghissime notti di scatenato divertimento che ne seguivano.

DOCTOR WINE

UN ROSSO LEGGENDARIO CHIAMATO BRUNELLO Per anni e anni Montalcino è stato solo un paesino collocato proprio sul crinale che divide la Val d’Orcia dalle Crete Senesi. Ci si passava sotto, sulla via Cassia, e quasi non lo si notava. Non c’era quasi nulla ed era uno dei luoghi più depressi della Toscana. Questo fino agli anni Sessanta compresi. Poi, come per magìa, tutto è cambiato. L’artefice di questo capovolgimento del sonnacchioso mondo contadino dell’epoca ha un nome preciso, si chiama Brunello. Un vino rosso che si produce solo con uve sangiovese, che esisteva già, ma lo vinificavano solo poche cantine e in piccole quantità. Perché farlo era difficile. Ci voleva, e ci vuole, tempo. Oggi il disciplinare di produzione dice che per potersi chiamare Brunello, oltre al fatto di possedere determinate caratteristiche analitiche e organolettiche, certificate da esami specifici, quel rosso deve invecchiare per almeno quattro anni a partire dal primo di gennaio successivo alla vendemmia. Il Brunello c’era già, dicevo, e la sua nascita data intorno al 1880. Nella

cantina più antica e famosa, quella dei Biondi Santi, al Greppo, esistono ancora bottiglie del 1888 e del 1891 in buono stato di conservazione. Ma per dare l’idea del vero “boom” basti pensare che per l’annata 1964 le etichette di Brunello non erano più di dieci, ora sono oltre duecento. Come mai? Il Brunello di Montalcino, per le sue caratteristiche di grande rosso toscano da uve sangiovese, capace di grande invecchiamento, che sa sviluppare complessità organolettiche straordinarie, da vino elitario per qualità e per prezzo elevato, ha incantato gli appassionati di vino di tutto il mondo. Italiani, certo, ma anche americani, tedeschi, inglesi, che con i nostri vini non sono mai teneri. Poi ultimamente russi e giapponesi. E va letteralmente a ruba. Tanto che gli attuali dieci milioni circa di bottiglie vengono venduti con una certa facilità, nonostante crisi internazionali varie. Grandi firme del vino italiano sono arrivate a produrre Brunello. Un vero universo che qui sintetizzo con soli tre vini. Eccezionali.

Brunello di Montalcino La Casa 2010 95/100 La sottozona di Montosoli dà vini eleganti e La Casa 2010 è indubbiamente elegante. Ha colore granata vivo e brillante, i profumi vanno verso i frutti di bosco, il ribes, la fragolina selvatica, anche l’arancia rossa. Qualche accenno speziato. Poi, all’assaggio, una silhouette aristocratica ma di nerbo saldo, con una dialettica molto interessante fra note più delicate e morbide e una buona acidità che ne tende la struttura e lo rende fine. Euro 45,00 www.caparzo.com Brunello di Montalcino Il Greppo 2010 96/100 Un’interpretazione magistrale dell’annata. Il colore è rubino molto vivo e luminoso. La fase olfattiva è ancora molto fruttata, con amarena e ribes in primo piano, ma con qualche nota di zucchero d’orzo e di tabacco in sottofondo. Sapore deciso, con accenni tannici e un profilo più avvolgente e caldo, ben sostenuto dalla componente acida che lo rende più fresco e tutto sommato già bevibile. Euro 100,00 www.biondisanti.it Brunello di Montalcino Cerretalto 2008 95/100 Il colore è rubino intenso, i profumi intensamente speziati, con note di vaniglia e di cacao accanto a quelli classici di amarena e di mora e lievi accenni balsamici. Tannini fitti ma morbidi, dolci, avvolgenti, e un profilo gustativo teso, elegante, tipico dell’annata. È un vero fuoriclasse, da tenere ancora a lungo in cantina, conservandolo con la cura che si deve alle cose preziose. Euro 180,00 www.casanovadineri.com | MENSHEALTH.IT 27

Club Joanna Hakimova, biologa, ricercatrice dell’Accademia delle Scienze di Mosca, specialista di bioestetica e cure naturali, è una delle più esperte facialist del mondo. www.naturalbiolifting.com

NATURAL BIOLIFTING a cura di Joanna Hakimova

Guardati allo specchio: se riesci a farlo come fossi un osservatore esterno, probabilmente ti renderai conto che il tuo aspetto è molto diverso da quello che ti piacerebbe avere. Pesano gli anni, la stanchezza, lo stress e spesso la mancanza di cure adeguate per viso e corpo. Controlli periodicamente la tua auto, ripari le cose che si rompono in casa e sei quindi consapevole che se non ti occupi della manutenzione delle cose queste alla fine non funzioneranno più

correttamente. Sai di dover investire tempo e denaro nelle cose che usi ogni giorno per farle durare a lungo e per goderne i benefici. Eppure non applichi la stessa logica a te stesso, alla tua parte più visibile ed esposta, la faccia, la tua immagine, il tuo biglietto da visita. Che ti piaccia o no, invece, la tua faccia è lo specchio del tuo mondo interiore e del tuo benessere, e quindi del rapporto che hai con te stesso e della tua salute psicofisica. In più, se per il corpo e i

IL SELF LIFTING PER LUI

Puoi allenare i muscoli della faccia proprio come alleni quelli del corpo, ma senza andare in palestra e facendolo nei momenti più comodi e rilassati della giornata, con l’unica attenzione di farlo regolarmente. Se avverti stanchezza e bruciore vuol dire che stai facendo un buon lavoro e che a breve noterai i primi risultati. Dipende molto dalla gravità del problema ma puoi migliorare la condizione del tuo viso in sole 2-3 settimane.

IL COLLO Tonificare i muscoli del collo ed eliminare il doppio mento Esercizi da fare a letto ogni mattina Rimani sdraiato sulla schiena, togli il cuscino, alza la testa e guarda le dita dei piedi. Conta fino a trenta, poi abbassa la testa. Ripeti 2-3 volte. Tempo richiesto 1-2 minuti. Esercizi davanti allo specchio in bagno La chitarra: se non hai tempo di eseguire l’automassaggio del collo, fai questo breve esercizio da un minuto. È sempre meglio applicare prima un siero o un altro prodotto con sostanze attive. Ogni mattina e ogni sera stendi il siero con delle carezze dal basso verso l’alto. Esercizi da fare in macchina o in metropolitana La rana: spingi il labbro inferiore in avanti e chiudilo sul labbro superiore, mantenendo la posizione per un minuto. Sentirai tendersi e vibrare i muscoli del collo e del mento. 28 MENSHEALTH.IT |

suoi acciacchi o difetti puoi rimediare con un buon guardaroba, per il viso non è possibile nascondersi dietro nessun riparo: il viso è sempre in vista e in primo piano. È la prima e l’ultima cosa che gli altri vedono di te: devi e puoi prendertene cura. Ma come? Armandoti di pazienza e costanza e dedicando al tuo viso un po’ del tuo tempo per mantenerlo sano, efficiente e bello. Non essere pigro e vedrai che il tuo viso resterà giovane più a lungo!

Esercizi da fare davanti alla TV La mezzaluna: tenendo ferma la base del collo con una mano, appoggia il pollice dell’altra nell’incavo dell’indice piegato e premi verso l’alto le due dita unite su tutto il contorno del viso, da un lobo di un orecchio all’altro. Continua per 3 o 4 giri. Non c’è bisogno di mettere la crema. Questo stesso movimento è presente anche nell’automassaggio del collo che richiede però l’uso di una crema specifica. Esercizi da fare alla scrivania L’anatra: questo straordinario esercizio aiuta a eliminare il doppio mento e a ridefinire l’ovale del volto. Metti i pugni sotto la mandibola ma senza toccarla, lasciando un po’ di distanza; muovi sia i pugni sia la mandibola in modo che si incontrino e che oppongano una certa resistenza per 5 secondi. Esercizi da fare durante una pausa di lavoro Il pesce: l’obiettivo di questo esercizio è rafforzare i muscoli del collo, ed è quindi particolarmente utile per combattere il collo grinzoso e flaccido e il doppio mento. Blocca la base del collo con i palmi delle mani incrociati. Solleva il mento e rivolgi lo sguardo verso l’alto. Immagina il movimento di un pesce dentro un acquario che cerca di mangiare sul pelo dell’acqua. Ecco, dovrai eseguire con la bocca un movimento analogo: tendendo i muscoli del collo e del mento, apri e chiudi a ritmo medio la bocca spostando la mandibola in basso e in alto, spingendola in modo che il labbro inferiore arrivi quasi a coprire quello superiore. Ripeti il movimento per 1 minuto, fino ad avvertire una sensazione di bruciore e indolenzimento.

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Dai il massimo e anche di più, perché tu non lo sai ma hai più energia di quello che pensi. In un esperimento della Michigan Technology University i ciclisti che hanno pedalato fino allo sfinimento e poi si sono riposati per 3 minuti, quando hanno ricominciato a pedalare hanno dimostrato di avere ancora le stesse energie di quando hanno iniziato. Questo succede perché tutti noi abbiamo un’energia di riserva, anche se spesso è difficile attingervi. Per riuscirci, concentrati sul pedalare invece che sulla fatica, e conta ogni pedalata che fai con la destra, arrivando a 10, poi conta altre 10 pedalate con la sinistra e così via. Insomma: distrai la mente e spingi più che puoi!

/Cardio

PUOI SEMPRE FARE DI PIÙ

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PROBLEM SOLVING & FITNESS

A cura di Michael Easter, Brad Mangin/Getty Images (car toccio)

IL PROBLEMA Mal di stomaco LA SOLUZIONE Prima e durante la corsa bevi piccoli sorsi di una bevanda con il 6% di glucosio e il 5% di fruttosio. In questo modo avrai meno problemi gastrointestinali e andrai più forte, lo dimostra una ricerca della University of Nebraska svolta con corridori sui 6 km in sessioni di 2 ore di corsa. Il motivo? Pare che il mix venga assorbito più rapidamente, e infatti viene utilizzato in molte bevande energetiche. Per una versione fai da te, bevi acqua e mangia il corrispettivo di 150 calorie di uva o banane.

Sono i minuti di corsa giornaliera necessari a curare l’ansia.

CHIACCHIERE O DISTINTIVO?

Fonte: University of Illinois

I tuoi polmoni sono un buon indicatore del battito cardiaco. Per capire quanto ti stai sforzando basta guardare quanto chiacchieri mentre corri. Se riesci a parlare senza problemi probabilmente sei sotto l’80% della tua frequenza cardiaca massima, se fatichi a parlare sei tra l’80 e il 90% e se non riesci proprio ad aprire bocca se non per rantolare sei oltre il 90%. Più fatica stai facendo, meno fiato puoi sprecare.

CHI DORME… NON SI FA MALE!

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Più dormi meno ti fai male. Seguendo per 21 mesi un gruppo di atleti delle scuole superiori e analizzandone le abitudini nell’allenamento e nel sonno, i ricercatori dell’università di Los Angeles hanno scoperto che il miglior indicatore della propensione a farsi male è la carenza di sonno. Dormire poco, infatti, influenza negativamente le capacità cognitive e motorie, inoltre uno degli ingredienti fondamentali del recupero fisico degli atleti è la produzione dell’ormone della crescita, che avviene durante il sonno.

Media di ore di sonno per notte e rischio di infortunio 75% 62%

60%

35% 17%

5 ORE

6 ORE

7 ORE

8 ORE

9 ORE

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UNA SUZUKI TUTTA NUDA Arriva la Suzuki GSX-S1000 Super Naked, nata da una costola della sorella da superbike, la famosa GSX-R, ma con un carattere più docile e trattabile, anche se pur sempre cattivissima...

Ecco la risposta della Casa di Hamamatsu alle recenti “super naked” che hanno invaso il mercato europeo. Dopo Aprilia Tuono 1100, BMW S 1000 R, Ducati Monster 1200 S, Kawasaki Z1000, KTM 1290 Super Duke R (la più potente con 179,5 CV dichiarati) e MV Agusta Brutale 1090 RR Corsa, oggi è il momento di questa nuova quattro cilindri giapponese, che vanta dati “interessanti” come la potenza di 146 CV, coppia massima di 106 Nm a 9.500 giri, un peso di 209 kg. Il tutto con una bella sella accogliente e un manubrio largo e alto sempre pronto a farlo... Ma andiamo con ordine: la base della GSX-S1000 è quella di una delle superbike più veloci e vincenti, la GSX-R 1000 K5, ma il motore è stato modificato per renderlo più efficace e docile su strada utilizzando nuovi condotti, diversi alberi a camme, air-box specifico, pistoni più leggeri, aggiungendo la valvola per parzializzare lo scarico e il controllo di trazione su tre livelli, pure disinseribile. La parte ciclistica è stata ridisegnata con un nuovo 30 MENSHEALTH.IT |

telaio (sempre in lega leggera e dal disegno a doppio trave laterale) ed è dotata di componentistica di alto livello, come sospensioni Kayaba regolabili, freni racing con pinze Brembo monoblocco e impianto ABS Bosch (non escludibile).  Abbiamo provato la Suzuki GSX-S1000 ad Alicante, in Spagna, al caldo e su strade da gustare anche andando a passeggio: in sostanza, la grinta c’è tutta e oltre i 7.000 giri emerge l’anima superbike. La potenza massima è a 10.000 giri ma si allunga ancora tranquillamente fino all’ultima botta degli 11.000 giri. Il tutto è emozionante più che rilassante, con la GSX che scatta nervosa, restando però stabile, nonostante l’avantreno che galleggia sotto le sferzate di coppia. In più il quattro cilindri ha una grande “trattabilità: accetta tranquillamente ogni apertura dell’acceleratore, senza rifiuti e a tutto questo si aggiunge un suono di scarico pieno e vigoroso. Il risultato è lusinghiero e nonostante non sia freschissimo come progettazione – ha dieci anni sulle spalle di vigorosa

/ 2 Ruote

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Siamo lieti di ospitare qui i consigli per chi ama le moto da parte della rivista specializzata Motociclismo, la più autorevole rivista italiana del settore. Fondata nel 1914, da oltre 100 anni offre al pubblico degli appassionati prove, sport, tecnica, epoca, viaggi, fuoristrada, listini e tutte le novità dal mondo delle due ruote.

carriera– questo motore è ancora in gran forma.   In sella alla GSX-R si ha una posizione di guida comoda, c’è tanto spazio per muoversi e i piedi toccano facilmente terra mentre le pedane sono un poco alte per evitare di appoggiarsi presto in curva. Tutto ok se si va a passeggio, perché il motore e le sospensioni, per non parlare dei freni, rispondono docili ai comandi; quando invece si ha fretta la Suzuki non è immediatamente intuitiva e occorre trovare per gradi il giusto feeling con la GSX-S. È una moto che resta, comunque, ben gestibile nelle reazioni, molto stabile anche sullo sconnesso, dove però la sospensione posteriore, tarata per la guida sportiva, risponde più seccamente della forcella. Nulla da dire, infine, sulla frenata; anche nella guida sportiva basta un dito sulla leva dell’anteriore per ottenere forti decelerazioni, poi ci pensa l’ABS di Bosch a tenere sotto controllo l’assetto, intervenendo raramente all’anteriore, ma con più frequenza dietro.  La GSX-S ha un comportamento più “europeo” che “giapponese”, è più vicina a una naked veloce che a una race replica spogliata della carena. Centra quindi l’obiettivo dei progettisti e sicuramente quello degli appassionati che vogliono una quattro cilindri grintosa, ma gestibile.

YAMAHA YZF-R1: QUI CONTA SOLO IL TEMPO SUL GIRO!

Tutta nuova nel motore, nella ciclistica, nelle sospensioni e nella gestione elettronica, questa moto è nata per la guida in pista.

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Questa R1, coniugata in due versioni R1 e R1M che differisce dalla standard per le sospensioni Öhlins elettroniche che adattano la propria taratura alle situazioni di guida per offrire il miglior assetto in frenata, accelerazione, piega e nei cambi di direzione, è una moto da corsa fatta e finita, pensata in funzione del cronometro e dotata di una potenza di 200 CV (18 in più del modello precedente) a 13.500 giri e di una coppia di 112 Nm a 11.500 giri, a fronte di un peso dichiarato di 199 kg in ordine di marcia e col pieno. L’abbiamo provata in Australia, sulla pista di Eastern Creek. Il motore è esplosivo come quello di una BMW S 1000 RR, il telaio ricorda la precisione di quello dell’Aprilia RSV4 e la maneggevolezza è pari a quella di una Ducati Panigale. Ma soprattutto: nei confronti della vecchia versione il miglioramento è nettissimo e il solo punto in comune è il “tiro” ai medi regimi. Esplosivo il carattere agli alti regimi, decisamente consigliato solo a chi va in pista e vuole emulare le gesta dei grandi campioni!

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Wild Boys

Cavalli selvaggi, automatici o manuali, ma pur sempre cavalli. A volte non ne bastano nemmeno 500 e a volte va benissimo una 500, per di più in edizione Vintage ’57, come se tutto ancora dovesse accadere. Fino a quando non sarà vietato sognare, noi continueremo a farlo!

/4 Ruote

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FERRARI 488 GTB La strada del turbo ormai è aperta. Le Ferrari più “piccole” d’ora in poi saranno tutte sovralimentate, mentre le V12 saranno ibride. Dopo la California T, anche la 488 GTB adotta questa soluzione e rimpiazza la 458 Italia dopo una lunga carriera e, rispetto a questa, va da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti, 4 decimi in meno. Che poi i turbo sono due,

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una soluzione adottata per rendere più reattiva a qualunque regime di giri la 488 GTB. Ma non si è fermato qui lo sviluppo: migliorata anche l’aerodinamica che le fa guadagnare il titolo di miglior coefficiente di penetrazione mai avuto prima da una Rossa di Maranello. Questi sono solo numeri: il resto è magia Ferrari.

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Club Automobilismo, come Men’s Health, è un mensile del gruppo Edisport. Prove strumentali, test, anticipazioni, tecnica, sport e listini sempre aggiornati: per sapere tutto sul mondo delle quattro ruote, in edicola ogni mese dal 1985.

PORSCHE CAYMAN GT4 Equazione facile: Porsche uguale 911. E la Cayman? Per farsi notare adesso è diventata GT4 e ancora più veloce e capace di insidiare il primato della stessa 911 con il suo 7:40 al Nürburgring, tempo identico a quello della 911 GT3. Va da 0 a 100km/h in 4,2”. Il motore è lo stesso 3.8 boxer da 390 CV della 911 Carrera S e il cambio è solo manuale (per chi

vuole risparmiarsi i muscoli c’è la cugina R8 qui a fianco). Vi basta per considerarla una vera Porsche? Della GT3 si prende anche la maggior parte degli elementi del telaio, comprese le ruote e i freni, anche in versione carboceramica come optional. Poi volante e interni sportivi, kit aerodinamico e uno spettacolare alettone.

NUOVA AUDI R8 È l’Audi R8 “duepuntozero”. A prima vista, infatti, le differenze non sono così evidenti rispetto al modello che sostituisce ma la sostanza è parecchio diversa. Due i livelli di potenza erogati dal 5.2 litri 10 cilindri aspirato: 540 e 610 CV, inviati all’asfalto dal cambio S tronic a sette rapporti e da

una trazione integrale con ripartizione della coppia variabile che può arrivare anche al 100% sull’asse solo anteriore o solo posteriore. Notevolmente razionalizzata anche la gamma: niente motore V8 e via il cambio manuale, che non è più nemmeno optional. Non li voleva nessuno, dice Audi.

FIAT 500 VINTAGE

La Fiat 500 ritorna al futuro: con la versione Vintage ’57 si riporta in vita la prima 500 con alcune scelte stilistiche anni Sessanta. All’esterno è caratterizzata dal colore di carrozzeria azzurro pastello in abbinamento al bianco del tetto, dello spoiler, dell’antenna, delle calotte specchi, oltre ai cerchi in lega da 16” vintage bianchi cromati. L’aspetto retrò della Fiat 500 Vintage ‘57 si ritrova anche all’interno dove spicca la plancia bianca e l’elegante selleria in pelle Frau tabacco con inserti ‘a mezzaluna’ (stilema del modello) in pelle avorio con ricami “500” in tinta tabacco. Non ultimo, il look vintage è sottolineato anche dai loghi Fiat storici all’esterno e sul volante.

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THE BARTENDER

Chiacchiere sulle donne, sul lavoro e sulle altre cose che rovinano la vita agli uomini

all’università, invece di andare a trovarlo, chiedigli di vedere i suoi voti. Poi però allenta la presa, paparino.

Vorrei andare a trovare mio figlio nel suo appartamento di studente fuori sede ma lui continua a rimbalzarmi. Qual è il problema? DAVIDE

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Un giorno per fare il simpatico ho raccontato ai miei colleghi una stupida barzelletta sui gay e solo dopo ho scoperto che uno di loro è omosessuale. Potrò mai rimediare?

Ho fatto conoscere due miei amici e adesso si sono così simpatici che escono senza di me. Ci sono rimasto male. Devo parlarne con loro?

ANTONIO

SERGIO

A che cosa stavi pensando quando hai raccontato la barzelletta? Non stavi pensando. Inizia a farlo adesso: pensa al ragazzo che hai insultato. Che cosa penserà di te? Che sei uno stupido o un insensibile o che volevi fartelo nemico perché lo detesti. Quindi, visto che non è così, vai a trovare il tuo collega alla sua scrivania e scusati. Non fare giri di parole inutili e non aggiungere cose come “mi piacciono i gay, non ho problemi con loro”. Non devi nemmeno mentire dicendo che è la prima volta che raccontavi una barzelletta del genere. Scusati e basta. E in futuro cerca qualche barzelletta più intelligente. Io e la mia ragazza ci siamo lasciati e ci siamo rimessi insieme una settimana dopo. Nel frattempo però io sono andato a letto con un’altra. Devo dirglielo? MARIO

Non pensarci nemmeno. Tecnicamente

Forse escono senza di te perché non sopportano il tuo muso lungo da cane bastonato. Ti senti escluso? Prendi tu l’iniziativa, organizza tu qualcosa da fare tutti insieme: una partita a calcetto, un giro di poker… E smettila di fare il geloso. Probabilmente nel tuo lavoro ti è capitato di convincere molti ubriachi a non mettersi al volante. Come ci sei riuscito? Hai un trucco? TOMMASO

Non è una questione di trucchi, ma di multe e galera. Se gli ricordi i guai che possono avere con la legge li convincerai subito. Quando vedo che un tizio ubriaco si alza e prende le chiavi dell’auto avverto i suoi amici e se loro mi dicono che non c’è verso di fargli cambiare idea gli tolgo le chiavi di mano, lo faccio sedere e gli chiamo un taxi. Quando sei convinto di quello che fai, e sai che è una questione di vita o di morte, trovi il modo di farlo. Il giorno dopo ti ringrazierà!

I l l u s t r a z i o n e d i E L I A S ST E I N

Ho capito: siccome tu gli paghi l’università pensi di avere il diritto di ficcare il naso nei suoi affari. Vuoi davvero ricattarlo? L’università dovrebbe essere un’occasione per lui di crescere ma con te a fiatargli sul collo non ci riuscirà mai. Forse non vuole che vai a trovarlo perché sta cercando di tagliare il cordone ombelicale, di crearsi un’identità fuori dalle mura di casa. O forse si vergogna del disordine della sua nuova casa o del suo imbarazzante compagno di stanza. Se temi che non stia dando il massimo

non si tratta di tradimento e raccontarle del tuo flirt servirà solo a farla sprofondare nella totale sfiducia verso di te: come può esserti mancata se nel giro di pochi giorni ti sei fatto un’altra? Se lei avesse fatto lo stesso anche tu dubiteresti dei suoi sentimenti verso di te. Quindi tieni la bocca chiusa. A meno che la ragazza con cui sei stato non sia una sua amica, perché in quel caso prima o poi la cosa verrebbe fuori…

Club

THE GIRL NEXT DOOR Sesso, appuntamenti, amore e passione: i consigli della tua “peggiore” amica

ritrovarvi anche alla macchinetta del caffè. Ma prima di dirle di rinunciare cerca di capire se quel lavoro è veramente il sogno della sua vita. Se lei ci tiene davvero falle un bel discorso dandole dei limiti su quanto potrete vedervi al lavoro. La vostra vita privata, e anche quella lavorativa, ci guadagnerà. Un mese fa un mio lontano parente è morto e mi ha lasciato una grossa somma di denaro. Devo dirlo alla mia fidanzata?

4 DATE DA NON DIMENTICARE Se non vuoi fare brutta figura, o peggio andare in bianco, non provare a scordarti queste date!

Il giorno in cui vi siete incontrati Portala a mangiare nel ristorante dove avete flirtato per la prima volta o, ancora meglio, preparale tu una cenetta a casa. È molto più intimo.

FEDERICO

Fo t o g r a f i e d i M i k o L i m , I l l u s t r a z i o n i , d a s i n i s t r a : J i m W i n t e r s , Z a c h G r a h a m ( 4 )

La mia ragazza quando facciamo sesso vuole che sia tutto buio perché si vergogna del suo corpo e delle facce che potrebbe fare. Come faccio ad aiutarla a lasciarsi andare? MARCO

Guarda il lato positivo: tu e lei lo fate regolarmente? In questo caso lei è a suo agio con te, perlomeno in determinati ambiti. Basta espanderli pian piano. Falle dei complimenti sul suo corpo ogni volta che ne hai l’occasione e alla luce del

sole dille quanto è sexy con quel completino e che bel culo ha, falle sapere che adori il suo viso quando gode. Più le dimostri che la vuoi e che ti piace, più lei si lascerà andare e accetterà di farlo con la luce accesa. Mia moglie vorrebbe mandare un curriculum all’azienda dove lavoro io. Io però vorrei separare il lavoro dalla vita privata e non ritrovarmela come collega. Sono egoista? NICOLA

Sì e no. Sicuramente non stare insieme tutto il giorno fa bene alla coppia e se lei viene assunta nella tua azienda finirete per andare e tornare dal lavoro insieme, mangiare insieme e

Perché non dovresti? Se non è la tizia che hai incontrato ieri in discoteca e che non vedrai mai più, probabilmente prima o poi con lei condividerai il letto e anche il conto in banca. Ma come tutti sanno i soldi sono anche uno dei motivi principali di lite nella coppia. Per cui sappi che poi dovrai decidere insieme a lei come usare quella somma. La mia ragazza si arrabbia da matti quando rutto o scorreggio. Secondo me è esagerata.

Il suo nuovo lavoro Finalmente ce l’ha fatta. Dille quanto sei orgoglioso di lei e portala fuori per festeggiare.

Il primo giorno nella vostra casa Sorprendila facendo qualcosa per la vostra casa: pianta un alberello in giardino o in balcone, compra quel quadro che lei voleva da mesi o rifai il letto con delle lenzuola di seta rossa (e poi provale con lei).

CARMELO

Mi spiace ma sono d’accordo con lei. Non fai una bella figura a fare quelle cose davanti a lei: se proprio non puoi farne a meno riservale per le serate tra amici (rigorosamente maschi), che forse capiranno e magari ti applaudiranno pure. Ti rivelo un segreto: certe cose smontano del tutto noi donne. Quindi se non vuoi andare in bianco evita.

Il suo onomastico Non tutte ci tengono ma di sicuro è una bella dimostrazione d’amore sapere tutto su di lei e sul suo bellissimo nome (bellissimo di default, anche se in realtà è impronunciabile). Lo so che è scontato, ma in una occasione così con un mazzo di fiori la farai sciogliere.

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IL CAMPIONE DEL MONDO DI F1 CI SPIEGA I SEGRETI DELLA SUA FORMA FISICA

“GODITI LA FATICA CHE FAI PERCHÉ TI AIUTA AD ARRIVARE PRIMO. SE HAI UNA BRUTTA GIORNATA VAI A FARTI UNA CORSA. CAMBIA TUTTO!”

TESTO PAUL WILSON

FOTOGRAFIE DAV I D C L E R I H E W

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MOLTI PENSANO CHE UN PILOTA NON SIA UN ATLETA. LEWIS HAMILTON CI HA FATTO VEDERE CHE COSA DEVI METTERE DENTRO LA TUTA PRIMA DI SALIRE SU UNA FORMULA 1. I SUOI SACRIFICI, IL SUO ALLENAMENTO, UN FISICO PERFETTO E LE SUE CONVINZIONI.

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LEWIS HAMILTON

"

Spero che le foto vengano bene”, dice Hamilton, a petto nudo e con la faccia seria davanti all’obiettivo. Si ferma. La stanza si ferma con lui. Poi sul viso gli passa l’ombra di un sorriso. “Sono di nuovo single e mi serve qualche bello scatto da mettere su Meetic.” Lewis Hamilton vola a Londra dalla Spagna per salvare la sua relazione con Nicole Scherzinger: così titolano i giornali il giorno dopo la rottura tra il due volte campione del mondo di F1 e la cantante e attrice americana. Ma è falso. È venuto a Londra per fare qualcosa di molto più sorprendente: farsi fotografare, a petto nudo, per la copertina di Men’s Health. Che i piloti di F1 abbiano mani, collo e testa lo sappiamo perché le vediamo sbucare dalla tuta da corsa durante le conferenze stampa e dai completi sartoriali alle cerimonie di premiazione. E il resto? Il resto del loro corpo è sempre ben nascosto sotto la tuta dove si leggono solo le scritte degli sponsor. Al leggendario pilota James Hunt, negli anni Settanta, non dispiaceva farsi fotografare a petto nudo in compagnia di modelle semivestite e

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con in mano una bottiglia di birra o una sigaretta. Ma erano altri tempi. Oggi i piloti di F1 sono più seri e più attenti alla salute. E quindi anche più vestiti.

MESSO A NUDO! Dopo il servizio fotografico, a pranzo (petto di pollo in salsa di pomodoro, verdure, un bicchiere di acqua) Hamilton risponde alle nostre domande. “È un’esperienza nuova per me”, dice, prima di iniziare a mangiare. (Hamilton non parla mai con la bocca piena, la sua educazione è impeccabile.) “Un conto è posare per le foto in tuta e casco e un conto è farlo a petto nudo. Sono curioso di vedere come sarà l’intervista. Voglio dare il meglio. Scusami un attimo…” Mette giù forchetta e coltello, abbassa la testa e recita silenziosamente una preghiera, facendo il segno della croce all’inizio e poi ancora alla fine. Togliendosi la maglietta rivela molto di sé, ben più del fatto che ha un corpo scolpito alla perfezione. “Adoro i miei tatuaggi”, dice. “Ognuno di loro ha un significato. Sono un credente e quindi volevo delle immagini religiose. Mi sono tatuato la Pietà di Michelangelo sulla spalla e il sacro Cuore sul braccio.

Poi ci sono le note musicali, perché amo la musica. La rosa dei venti sul petto è lì perché la Chiesa, con la croce che la rappresenta, è la mia bussola.” Mentre parla indica uno per uno i suoi tatuaggi sparsi per tutto il corpo: “la famiglia è tutto per me, ecco perché mi sono fatto tatuare la scritta ‘family’ sotto il collo, tra una spalla e l’altra. Poi ovviamente c’è la parola ‘faith’, fede. E ho anche la scritta ‘powerful beyond measure’ (potente oltremisura) sul petto: è una breve citazione che ho preso dalla scrittrice Marianne Williamson. Sulla schiena ci sono una croce e le ali d’angelo: elevati, vai oltre, non importa che cosa ti riserva la vita. E poi è anche un rimando a Gesù che è risorto dalla tomba.” Il suo candore è quasi spiazzante ma d’altronde Hamilton è abituato a sorprendere. Quel ragazzino mulatto di Stevenage, nei dintorni di Londra, partendo da un go-kart di quinta mano è riuscito a vincere il titolo più ambito dell’automobilismo sportivo. Due volte (e sta già pensando alla tripletta). È un uomo di fede che per lavoro è immerso fino al collo in un ambiente asettico, obiettivo e scientifico, dove nulla è lasciato al caso.

Styling: Steven Buchan | Assistente allo stilista: Sharon Agricole | Costume dsquared2.com | Grooming: Yuko using Mac | Retouching: Tapestry

30 ANNI PILOTA DI FORMULA 1 174 CM, 69 KG

FORZA BRUTA CON LA SUA PREPARAZIONE FISICA MANIACALE LEWIS HA UN NETTO VANTAGGIO RISPETTO A MOLTI DEI SUOI RIVALI.

“SONO CREDENTE. LA ROSA DEI VENTI CHE HO SUL PETTO, CON LA SUA CROCE, INDICA LA CHIESA CHE È LA MIA BUSSOLA.”

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FORZA G IL COLLO DI HAMILTON È SOGGETTO A UNA FORZA G SUPERIORE A QUELLA CHE DEVONO SOPPORTARE GLI ASTRONAUTI.

LA FORMULA VINCENTE “Io la vedo così”, dice parlando della sua fede. “La Formula 1 è pericolosa. In tanti sono morti in questo sport. L’anno scorso c’è stato un grosso incidente in cui un giovane pilota è rimasto gravemente ferito.” Si riferisce a Jules Bianchi, che è ancora in coma in ospedale dopo essere andato a sbattere al Gran Premio del Giappone dello scorso ottobre. “Ecco perché rimango saldo nella mia fede. Mi sento davvero benedetto a essere qui. Penso che ci sia una ragione se sono qui.” Hamilton è anche lo sportivo in attività più ricco del Regno Unito, con i suoi 94 milioni di euro secondo le stime dell’anno scorso. Gli esperti dell’industria sportiva prevedono che potrebbe diventare lo sportivo inglese più ricco di sempre, battendo persino il multimilionario David Beckham. Nonostante l’ultimo titolo vinto in F1 Lewis, come tutti gli attuali piloti del Circus, impallidisce di fronte ai quattro titoli vinti da Sebastian Vettel con la Red Bull dal 2010 al 2013. Ma con la vittoria dell’anno scorso Hamilton si è rimesso all’inseguimento del tedesco. È già al quinto posto nella classifica generale per numero di vittorie (33). Se il 2015 sarà un anno di successo come il precedente, Hamilton potrebbe risalire al terzo posto generale, dietro Alain Prost e Michael Schumacher. È partito dalla pole position nel 25% delle sue gare in F1: solo cinque piloti nella storia della Formula 1 hanno fatto di meglio. È l’unico pilota della storia del Circus ad aver vinto una gara in ognuna delle sue prime otto stagioni in F1 ed è stato il primo a salire sul podio nelle prime nove gare della sua stagione da rookie. La lista dei suoi primati e dei suoi successi è più lunga del suo braccio tatuato. A gennaio 2015 ha raggiunto un’altra pietra miliare della sua vita: ha compiuto trent’anni. “Non è stata una gran cosa compiere trent’anni. Il giorno prima del mio compleanno pensavo che quelle erano le mie ultime ore da 40 MENSHEALTH.IT |

ventenne. Ma da quando ho compiuto trent’anni non mi sembra di essere diverso. Non mi sento neanche più vecchio.” In parte dipende dal fatto che è ancora in forma, se non più in forma, di dieci anni fa. “Beh, sono pur sempre un atleta, anche se per la gente comune un pilota non è un atleta. Mi alleno molto intensamente perché la Formula 1 è molto difficile e stressante per il fisico: soprattutto per le enormi forze G e per le sollecitazioni a cui è sottoposto il corpo. Il cuore tocca i 150, 160 battiti per tutta la gara. Nel giro di qualifica i battiti possono arrivare fino a 180, 190 in determinate condizioni critiche. Anno dopo anno devi essere il più leggero possibile. C’è un certo limite di peso, a

seconda del peso dell’auto. L’anno scorso ho dovuto perdere 6 kg, passando da 73 a 67 kg. È stata dura riuscire a perdere quei kg visto che ero già in forma. Ma per fortuna mi alleno molto.” Allenarsi ha anche altri benefici, specialmente quando vivi costantemente sotto i riflettori. “Corro, vado in bici o faccio sci di fondo per staccare la spina e allontanarmi da tutta la confusione che porta la fama. Nei giorni più difficili mi ripeto sempre queste parole: goditi la fatica che fai perché ti aiuta ad arrivare primo. Se hai una brutta giornata vai a farti una corsa. Cambia tutto.”

L’OSSO DEL COLLO Il mattino dopo la gara, a tutti i piloti di Formula 1 fa malissimo il collo. Ogni volta che frenano ed entrano in curva sono sottoposti a una forza G spaventosa, maggiore di quella che devono sopportare gli astronauti al rientro nell’atmosfera. Quando era più giovane Lewis metteva il casco ogni volta che poteva, una volta l’ha caricato con 10 kg, per irrobustire i muscoli del collo. I passanti lo guardavano storto… Oggigiorno ha cambiato allenamento: “puoi aggiungere 10 kg al casco, per un totale di 13 g complessivi, poi ti stendi sul bordo di una panca e fai sollevamento pesi con il collo in tutte le posizioni. Ma anche così, quando guidi un’auto da F1 per un giorno il collo ti fa male come se non l’avessi mai allenato.” Con tutto questo parlare il pranzo di Hamilton si è raffreddato. “Non importa. Mangio poco comunque”, dice. Davvero? “Ci sono giorni che non ce la faccio a seguire la dieta: ho solo

voglia di stare sul divano a guardare la TV e mangiare schifezze. Ma per fortuna capita raramente…” Dice che ha smesso di bere bibite frizzanti e che adesso sta molto meglio. “Sono le piccole cose come questa che fanno davvero la differenza.”

CAMBIO DI MARCIA La Formula 1 non è per forza uno sport per giovani e Hamilton, che oggi ha trent’anni, ha già collezionato tantissimi successi da ventenne. Ma pur con tutto l’allenamento, e con i progressi nel campo della sicurezza dell’auto, adesso che sta entrando nella sua nona stagione se la sentirebbe di farne altre nove? “No. Correre è bellissimo ma la stagione è sempre lunga. Inizi ad allenarti a dicembre, cominci i test alla fine di gennaio e vai avanti per tutto febbraio, poi inizia la stagione ufficiale. Durante la stagione sei in giro per un mese e mezzo, poi ti riposi per qualche giorno e ricominci. Sei sempre in viaggio. La Formula 1 non si ferma mai. Quando la stagione finisce, il giorno dopo sono allo stabilimento perché i tecnici devono prendere le misure per il sedile per la monoposto dell’anno successivo. Non credo che farò altri nove anni così.” A questo punto inizia a parlare di musica, è chiaro che la adora ma non la considera come la sua possibile carriera futura. È solo un modo per rilassarsi. Ha scritto 80 canzoni in diversi generi musicali e ci lavora ogni volta che può, prenota lo studio di registrazione la domenica sera dopo la gara, quando altri vanno fuori a festeggiare o si rilassano per recuperare. “Lo sapevi che alla gente non piace il suono della propria voce registrata? Per me è lo stesso con la mia musica. Quando ascolti Adele o Beyoncé ti vengono le lacrime agli occhi per l’emozione. Ma loro sono al top. Io vorrei solo essere decente…” Ma prima le cose importanti: “è iniziata un’altra stagione. L’auto è migliore dell’anno scorso e io voglio vincere. Posso farcela!”

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TESTI JIM THORNTON

ILLUSTRAZIONI ROBERTO PARADA

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WARNING

LE SIGARETTE ELETTRONICHE POSSONO AIUTARTI A SMETTERE DI FUMARE E SALVARTI LA VITA. MA POI POSSONO CREARE DIPENDENZA E UCCIDERTI COMUNQUE.

!

LA PRIMA COSA CHE MIA MADRE FACEVA APPENA SVEGLIA ERA FUMARSI UNA SIGARETTA. IO PREFERISCO UNA DROGA DIVERSA: IL BENADRYL. LO PRENDO DA QUANDO ERO BAMBINO PER CURARE LA TOSSE E IL RAFFREDDORE PROVOCATI DA TUTTO IL FUMO CHE ERO COSTRETTO A INALARE.

1

Facevo lo studente fuori sede e il giorno che avrei dovuto tornare a casa per la prima volta mi sono svegliato con un mal di gola familiare, così ho buttato giù due sorsi di Benadryl. Forse l’aria pura di Ann Arbor, dove andavo all’università, mi aveva disabituato al fumo ma non appena rimesso piede in casa dei miei ho cominciato a tossire e starnutire così forte da non riuscire a respirare. Poi ha iniziato anche a uscirmi sangue dal naso. Ho urlato qualcosa di terribile a mia mamma, pensavo che stesse fumando in cucina, e invece ero solo in casa, lei era andata a fare la spesa. Allora ho avuto un’idea malsana: invece di infilarmi il cotone idrofilo nel naso per bloccare il sangue mi sono tolto maglietta e canottiera e l’ho lasciato scorrere. Nel giro di poco avevo il petto pieno di sangue, i gomiti e i polsi erano rossi come se mi fossi tagliato le vene. Se vedendomi così non avrebbe smesso di fumare nient’altro sarebbe riuscito a convincerla. Ma 10 minuti più tardi la rabbia era sbollita e al suo posto c’erano solo compassione e dolore. La verità è che volevo bene a mia mamma e volevo che smettesse per risparmiarle un infarto, non farglielo venire di proposito. Ho pulito il pavimento e poi mi sono fatto una doccia in quella che sembrava una scena alla Psycho. L’INVENZIONE DELLA SIGARETTA ELETTRONICA A trent’anni e 10 mila km di distanza dalla mia casa natale di Pittsburgh, un ricercatore farmaceutico di Pechino stava cercando di smettere di fumare un pacchetto al giorno, dopo aver visto suo padre morire di cancro ai polmoni. Per cercare di smettere Hon Lik, allora quarantenne, ha usato i classici cerotti alla nicotina. Quando per errore si dimenticava di toglierlo alla sera, di notte aveva gli incubi. In uno di questi incubi Hon stava annegando. Poi tutto d’un tratto l’acqua si è trasformata in una innocua nuvola di vapore. Al risveglio Hon Lik ha annotato su un foglietto la descrizione di quella che si sarebbe rivelata la sua salvezza. Un anno dopo Hon ha inventato la prima sigaretta elettronica utilizzabile. A prima vista sembrava proprio la classica sigaretta. Ma all’interno non c’erano le foglie di tabacco tritate e trattate con ammoniaca pronte a bruciare rilasciando circa 7000 composti chimici, centinaia di tossine e almeno 69 carcinogeni noti. L’invenzione di Hon era composta solo da tre parti: una piccola batteria al litio, una cartuccia contenente nicotina più o meno aromatizzata in una soluzione di glicole 44 MENSHEALTH.IT |

Q UA N TO C O S TA FUMARE

330%

Aumento del rischio di danno ai cromosomi Y rispetto a un non fumatore

24%

Differenza di disponibilità economica tra chi fuma e chi non fuma (indovina chi ha più risparmi?) Fonte: Science, Federal Reserve Bank of Atlanta

propilenico, glicerina e acqua distillata, e un atomizzatore per riscaldare il liquido e convertirlo in vapore. Questa invenzione è arrivata negli USA nel 2007. La distribuzione poco capillare, la bassa qualità e il costo elevato ne ostacolavano la diffusione ma chi l’aveva provata sosteneva che aiutasse a smettere di fumare. E le vendite hanno iniziato a crescere esponenzialmente. Nel giro di poco sono nate nuove aziende di produzione di sigarette elettroniche che offrivano tutta una serie di prodotti innovativi. A differenza delle sigarette elettroniche di Hon, che erano usa e getta, i dispositivi di seconda e terza generazione hanno batterie ricaricabili, cartucce sostituibili o ricaricabili e atomizzatori più potenti per produrre più calore, creare nuvole di vapore più grandi e anche darti una maggior botta di nicotina. Nel gennaio 2014 esistevano circa 466 marchi di sigarette elettroniche e 7.764 aromi diversi, dalla grappa alla pesca fino alle caramelle gommose. Oggi i fumatori possono inalare la tanto agognata nicotina al loro gusto preferito con la solita gestualità della sigaretta ma senza preoccuparsi delle tossine del tabacco. Il sogno di Hon sembra essersi avverato. Poi però senti il parere dei detrattori delle sigarette elettroniche, che sostengono che anche loro facciano male e che sia importante per i fumatori conoscere la verità. SARANNO DANNOSE? Al di là dell’esatto contenuto delle cartucce delle sigarette elettroniche, più o meno noto, è evidente che questi dispositivi sono tutt’altro che innocui. Non è escluso che, alla lunga, le sigarette elettroniche si rivelino dannose quanto quelle tradizionali. Senza contare che, se anche fossero innocue, diventando di moda potrebbero spingere a fumare persone che altrimenti forse non ci avrebbero nemmeno pensato. C’è anche gente che fuma entrambe, privilegiando quella tradizionale e tenendo quella elettronica per situazioni in cui fumare sarebbe vietato. Le aziende produttrici di questo dispositivo si giustificano sostenendo che sradicare questa brutta abitudine dall’oggi al domani è impossibile e che grazie alle sigarette elettroniche se ne sta comunque riducendo l’impatto. Lo stesso è successo quando si è deciso di fornire degli aghi sterili ai drogati per controllare la trasmissione dell’HIV, anche se qualche critico ha sostenuto che in questo modo si incentiva l’uso della droga. In realtà, le aziende produttrici di sigarette elettroniche potrebbero competere con le aziende del tabacco rendendo obsolete le sigarette, proprio come gli smartphone e le

macchine fotografiche digitali hanno reso obsolete le pellicole. Una cosa è certa: le sigarette elettroniche, come quelle tradizionali, hanno un forte impatto sui maschi, soprattutto se giovani. I maschi infatti tendono a fumare più delle femmine, lo confermano diversi studi. E questo divario di genere persiste almeno fino ai 20-25 anni. Le sigarette elettroniche, essendo una novità alla moda, hanno ancora più fascino di quelle tradizionali e possono spingere molti ragazzi a provarle, per poi sviluppare una dipendenza. MACCHINE A VAPORE Anche se le sigarette elettroniche sono un fenomeno troppo nuovo per poter prevedere quali effetti avranno sulla salute tra 5, 10 o 20 anni, i ricercatori hanno già individuato alcuni problemi. Il tabacco liquido usato nelle sigarette elettroniche ha pochi ingredienti: nicotina, l’aroma prescelto, acqua, glicerina e glicole propilenico. Riscaldando questa miscela però si possono sviluppare altri composti chimici sotto forma di vapore, anche se la concentrazione di questi agenti chimici dovrebbe essere troppo bassa per nuocere. Le tossine però sono pericolose anche in quantità molto ridotta. Le ricerche condotte dalla American Heart Association e dall’università della California di San Francisco hanno individuato diversi composti molecolari che alla lunga potrebbero rivelarsi letali. Iniziamo dal vapore: si produce riscaldando il glicole propilenico, in certi casi insieme alla glicerina. Entrambi i composti sono considerati sicuri e vengono usati normalmente per mantenere l’umidità in certi prodotti, dai cibi ai farmaci ai cosmetici. Se ingeriti o applicati sulla pelle in quantità ridotta sono considerati non tossici. Ma l’inalazione continua negli anni potrebbe essere tutta un’altra storia. Il glicole propilenico per esempio è un ingrediente chiave del fumo di scena, che si usa a teatro o nei concerti. Gli attori e gli scenografi che sono continuamente esposti a questa sostanza soffrono di irritazioni agli occhi e all’apparato respiratorio. Uno studio del 2013 inoltre ha rivelato che nel vapore delle sigarette elettroniche sono contenuti metalli provenienti dal dispositivo, come lo stagno, il nickel e l’argento, oltre a formaldeide, toluene e altre tossine. Inoltre sono stati condotti test di laboratorio che hanno dimostrato come alcuni aromi artificiali che danno sapore al fumo, come la cannella e la caramella mu, danneggiano le cellule. Gli stessi studi però dimostrano che il fumo della sigaretta elettronica nei test di citotossicità risulta comunque molto meno tossico di quello delle sigarette tradizionali.

Il maggior pericolo delle sigarette elettroniche potrebbero essere le particelle finissime generate dall’aerosolizzazione. Queste particelle possono penetrare in profondità nei polmoni e da lì finire nel sangue. L’impatto sui tessuti umani è sconosciuto ma è molto probabile che l’esposizione frequente a queste particelle possa contribuire ai processi infiammatori e aumentare il rischio di problemi cardiovascolari e respiratori. LA NICOTINA FA SEMPRE MALE Infine c’è la nicotina, l’unico ingrediente del tabacco presente anche nelle sigarette elettroniche. Dal punto di vista cardiovascolare la nicotina spinge le ghiandole adrenali a rilasciare ormoni dello stress come l’adrenalina. Questi ormoni a loro volta accelerano il battito cardiaco e aumentano la pressione del sangue, restringono le arterie, aumentano la resistenza all’insulina e peggiorano i livelli di lipidi nel sangue. La nicotina inoltre interferisce con l’apoptosi, ovvero con la morte programmata delle cellule, permettendo alle cellule tumorali di proliferare indisturbate. Dai test sugli animali è emerso anche che la nicotina promuove l’angiogenesi ovvero la

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crescita di nuovi vasi sanguigni, favorendo i tumori. Che la nicotina faccia male comunque non è una novità. Ma niente panico: gli ex fumatori che hanno usato sostituti alla nicotina a lungo termine non hanno sviluppato nessun effetto collaterale. E il livello di nicotina delle sigarette elettroniche è molto ridotto. Certo, ci sono quelli per cui se una cosa non è pura e innocua al 100% è sbagliata. In quest’ottica le sigarette elettroniche sono nocive, vanno tenute fuori dal mercato e il loro uso va scoraggiato perché non sappiamo che effetti abbiano, non ci sono studi a lungo termine a riguardo (non ancora) e per quanto ne sappiamo nel giro di 50 anni potrebbero anche provocare il cancro. Questa gente non vive nel mondo reale ma in un’utopia, dove una cosa o è bianca o è nera. Ma il mondo reale è fatto di una scala di grigi, non è tutto bene o tutto male e nel mondo reale la gente muore a causa delle sigarette tradizionali. Nel mondo reale serve un modo efficace per smettere di fumare, o di ridurre drasticamente questo vizio, per sopravvivere. Ma ha senso combattere una pessima abitudine con un’altra abitudine meno brutta ma comunque negativa? Le sigarette elettroniche saranno anche meno nocive del tabacco ma non fanno bene alla salute. Prima di incentivarne la diffusione bisognerebbe essere sicuri che non facciano male o almeno capire esattamente quali effetti hanno sulla salute.

A I U TA I POLMONI Quando smetti di fumare ci vogliono una decina di anni per dimezzare il rischio di ammalarti di cancro ai polmoni. Vuoi aiutare i tuoi polmoni a guarire prima? Secondo uno studio chi mangia tante verdure crucifere (come i broccoli e i cavolini di Bruxelles) ha un rischio inferiore del 20% di contrarre un tumore ai polmoni rispetto a chi non segue questa dieta salutare. Più crucifere mangi e maggiori benefici ne trai. Quindi usa i broccoli come le sigarette: consumane tantissimi e ogni giorno.

2

Un freddo pomeriggio di settembre del 1992 mia madre è tornata a casa dopo aver giocato a golf e si è fumata la solita sigaretta light. All’epoca io vivevo per conto mio, in una casa dove il fumo era bandito, a più di 1.000 km da lei, con mia moglie e il mio bambino di 4 anni. Erano passati 20 anni dall’ultima volta che mi ero riempito di sangue per cercare di impressionarla ma poi avevo cambiato idea. E durante le nostre lunghe chiacchierate settimanali al telefono non ho mai perso occasione di cercare di convincerla a smettere raccontandole come era finito male tizio o caio o informandola sui pessimi risultati delle ultime ricerche sul fumo. Mia madre era una persona brillante che aveva lavorato in un laboratorio di analisi all’epoca in cui il suo responsabile aveva scoperto il vaccino antipolio. Sono sicuro che sapesse di avere un grosso problema con il fumo e che si stava giocando la salute per questo suo vizio. Non lo ha mai ammesso ma ho notato che quando arrivava sul mercato una sigaretta meno

KATIE MACDONALD

nociva (da quelle con il filtro a quelle light) lei è sempre passata alla nuova arrivata, più sicura. Quel giorno, intorno alle 4, aveva la schiena dolorante per le 18 buche di golf, così ha deciso di rilassarsi con una doccia. Come ha poi raccontato a mio padre, ha sentito un forte prurito in gola e ha iniziato a tossire. Ha tossito così forte e così a lungo che a un certo punto ha sentito un forte dolore al petto e ha iniziato a vomitare sangue. Mio padre ha chiamato l’ambulanza, che l’ha portata al pronto soccorso. Meno di due anni dopo il capo delle principali 7 aziende di tabacco mondiali ha dichiarato al Congresso che a suo parere la nicotina non dà dipendenza. I documenti interni alle sue aziende però ben presto hanno dimostrato che non solo lui e i suoi sottoposti sapevano benissimo che le sigarette danno dipendenza ma che le stavano progettando in modo tale che se iniziavi a fumare poi era molto difficile smettere. USCIRE DALLA SPIRALE DELLA SIGARETTA Per più di 20 anni l’unica cosa certa nella vita di Alex Clark era il fumo. “Lo davo per scontato”, dice Clark, che oggi ha 39 anni e gestisce un noleggio di camper in New Jersey. “Fumavo quando stavo bene e quando stavo male, quando c’era il sole e anche sotto la pioggia, quando faceva caldo e quando si gelava, avrei anche fumato sul letto di morte se gli infermieri me l’avessero lasciato fare.” Tutto è cambiato il giorno in cui ha visto un amico fumare una sigaretta elettronica. “Quel tizio per anni si è fumato due pacchetti al giorno”, ricorda Clark.

È ora di smetterla! Tre modi di dire basta al fumo prima che sia lui a dire basta alla tua vita. CEROTTO

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GOMMA DA MASTICARE

SIGARETTA ELETTRONICA

Segnati l’ora in cui fumi la tua prima sigaretta della giornata. Prima cominci e più è grave la tua dipendenza dalle sigarette. Se a colazione hai già in bocca una sigaretta, la dose di nicotina che devi cercare in una gomma è di 4 milligrammi, lo dice un studio della Nicotine & Tobacco Research. Chi segue questa strategia ha il doppio delle probabilità di smettere.

Non è detto che tu riesca a smettere di fumare grazie a loro ma se i cerotti e le gomme non ti piacciono puoi provarci. Prova con quelle di ultima generazione: hanno più nicotina, quindi la transizione dalla sigaretta normale a quella elettronica è più facile. Poi riduci la dipendenza passando via via a miscele con sempre meno nicotina. KM

Illustrazioni di Zach Graham

Tutto sta nell’usarlo nei tempi e nei modi giusti. Chi inizia a usarlo due settimane prima di smettere di fumare ha il doppio delle probabilità di smettere di chi ricorre al cerotto quando riduce il consumo di sigarette, lo dice uno studio della Duke University, in Carolina del Nord. Il motivo? Se la nicotina ti arriva da un’altra fonte fumare diventa meno necessario e anche meno piacevole.

“E mi ha raccontato che quando ha iniziato a fumare le sigarette elettroniche ha smesso del tutto di fumare quelle tradizionali. Ho pensato che se c’era riuscito lui potevo provarci anche io.” Clark si è comprato due sigarette elettroniche di quelle usa e getta ma il giorno dopo aveva già fatto fuori le batterie di entrambe. “Non era come fumare”, ricorda. “La botta di nicotina era inferiore e ritardata però c’era e il vapore che usciva e replicava il fumo di sigaretta a cui ero abituato.” Per la prima volta Clark si è reso conto che forse poteva uscire dalla spirale della sigaretta. Quel weekend Clark ha ordinato una vera sigaretta elettronica online. Quando è arrivata si è fumato l’ultima sigaretta tradizionale e poi ha buttato via il pacchetto. Da allora non ha più toccato una sigaretta normale, anche se continua a fumare ed è ancora dipendente dalla nicotina. Però la sigaretta elettronica l’ha aiutato a ridurre il consumo di nicotina. “Quando fumavo le sigarette normali nel giro di mezz’ora, massimo un’ora, sentivo il bisogno di fumare. Con quelle elettroniche invece ci sono volte che mi dimentico di fumare.”

smette di fumare le sigarette tradizionali. Persino i detrattori delle sigarette elettroniche ammettono che in certi casi aiutano a smettere o a ridurre la dipendenza dalla nicotina ma precisano che non è una regola. Inoltre dalle statistiche pare che chi le usa sia meno invogliato a smettere di fumare del tutto rispetto a chi non le ha mai provate. Molte persone addirittura affiancano i due tipi di sigarette, aumentando la dipendenza. Eppure molti studi confermano la riduzione del consumo di sigarette in chi utilizza quelle elettroniche. Un’indagine della University College London pubblicata sulla rivista Addiction, svolta su 5.863 fumatori che avevano provato a smettere di fumare almeno una volta nel corso dell’anno precedente, ha persino dimostrato che chi ha provato con la sigaretta elettronica ha avuto il 60% in più di successo di chi ha provato a smettere di botto o ha usato i cerotti o le gomme da masticare alla nicotina. I maggiori studi a riguardo hanno dimostrato che le sigarette elettroniche sono leggermente più efficaci dei cerotti alla nicotina per aiutare a smettere di fumare dopo sei mesi di utilizzo. Quindi un beneficio lo possono dare, ma più spesso invece che aiutare a smettere non fanno che raddoppiare il vizio, affiancandosi alla sigaretta tradizionale.

NESSUNO INIZIA A FUMARE CON LE SIGARETTE ELETTRONICHE Non si è mai sentito di nessuno che ha provato a fumare per la prima volta con le sigarette elettroniche ed è passato alle sigarette normali. Succede sempre il contrario: gente che fuma da decenni, e che ha provato diverse volte a smettere ma inutilmente, a un certo punto prova le sigarette elettroniche e da quel momento

MA POSSONO FARTI TORNARE LA VOGLIA! Le sigarette elettroniche rischiano anche di far tornare la voglia di fumare a chi era riuscito a smettere. Essendo così di moda e potenzialmente meno nocive, potrebbero anche tentare gli ex fumatori che da quelle

NEL GIRO DI 10 ANNI 3 AZIENDE PRODUTTRICI DI TABACCO CONTROLLERANNO IL 75% DEL MERCATO DI SIGARETTE ELETTRONICHE.

Illustra zioni sigaret te elet troniche di +ISM

Vietato fumare? È una sigaretta ma si può fumare anche nei luoghi pubblici. In Italia le sigarette elettroniche non sono bandite in tutti i luoghi chiusi come invece succede alle sigarette tradizionali. Pur contenendo nicotina, infatti, possono essere utilizzate tranquillamente anche laddove vige il divieto di fumare, con la sola eccezione delle scuole. Anche la pubblicità in TV non è vietata, a differenza di quella delle sigarette tradizionali. Questo perché non è considerata un prodotto da fumo ma da inalazione.

Come è fatta la sigaretta elettronica Ecco come la tecnologia cerca di sostituire il tabacco. Bulbo a LED Si accende ogni volta che aspiri, simulando una vera sigaretta.

Batteria La batteria agli ioni di litio fornisce l’energia necessaria alla vaporizzazione.

Atomizzatore Qui la nicotina liquida viene riscaldata trasformandosi in vapore.

Microprocessore È il cervello della sigaretta elettronica e dice al bulbo a LED e all’atomizzatore che cosa fare.

Liquido La cartuccia contenente nicotina liquida esiste in un’ampia serie di aromi e con una diversa concentrazione di nicotina. | MENSHEALTH.IT 47

potrebbero poi passare fin troppo facilmente alle sigarette classiche a cui avevano detto addio anni fa. Anche i ragazzi potrebbero farsi tentare da queste sigarette apparentemente innocue o quasi per poi iniziare seriamente a fumare, un timore che sembra confermato da una ricerca del Center for Disease Control and Prevention americano che dimostra l’aumento dell’uso della sigaretta elettronica tra gli studenti delle scuole medie e superiori tra il 2011 e il 2012, parallelamente però a una diminuzione nell’uso della sigaretta tradizionale nello stesso gruppo d’età. Tutto questo smentisce sia che la sigaretta elettronica aiuti a smettere di fumare sia che, al contrario, spinga i non fumatori a iniziare. I PRODUTTORI DI TABACCO TORNANO ALLA CARICA Per il momento gli unici a temere veramente la sigaretta elettronica sono i produttori di tabacco, a cui fa sempre più concorrenza. Visto che non possono contrastarne la diffusione, queste aziende hanno deciso di acquistare i marchi di sigarette elettroniche, o di svilupparne di propri, in modo da sfruttarne i guadagni. Di questo passo, nel giro di dieci anni le tre maggiori compagnie di tabacco americane avranno in mano il 75% del mercato delle sigarette elettroniche, andando ad arricchirsi grazie alla stessa invenzione che invece avrebbe dovuto farle fallire. Con questa mossa le case produttrici del tabacco potrebbero sfruttare il successo delle sigarette elettroniche, cavalcando l’onda salutista che le vuole meno nocive, o sabotarle per escluderle dal mercato e costringere i consumatori a rimanere fedeli alle sigarette tradizionali. L’industria del tabacco già negli anni Cinquanta aveva provato a ingannare il mondo con le sigarette con il filtro. Negli anni Settanta ci hanno riprovato con le sigarette light. Anche loro erano pericolose per la salute ma hanno convinto molti che volevano smettere a continuare a fumare perché adesso, grazie alle light, faceva meno male. E adesso tocca alle sigarette elettroniche.

L A STO R I A D E L VA P O R E

1%

I fumatori di sigarette elettroniche che pensano siano innocue.

58%

Chi ha sofferto di almeno un effetto collaterale delle sigarette elettroniche, come mal di gola e bocca asciutta.

79%

Gli ex fumatori che temono di tornare alle sigarette tradizionali se smettessero di usare quelle elettroniche. Fonti: International Journal of Environmental Research and Public Health, Addiction

GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO 2015 “Stop illicit trade of tobacco products” (Stop al mercato illecito dei prodotti del tabacco) è il tema indicato dall’OMS per la prossima Giornata Mondiale Senza Tabacco del 31 maggio 2015. Molto spesso, se non esclusivamente, il contrabbando viene gestito dalla stessa industria del tabacco proprio per contrastare politiche governative di controllo del tabacco. Eliminando il contrabbando, quindi, si limiterebbe il mercato dell’industria stessa, i prodotti del tabacco sarebbero ancora meno accessibili. I prodotti del tabacco dovrebbero essere considerati illegali, così come è stato dichiarato illegale l’amianto. Come è ormai tristemente noto, la dipendenza dal fumo è causa certa di oltre 30 tipi di malattie, tra cui le patologie bronco-polmonari, diverse forme tumorali, cardiopatie, vasculopatie e malattie neurovegetative.

La LILT in prima linea contro il tabagismo La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori è in prima linea con le proprie 106 Sezioni Provinciali, i suoi Spazi Prevenzione, i medici e i volontari, nel contrastare l’iniqua politica dell’industria del tabacco. I percorsi di Gruppo di Disassuefazione dal Fumo (GDF) della LILT – preceduti da un colloquio motivazionale – forniscono un percorso per il fumatore motivato a smettere attraverso un metodo di intervento cognitivo-comportamentale. In oltre 30 anni la LILT ha promosso circa 6 mila percorsi di gruppo per smettere di fumare su tutto il territorio italiano, aiutando più di 62 mila utenti. www.lilt.it 48 MENSHEALTH.IT |

LA LOTTA ALLE SIGARETTE ELETRONICHE La FDA (Food and Drug Administration ovvero l’ente governativo americano che regolamenta gli alimenti e i medicinali) non si lascia ingannare. Dal 2008 al 2010 ha fatto causa diverse volte ai produttori di sigarette elettroniche, accusandoli di vendere prodotti non approvati contenenti droghe. Ma ha perso, ha fatto ricorso e ha perso ancora. Così ha deciso di includere le sigarette elettroniche tra i “prodotti a base di tabacco”, in questo modo per legge ricadono sotto la sua giurisdizione. A questo punto ha deciso di creare una regolamentazione specifica a riguardo, anche se sembra essere ancora in alto mare.

3

Non appena mio padre mi ha avvertito che la mamma era in ospedale ho prenotato il primo volo per Pittsburgh. Quando il giorno dopo sono arrivato al reparto di terapia intensiva ho trovato mia mamma attaccata all’ossigeno. Il giorno precedente i medici avevano operato mia madre aprendole la gabbia toracica e rimuovendo un tumore grande quanto un melone. Il tumore aveva preso il posto del polmone sinistro. Mia mamma era sveglia. Abbiamo parlato un po’, poi io ho tirato fuori una foto che avevo portato con me da casa: un’ecografia del mio secondogenito, che avrebbe dovuto nascere da lì a tre mesi. Lei si è illuminata anche se entrambi sapevamo che non sarebbe vissuta per vedere quel giorno. I pazienti in fin di vita certe volte soffrono di un fenomeno temporaneo che provoca il delirio. All’improvviso mia mamma ha distolto gli occhi dall’ecografia e ha guardato il tavolino dove credeva che ci fosse seduto il mio primogenito, che invece era a casa. “Attento, prendilo, sta per cadere”, mi ha detto. Io ho fatto finta di prenderlo. “Preso, adesso è al sicuro”, le ho detto, facendo finta di cullarlo tra le mie braccia. Mia mamma si è tranquillizzata e si è addormentata. Quando si è risvegliata una mezz’oretta più tardi era lucidissima e mi ha chiesto di proteggere entrambi i miei figli dall’orrore che l’aveva ridotta così. Gliel’ho promesso. È morta il mattino dopo. I miei due figli adesso hanno 23 e 27 anni e nessuno di loro ha mai fumato. Secondo le statistiche il 98% di chi fuma inizia prima dei 26 anni quindi è probabile che nessuno di loro fumerà mai più. Però sono comunque preoccupato. E se le sigarette elettroniche li convincessero a provare, per pura curiosità, e prendessero il vizio? E se non succederà a loro potrebbe capitare ai loro figli, un giorno. Quando penso ai miei cari in vita e a quello che potrebbe succedere loro faccio fatica a non considerare le sigarette elettroniche come una minaccia. Ma pensando a mia mamma vorrei che l’invenzione di Hon Lik fosse arrivata decenni prima: forse oggi lei sarebbe ancora viva.

d

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QUANDO FAI JOGGING TI STANCHI SUBITO? CORRERE PER TE VUOL DIRE SEMPLICEMENTE CORRERE FINO A QUANDO HAI IL FIATONE E RESISTERE PIÙ A LUNGO CHE PUOI? HAI MAI PENSATO A COME CORRERE E AD ALTERNARE DIVERSI TIPI DI CORSA PER OTTENERE PIÙ PERFORMANCE? ECCO COME MIGLIORARE IL TUO WORKOUT PER CORRERE PIÙ A LUNGO, PIÙ VELOCE E ANCHE CON I PESI. 50 MENSHEALTH.IT |

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I SEGRETI DELLA CORSA

LE ABITUDINI, BUONE O CATTIVE, CONDIZIONANO LA NOSTRA VITA: FACCIAMO LE STESSE COSE ALLO STESSO RITMO OGNI GIORNO. Eppure ci accorgiamo di vivere e di chi siamo solo quando proviamo a cambiare, facendo un po’ di più o qualcosa di nuovo. Questa verità vale soprattutto nello sport: correndo sempre allo stesso modo, per lo stesso tempo e lungo lo stesso tragitto non avremo grandi benefici. Come puoi migliorare la corsa e la tua forma fisica? Per esempio usando questi quattro elementi chiave: allenamento di velocità, sessione di soglia anaerobica, allenamento di resistenza alla velocità e corsa lunga lenta. Eviterai così l’errore tipico di quasi tutti i corridori, che è quello di fare solo e soltanto una cosa, invece di variare. Qui ti mostreremo i benefici di ognuno dei quattro tipi di workout e come inserirli nel tuo programma di allenamento.

Allenamento di velocità Che cos’è? Una sessione di corsa sprint da 30 minuti. Questo allenamento migliora la falcata, attiva le fibre a contrazione rapida e ti rimette velocemente in forma: la corsa

LA CORSA IN CIFRE ECCO TUTTI I NUMERI DEI 4 WORKOUT RAPPORTATI A UN UOMO DI 80 KG ALLENAMENTO DI VELOCITÀ

SESSIONE DI SOGLIA ANAEROBICA

ALLENAMENTO DI RESISTENZA ALLA VELOCITÀ

CORSA LUNGA LENTA

155 / 85

495 / 230

425 / 175

295 / 355

EPOC (IN CALORIE)

25

65

70

65

% MEDIA DI BATTITO CARDIACO

80

90

85

75

300–700

220–350

275–400

220–300

30

45

45

60

TOTALE CALORIE CONSUMATE*

CARBOIDRATI/GRASSI BRUCIATI DURANTE L’ESERCIZIO (IN CALORIE)

VGRF** (% DI PESO CORPOREO) TEMPO (MINUTI TOTALI)

*Numero totale di calorie bruciate durante l’esercizio e nella fase EPOC (extra consumo di ossigeno post esercizio). ** Vertical Ground Reaction Force, ovvero forza di reazione del terreno. È la quantità di forza esercitata dal tuo corpo. Maggiore è la forza, maggiore è lo stress esercitato sulle giunture.

sprint migliora il modo in cui ti muovi, la biomeccanica e la gestione della corsa. In questo modo potrai anche correre più a lungo e di buon passo senza stancarti. Come fare Riscaldati correndo per 1,5 km e poi fai 15 secondi per ognuno di questi esercizi: skip (correre portando le ginocchia verso il petto), butt kick (correre toccando il sedere con i talloni) e fast feet (correre toccando il terreno più velocemente possibile). Fai 3 serie. Per preparare i muscoli per lo sprint fai un’attivazione dinamica: 30 secondi di mountain climber seguiti da 20 gradini in salita (o 20 step up, ovvero lo step usando un rialzo come un gradino o una panca). Ripeti. Adesso sei pronto per l’allenamento di velocità: fai degli scatti da 30, 40, 50 e 60 metri partendo da fermo. Torna al punto di partenza camminando per recuperare. Poi fai 120 metri per tre volte di corsa ma senza esagerare. Torna indietro correndo lentamente. Per recuperare corri per 800 metri passando da un ritmo veloce a uno più lento. Lo sprint, più che la corsa sulla lunga distanza, ti permette di usare le fibre a contrazione rapida e di assumere la posizione di corsa corretta: braccia in movimento, testa e petto dritti, ginocchia verso l’alto. Nelle corse più lunghe non usi sempre questi movimenti ma con l’allenamento di velocità puoi correggere i tuoi errori e imparare a correre più veloce faticando di meno. Anche l’allenamento di velocità però ha i suoi svantaggi: mette a dura prova le giunture. Con ogni falcata carichi fino a 7 volte il tuo peso corporeo. Nella corsa più lenta metà del movimento dipende dalla contrazione dei muscoli e l’altra metà dall’energia immagazzinata nei tendini. I piedi passano a terra circa 25 decimi di secondo quando corri lentamente e 8 decimi di secondo quando vai veloce. Nello sprint l’energia dei tendini non fa a tempo ad aiutarti quindi quasi tutta la fatica la fanno i muscoli che si contraggono. Vista la sollecitazione a cui sono sottoposti i muscoli delle gambe durante lo sprint, serve un tempo di riposo maggiore, da 48 a 72 ore.

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Sessione di soglia anaerobica

Che cos’è? Una corsa da 30 a 60 minuti alla tua soglia anaerobica, ovvero la velocità che mantieni senza avere un fiatone tale da dover rallentare. In questo modo migliori la capacità aerobica e bruci più calorie perché ti alleni a un’intensità maggiore per un lungo periodo senza riposarti. Come fare Tieni il ritmo della tua soglia anaerobica

per 7-10 km. Quando riesci a farlo senza troppa fatica, aggiungi 30 minuti di corsa se ti alleni per una maratona di 10 km e 60 minuti per le maratone su distanze più lunghe. Poi lavora sul tuo passo, cercando di aumentare la velocità. Ci sono diversi modi per capire qual è il tuo passo di soglia anaerobica. Puoi andare a sensazioni: se sembra difficile ma riesci a mantenere quel passo significa che quel ritmo va bene (ecco perché è importante non andare subito fortissimo appena ti metti a correre). Se hai già corso una maratona di 5 o 10 km puoi usare i tempi che hai totalizzato

per capire il tuo ritmo di soglia. La regola generale è questa: vai leggermente più lento del tuo ritmo di gara sui 10 km o aggiungi 40 secondi al km al tuo passo di gara sui 5000 metri. Se tendi a perdere la concentrazione durante una sessione di corsa fatti accompagnare da un amico. È più divertente correre in compagnia e aiuta entrambi a tenere il passo giusto e a non scoraggiarsi. Se in questa corsa a due sei in grado di scambiare qualche parola con il tuo amico senza però riuscire a chiacchierare amabilmente allora hai trovato il ritmo giusto.

Allenamento di resistenza alla velocità Che cos’è? Corsa veloce sui 200-1600 metri. È la corsa più impegnativa per il fisico e per la mente. Ma dopo 45 minuti di sofferenza avrai un cuore più forte e una maggior resistenza. Gli intervalli di corsa più lunghi aumentano la contrattilità del cuore (la forza di ogni battito) oltre alla densità dei mitocondri (ovvero delle centrali energetiche cellulari) nelle gambe. Come fare Fai un po’ di riscaldamento correndo piano per 1,5 km. Poi fai 15 secondi per ognuno di questi esercizi: skip (correre portando le ginocchia verso il petto), butt kick (correre toccando il sedere con

TRUCCHI PER ALLENARSI MEGLIO Nonostante tutto l’allenamento non riesco a sviluppare i polpacci. Qualche idea? GIACOMO

I polpacci sono formati da due muscoli:

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il gastrocnemio e il soleo. Il primo reagisce meglio agli esercizi a gamba tesa mentre l’altro a quelli con la gamba piegata. Se il polpaccio non cresce probabilmente ti stai concentrando su un solo tipo di esercizio o non esegui bene gli esercizi. All’inizio del tuo workout fai 3 o 4

serie di 2 esercizi a gamba tesa come lo standing calf raise e il farmer’s walk sulle punte dei piedi e una serie di esercizi a gamba piegata come il seated calf raise. Per i raise usa un peso che ti permetta di fare da 15 a 25 ripetizioni. Per il farmer’s walk usa manubri che puoi sorreggere tranquillamente per

1 minuto. Inverti il rapporto ogni 2 workout e non dimenticare di fare stretching prima di finire l’allenamento. Ci sono tante varianti dei push up ma come si fa a fare bene quello tradizionale? DOMENICO

Il push up tradizionale è il più difficile da

eseguire bene. Se fatto correttamente ti permette di sviluppare tutti i muscoli: petto, tricipiti, schiena, bicipiti, core, glutei e gambe. Mettiti a terra prono e raddrizza braccia e gambe in modo che il corpo sia dritto. Metti le mani sotto e leggermente più in fuori delle spalle. Gli avambracci

dovrebbero essere in verticale. Adesso porta il mento verso il petto, irrigidisci i muscoli del core e tendi anche i glutei e le cosce. Tieni i gomiti contro il petto mentre ti abbassi, portando il petto a 8 cm dal pavimento. Risalendo immagina di spingere via il pavimento. Se riesci a fare 20 ripetizioni sei bravissimo.

i piedi) e fast feet (correre toccando il terreno più velocemente possibile). Fai 3 serie e poi prepara i muscoli per lo sprint. Fai 4 scatti da 80 metri (partendo piano e aumentando progressivamente la velocità ma senza esagerare, poi torna indietro camminando). Fai 8 scatti da 500 metri e cammina per 100 metri come recupero. Tieni il ritmo più veloce che puoi per tutto il workout. Per fare 100 metri camminando devi metterci lo stesso tempo che impieghi a fare i 500 metri. Per recuperare ulteriormente alla fine corri lentamente per 1,5/2 km. Le corse sugli intervalli lunghi non sono adatte per chi soffre di cuore, però lo aiutano. Uno studio finlandese ha dimostrato che questo genere di interval training ad alta intensità aumenta il livello di VO2, la variabilità del battito cardiaco (un indicatore della salute del cuore) e la densità capillare dei muscoli, aiutando a trasportare l’ossigeno in tutto l’organismo così da permetterti di allenarti di più e più a lungo. Inoltre si bruciano più calorie nella fase EPOC (extra consumo di ossigeno post esercizio). In altre parole ti alleni così duramente che continui a bruciare calorie anche dopo l’allenamento. Ma non esagerare. Se esageri con gli allenamenti di resistenza alla velocità incappi nell’effetto plateau e non ottieni più nessun beneficio. L’ideale è aggiungerli al programma di allenamento almeno 8 settimane prima di una gara. Fanne 1 ogni 2 settimane, per un totale di 4 workout.

Corsa lunga lenta Che cos’è? Una corsa lenta a ritmo costante. In questo modo bruci i grassi e aumenti la resistenza. Questo genere di corsa però rischia di mettere a dura prova le giunture se non sei in gran forma o se hai problemi alle gambe, quindi inizia con una distanza ridotta e aumentala progressivamente. Come fare Corri per un’ora o più a un passo che ti

permetta di chiacchierare. Se ti viene il fiatone cammina finché non torni a respirare normalmente, poi riprendi a correre. Correre piano per lunghe distanze è fondamentale per un allenamento di resistenza, al punto che molti atleti dividono il loro allenamento in corsa rilassata per il 70%, sessioni di soglia anaerobica per il 10% e sprint per il 20% del tempo. In questo modo vengono bilanciate le sessioni intense che danno i maggiori risultati con quelle più rilassate che favoriscono il recupero e un continuo miglioramento. Se vuoi dimagrire aumenta le corse lunghe e rilassate: dopo almeno 1 ora di corsa il corpo ha bisogno di maggiore energia di quella fornita dagli zuccheri nel sangue e questo ti aiuta a bruciare più velocemente i grassi.

Qual è il tuo obiettivo? Ogni quanto dovresti fare un workout del genere? Dipende dal tuo obiettivo. Voglio restare in forma Fai uno di questi workout ogni due settimane. Negli altri giorni fai dello strength training. Se corri 3 volte alla settimana aggiungi due corse lunghe lente. Voglio migliorare il mio tempo sui 10 km o nella maratona Fai ognuno di questi 4 workout ogni due settimane. Se riesci a correre per 6 volte in 2 settimane regola il resto delle corse in base al giorno della gara: a sei mesi dalla gara aggiungi una corsa lunga lenta e alterna le sessioni di soglia anaerobica e gli allenamenti di resistenza alla velocità nel workout extra. A tre mesi dalla gara aggiungi una sessione di soglia anaerobica e alterna le corse lunghe lente con gli allenamenti di resistenza alla velocità. A due mesi dalla gara aggiungi dell’allenamento di velocità e alterna le sessioni di soglia anaerobica con corse lunghe lente. Voglio perdere peso Entrambi questi programmi vanno bene per perdere peso.

SEGRETI DI CORSA SEGUENDO I CONSIGLI DEI MIGLIORI MARATONETI IMPARI A CORRERE MEGLIO.

DA FARE

DA NON FARE

FORMA Allenati regolarmente per migliorare il tuo stile di corsa.

Non esagerare. Fai 170-190 falcate al minuto, non di più.

Fai caso a come corri e di tanto in tanto rallenta per concentrarti sulla forma.

Essere talmente attento a come corri da non divertirti.

Considera gli esercizi che ti abbiamo descritto sopra come parte integrante dell’allenamento.

Forzare i cambiamenti al tuo stile di corsa.

ALLENAMENTO

Sii coerente nella frequenza delle tue corse.

Aumentare improvvisamente i km o l’intensità della corsa.

Non fare sempre lo stesso programma: varia.

Inserire troppi elementi nel programma di allenamento settimanale.

Tieni un diario delle tue corse.

Aver paura di riposare un giorno anche se temi di essere al limite e di farti male.

GARE

Mentre ti alleni visualizza la gara a cui stai per partecipare.

Preoccuparsi al punto da non dormire bene la notte prima.

Cambia i tuoi obiettivi per ogni gara.

Cambiare radicalmente la dieta il giorno prima della gara.

Datti una valutazione dopo ogni gara per capire dove migliorare.

Abbandonare la gara anche se non ti sei fatto male.

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Cucinare?

Fallo una volta alla settimana!

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LU N E D Ì

M A RT E D Ì

MERCOLEDÌ

Cucinare per sette (giorni) G I OV E D Ì

Lo stufato di maiale affumicato al forno sembra appetitoso, vero? Trovi la ricetta in queste pagine!

VENERDÌ

Cucinare fa schifo. Senza contare che la vita ti offre sempre qualche alternativa più divertente e un sacco di cibi già pronti e molto più buoni (oltre ai ristoranti e ai pub). Peccato che a forza di mangiare al pub, e di divorare sacchetti di patatine, ti ritroverai con un fegato grosso come un pallone da rugby. Rassegnati: l’unica vera alternativa a quella di cucinare ogni giorno è quella di cucinare una volta alla settimana. Scopri come riuscirci e come mangiare sempre cose nuove, facendo il pieno di proteine e risparmiando tempo per fare cose più interessanti che cucinare. TESTO M AT T H E W K A D E Y

FOTO SAM KAPLAN

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1/ Un pieno di proteine per 5 giorni N O N S I T R AT TA D I R I S C A L D A R E G L I AVA N Z I M A D I T R A S F O R M A R L I .

I GROSSI TAGLI DI CARNE hanno un tempo di cottura lungo ma la pazienza viene ripagata con il gusto: il grasso della carne che si scioglie la rende tenera e gustosa, senza contare che spesso questo tipo di carne è quello che costa meno. Allora comprala, cuoci una volta sola i piatti a base di pollo, vitello e maiale che ti proponiamo in queste pagine e poi usa gli avanzi per creare ricette semplici e veloci ma anche gustose per quando torni stanco e affamato dal lavoro e hai voglia di tutto tranne che di metterti ai fornelli.

LE REGOLE D E G L I AVA N Z I N . 1

2 ORE

Questo è il tempo massimo che il cibo dovrebbe rimanere fuori dal frigo dopo essere stato cotto. Quindi se sai che non riesci a finire quello che hai in pentola, mettilo subito al sicuro prima che vada a male.

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Recupera la carne che hai cotto nel weekend infilandola in un bel tacos Oppure mangiala fredda, nell’insalata di soba e kimchi

2

Al lavoro portati un pranzo veloce che non ti mandi ko UN BUON PRANZO NON È PER FORZA C A L D O . E V I TA D I FA R E L A C O D A A L M I C R O O N D E D E L L’ U F F I C I O I N AT T E S A D E L T U O T U R N O .

PREPARA UN PIATTO DA MANGIARE a temperatura ambiente, come un’insalata o della pasta fredda. Aggiungi alla pasta o all’insalata proteine fredde (uova sode, fettine di carne prearrostita, pezzetti di pollo), verdure (cavolini, cavolo rosso, piselli) e un ingrediente segreto (pasta miso, olio di sesamo, salsa all’aglio). Un consiglio: se proprio non puoi fare a meno di riscaldare gli avanzi tieni la ricetta per casa tua invece che per il lavoro, dove potrai usare il forno al posto del microonde, riscalda in maniera più uniforme.

LE REGOLE D E G L I AVA N Z I N . 2

5 GRADI

La massima temperatura del frigo per evitare che il cibo sviluppi batteri. Se in frigorifero fa meno freddo di così c’è il rischio di invitare al banchetto anche l’escherichia coli, la salmonella e altri batteri poco simpatici.

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3

Mangia meglio, cucina meno e usa gli avanzi LE RICETTE MIGLIORI SONO QUELLE C H E C U C I N A Q U A LC U N ’ A LT R O . TU AL MASSIMO LE DEVI RISCALDARE E MANGIARE. PIÙ SAPORE E MENO FAT I C A .

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TUA NONNA AVEVA RAGIONE: certi piatti come lo stufato sono più buoni riscaldati e mangiati uno o due giorni dopo averli fatti. Ma perché? I composti contenenti sulfuri che si trovano nella cipolla e nell’aglio reagiscono all’aria, all’acqua e agli acidi e cambiano gusto, migliorandolo. Lo stesso vale per il curry e il chili. Cuocere lentamente la carne irrorandola di vino, birra o brodo la rende tenera e saporita. L’importante è dare una scottata alla carne e soffriggerla qualche minuto prima di aggiungere il liquido, in questo modo il gusto ci guadagna.

LE REGOLE D E G L I AVA N Z I N . 3

10%

Gli alimenti molto liquidi come zuppe e stufati si espandono fino al 10% in fase di congelamento. Quindi se li metti nel congelatore lascia lo spazio necessario nel contenitore.

4/ Brunch con gli avanzi GODITI UN BRUNCH COME SI DEVE S E N Z A FA R E L A M I N I M A FAT I C A .

LE UOVA ALL’OCCHIO DI BUE SONO PIÙ BUONE FREDDE. La colpa è dell’acqua: quando strapazzi le uova le privi dell’acqua che contengono e la loro consistenza cambia. Nel caso dell’occhio di bue le uova invece rimangono più liquide. Questi muffin al salmone e uova possono essere mangiati freddi o riscaldati e sono fantastici anche dentro un sandwich. Se ci fai un panino però fai attenzione: se aggiungi al piatto che stai preparando ingredienti ricchi di acqua come i pomodori o i peperoni arrostiti gli avanzi rischiano di rimanere flaccidi e acquosi. Se proprio non puoi farne a meno, meglio metterli nella salsa.

F o o d s t y l i n g: B re t t K u r z we i l /A r t D e p a r t m e n t , p r o p s t y l i n g: L i n d e n E ls t r a n

LE REGOLE D E G L I AVA N Z I N . 4

75 GRADI

Stufato di pollo, salsiccia e farro

Per un pranzo al sacco prova i muffin al salmone e uova con salsa al peperone

La temperatura che dovrebbero raggiungere, internamente, gli avanzi (con alcune eccezioni) quando vengono riscaldati. Al di sotto di 75 gradi alcuni batteri potrebbero sopravvivere. Per sapere se li stai scaldando per bene usa un termometro da cucina.

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Le ricette

I N G R E D I E N T I P E R 8 P E R SO N E

2 CUCCHIAI SALE 2 CUCCHIAI ORIGANO ESSICCATO 2 CUCCHIAI CORIANDOLO TRITATO 2 CUCCHIAI CIPOLLA IN POLVERE 2 CUCCHIAI AGLIO IN POLVERE ½ CUCCHIAIO DI PEPERONCINI CHIPOTLE IN POLVERE 1 CUCCHIAIO PEPE

Insalata di soba e kimchi

Stufato di pollo, salsiccia e farro

I N G R E D I E N T I P E R 8 P E R SO N E

2,5 KG SPALLA DI SUINO DISOSSATA, PRIVA DELLE PARTI GRASSE E TAGLIATA A CUBETTI DI CIRCA 5 CM PER LATO 1 CUCCHIAIO OLIO DI COLZA

¼ TAZZA + 1 CUCCHIAIO OLIO DI COLZA ¼ TAZZA + 2 CUCCHIAI SALSA DI SOIA IL SUCCO DI 1 LIME

1 CIPOLLA GIALLA A FETTINE DA 2,5 CM

1 CUCCHIAIO DI POLVERE CINQUE SPEZIE

4 SPICCHI D’AGLIO SPELATI E SCHIACCIATI

700 G DI TAGLIO REALE DI BOVINO

2 CUCCHIAI DI BIRRA, PREFERIBILMENTE MESSICANA

250 G DI TAGLIATELLE CINESI SOBA 2 CUCCHIAI ACETO DI RISO

I N G R E D I E N T I P E R 8 P E R SO N E

1 CUCCHIAIO DI SALSA DI PESCE

1 CUCCHIAIO DI OLIO DI COLZA

1 CUCCHIAIO DI ZENZERO TRITATO

450 G DI COSCE DI POLLO DISOSSATE A CUBETTI

1 CUCCHIAIO DI CREOLE SEASONING (LEGGI LA RICETTA IN BASSO)

1 CIPOLLA GIALLA A FETTINE

1 ½ CUCCHAI DI TIMO ESSICCATO

2 GROSSE CAROTE TAGLIATE A BASTONCINI

1 GROSSO PEPERONE VERDE, SENZA SEMI E A CUBETTI

5 TAZZE DI BRODO DI POLLO

2 PEPERONI ROSSI TAGLIATI SOTTILI

2 GAMBI DI SEDANO A FETTINE SOTTILI

1 TAZZA DI FARRO

2 PORRI TAGLIATI SOTTILI

3 SPICCHI D’AGLIO

1 ½ TAZZA DI KIMCHI PIÙ 2 CUCCHIAI DELLA SUA SALAMOIA

SEMI DI SESAMO E DI CORIANDOLO PER GUARNIRE

1 CUCCHIAIO CANNELLA

½ CUCCHIAIO OLIO DI SESAMO

PREPARAZIONE 1/ In una ciotola mescola il sale, l’origano e le spezie e versa il mix sulla carne, ricoprendola da ogni lato. Cuoci per circa 30 minuti. 2/ Riscalda il forno a 150 gradi. In una padella antiaderente riscalda dell’olio su fiamma medio alta. Aggiungi la carne e falla dorare su tutti i lati, per circa 10 minuti. Togli la carne dalla padella e mettila su un piatto foderato di carta assorbente per togliere l’olio in eccesso. 3/ Metti nella padella la cipolla, l’aglio e la birra. Fai bollire, poi togli la pentola dal fuoco. Rimetti la carne nella padella, metti il coperchio e infilala nel forno, nel ripiano intermedio. Cuoci per circa 2,5 ore. Togli la carne dal forno, lasciala raffreddare leggermente, scola il liquido e servi.

PREPARAZIONE 1/ In una grossa ciotola mescola ¼ tazza di olio, ¼ tazza di salsa di soia, il succo del lime e la povere cinque spezie. Aggiungi la carne. Lascia marinare la carne in frigo per almeno due ore, girandola un paio di volte. 2/ In un pentola riscalda l’olio rimasto su fiamma medio alta. Togli la carne dalla ciotola, asciugala con della carta assorbente e insaporiscila con sale e pepe. Cuoci la carne finché non è al sangue, per circa 5 minuti per lato. Lasciala riposare per 10 minuti e poi affettala a fettine sottili. 3/ Fai bollire una pentola d’acqua. Cuoci le tagliatelle soba al dente per circa 4 minuti poi versale nell’acqua fredda per 1 minuto e sciacquale sotto l’acqua corrente. Scolale. 4/ In una ciotola mescola l’aceto, l’olio di sesamo, la salsa di pesce, lo zenzero e la salsa di soia rimasta. In una terrina versa le tagliatelle soba e il condimento. Aggiungi la carne, il kimchi, la salamoia, le carote, i peperoni, i porri e mescola. Guarnisci con il coriandolo e i semi di sesamo.

½ CUCCHIAIO DI SALE 2 CUCCHIAI DI PASTA DI

sciacqualiPOMODORO

1 LATTINA DI POMODORI PELATI 2 FOGLIE DI BASILICO 450 G DI SALSICCIA 1 CUCCHIAIO DI SALSA WORCESTER PREZZEMOLO TRITATO

PREPARAZIONE 1/ In una padella riscalda l’olio su fiamma medio alta. Aggiungi il pollo e fallo dorare, per circa 2 minuti. Toglilo dalla padella e mettilo su un piatto foderato di carta assorbente. 2/ Abbassa la fiamma, aggiungi nella padella la cipolla, il peperone, il sedano, l’aglio e il sale. Cuoci, mescolando ogni tanto, finché il sedano non diventa morbido, per circa 5 minuti. Aggiungi la pasta di pomodoro, il creole seasoning e il timo. Mescola bene. Aggiungi il brodo di pollo, i pomodori, il farro e il basilico. Fai bollire poi riduci la fiamma al minimo e cuoci, coperto, finché il farro è tenero, per circa 30 minuti. 3/ Aggiungi il pollo, la salsiccia e la salsa Worcester. Mescola e cuoci per circa 10 minuti. Togli le foglie di basilico e servi lo stufato guarnendolo con il prezzemolo tritato. Metti gli avanzi in frigo e servi il giorno dopo. Sarà ancora più gustoso.

P E R PO R Z I O N E

P E R PO R Z I O N E

P E R PO R Z I O N E

530 CALORIE, 45 G PROTEINE, 5 G CARBOIDRATI (1 G FIBRA)

490 CALORIE, 33 G PROTEINE, 40 G CARBOIDRATI (5 G FIBRE)

430 CALORIE, 29 G PROTEINE, 24 G CARBOIDRATI (5 G FIBRE)

Del maiale non si butta via niente

Il tocco in più

Creole seasoning (Ingredienti per 1 tazza)

1. Fai dei tacos con lo stufato di maiale aggiungendoci fette di arancia, avocado, panna acida e scorze di lime. 2. Arrotola una piadina su cui avrai messo lo stufato di maiale, il cavolo tritato e la salsa piccante. 3. Prendi il pane e aggiungici lo stufato di maiale, un uovo in camicia e l’erba cipollina.

L’insalata di tagliatelle soba sarà ancora più buona se ci aggiungi nocciole tostate, barrette di sesamo a pezzetti oppure dello scalogno fritto, tutti ingredienti che vanno a nozze con il gusto orientale di questa ricetta.

Mescola in una ciotola 2 cucchiai di ognuno di questi ingredienti: paprika, cipolla in polvere, aglio in polvere, origano essiccato, basilico essiccato, sale. Aggiungi anche 1 cucchiaio di ognuno di questi ingredienti: timo essiccato, pepe nero, pepe bianco, pepe di Caienna.

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P iat ti nella doppia di aper tura: foto grafie di M at t Rainey, food st y ling: Joan Par k in

Stufato di maiale affumicato al forno

Muffin al salmone e uovo con salsa al peperone I N G R E D I E N T I P E R 8 P E R SO N E

3 CUCCHIAI DI OLIO DI COLZA 8 GROSSE UOVA 1 TAZZA DI LATTE

PER LA SALSA ½ TAZZA DI YOGURT BIANCO ½ TAZZA DI POMODORI ESSICCATI

150 G DI SALMONE AFFUMICATO, TAGLIATO A STRACCETTI

1 PEPERONE ROSSO GRIGLIATO

80 G DI FORMAGGIO DI CAPRA MORBIDO, SBRICIOLATO

2 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

3 CUCCHIAI DI ANETO FRESCO TRITATO

IL SUCCO DI ½ LIMONE

250 G DI CHAMPIGNON A FETTINE SOTTILI 1 TAZZA DI PORRI A FETTINE SOTTILI

¼ CUCCHIAIO DI SALE ¼ CUCCHIAIO DI PEPERONCINO ROSSO IN POLVERE

PREPARAZIONE 1/ Riscalda il forno a 200 gradi e imburra una teglia con 12 muffin. In una ciotola mescola le uova e il latte. Aggiungi il salmone, il formaggio di capra, l’aneto e un po’ di pepe macinato a piacere. 2/ In una padella riscalda 1 cucchiaio di olio a fiamma media. Aggiungi i funghi e cuoci finché non sono teneri, per circa 6 minuti. Toglili dalla padella lasciandoli scolare su un foglio di carta assorbente e riscalda 1 cucchiaio di olio. Aggiungi i porri e cuocili finché non sono dorati, per circa 5 minuti. 3/ Aggiungi i funghi e i porri nella ciotola dove hai sbattuto le uova con il latte. Versa il composto nella teglia da 12 muffin. Inforna e cuoci finché il composto non si rapprende, per circa 5 minuti. Lascia raffreddare 5 minuti prima di togliere i muffin dalla teglia. 4/ Per la salsa, metti lo yogurt, i pomodori essiccati, il peperone grigliato, l’olio di oliva, il succo di limone, il sale e il peperoncino in polvere in un frullatore e frulla fino a ottenere una crema omogenea. Servi i muffin con la salsa al pomodoro. P E R PO R Z I O N E

410 CALORIE, 31 G PROTEINE, 13 G CARBOIDRATI (2 G FIBRE)

Caldi o freddi, sono sempre buoni I muffin sono fantastici anche a temperatura ambiente ma se li preferisci caldi avvolgili nell’alluminio e riscaldali in forno a 150 gradi per 15 minuti. Se hai fretta infilali nel microonde e scaldali (senza alluminio mi raccomando!) a bassa temperatura per 30-60 secondi.

Non dimenticare il contorno U N PA S T O N O N È PA S T O S E N Z A U N B E L C O N T O R N O . P R O VA L’ I N S A L ATA D I C AV O LO N E R O .

I N G R E D I E N T I P E R 8 P E R SO N E

½ TAZZA DI OLIO DI OLIVA ¼ TAZZA DI NOCCIOLE TRITATE 1 PORRO A PEZZETTI 1 SPICCHIO D’AGLIO TRITATO 4 ACCIUGHE SOTT’OLIO (OPZIONALI) 2 CUCCHIAI ACETO DI MELE 2 CUCCHIAI SCORZA DI LIMONE 1 CUCCHIAIO SENAPE ¼ CUCCHIAIO DI SALE (SE NON USI LE ACCIUGHE) ¼ CUCCHIAIO DI PEPE MACINATO 1 CAVOLO NERO SENZA LE COSTE, TAGLIATO A STRISCIOLINE

PREPARAZIONE 1/ In un frullatore mescola l’olio di oliva, le nocciole, il porro, l’aglio, le acciughe (se le vuoi mettere), l’aceto, la scorza di limone, la senape, il sale (se necessario) e il pepe finché non diventa una crema fluida. Se necessario aggiungi dell’olio. 2/ In una ciotola versa il condimento sul cavolo e mescola finché le foglie sono ben impregnate, per circa 5 minuti. Aggiungi i peperoni, le carote e le ciliegie.

2 PEPERONI ROSSI TAGLIATI A FETTINE SOTTILI 2 CAROTE, PELATE E ALLA JULIENNE ½ TAZZA DI CILIEGIE SECCHE

P E R PO R Z I O N E

240 CALORIE, 5 G PROTEINE, 19 G CARBOIDRATI (4 G FIBRE)

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In questa pagina. A sinistra, pantalone cargo in cotone e giacca in pelle con inserti in pelle traforata entrambi Bomboogie, anfibi in pelle con suola in gomma O.X.S. , maglia girocollo in misto seta New England, cintura in pelle con fibbia in metallo Hydrogen e borsa a mano in canvas trattato Avirex. A destra, pantalone in gabardina Blauer, polo in piquet Falconeri, giubbino in pelle Manuel Ritz e anfibi in pelle Lumberjack. Per lei tuta in viscosa delavé New England, stivaletto in pelle Lumberjack, chiodo in pelle Fracomina e occhiali da sole con lenti a goccia e montatura in metallo Maui Jim.

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Pronti a volare Foto: @DARIOALTAMURAPHOTOGRAPHER Styling: Erika Guerrisi Hair&Makeup: @GIULIALANCIAHAIR&MAKEUP Models: George @Fashion, Alex @Fashion , Johanna @Wave Location: VOLANDIA

Giacche in pelle in primo piano, pantaloni cargo, anfibi tecnici, occhiali da sole a goccia e borsoni in nylon con inserti in corda. Tutto in stile militare per un look comodo e pratico, da vero pilota.

In questa pagina, camicia slim fit in cotone con patch sul fronte e sulle maniche Blauer, pantalone cargo Timberland, cronografo con cassa in acciaio e cinturino in pelle cucito a mano OOO - OUT OF ORDER®, occhiali da sole modello aviator in nylon Ray-Ban.

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A sinistra, giacca stampa camouflage Tatras, maglia girocollo in cotone Jaggy, pantalone cargo Refrigue e anfibi in pelle O.X.S. A destra, giubbino in nylon con cappuccio Refrigue, girocollo in cotone Hamaki-Ho, pantaloni chino in cotone 1^ Classe Alviero Martini e anfibi in pelle Lumberjack.

A sinistra , giaccone in vera pelle, camicia botton down in cotone, pantalone chino in gabardine di cotone e anfibio in canvas tutto Avirex, borsone in pelle Piquadro. Lei indossa un bomber in pelle di agnello con 3 tasche sul davanti Parajumpers, tuta in viscosa con chiusura zip Aeronautica Militare, stivaletti in pelle Lumberjack con cerniera laterale. A destra, bomber in pelle Parajumpers maglia in cotone Avant Toi, pantalone in cotone con tasca verticale JMC JEY COLE MAN, anfibi in pelle con suola in gomma O.X.S.

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A sinistra polo in piquet Aeronautica Militare come la felpa in cotone con zip, pantalone in felpa C.P.Company e anfibi in pelle Lumberjack. A destra, bomber in nylon Aeronautica Militare, polo in piquet Blauer, pantalone in gabardine di cotone Avirex e anfibi in pelle O.X.S.

VOLANDIA Volandia, è il più grande Parco e Museo del Volo in Italia e fra i più grandi d’Europa (60mila metri quadrati). Nato dal recupero delle storiche Officine Caproni del 1910, Volandia è un museo nel museo, un vero esempio di archeologia industriale. E proprio da questi hangar nel 1910 si alzò infatti il primo aereo interamente pensato e realizzato in Italia dai fratelli Caproni: quello stesso modello è oggi conservato a Volandia, grazie a un sapiente lavoro di restauro, con una ricostruzione scenografica del volo del maggio 1910 che avvenne proprio dalla Brughiera davanti Malpensa, dove ora sorge il museo. Un percorso all’interno del volo, dai primi del Novecento fino ai giorni nostri, che si snoda fra aerei, elicotteri, mongolfiere, droni, modellini e un padiglione Spazio davvero affascinante. Il tutto corredato da un parco giochi a tema al chiuso e all’aperto. www.volandia.it | MENSHEALTH.IT 69

In questa pagina, camicia in lino New England, parka in cotone Gant, pantalone cargo in cotone Havana &Co., orologio 100% in legno, dotato di movimento svizzero e Made in Italy AB Aeterno.

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Giacca in pelle con multi tasche Aeronautica Militare, polo in piquet stampa camouflage Hydrogen, pantalone cargo in cotone C.P. Company, anfibi in pelle O.X.S.

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A sinistra, camicia camouflage Pepe Jeans London, pantalone in gabardine Avirex, occhiali da sole a goccia in metallo Ralph Lauren. Per lei maglia in viscosa effetto delavé New England, giacca in pelle Bomboogie e pantalone in cotone Jaggy. A destra, polo in cotone, k-way in tessuto tecnico e pantalone in felpa tutto American Vintage, borsone in nylon Refrigue.

TESTO MH TEAM

FOTO PANTEAO PRODUCTIONS

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ILLUSTRAZIONI F&W MEDIA

PER QUANTO TEMPO RIUSCIRESTI A SOPRAVVIVERE

SE DOMANI MATTINA FOSSI COSTRETTO A FUGGIRE RINUNCIANDO ALLA CASA, ALL’A UTO, AL TELEFONO, ALL’ELETTRICITÀ E A TUTTO QUELLO CHE POSSIEDI PUR DI SALVARE LA TUA VITA E QUELLA DELLE PERSONE CHE AMI? FINE DEL MONDO, DISASTRO ECOLOGICO O ATTACCO TERRORISTICO: NON IMPORTA QUAL È IL TUO INCUBO, DAVE CANTERBURY TI INSEGNA A SOPRAVVIVERE ANCHE IN QUESTE CONDIZIONI, ALLUNGANDO LE TUE PROSPETTIVE DI VITA, LA TUA AUTONOMIA E LA TUA RESISTENZA DI FRONTE ALLE MINACCE PEGGIORI CHE IL FUTURO TI PUÒ RISERVARE. LASCIA A CASA LA PAURA, VIENI CON NOI E IMPARA A SOPRAVVIVERE!

D

ave Canterbury è da 20 anni il guru della sopravvivenza nel “bushcrafting”, la vita selvaggia. Ha fondato in America la Pathfinder School per insegnare la dura arte di sopravvivere nella natura senza l’aiuto delle risorse legate al progresso e alla tecnologia, come animali, anche se intelligenti e dotati di pollice opponibile. Dave è convinto che possiamo re-imparare a vivere come i nostri antenati di 10 mila anni fa e a cavarcela in qualsiasi situazione, a condizione di essere disposti a farlo e abbastanza umili da accettare di dover ripartire da zero. Dave una volta era solo una guida e, dopo alcune spiacevoli esperienze dalle quali è uscito vivo, ha iniziato a pensare a che cosa serve davvero per vivere e sopravvivere nella natura selvaggia. Nel corso degli anni, poi, ha selezionato “i 5 strumenti della sopravvivenza”, le cose più importanti che devi avere e saper usare se vuoi riuscire a non morire di stenti, freddo, fame o predato da altri carnivori dopo che ti sei perso nella natura senza altre risorse se non il tuo corpo e le tue capacità. La sua Pathfinder School, di cui è cofondatore e istruttore, si trova in Ohio e può vantare ormai migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo. In più pubblica un magazine (il Self Reliance Illustrated Magazine), ha scritto molti libri e postato più di 600 video sul tema della sopravivenza sul suo

canale di YouTube, dove ha già oltre 240 mila iscritti e oltre 40 milioni di visualizzazoni. Dave è pronto a tutto: sa che cosa portare con sé quando va a esplorare la natura e conosce la preparazione necessaria per affrontare ogni tipo di emergenza. Lui per sopravvivere non ha bisogno di una casa, una macchina, un telefono, un ospedale e un supermercato. E nemmeno di un fucile. Tutto quello di cui ha bisogno è il suo kit con “I 5 strumenti della sopravvivenza”. Che comprende: strumenti da taglio (per costruirti quello che ti serve e per il cibo) strumenti per fare il fuoco (per accendere il fuoco per cuocere e conservare il cibo e per scaldarti) strumenti per coprirsi (per creare un microclima di protezione dagli elementi) strumenti per contenere e proteggere (per trasportare l’acqua o per proteggere il cibo che ti procuri) corde e funi (per legare e per costruire trappole) Questi elementi, insieme alla conoscenza del territorio e ad alcuni trucchi per procurarsi il cibo, lo rendono capace di sopravvivere in qualsiasi situazione selvaggia. La prima cosa quindi è la preparazione dello zaino con tutti gli strumenti necessari. Cominciamo… | MENSHEALTH.IT 75

A SCUOLA DI SOPRAVVIVENZA CON DAVE CANTERBURY Perché dovrei prepararmi a vivere come un selvaggio? Lo scenario più comune qual è: post guerra nucleare, attacco terroristico, tsunami o catastrofe ambientale? Disastro aereo? D.C. Capire le basi della vita all’aria aperta è importante perché è l’unico modo per sopravvivere quando i sistemi che abbiamo costruito negli ultimi 1000 anni, come i supermercati, i negozi, le auto, le stazioni di servizio… non sono in grado di soddisfare i nostri bisogni. Inoltre, è l’unico modo per non pesare o dipendere dalle persone che sono con te. Se qualcosa va storto, insomma, è bene che tu sappia provvedere a te stesso e ai tuoi famigliari, senza dover chiedere… Arrivano i terroristi: devo fuggire da casa mia con i miei figli entro 10 minuti. Che cosa mi porto e dove vado? D.C. Ogni volta che lasci la tua casa devi portarti dietro un bagaglio, una sorta di kit di emergenza per tutti i membri della famiglia. In questo bagaglio devi mettere i vestiti di ricambio, le coperte per dormire, gli arnesi da taglio, il materiale per fare un fuoco per cucinare, disinfettare l’acqua e farti luce di notte, oltre a contenitori di metallo da poter mettere sul fuoco, corde per legare, cibo e acqua potabile. L’importante è fare un bagaglio che corrisponda al tuo livello di esperienza e al tuo grado di sopravvivenza nell’area dove intendi andare. Il dove andare dipende da molti fattori ma in ogni caso non improvvisare: cerca di decidere prima dove ti conviene andare in modo da preparare ad hoc il bagaglio. In ogni caso, spesso i luoghi lontani dalle città sono più sicuri e più puliti oltre ad avere più risorse naturali accessibili per un esperto di sopravvivenza.

RIPARO A FORMA DI CAPANNA

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LA PADELLA Puoi fabbricarti da te quasi tutti gli strumenti che ti servono per cucinare usando materiali naturali, a parte una padella o un secchio per disinfettare l’acqua o bollire la carne. Per evitare che quello che cuoci si appiccichi alla superficie della padella di ghisa evita di lavarla con il sapone o altri detersivi. In questo modo i pori del metallo si ostruiranno con il grasso e l’olio e la carne e gli altri alimenti non attaccheranno, senza contare che anche il gusto sarà più pieno. Quando hai finito di cucinare pulisci la padella con uno straccio, se qualcosa si è attaccato riempi la padella di acqua e falla bollire per ammorbidire il cibo rimasto, poi grattalo via e asciuga la padella. Non usare mai la paglietta di metallo o il sapone per pulire la ghisa. Se la tua padella si è arrugginita per il poco uso gratta via la ruggine con la paglietta di metallo, poi passa sulla superficie del grasso o dell’olio e riscaldala sul fuoco. Ripeti più volte il processo finché la padella non rimane unta. A questo punto puoi togliere l’eccesso d’olio e riporla tra le tue cose da usare per cucinare quanto sarà il momento.

L E R I C E T T E P E R S O P R AV V I V E R E D I DAV E C A N T E R B U RY

ZAMPE DI RANA Ingredienti

12 zampe di rana 2 tazze cracker sbriciolati 1 tazza di farina 00 1 tazza di farina di mais ¼ tazza di cipolla a pezzetti sale e pepe qb 1 uovo ½ tazza di latte olio per friggere Preparazione Lava e asciuga con della carta assorbente le zampe di rana. In un sacchetto per congelati mescola le briciole di cracker, le 2 farine, la cipolla, il sale e il pepe. Agita per mescolare il composto. In una ciotola sbatti l’uovo con il latte. In una padella riscalda un dito di olio a fuoco alto. Immergi le zampe di rana nel mix di latte e uovo e poi nel miscuglio di cracker, farina, cipolla, sale e pepe, poi mettile nella padella. Su fiamma media cuocile per 5 minuti per lato, riducendo la fiamma se sembrano abbrustolirsi troppo. Togli l’olio in eccesso adagiandole su della carta assorbente e poi servile. PETTI DI COLOMBA IMPANATI Ingredienti

12-24 petti di colomba (circa 450 grammi) sale e pepe qb 2 tazze di farina 00 olio per friggere 100 grammi di funghi freschi a fettine 6 cipolle medie a fettine 1 dado di carne sciolto in una tazza di acqua bollente riso integrale bollito qb

LA BUSSOLA Le bussole non sono tutte uguali. Quando scegli la tua bussola assicurati che sia adatta per: orientarti; indicare la tua posizione ai soccorritori; essere usata come specchio per l’igiene quotidiana o in caso di infortunio per ispezionare una ferita alla schiena; funzionare come lente per accendere un falò focalizzando i raggi del sole.

BUSSOLA FAI DA TE Specchietto da vista e segnaletico Ago magnetico Linee di orientamento Lente di ingrandimento

Freccia di orientamento

Piastra di base

Anello dell’azimut Scala graduata

Preparazione Riscalda il forno a 180 gradi. Sala e pepa a piacere i petti di colomba e poi impanali. Falli dorare in una padella dove avrai scaldato dell’olio per friggere. Metti le cipolle e i funghi a fettine sopra il petto delle colombe nella padella e copri tutto con il brodo. Togli la padella dal fuoco e coprila con un foglio di alluminio. Inforna per 25 minuti. Togli l’alluminio e cuoci in forno per altri 15 minuti. Servi con il riso integrale che avrai cotto in precedenza. | MENSHEALTH.IT 77

Sono fuori città: come mi procuro il cibo indispensabile? Che cosa devo saper cucinare per sopravvivere almeno qualche giorno? D.C. Non è difficile sopravvivere senza cibo per parecchi giorni. Comunque meglio mettere sempre del cibo nel kit di emergenza. Una bottiglia da 1 litro piena di frutta secca fornirà calorie sufficienti per diversi giorni. Se conosci un minimo la flora e la fauna locale puoi integrare la frutta secca con altro cibo raccolto o cacciato localmente e sopravvivere per molti altri giorni. Come si sceglie un posto dove dormire in modo da non congelare ed essere sicuri di risvegliarsi domani mattina? D.C. Il fuoco è un grande alleato quando fa freddo e andrebbe acceso prima che se ne senta davvero la necessità. Esistono sacchi a pelo militari capaci di tenerti caldo anche con temperature interne sottozero e in casi estremi basta questo come riparo. I nodi e le corde: quali sono i nodi che devo sapere fare e le cose che devo saper costruire con le corde? D.C. Devi saper fare i nodi di base, come il nodo bolina, il nodo Prusic, il nodo del tessitore e il nodo inglese, che ti permettono di creare ripari usando le tele catramate, mentre la legatura quadra e quella diagonale possono aiutarti a costruire le strutture per un ottimo riparo. L’accendino è ko: come accendo il fuoco? D.C. Un accendino usa e getta scarico è comunque in grado di accendere un fuoco usando materiali idonei. Se non c’è materiale basta grattare via un po’ di plastica dall’accendino e far scattare la rotella producendo una scintilla che brucerà la plastica.

IL DAKOTA FIRE PIT Se vuoi sfruttare le correnti ascensionali per creare un falò che raggiunga una temperatura notevole devi costruire un Dakota fire pit. Questo genere di falò funziona molto bene se i materiali da bruciare sono verdi o umidi o se ti serve molto calore. Scava due buche distanti circa 60 cm, con un diametro di circa 30 cm e profonde 15/30 cm. Unisci le due buche con una galleria sotterranea. Nella buca sottovento costruisci il falò. Nella seconda buca allarga l’ingresso dalla parte da cui arriva il vento, per far entrare più aria nel tunnel. Questo falò raggiunge temperature molto alte ma consuma anche molto più velocemente la legna quindi se hai poco materiale a disposizione per alimentare il fuoco evita di ricorrere a questo tipo di falò. DAKOTA FIRE PIT Flusso d’aria

Buca da 15-30 cm

20-25 cm

Buca da 25-30 cm

15-20 cm

5 REGOLE PER ORIENTARSI

Diagonale Piana

LEGATURE

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Prendi dei punti di riferimento per essere sicuro di non perderti: una strada, un fiume, una collina, oppure traccia una retta immaginaria tra due alberi o due elementi ben visibili del panorama. Prima di partire identifica un elemento che ti permetta di sapere che, se lo raggiungi, hai superato la tua meta. Si tratta normalmente di linee spartiacque che corrono perpendicolari alla tua destinazione, come binari, strade, fiumi.

LAZO

L’orientamento: si impara o è fiuto? D.C. Orientarsi e trovare la direzione in cui andare non è difficile: il sole e gli alberi possono darci molte informazioni, mentre è molto più difficile camminare in linea retta verso un obiettivo invisibile e lontano. In questi casi serve una mappa e una conoscenza del terreno. Puoi imparare queste cose solo con la pratica e l’allenamento. Procurati in anticipo le mappe (cartacee, non elettroniche!) dei luoghi dove prevedi di dover fuggire.

Gli stessi elementi possono essere usati anche per identificare il campo base. Una volta che li hai raggiunti dovresti sempre sapere come tornare al punto di partenza. Puoi variare la direzione di qualche grado tenendo sempre un punto di riferimento e sapendo che, una volta arrivato all’elemento perpendicolare che delimita la meta (o il campo base), dovrai andare a destra o a sinistra a seconda di come hai variato la direzione iniziale. L’azimut è l’angolo che si forma tra la retta immaginaria che da te va a nord e quella che da te va alla meta che vuoi raggiungere. Prendi dei punti di riferimento di cui conosci il punto cardinale. Se dovessi perdere l’orientamento potrai sempre trovare il riferimento prescelto, puntare la bussola e ritrovare dov’è il nord.

ORIENTARSI CON GLI ALBERI Se non puoi orientarti con il sole usa gli alberi. Tutti gli alberi hanno una cosa in comune: fanno la fotosintesi per vivere e hanno bisogno del sole. Quindi la maggior parte dei loro rami sarà orientata a sud. Controlla la direzione di diversi alberi della zona per avere la certezza di orientarti correttamente.

NON PERDERSI DI NOTTE Ricorda che gli oggetti che si trovano nel cielo si muovono insieme alla Terra. Infila un rametto per terra e stenditi. Usa l’estremità superiore del rametto come un mirino, puntando una stella. Dopo diversi minuti noterai che la stella si è mossa. Se la stella si è spostata a sinistra del bastoncino stai guardando verso il nord, se si è spostata verso l’alto stai guardando a est, se si è spostata a destra stai guardando il sud e se si è spostata verso il basso stai guardando l’ovest. Ovviamente la stella potrebbe anche muoversi per esempio verso il basso e a destra, con un movimento combinato. In questi casi significa che stai guardando a sud ovest. Questo metodo funziona con qualsiasi stella tranne la Stella Polare. La luna segue all’incirca lo stesso percorso del sole e di notte può essere di

In assenza di fiumi e laghi come mi disseto? D.C. L’idratazione è un elemento chiave per sopravvivere. Dobbiamo capire come raccogliere l’acqua se fiumi, ruscelli, laghi o stagni non sono nei paraggi. Nella stagione giusta alcuni alberi sono buone fonti di acqua, inoltre ci sono piante che crescono in ambienti umidi e che possono farci capire che lì sotto c’è dell’acqua e che basterà scavare per trovarla. Come costruisco un riparo? D.C. Un riparo è semplicemente un microclima che protegge il corpo impedendo che si scaldi o si raffreddi troppo. Basta un poncho o una coperta in cui avvolgersi durante un temporale come semplice riparo. Se vuoi qualcosa di elaborato e se fa molto freddo puoi costruire un riparo con materiali naturali per mantenere la temperatura del corpo. In ogni caso avrai bisogno di portare sempre con te oggetti come una coperta isotermica, un sacco della spazzatura da 200 litri, una coperta leggera e un sacco a pelo di emergenza in materiale traspirante che, insieme all’abbigliamento adatto e alla capacità di accendere il fuoco, ti permetteranno di sopravvivere facilmente in molte situazioni per 2 o 3 giorni. Come posso disinfettare una ferita? D.C. Se non hai con te un kit di pronto soccorso la cosa migliore in questi casi è lavare con dell’acqua pulita la ferita e coprirla con un pezzo di stoffa pulita. Ci sono molti alberi e piante che hanno proprietà disinfettanti ma li devi conoscere e trovare, oltre a sapere come prepararli e usarli.

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grande aiuto per orientarsi. Sorge a est e tramonta a ovest, raggiungendo lo zenit, verso sud, tra le 22 di sera e le 2 del mattino. La luna crescente è utile per identificare facilmente il sud se ti trovi nell’emisfero settentrionale. Tracciando una linea immaginaria tra il corno superiore e quello inferiore del nostro satellite naturale e portando questa retta fino all’orizzonte troverai il sud. Quando viaggi è sempre una buona idea guardare di tanto in tanto la direzione da cui sei arrivato. Sulla strada del ritorno identificherai più facilmente gli elementi che ti aiuteranno a ritrovare la strada. Quando ti orienti senza una bussola, usa almeno tre metodi per verificare di andare nella direzione giusta.

COME PULIRSI I DENTI Per lo spazio che occupa e il peso che ha conviene portarsi nello zaino anche uno spazzolino da denti. Secondo Canterbury è molto più adatto a pulire i denti di qualsiasi pianta o altro materiale naturale da masticare. Senza il dentifricio puoi usare

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Cuneo Lama

ASCIA SCANDINAVA Manico in legno di Pecan

lo spazzolino con dell’acqua tiepida per sciacquarti la bocca, o eventualmente aggiungere un mix di cenere e acqua per creare l’attrito necessario a spazzolare meglio i denti togliendo eventuali residui di cibo.

LE COSE DA NON DIMENTICARE 1. Non usare mai il tuo coltello se non è assolutamente necessario. Rompi i rami a mani nude e strappa la corteccia dagli alberi usando le rocce appuntite. 2. Se trovi materiale che può essere usato per accendere il fuoco raccoglilo sempre, anche se ne hai già a sufficienza. Accendi il

COME ACCENDERE UN FUOCO CON L’ARCO Arco

Nylon

Bastone

Usare foglie pesanti o della corteccia per trasferire il carbone

fuoco con metodi primitivi se ne hai il tempo e hai abbastanza forze e risparmia l’esca per quando ne avrai davvero bisogno. 3. Non sprecare mai la carne. Fai essiccare gli avanzi e avvolgili in uno straccio per consumarli in seguito. 4. Usa tutte le parti dell’animale che hai cacciato. Le ossa possono diventare arnesi e le interiora possono servire come esca per cacciare o pescare. 5. Usa i piccoli rametti che trovi sul terreno nel sottobosco per fare il fuoco e per costruire un rifugio così eviterai di sprecare energia a rompere i rami più grossi. 6. L’acqua è preziosa: se sta per piovere prepara uno o più recipienti per raccoglierla. 7. Non girovagare inutilmente per cacciare. Prepara le trappole lungo il tuo tragitto quotidiano intorno al campo base invece che in linea retta, allontanandotene. 8. Stabilisci il campo base vicino a una fonte di acqua corrente. In questo modo sarà più facile raccogliere l’acqua e procurarti il cibo. 9. Spostati quando ti è più facile. Nella stagione calda viaggia al mattino e alla sera mentre nella stagione fredda viaggia quando il sole è alto nel cielo.

LE PIANTE MEDICINALI Ecco le specie più comuni: Typha/ antisettico, utile per la cura di denti e gengive Verbasco/ in caso di congestione e per alleviare i disturbi del ciclo femminile Impatiens/ per curare la dermatite da contatto Platano (banana)/ per punture e morsi Menta/ per il mal di testa Menta e tarassaco/ per i dolori di stomaco Achillea/ coagulante del sangue, utile in caso di raffreddore e influenza e repellente per gli insetti Agrimonia/ aiuta in caso di lividi, fratture, febbre Ci sono quattro modi principali per utilizzare le piante medicinali: 1. Poltiglia. Si raccolgono le foglie e i fiori della pianta e li si macera formando una poltiglia che può essere poi versata nell’acqua bollente o masticata direttamente in caso di emergenza e poi applicata sull’area interessata avvolgendola con una bandana o una benda. 2. Infusione. Per fare un’infusione macera le foglie e i fiori facendo una poltiglia, immergili nell’acqua bollente per 15 minuti, filtra il liquido e bevilo. 3. Decotto. Il decotto è un’infusione in cui il materiale va bollito insieme all’acqua, non immerso in seguito. Questo metodo si usa con la corteccia o le radici. Il liquido così ottenuto viene poi filtrato e bevuto dopo averlo fatto bollire per il tempo necessario a far evaporare metà del liquido. 4. Lavaggio. Il lavaggio è un’infusione che invece di essere bevuta viene utilizzata per pulire un’area della pelle.

Comunicazioni: premesso che i cellulari quando servono non ci sono mai, o sono scarichi e le reti telefoniche sono saltate. Come posso cercare di comunicare con qualcuno? Faccio i segnali di fumo? Uso l’alfabeto morse con il sole? D.C. Si può comunicare in molti modi in caso di emergenza. Qualsiasi grosso oggetto arancione come un sacco a pelo di emergenza può essere un segnale statico se usato come riparo, e un semplice SOS scritto sul terreno con del nastro adesivo nero può aiutare. Può essere utile accendere un fuoco in modo che i soccorritori vedano il fumo oppure usare strumenti come un fischietto o una trombetta se sai che i soccorritori sono vicini. Anche vestirsi con colori sgargianti invece che mimetici può aiutare a farsi trovare prima. I fondamenti della caccia: non l’ho mai fatta ma devo imparare. Da dove comincio? D.C. Ricorda che gli animali hanno i nostri stessi bisogni: riparo, cibo e acqua. I percorsi che portano gli animali a soddisfare queste loro esigenze sono i punti migliori per tendere loro un’imboscata. È più facile trovare degli animali da cacciare vicino a un corso d’acqua. Se conosci il loro comportamento sarà più facile catturarli. Qual è l’arma o la trappola più facile da costruire? Un arco? Una canna da pesca? Una rete? D.C. I boomerang sono i più facili nelle radure e negli spazi aperti mentre i bastoni appuntiti a mo’ di lancia sono ottimi sulle rive dei fiumi o degli stagni. Le reti servono per catturare animali acquatici mentre piccole buche coperte da vegetazione vanno bene per le aree boscose. Ricorda di pensare in piccolo: un animale piccolo è più facile da lavorare e da conservare rispetto a uno grosso. Inoltre gli animali piccoli sono più prolifici e se oggi ne hai trovato uno è probabile che domani ne troverai un altro. Che cosa ti farà soccombere alla fine? Quali sono le cause più comuni e probabili per cui non ce la farò? E che cosa che fa la differenza tra chi soccombe e che resiste e si adatta? D.C. Sopravvivere è tutta una questione di abilità, di conoscenza e di resistenza mentale. Se non ci arrendiamo possiamo sopravvivere a molte cose ma conoscere le risorse locali e il territorio ci darà una grossa mano in più.

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TESTO JULIE STEWART

FOTO ZOHAR LAZAR

La felicità in 20 piccole mosse 82 MENSHEALTH.IT |

Se la vita fa di tutto per buttarti giù di morale, usa queste pillole di saggezza per scacciare la tristezza e tornare a sorridere.

Gli studi dimostrano che la felicità fa bene anche al corpo oltre che all’umore: tiene lontane le infezioni, migliora la memoria, riduce il dolore e previene l’infarto. E il bello è che non ha nessun effetto collaterale, tranne forse un po’ di male alle guance per i troppi sorrisi. Peccato che non vendano la pillola della felicità! Però puoi provare a fartela in casa. Le ricette sono tante. L’ingrediente principale è la tua vita e quelle che seguono sono le altre poche cose che ti servono.

1/

Mangia bene Far bene alla pancia fa bene all’umore: i partecipanti a uno studio che per 10 giorni hanno seguito la dieta mediterranea erano più felici e di buon umore rispetto a chi aveva seguito una dieta diversa. All’umore fa bene anche il magnesio contenuto nelle noci mentre l’omega 3 contenuto nei pesci aiuta a ridurre lo stress.

2/

Trova il tempo Più guadagni e più vorresti guadagnare. Più lavori e più ti sembra di poter lavorare. Meno vivi per il semplice piacere di vivere e meno ne senti il bisogno. Meno viaggi e meno senti il bisogno di viaggiare: più stai in casa e meno hai voglia di uscire. È un circolo vizioso che alla lunga ti fa ammalare. Spezzalo! Esci, smetti di lavorare, vai a spasso,

perdi tempo, gioca (con gli amici o con i figli), vai a correre e goditi la vita adesso. Chi lavora da remoto è più felice di chi, a parità di lavoro, deve andare tutti i giorni in ufficio: lo dicono le ricerche.

3/

Più amici e meno Facebook Trova il tempo di riallacciare i rapporti con gli amici che non vedi mai. Una ricerca

Chiama un amico: ti sentirai più felice

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pubblicata sulla rivista Emotion dimostra che una delle prime cose da fare per essere felici è rafforzare i legami interpersonali, i contatti con gli altri. Non limitarti a chiacchierare al telefono o a usare Facebook: esci con il tuo amico, e cerca di farlo regolarmente.

Non si sa esattamente perché bastino così pochi minuti di attività fisica per ritrovare il buonumore ma potrebbe dipendere dagli endocannabinoidi rilasciati con il sudore che aiutano a migliorare l’umore, oltre che dal fattore neurotrofico, una proteina che velocizza l’attività neurale e protegge il cervello.

4/

5/

Pedala che ti passa Pedalare a un ritmo blando di circa 50 pedalate al minuto per 15 minuti migliora il tuo umore del 20%, lo dimostrano gli studi. CLEMENTINA MON AMOUR

Una clementina è (quasi) tutto quello che serve per essere felici

Dimentica le scadenze Non le vere scadenze di lavoro. Ma tutte le altre sì. Se per ogni cosa che fai ti dai un tempo massimo rischi di stressarti per niente ed essere

inutilmente infelice. Cerca di essere meno perfezionista e non prendere ogni cosa come se fosse sempre importante e urgentissima. L’urgenza blocca la creatività, elimina il piacere e fa scorrere il tempo più veloce, facendoti invecchiare senza goderti la vita.

6/

Scrivi la tua felicità Fai questo esperimento: ogni settimana scrivi una lettera nella quale ringrazi per tutte le cose belle e positive che ti sono successe. Ti sentirai più felice e soddisfatto. Non è necessario spedire a nessuno la lettera e nemmeno ringraziare a voce le persone che ti fanno stare bene: scrivere ti aiuta a esprimere la gioia che neanche sapevi di provare.

7/ 

Mangia la frutta La frutta può aiutarti a vedere tutto più bello. I ricercatori inglesi hanno scoperto che mangiando banane, mele e clementine ogni giorno per 10 giorni l’ansia diminuisce del 32%, una percentuale maggiore rispetto a chi, per esempio, mangia cioccolata. Potrebbe dipendere dal fatto che questa frutta è ricca di vitamina C, una sostanza nutritiva capace di mettere il buonumore.

8/

Attento ai particolari Fai questo esperimento: la prossima volta che fai una passeggiata all’aperto nota ogni cosa positiva che vedi o senti: dettagli, colori, forme, profumi, suoni (anche quella biondina che ti passa accanto è un bel dettaglio). Goditeli. Le emozioni positive, anche se a breve termine come quelle suscitate da un bel panorama, possono migliorare l’umore e alla lunga ti rendono felice. 84 MENSHEALTH.IT |

9/

Balla Ballare può aiutarti a scacciare il cattivo umore, lo dice una ricerca inglese. Basta ballare per 5 minuti per sentirsi più felici del 16%. Il motivo? La combinazione di movimento e musica aiuta a rilasciare le endorfine. E se proprio non puoi ballare ascolta una bella musica: ti sentirai subito meglio.

10/

Usa la luce Le persone sono spesso scontrose quando dormono male e lo dimostrano già di prima mattina. Il miglior modo per risollevare l’umore di chi si alza con la luna storta è la luce. Fai colazione davanti a una finestra o, se ti alzi quando è ancora buio, compra delle lampadine che simulano la luce del sole. Cerca delle lampadine “calde”, con un valore di CCT di 6500 K.

11/

Sogna a occhi aperti Visualizza te stesso mentre raggiungi e ti godi degli obiettivi importanti. Ti piace come ti fa sentire? Scrivilo. Memorizzalo. Questa tecnica è chiamata “esercizio del sé migliore”: ti dà la carica per lavorare più duramente a qualsiasi cosa tu stia facendo e ti rende più ottimista.

12/

Cerca il verde Quando la giornata di lavoro sembra non finire mai fuggi mentalmente dalla tua prigione di muri e grigiore. Circondati di piante e fiori o fai una pausa e vai a fare una passeggiata: la natura rilassa, è risaputo, ma spesso la gente sottovaluta gli effetti benefici che la natura può avere sull’umore.

13/

Traffico no grazie Secondo una ricerca canadese chi fa più di un’ora di auto per andare al lavoro è meno soddisfatto della sua

vita di chi sta in auto meno tempo. Rimanere bloccato nel traffico è stressante e ti mette di pessimo umore anche se ti sei alzato felice. In attesa di cambiare lavoro o di trasferirti più vicino all’ufficio, scegli strade e orari meno trafficati per arrivare in azienda: forse farai più fatica ma senza il traffico tutto ti sembrerà più bello.

14/

Fai beneficenza Un atto di generosità può renderti felice, ma devi farlo di buon grado e sentire un legame con la persona, l’animale o l’ente che decidi di aiutare. Inoltre, secondo le ricerche, se sai come viene usata la tua donazione sei più disposto a fare beneficenza e ti senti più felice.

15/

Fai qualcosa di nuovo Rompere la routine evita quello che viene chiamato “adattamento edonistico” e che succede quando l’eccitazione iniziale per un momento o un evento memorabile (piccolo o grande che sia) svanisce. Basta una cosa semplice come un workout nuovo ogni settimana per rendere più varia la vita.

16/

Respira Non trattenere il fiato in attesa della felicità. Se ti concentri sul respiro per 10 minuti riuscirai a scacciare i pensieri negativi, lo dice uno studio pubblicato sul Journal of Research in Personality. Per concentrarti sul respiro chiudi gli occhi e ascolta quando e come ispiri ed espiri. Quel soffio d’aria nel tuo petto ti farà sentire subito meglio.

17/

Non fare paragoni Ignora i vicini di casa antipatici e i colleghi arrivisti. Chi non si paragona agli altri e non vive la competizione è più felice. Ogni volta che ti rodi il

fegato di fronte alla casa più bella e al giardino più grande dei vicini, o ai complimenti che il tuo collega si è preso immeritatamente, pensa ad altro: leggi un libro, vai in palestra o fai lo sport che più ti piace e dimentica la rabbia.

18/

Volere o dovere? Niente distrugge il buonumore come una lunga lista di cose da fare. E allora trasforma quella lista in cose che vuoi, non in cose che devi fare. Per ogni commissione trova il beneficio e i vantaggi che ti dà così sarai più felice di farla. Invece di scrivere sulla tua agenda “finire il rapporto”, scrivi “finire il rapporto entro domani mattina per potermi rilassare domani pomeriggio”.

19/

Sforzati di sorridere Non importa se non hai niente per cui sorridere: fallo lo stesso. Fallo per chi ti guarda. Fallo per chi ti circonda, così lui ti ricambierà. E anche tu sarai più felice. Una faccia inespressiva e distaccata non genera nulla. Un sorriso è un circolo virtuoso positivo, che fa bene a te e a chi hai intorno. Provare per credere! Attenzione però: se sorridi a caso in pubblico potrebbero anche prenderti per matto…

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E infine fallo… Lo sappiamo tutti: il sesso è il miglior antidepressivo. Ma qual è la dose minima? I ricercatori della University of Colorado dicono che chi fa sesso almeno una volta alla settimana ha il 44% di probabilità in più di essere felice di chi lo fa meno. Usa questa scusa con la tua partner: “cara, lo dice MH che per essere felici lo dobbiamo fare…” | MENSHEALTH.IT 85

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TESTI DI MH TEAM FOTO DI LUCA DE NARDO

MUA & HAIRSTYLE: ALESSANDRO PEPE

L O C AT I O N : AG I S R L M O R N AG O ( VA ) - G R U P P O A . G . I . S R L W W W. AG I G R A P H I C S . C O M

LA NOBILE ARTE DELLA BOXE Ferrarese, 26 anni, campione Latino WBC dei welter e futuro contendente del titolo Tricolore, Alessandro non è un ragazzo di strada qualsiasi: la sua famiglia ha il sangue blu e il suo nome era illustre già nel XIII secolo. Un suo antenato, Oppicino Caccia, ha combattuto con il Duca d’Orleans contro Ludovico il Moro. Ludovica lo ha appena conosciuto e con lui ha scelto un approccio duro…

Alessandro Caccia Ludovica Pagani Alessandro Caccia è allievo di Massimiliano Duran e occupa il quarto posto nel ranking del pugilato italiano, dove appaiono campioni di livello internazionale come Leonard Bundu e Gianluca Branco. Il welter ferrarese, che può vantare una sola sconfitta in carriera e 13 successi consecutivi, oggi è un pugile estremamente attento e concentrato, maturo e dalla grande forza mentale, oltre

che dotato di pregevole tecnica e di un diretto destro a dir poco micidiale. Intenso, determinato, lucido, estremamente motivato, Alessandro Caccia coltiva oggi la prospettiva di battersi per il titolo italiano welter e di raggiungere sempre nuovi obiettivi nel suo prossimo futuro. Lo abbiamo incontrato per capire come ci si sente e che cosa vuol dire essere ai vertici in uno sport così nobile e duro.

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CHI SONO ALESSANDRO E LUDOVICA ALESSANDRO CACCIA Alessandro Caccia nasce a Ferrara il 29 maggio 1988. Da ragazzino frequenta una palestra di karate e un campo da calcio giovanile. A 13 anni desidera frequentare il mondo del pugilato e si iscrive alla palestra Pugilistica Padana dei fratelli Duran a Ferrara. A 15 anni comincia i primi combattimenti e viene premiato con la targa Panathlon International 2003 all’hotel Astra di Ferrara. Partecipa ai tornei regionali e nazionali e conquista il Titolo Italiano portandolo a Ferrara dopo 45 anni. La Federazione Pugilistica Italiana lo convoca a far parte della nazionale azzurra. A 19 anni si iscrive all’Università di Ferrara alla facoltà di Scienze Motorie e nel 2007 frequenta un corso di maestro di pugilato indetto dalla F.P.I. e si diploma come Tecnico di Pugilato a Bologna. Nel 2008 disputa l’incontro Italia-Russia presso il Palazzetto dello Sport di Ferrara dove viene premiato come miglior pugile della serata. Nel 2009, nel centro sportivo di Lignano Sabbiadoro, conquista il titolo Italiano Universitario. Nel 2010 esordisce come professionista contro Milan Ruso della Repubblica Ceca vincendo per K.O. tecnico alla prima ripresa. Nel 2011 si laurea in Scienze Motorie. Dal 2011 a oggi disputa 14 incontri: 13 vinti di cui 6 per K.O. e 1 perso. Il 28 Febbraio 2015 combatte al Teatro Principe di Milano contro Renato De Donato vincendo il Titolo di Campione Mondiale Latino W.B.C. LUDOVICA PAGANI Classe 1995, bergamasca, è iscritta all’Università degli studi di Milano alla Facoltà di Scienze Politiche con indirizzo Management Pubblico. La sua primaria aspirazione è diventare giornalista, ma il suo physique du rôle la spinge verso la moda e la fotografia. Nonostante i suoi vent’anni, ha all’attivo un suo blog personale sulla moda, www.ludovicapagani.com, che riscuote un ottimo successo tra gli addetti del settore. Grazie al blog viene notata dal produttore del Fashion Game “Tacco 12…si nasce” (in onda sui canali Mediaset), che la vuole come concorrente nel programma.

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LA DURA LEGGE DELLA BOXE Raccontaci come hai scoperto la boxe? “Quando ero bambino ero ipercinetico, frequentavo una squadra di calcio ma avevo un carattere molto turbolento, sia a casa sia con i miei amici, quindi mia madre mi ha portato da una psicologa per cercare di incanalare le mie energie in qualcosa di costruttivo. All’epoca giocavo già a calcio ma la dottoressa ha detto che non bastava. Giocando a calcio mi impegnavo molto per vincere a tutti i costi, ma mi scontravo con i miei compagni di squadra che spesso non avevano voglia ed erano molto meno motivati di me. Sono riuscito a capire da solo che ero fatto per uno sport individuale e non di squadra, per fortuna, e ho deciso che da quel momento la vittoria o la sconfitta sarebbe dipesa soltanto da me. Ecco perché un giorno, mentre ero seduto sulla poltrona di casa con i miei genitori davanti alla TV, ho visto Muhammad Ali che si esibiva sul ring e ho deciso di fare pugilato. Ho cominciato così la carriera che mi ha portato dove sono oggi, senza per questo rinunciare a laurearmi in Scienze Motorie, diventando uno dei pochi pugili professionisti laureati in circolazione.” In Italia i titoli nobiliari non sono più riconosciuti dal 1948, cioè dall’entrata in vigore della Costituzione. Tuttavia... resta il significato, il valore simbolico. Come si vive sul ring avendo il sangue blu? “Sapevo già qualcosa, però in maniera un po’ generica, riguardo la

discendenza della mia famiglia. Poi anni fa mi è capitato di vedere un libro molto antico che mi ha fatto scoprire la storia e la genealogia dei Caccia. Allora ho scoperto le vicende, le storie, i racconti di personaggi e di epoche diverse e lontane. A cominciare dalle gesta di Oppicino Caccia, denominato Il Bianco, discendente dei Caccia che avevano dimora in Novara. Oppicino combattè strenuamente al fianco del duca d’Orleans contro Ludovico Il Moro, duca di Milano. Fino alla cattura di Ludovico Il Moro da parte dei francesi il 10 aprile 1500. Per il valore mostrato in battaglia da Oppicino e dai suoi fedelissimi e da altri nobili novaresi, il duca d’Orleans in segno di riconoscenza gli assegnò la Valsesia.” La tua dinastia quindi come si è evoluta? “È da quei tempi che partì tutta la questione della dinastia dei Caccia. Che poi si divise in più rami. Una parte successivamente si trasferì a Milano, un’altra parte nel Regno di Napoli che, nel tempo, venne soppresso quando fu istituito nel 1861 il Regno delle Due Sicilie. I nostri possedimenti furono poi confiscati durante le guerre, al punto che c’è ancora una causa in corso per riaverli .” Nella famiglia dei Caccia ci sono anche uomini in lettere… “Ci sono cavalieri importanti come Ardizzone Caccia, ambasciatore per la città di Novara, e Roggero Caccia, difensore di Corradino di Svevia, o Bartolommeo Caccia, che fu il primo capitano di Giustizia dello Stato di Milano… Lo stemma araldico dei Caccia consiste in uno scudo fasciato di rosso e d’argento.” | MENSHEALTH.IT 89

si cerca sempre la strada della diplomazia in casi di diverbio, ma non ho mai avuto questi problemi.” Essere un pugile vuol dire fare uno sport antico, nobile, fatto di regole e di onore, di lealtà e di coraggio. Come vedi questo sport oggi? “Oggi lo vedo con gli stessi principi dei tempi antichi. Pratico uno sport che ha migliaia di anni e mi piace definirmi un condottiero moderno.” Che cosa consiglieresti ai giovani di oggi che iniziano a fare sport per convincerli a non giocare soltanto a pallone e a salire su un ring? “Io invito i ragazzi a scegliere lo sport che preferiscono e che pensano di praticare con passione e continuità. Consiglio a tutti gli sportivi di avere obiettivi e di credere in se stessi. La boxe è uno degli sport che permette di temprare il carattere, ma non è il solo e in definitiva penso che sia lo sport a scegliere te. I giovani devono cercare di capire le proprie potenzialità, senza pregiudizi. Io considero la boxe come una partita a scacchi, dove vince chi ha la tattica migliore e non solo forza.”

Sei un conte vero, ma anche il neo campione Latino WBC dei welter? Quale dei due titoli preferisci? “Entrambi, sono comunque due titoli da distinguere, il primo riguarda la mia famiglia, che si è distinta con onore nel passato, riuscendo a ottenere onorificenze importanti, mentre la seconda ha un valore personale, che riguarda tutto il mio percorso pugilistico fino a questo momento. Sono consapevole che la strada è ancora lunga ma il traguardo è all’orizzonte.” Qual è il tuo colpo speciale e vincente? Dicono che hai un diretto destro micidiale… “Diciamo che sono riuscito a ottenere vittorie per K.O. principalmente con il diretto destro, ma ho una buona varietà di colpi con cui riesco a ottenere la stessa efficacia.” Che effetto fa girare per la strada e sapere che nessuno può farti del male? “Nessun effetto, sono un soggetto tranquillo e le mie sicurezze le concentro esclusivamente sul ring, non devo dimostrare niente a nessuno al di fuori del ring.” Riesci a controllare la tua forza nella vita di tutti i giorni? “Non sono per natura una persona aggressiva. La vita di tutti i giorni richiede pazienza, perseveranza e impegno, non i pugni di un pugile, che sono riservati esclusivamente all’ambito sportivo.” Sei mai stato coinvolto in una rissa? Se nel traffico qualcuno ti urla come reagisci? “Fortunatamente non mi è mai capitato di essere coinvolto in risse. La consapevolezza di poter rovinare una persona ti limita molto, ergo 90 MENSHEALTH.IT |

Che cosa rende davvero speciale la preparazione fisica della boxe? “La preparazione della boxe è differente da tutte le altre. È sicuramente una delle discipline sportive più dure, dove serve un piano mentale e fisico adatto a ogni circostanza senza dimenticare che ogni allenamento, come ogni combattimento, ha una storia a sé, essere coscienti delle proprie capacità e adattarle al tipo di match da affrontare.” Ci puoi raccontare le cose più importanti dei tuoi allenamenti sul ring e della tua preparazione fisica generale, quella che fai fuori dal ring? “La mia preparazione fisica, essendo un laureato in Scienze Motorie, me la gestisco io in base al tipo di match che devo fare, chiaramente sempre confrontandomi e facendomi consigliare dai colleghi come Romano Becchetti e il mio maestro Massimiliano Duran. Per il resto seguo una vita tranquilla senza eccessi e cerco di concentrarmi con tranquillità e serenità. Spesso al mattino vado dai miei amici, Tornimbeni&Petix, che si occupano della mia organizzazione personale e della mia parte legale, per raccogliere le idee e pensare al futuro.” Hai regole precise anche in fatto di sonno e alimentazione? “Sì, ho un bioritmo molto particolare, dormo poco e seguo quello che richiede il mio corpo, non ho mai avuto problemi di peso e la mia alimentazione è varia. Seguo una dieta mediterranea dato che i miei genitori sono meridionali.” Sul ring conta di più il fisico o la testa? “Il fisico fa quello che dice la testa: quindi conta più la testa.” Come ci si allena a prendere pugni e a incassare? “Il pugilato, per chi non l’avesse capito, è l’arte di non prendere pugni. Però i cazzotti arrivano e bisogna avere una preparazione

BOTTE (E RISPOSTE) CON LUDOVICA Come lo vedi un pugile a letto? Per adesso non lo vedo (ride, ndr). Ti fa sentire protetta? Sì, ma solo quando indossa i guantoni da boxe. Quanto è sexy la boxe da 0 a 10 rispetto al calcio? A me piacciono entrambi gli sport… Sono due 10. Avresti paura di farlo arrabiare? No, per niente, mi so difendere. Forse lui dovrebbe aver paura di me. Ti ci vedi anche tu sul ring? Certamente sì, sono una combattiva. Hai mai provato a indossare i guantoni? Sì, ma anche la misura più piccola mi sta enorme. Quanto è sexy una carezza con i guantoni? Non mi farei mai accarezzare con un guantone: sarebbe come annusare una rosa con una maschera a gas. Boxe uguale macho o c’è dell’altro? C’è sempre dell’altro, bisogna saper guardare oltre le apparenze. Di Alessandro ti attira più il lato nobile o quello guerriero? Entrambi i lati hanno il loro fascino. Meglio un uomo in giacca e cravatta o in pantaloncini e guantoni? Dipende dall’occasione.

adeguata per poterli incassare. La sofferenza fa parte della vita, e allora che cosa c’è di meglio che soffrire per qualcosa che ci piace?” Hai mai avuto paura? “Per chi fa la boxe non c’è paura ma carica agonistica: la tensione è un campanello d’allarme e serve a rimanere vigili di fronte all’avversario, ma se diventa paura è meglio non salire sul ring e smettere di combattere.” Chi è il tuo pugile di riferimento? “Non ho un pugile modello. Seguo molto i video che trovo su internet di Ray Sugar Leonard, Marvin Hagler, Roberto Duran, Nicolino Locche e prendo spunto da ognuno di questi, cercando di catturare i dettagli più significativi e adattarli al mio tipo di boxe.” E il tuo sportivo preferito fuori dalla boxe? “Un grandissimo sportivo del passato, nonché persona di

grandissima cultura: Pietro Mennea.” Parliamo di donne: che effetto fa alle donne il tuo fisico e la tua forza? “(Ride) L’effetto credo che sia positivo e spero che apprezzino.” Ti fa più paura una donna che vuole farti del male in amore o un rivale che ti affronta sul ring? “Credo nell’amore, per cui mi fa più paura una donna, ma penso che nessuno possa far del male all’altro se è veramente innamorato.” Come è la tua donna ideale? Che cosa cerchi in una compagna? “Dato che sono nato in mezzo a cinque donne, compresa mia mamma, ho la fortuna di essere cresciuto con un’idea chiara della donna ideale con dei veri valori. Deve essere una persona seria, semplice, con carattere e determinata; con il mondo di oggi è facile farsi sviare e cadere nella superficialità, visto il sistema che ci circonda.” | MENSHEALTH.IT 91

Perché tutti abbiamo bisogno di un rivale TESTI RICHARD CONNIFF

OBAMA VS BOEHNER

Sette anni di pugni e colpi sotto la cintura

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ILLUSTRAZIONI QUICKHONEY

Quello che provi per lui non è odio: è la carica che ti fa andare avanti e migliorare. Così quando riuscirai a superarlo sarai veramente soddisfatto.

Un giorno di un anno fa…

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SEAN “PUFF DADDY” COMBS, CHE CON I SUOI 700 MILIONI DI DOLLARI È AL 1 POSTO DELLA CLASSIFICA DEGLI ARTISTI HIP HOP PIÙ PAGATI DEL MONDO…

INGANNA IL NEMICO

Usa questi trucchi per tenere a bada i rivali. Il rivale sportivo

Il sabotatore

LA TATTICA

LA TATTICA

LA TATTICA

Visualizza la partita.

Stai attento a chi ti circonda.

Depistalo.

È lui la motivazione del tuo allenamento e della fatica ma il giorno della partita/gara è solo una distrazione. Concentrati sulla gara, visualizza nei dettagli ogni passo della competizione che stai per affrontare e abbi fiducia in te stesso: il tuo corpo sa cosa fare e darà il meglio.

Attento alle imboscate e agli attacchi di sorpresa. Identificare gli alleati è facile ma i rivali spesso rimangono nell’ombra per colpirti quando meno te lo aspetti. Circondati di amici e alleati che controllino la situazione e ti aiutino a bloccare qualsiasi tiro mancino.

È un tuo collega ma invece di aiutarti ti mette i bastoni tra le ruote qualsiasi cosa tu faccia e cerca sempre di mettersi in luce prima e meglio di te. Lo fa per arrivismo e perché ti odia. Ricordagli che nel vostro campo c’è chi è molto più bravo di te e di lui.

JOHNSON VS BIRD

Questi due atleti rivali hanno infiammato il mondo del basket per più di un decennio

… si è svegliato con una notizia sconvolgente. La Apple aveva appena acquisito la Beats Electronic per 3,2 miliardi di dollari, il che significava che Andre Young, co-fondatore dell’azienda di telefonia e fino ad allora numero 2 della lista di Forbes con i suoi 550 milioni di dollari, adesso era passato al primo posto, scavalcando il cantante. Combs era furioso e ha deciso che non poteva starsene lì a guardare mentre Young gli rubava il posto: doveva contrattaccare. Nel giro di qualche giorno ha annunciato che avrebbe trasformato la sua linea di abbigliamento, Sean John, in un marchio milionario. Quello di Combs è il modo giusto di reagire: i rivali non vanno combattuti “a suon di pugni nei peggiori bar di Caracas” ma facendo di meglio. I veri rivali ti spronano a diventare più intelligente, più forte, più veloce, più creativo. Ti ispirano a tal punto che ti spingono a fare sempre meglio. Succede così nello sport, nella musica, negli affari… E più l’ambito nel quale i due rivali operano è ristretto e i due rivali sono simili, maggiore è la competizione. Fattene una ragione: la rivalità fa parte della vita, quindi smettila di ignorarla o di sentirti in colpa se ti rode il fegato quando il tuo vicino/collega/conoscente ha più successo di te. Impara invece a vivere in modo costruttivo la rivalità, a sfruttarla per migliorare invece che per stare male.

L’arrivista al lavoro

Il tuo rivale è quasi sempre una persona che ha un background simile al tuo (per età, genere, sport, educazione, specializzazione…) e che ha più o meno le tue skill. Ma soprattutto il tuo rivale è colui con cui ti devi confrontare continuamente. Se non hai un rivale, ti manca qualcosa. Una volta un agente di Hollywood ha detto: “in questa città non sei nessuno se non c’è almeno una persona che ti vuole morto”, e in un certo senso aveva ragione. Avere un rivale è solo il primo passo, non significa che hai vinto, ma perlomeno sei in gara e qualcuno ti tiene d’occhio e aspetta la tua prossima mossa. Quando ti trovi ad affrontare dei rivali provi ansia ma dai anche il massimo per riuscire a batterli. Pur essendo una caratteristica connaturata all’uomo fin dai tempi di Caino e Abele, è da poco che la scienza si è messa a studiare la rivalità e i suoi effetti sulle prestazioni. Per esempio, nello sport è risaputo che la rivalità aiuta a dare il meglio, ma succede lo stesso anche nel lavoro e nella vita? Durante un esperimento alla University of California di San Diego ai partecipanti è stato chiesto di fare un puzzle decidendo se volevano guadagnare soldi ogni volta che mettevano un pezzo al posto giusto o su base competitiva. I partecipanti maschi hanno scelto questa seconda opzione e le loro prestazioni sono migliorate proprio grazie alla competizione. La rivalità esiste nei lavori creativi e anche in questo caso ha effetti positivi. I Beatles hanno tratto enormi vantaggi dalla competizione interna tra Paul McCartney e John Lennon nello scrivere testi e musiche. McCartney stesso ha riconosciuto questa rivalità parlando di “una piccola competizione… su chi si guadagnava il lato A del disco”. La stessa dinamica (anche se in quel caso era una rivalità tra fratelli, ancora più forte e complessa) ha portato al successo la band degli Oasis, con Noel Gallagher e Liam Gallagher in continua lotta per emergere come leader del gruppo. Ma aiutano anche i rivali lontani: i Beatles hanno beneficiato di un “curioso match transatlantico” tra loro in Inghilterra e i Beach Boys in America. Queste rivalità esterne e interne possono ispirare o distrarre:

RIVALITÀ NEGATIVE

Non puoi battere un rivale del genere. Meglio fartelo amico.

Un fratello o una sorella

La segretaria del capo

L’ex migliore amico

Il nuovo fidanzato della ex

LA TATTICA

LA TATTICA

LA TATTICA

LA TATTICA

Ringraziali per iscritto.

Parla bene di lei.

Aspetta.

Ascolta.

Anche se avete caratteri opposti, avete poco in comune e magari vivete pure in due città diverse tuo fratello o tua sorella saranno con te molti più anni di tutto il resto della tua famiglia: scrivi una lettera (o una mail) di ringraziamento per qualcosa che tuo fratello/sorella ha fatto per te, anche se è successo tanti anni fa. Ringraziare (o chiedere scusa) aiuta a rafforzare i legami.

Qualsiasi cattiveria o pettegolezzo tu le dica alle spalle lei se ne frega: ha il coltello dalla parte del manico. Se però è lei a parlare male di te sei fregato. Non ti conviene fartela nemica. Combattila prendendola in contropiede: parla bene di lei e falle i complimenti con i colleghi quando lei è assente. Lo verrà sicuramente a sapere, le farà piacere e la smetterà di pugnalarti alle spalle.

Ci sentiamo più competitivi con le persone che conosciamo bene. Ma spesso l’antipatia è soltanto una questione momentanea. Aspetta che le circostanze cambino (un nuovo lavoro, un trasloco…) e poi riallaccia l’amicizia. Qualsiasi cosa si sia messo tra voi all’epoca e vi abbia fatto litigare furiosamente forse non è più così importante da rovinare la vostra amicizia.

La tua ex, e mamma dei tuoi bimbi, si è messa con un altro, un brav’uomo che piace ai tuoi figli. Non attaccarlo per pura gelosia: a soffrirne sarebbero i tuoi figli che vivrebbero in mezzo a un conflitto. Ricorda che tu sarai sempre il loro papà: ti adorano e questo non cambierà mai. Anche se lui passa più tempo con loro tu sarai sempre avvantaggiato. Basta che continui a interessarti a loro, li ascolti e li ami e sarai imbattibile.

Lennon e McCartney, per esempio, gareggiavano tra loro nello scrivere canzoni di successo ma poi traevano forza e sicurezza dal loro sodalizio. È così che dovrebbe accadere nei team di successo, che dovrebbero essere spronati dal sostegno internamente e dalla rivalità esternamente. Non è stato così per gli Oasis, che si sono separati nel 2009 lanciandosi in una guerra di insulti tra fratelli che non si è ancora placata. Certe volte la rivalità invece che spronare distrugge. Alla New York University recentemente hanno svolto un esperimento nel quale i partecipanti potevano decidere se mentire o essere onesti con il partner a cui erano stati abbinati: è risultato che quando sei insieme a qualcuno di cui sei potenzialmente rivale (per esempio perché tifa una squadra diversa o perché ha frequentato un’università rivale della tua) menti quattro volte più spesso. In molti casi la rivalità è così forte che non ti limiti a mentire ma compi atti immorali o illegali per nuocere al “nemico”. Per gestire al meglio la rivalità non devi mai essere scorretto. Ma certe volte stuzzicare o provocare il rivale spingendolo a sbagliare porta indubbi vantaggi. Si chiama “effetto Materazzi”, in onore di Materazzi che alle finali dei Mondiali 2006 ci ha permesso di vincere il titolo sussurrando un insulto poco velato rivolto alla sorella di Zinedine Zidane, il quale furioso si è vendicato tirandogli una testata al petto. Per il suo gesto Zidane è stato espulso e, senza di lui, la nazionale francese è crollata e l’Italia ha vinto. Attenzione però: non sempre far arrabbiare il rivale serve a indebolirlo. A volte può provocare la reazione contraria… La trovata di Materazzi in certe situazioni è geniale: 96 MENSHEALTH.IT |

LENNON VS MCCARTNEY

Paul: “devo ammettere che sta migliorando…” vs John: “non può andare peggio di così…”

le emozioni possono essere usate in maniera strategica. Un avvocato per esempio potrebbe convincere un imputato o un testimone a tradirsi facendo leva sulle emozioni. Ma se anche un rivale non è così furbo da sfruttare le tue emozioni o da indurti consapevolmente a comportarti male, sicuramente è in grado di suscitare emozioni suo malgrado. Per evitare di farsi prendere dalla rabbia, e dire o fare cose di cui potresti pentirti, spesso basta staccare un attimo, andare a prendere una boccata d’aria o aspettare qualche ora a rispondere a una mail provocatoria. Anche la distanza fisica può aiutare a tenere a bada le emozioni. Poi ci sono i casi in cui devi convivere (sul lavoro o negli allenamenti) con il tuo rivale. E allora il consiglio è di cercare di vedere le cose dalla sua prospettiva, per tenere a bada le emozioni negative e collaborare. Mettersi nei suoi panni ti aiuterà a batterlo ma solo se riesci a capire come metterlo alle strette e come si comporta nelle situazioni di crisi. E se il tuo rivale è troppo forte e non vuole allearsi con te? Segui la strategia delle 3 R. La prima R sta per ridirezionamento: sposta l’attenzione del tuo rivale da te alla causa che avete in comune, così non vorrà batterti a tutti i costi ma solo far bella figura e fare bene. La seconda R è la reciprocità: fai un favore al rivale senza chiedere nulla in cambio. Lo farai sentire dalla tua

parte e in debito verso di te. Infine, la terza R è la razionalità: aiuta il tuo rivale a ragionare e cerca di allearti con lui per ottenere (entrambi) risultati migliori. C’è un’ultima cosa da imparare: per quanto tu adesso possa odiare il tuo rivale, le cose in futuro potrebbero cambiare. Di fronte a un rivale tendiamo a vedere solo i suoi lati negativi, ignorando il resto. E forse è giusto così, altrimenti la rivalità rischierebbe di perdere forza. Quando però, con il tempo, toglierai i paraocchi e scoprirai di avere molto in comune con lui, tra voi potrà crearsi un forte legame. Non si tratta solo delle battaglie che avete combattuto insieme (anche se da parti opposte della barricata) e delle emozioni che avete condiviso ma anche del fatto che senza la vostra rivalità non avreste ottenuto quei risultati. Bill Gates sarebbe dove è ora senza Steve Jobs? Esisterebbe un Magic Johnson se non ci fosse Larry Bird? E dove sarebbe Andre Agassi senza Pete Sampras? Uno di questi giorni persino i fratelli Gallagher si renderanno conto che non vale la pena farsi la guerra a suon di insulti, non porta a niente. La loro rivalità positiva degli inizi, l’essere fratelli, l’aver fatto parte degli Oasis e aver potuto dire al resto del mondo “fate largo, arriviamo noi”… è stata questa la miglior cosa che è successa a Liam e Noel.

CERVELLO DA BATTAGLIA Vincere ti aiuterà a vincere

La vittoria scatena il testosterone Quando vinci in qualsiasi genere di competizione i livelli di testosterone nel sangue aumentano.

Il testosterone arriva al cervello Gli esperti dicono che l’aumento di testosterone dà un senso di soddisfazione. Di sicuro il testosterone attiva i recettori del cervello che alimentano la competitività e l’aggressività. La prossima sfida I recettori del testosterone sono ancora attivi nel cervello molto tempo dopo la vittoria. L’effetto? Sei più pronto a ripetere i passi che ti hanno portato a vincere. Sarà questo il segreto di Valentino Rossi?

PASSATO, PRESENTE, FUTURO DELL’ALLENAMENTO

TRX

SUSPENSION TRAINING Fotografie: Andrea Somavilla Location: Audace Palestre Calzature: AKKUA R’Evolution

ato dai Navy Seals – le Forze per Operazioni Speciali della Marina degli Stati Uniti – il TRX (Total Resistance eXercise) è il metodo più innovativo degli ultimi anni nel panorama dell’allenamento. Il suo ideatore, Randy Hetrick, durante la sua permanenza nei Navy Seals doveva trovare un sistema che consentisse a lui e ai suoi compagni di allenarsi in circostanze avverse, senza attrezzature e spazio. Nasce così il TRX che inizialmente era costruito da cinghie per paracadute. Il TRX è oggi un vero e proprio metodo di allenamento che parte da un concetto piuttosto semplice: si utilizzano 2 cavi per sospendere parzialmente il corpo e utilizzare il proprio peso come resistenza. I gruppi muscolari lavorano così sviluppando forza, stabilità e flessibilità.

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IL CIRCUITO TRX PRIMO LIVELLO

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TRX Half Kneeling roll out

Agostino Celia, Master Trainer TRX® GSTC

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TRX roll out

1/TRX Half Kneeling roll out e TRX roll out Regola le fasce a metà, da inginocchiato posizionati sotto al punto di ancoraggio. Si consiglia di effettuare l’esercizio alternando lo schema ginocchio dx/sx e piede sx/dx (Half Kneeling) con tutte e 2 le ginocchia appoggiate (Roll Out). Afferra le maniglie e portale al

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2/TRX Split Squat con posizione delle braccia a Y, T e M Regola le fasce a metà, in piedi di spalle rispetto al punto di ancoraggio, gambe aperte (come per un affondo assistito) e braccia stese (che alterneranno la posizione a Y, T e M). Piega entrambe le gambe con un movimento verso il basso e non in avanti che alimenti la mobilità di caviglie ginocchia e bacino, mantieni le scapole basse in modo da sentire, a seconda della posizione delle braccia, l’allungamento dei dorsali (Y), pettorali (T) e spalle (M). Alterna la gamba che è avanti a ogni ripetizione.

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Francesco Malatesta, Master Trainer TRX® STC, RTC, GSTC, GRTC

Sicuri che abbiate con voi il vostro TRX originale e che l’abbiate ancorato in modo corretto, procediamo verso il primo traguardo da raggiungere: la conquista di una buona mobilità. Ecco i primi 4 esercizi semplici, efficaci, full body e in 3D.

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3/TRX Hip hinge double e single leg Regola le fasce a metà altezza, posizionati di fronte al punto di ancoraggio a braccia e fasce tese, effettua una pressione con le mani sulle maniglie e scendi in avanti con il tronco. Alterna la posizione con appoggio delle gambe e con le braccia che divergono con quelle a una gamba con le braccia che convergono. In quest’ultima posizione la gamba che si solleva è dritta con la punta del piede a martello e si muove sincronizzata al tronco e non produce rotazioni nel bacino, mentre quella sul pavimento mantiene il ginocchio leggermente flesso. In entrambe le esecuzioni il busto va portato su attraverso i muscoli del bacino (glutei) dopo aver insistito sull’allungamento dei muscoli posteriori della coscia (ischio crurali).

MAKE YOUR BODY YOUR MACHINE!

A

B

4/TRX Deep Squat con Hip Twist Regola le fasce a metà altezza, posizionati di fronte al punto di ancoraggio a gambe divaricate alla larghezza del bacino, con le braccia lungo il corpo a gli avambracci più o meno a 90 gradi. Stendi le braccia e scendi in uno squat profondo (bacino sotto le ginocchia) sfruttando la posizione indietro del busto. Piega e traziona il corpo in avanti

SECONDO LIVELLO

Nella prima settimana ti consigliamo di effettuare gli esercizi riportati tutti i giorni. Esegui 6 ripetizioni, con movimenti molto lenti e controllati, incentrati sulla qualità e non sulla quantità e che insistono nel punto finale di massima tensione, mantenendolo per 2-3 secondi, senza generare dolore. Ripeti la sequenza in senso verticale (come in un circuito) partendo da un minimo di 3 volte a un massimo di 6 (durata dai 15 ai 30 minuti).

C

attraverso le braccia provando a mantenere la curva lombare fino ad avere una sensazione di mobilità delle caviglie e del bacino. Incrementa queste sensazioni effettuando dei leggeri twist per poi riprendere, attraverso i muscoli delle gambe e del bacino, la posizione iniziale. Recupera con le braccia leggermente flesse e con le maniglie posizionate avanti e in basso.

La seconda fase serve a trasformare il corpo in una struttura solida, in grado da un lato di supportare qualsiasi carico e dall’altro di avere ampia libertà di movimento. Ecco 2 esercizi che soddisferanno ogni esigenza.

A

B

A

B

1/TRX Suspended Plank

2/TRX Suspended Side Plank

Fasce a metà gamba: infila le punte dei piedi nelle apposite asole e mettiti di spalle rispetto al punto di ancoraggio. In appoggio degli avambracci apri il petto e allinea la testa alle spalle, contraendo i muscoli della parte inferiore del corpo, stendi le gambe e solleva il bacino allineando la parte inferiore alla parte superiore con le punte dei piedi a martello. L’esercizio potrà essere reso più difficile allontanandosi e avvicinandosi al punto di ancoraggio (principio del pendolo), oppure cambiando l’appoggio degli avambracci in quello delle mani o inserendo un solo piede nelle asole mentre l’altro è sospeso in aria. Ti consigliamo queste ultime progressioni in quanto più in linea con l’obiettivo di movimento prefissato.

Fasce a metà gamba: infila le punte dei piedi nelle apposite asole e, al pavimento, mettiti di lato rispetto al punto di ancoraggio. Piedi a martello e allineati orizzontalmente, in appoggio della mano o, se troppo difficile, dell’avambraccio, apri il petto e allinea la testa alle spalle, contraendo i muscoli della parte inferiore del corpo, stendi le gambe e solleva il bacino. L’esercizio può essere reso più difficile allontanandosi dal punto di ancoraggio (principio del pendolo), oppure cambiando l’appoggio dell’avambraccio in quello delle mani o inserendo un solo piede nelle asole mentre l’altro è sospeso in aria. Ti consigliamo queste ultime progressioni in quanto più in linea con l’obiettivo di movimento prefissato.

Nella metà della prima settimana aggiungi gli esercizi di stabilità indicati a quelli di mobilità effettuando delle brevi tenute (10-15 secondi) con brevi recuperi (5-6 secondi) per minimo 6 volte. Anche in questo caso ripeti in senso verticale (il circuito parte dalla mobilità e finisce con la stabilità) per un minimo di 3 e un massimo di 5 volte (durata dai 18 ai 35 minuti).

| MENSHEALTH.IT 103

TERZO LIVELLO

A

Ora sei pronto a mettere i muscoli sotto tensione con questi 5 esercizi “fondamentali” che ti consentiranno di arrivare ai movimenti complessi.

1/TRX single leg Squat (squat 1 gamba)

B

Regola le fasce a metà altezza, posizionati di fronte al punto di ancoraggio con le braccia lungo il corpo a gli avambracci più o meno a 90 gradi. Una gamba è centrata rispetto al punto di ancoraggio, contratta e allineata al tronco, mentre l’altra è davanti e lo sguardo è al punto di ancoraggio. Inspira e, mantenendo l’addome contratto e una postura corretta, fletti bacino, ginocchio e caviglia del piede in appoggio, preservando il corretto

2/TRX Single Arm Low Row Regola le fasce corte, posizionati di fronte al punto di ancoraggio con un mano che impugna le maniglie in modalità singola. A gambe aperte e simmetriche porta bene dietro il gomito corrispondente alla mano che impugna, evitando qualsiasi rotazione (attiva la sensazione di stabilità recuperata attraverso il Plank), le spalle basse, il braccio vicino al corpo. Inspira e poi muovi il corpo all’indietro estendendo solo

A

C

B

104 MENSHEALTH.IT |

il braccio (mantenere il Plank!), attiva i muscoli posteriori del tronco, riportati alla posizione iniziale ed espira. Avvicinandoti con i piedi al punto di ancoraggio aumenterai la sensazione di carico (principio del Vettore), mentre avvicinando i piedi o distaccando una gamba crescerà la difficoltà perché diminuisce la stabilità. Ti consigliamo quest’ultima progressione in quanto più in linea con l’obiettivo di movimento prefissato.

allineamento (caviglia, ginocchio, bacino) e la curva lombare. Contrai polpaccio, quadricipite, gluteo e addominali per ritornare alla posizione iniziale ed espirare. L’altra gamba potrà essere diritta e sollevata, incrementando in questo modo la difficoltà o rendere più agevole il movimento piegandosi e appoggiandosi al suolo. Le maniglie potranno essere impugnate o meno variando così il carico. Ti consigliamo la prima progressione in quanto più in linea con l’obiettivo di movimento prefissato.

A

3/TRX Suspended Push Up Fasce a metà gamba, inserisci le punte dei piedi nelle apposite asole e, steso al pavimento, mettiti di spalle al punto di ancoraggio. Appoggia le mani al pavimento alla larghezza delle spalle ed effettua un Plank. Mantenendo tale posizione di stabilità, contrai i muscoli delle spalle e delle braccia, inspira e fai discendere il corpo verso il pavimento allargando e piegando i gomiti senza che questi superino l’altezza delle spalle. Enfatizza la

B

contrazione dei muscoli delle braccia e delle spalle, estendi le braccia e avvicinale, riportandoti alla posizione iniziale (espirare). L’esercizio potrà essere reso più difficile allontanandosi dal punto di ancoraggio (principio del pendolo), oppure utilizzando le ginocchia come appoggio (più facile) o, all’opposto, inserendo un solo piede nelle asole mentre l’altro è sospeso in aria. Ti consigliamo quest’ultima progressione in quanto più in linea con l’obiettivo di movimento prefissato.

A

B

A

B

4/TRX Suspended Crunch

5/TRX Suspended Lunge

Metti le fasce a metà gamba, infila le punte dei piedi nelle apposite asole e, steso al pavimento, mettiti di spalle rispetto al punto di ancoraggio. In appoggio con gli avambracci al pavimento riprendi la posizione di Plank. Inspira e raccogli le gambe verso il petto flettendo le ginocchia e il bacino ma non la bassa schiena. Estendi bacino e gambe, ma non la bassa schiena, riprendendo la posizione di Plank (espirare). L’esercizio potrà essere reso più difficile allontanandosi dal punto di ancoraggio (principio del pendolo), oppure cambiando l’appoggio degli avambracci in quello delle mani o inserendo un solo piede nelle asole mentre l’altro è sospeso in aria. Ti consigliamo queste ultime progressioni in quanto più in linea con l’obiettivo di movimento prefissato.

Metti le fasce a metà gamba, mettiti di spalle rispetto al punto di ancoraggio e, da in piedi, sospendi una gamba, infilandone l’avampiede nelle apposite asole. La gamba in appoggio al pavimento è allineata al tronco e contratta sostenendo il peso del corpo. Ispira e discendi verso il basso piegando entrambe le gambe, fino al punto in cui il ginocchio sospeso e le mani toccano il pavimento. Stacca ginocchio e mani e risali enfatizzando la contrazione dei muscoli della gamba dal pavimento. L’esercizio potrà essere reso più difficile allontanandosi al punto di ancoraggio (principio del pendolo), oppure utilizzando l’apertura delle braccia a T per aumentare la stabilità (più facile) o il movimento a pendolo delle stesse per diminuirla (più difficile). Ti consigliamo quest’ultima progressione in quanto più in linea con l’obiettivo di movimento prefissato.

Aggiungi questi 5 esercizi alla seconda settimana, poi inizia con il circuito di mobilità-stabilità, ripetuto per 2-3 volte, e infine passa agli esercizi di muscolazione effettuando sempre movimenti lenti e controllati che evidenzino qualità e non quantità del gesto. Effettua 6 ripetizioni perfette, ognuna come fosse la sola e, se l’esercizio perde di efficacia e forma corretta, fermati prima. Ripeti in senso verticale, come se fosse un circuito, per 2-3 volte e recuperando almeno 2 minuti tra una sequenza e l’altra (durata dai 25 ai 40 minuti). Alterna giorni di allenamento a giorni di completo riposo, o riposo attivo effettuando circuiti di sola mobilità, così da ottenere 3, massimo 4 sedute settimanali.

ULTIMO LIVELLO

A

B

C

Squat Low Row single leg/arm

Nelle settimane successive, acquisita la piena padronanza dei singoli esercizi (ricorda, fondamentale è la forma corretta!) e conquista le progressioni di stabilità consigliate in calce a ogni esercizio, prova ad associare il TRX single leg Squat al TRX single arm Low Row per ottenere lo “Squat Low Row single leg/arm” e il TRX Suspended Push Up al TRX Suspended crunch e al TRX Suspended Lunge per ottenere il “Burpee”. Procedi all’assemblaggio solo quando tutti

A

B

C

Burpee

gli elementi funzionano perfettamente, preservando l’atteggiamento qualitativo, in modo da affinare le tue capacità anche nell’esercizio complesso. Conquistato il “Squat Low Row single leg/arm” e il ”Burpee”, le sedute di allenamento saranno così organizzate: si inizia con 2 circuiti di stabilità-mobilità e si prosegue con quelli formati dagli esercizi di muscolazione, completati dai movimenti complessi, che possono essere ripetuti

fino a 3 volte (durata dai 30 ai 40 minuti). Valuta la tua condizione fisica ed estetica prima di iniziare il programma (peso, circonferenze, foto, ecc.) e verifica i cambiamenti prodotti alla fine. Ti stupirai molto di come l’obiettivo posto in principio, quello di un “movimento fatto bene”, possa indurre tanti cambiamenti in positivo. Sperimenterai e capirai anche tu quanto affermato da Randy , “ Move Better” è ciò che il corpo VUOLE fare!

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ER

AVVERTENZE

Una sfida da Bar CHE COS’È

106 MENSHEALTH.IT |

Questo test è un gioco e come tutti i giochi ha delle regole. La prima è che non devi cercare aiuto né su internet né dal pubblico. Lo scopo del test è misurare quello che sei e che sai adesso, qui e ora. Ogni risposta giusta vale un punto, salvo dove diversamente indicato. Segna le tue risposte e alla fine controlla quante risposte hai azzeccato. Poi fai la somma di quanto hai totalizzato e leggi il tuo profilo. Buon divertimento!

COME FUNZIONA?

DEVI RISPONDERE A QUESTE DOMANDE. IL TUO PUNTEGGIO FINALE LA DICE LUNGA SU DI TE. SE TI SENTI PIÙ UOMO DELLA MEDIA DIMOSTRALO E ACCETTA LA SFIDA!

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ARGOMENTO

PUNTEGGIO

1

PESCA PIÙ PESCI

Sport

Scopri qual è l’alimento preferito dal genere di pesci che vuoi pescare e poi cerca esche artificiali che gli somiglino. 4

Hai pescato un grosso pesce. Abbina l’immagine al nome corrispondente.

1

2

3 A B

03. Quale ruolo non fa parte del basket? A Playmaker B Guardia tiratrice C Ala piccola D Battitore E Ala grande F Centro

4

Pesce gatto Persico

C D

Pesce sale Trota

04. Quale di queste discipline non appartiene allo sci alpino? A

02. Quale squadra di calcio ha vinto più scudetti? A Torino C Juventus B Milan D Inter

B C D E

05. Quale dei seguenti termini non ha senso nel golf? A Birdie D Albatross B Eagle E Condor C Turkey Quale di questi piloti di F1 ha vinto più titoli mondiali? A B C D

Discesa libera Slalom gigante Sci di fondo Combinata Supergigante

Fernando Alonso Lewis Hamilton Sebastian Vettel Ayrton Senna

MEGLIO LO SNOWBOARD O LO SCI ALPINO? Pensaci: chi fa snowboard? I ragazzi e le ragazze, giovani e giovanissimi. Perché? Perché è più faticoso, richiede forza, flessibilità, capacità di cadere e una certa disponibilità anche a farsi del male. Se vuoi uno sport tranquillo, non fa per te. 7

LA SCIENZA DEL TAPPO

ARGOMENTO

Dal tappo puoi capire molto del vino: un tappo di sughero asciutto o crepato indica che il vino non è stato conservato bene. Rimandalo indietro.

PUNTEGGIO

Cibo

9

BOND SI SBAGLIAVA

07. Il cameriere ti porge il tappo di sughero della bottiglia che hai ordinato. Che cosa fai? A

B

Lo lancio il più lontano possibile Lo annuso

C D

Qual è il primo taglio da fare al pollo?

Lo assaggio Lo metto in tasca

A D

3 4

B

B

2 4

1 2

5

08. Quanti ingredienti ci sono in una birra lager, secondo il Reinheitsgebot (alias decreto di purezza) tedesco? A

14. Abbina ogni liquore nella colonna a sinistra con il suo ingrediente principale nella colonna a destra

C D

6 8

09. Quale di questi cocktail viene shakerato e non mescolato? A Martini D Old fashioned B Gin fizz E Moscow mule C Margarita F Negroni 10. Quale di questi attrezzi inutili c’è nella tua cucina? A Spremiaglio B Apribottiglia elettrico C Detorsolatore per mela D Macchina per granite

C

6 7

Bourbon Rye whisky Scotch whisky Cognac Rum Tequila CachaÇa

Orzo tostato Grano Canna da zucchero Segale Uva Agave Melassa

A B C

D E F G

12. Quale di questi alimenti ha più proteine? A B C D

Abbina il taglio di carne al diagramma.

3 grosse uova una porzione di yogurt greco (150 g) Un filet mignon (120 g) Un misurino di proteine in polvere

1

2 4

13. Quale di questi attrezzi fondamentali c’è nella tua cucina? A B C D

Padella antiaderente Coltello da macellaio da 20 cm o più Una bella bottiglia di whisky Termometro digitale per alimenti

3

A B

Pancetta Coppa

C D

Lonza Prosciutto

I drink basati su un liquido denso come il succo di frutta o la panna vanno shakerati, mentre se la base è il liquore vanno mescolati. 11

OCCHIO ALLE COSCE Incidi la pelle del pollo all’altezza delle giunture dei fianchi, così puoi staccare le cosce senza rovinarle.

RISPOSTE 1. 1-A, 2-D, 3-B, 4-C [+1 a testa]; 2. C; 3. D; 4. C; 5. E; 6. C; 7. A; 8. B; 9. B, C, E [+1 a testa]; 10. [−1 a testa]; 11. D; 12. C; 13. [+1 a testa]; 14. 1-B, 2-D, 3-A, 4-E, 5-G, 6-F, 7-C [+1 a testa]; 15. 1-B, 2-C, 3-A, 4-D [+1 a testa]

| MENSHEALTH.IT 107

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ARGOMENTO

La musica ricca di bassi può renderti più sicuro di te, lo dice uno studio della Northwestern University. Prova ad ascoltare del rap prima di un colloquio di lavoro e forse otterrai subito il posto.

PUNTEGGIO

Cultura

19

COMMEDIE ROMANTICHE Guardare film romantici a lieto fine con la partner e discutere con lei di tematiche relative alla coppia tiene lontano il divorzio, l’hanno scoperto alla University of California di Los Angeles. 22

DIMMI CHE COSA LEGGI E TI DIRÒ CHI SEI Chi legge buoni libri si relaziona meglio con gli altri di chi legge fumetti, manuali tecnici o gialli. Lo ha rivelato uno studio della rivista Science.

Abbina ogni Bond alla sua Aston Martin

16. Chi è stato sposato più volte? Enrico VIII Luca Cordero di Montezemolo

A B

C D

Elvis Presley George Foreman

17. Quale rapper ha più nomi d’arte? A Snoop D Fabri Fibra B Dre E Fedez C Fiddy F Weezy 18. Quale dei Favolosi 4 (Beatles) canta nella famosa canzone “Yellow Submarine”? John Lennon Paul McCartney

A B

C

D

1

2

3

4

A

George Harrison Ringo Starr

B C D

22. Quale di questi grandi romanzi non è di Hemingway? A Verdi colline d’Africa B Niente di nuovo sul fronte occidentale C Il giardino dell’Eden 23. Tre di questi personaggi sono cattivi: quali? A Hans Gruber D Ellen Ripley B Han Solo E Bane C Morpheus F Buffalo Bill Abbina i baffi all’uomo che li porta

Sean Connery Daniel Craig Pierce Brosnan Timothy Dalton 1

25

UNA CRAVATTA PASSEPARTOUT Il Mezzo Windsor è il nodo più versatile. Va bene con quasi tutte le camicie e con la struttura fisica di chiunque.

19. La battuta “prendo quello che ha preso la signorina” da quale film è tratta? A Insonnia d’amore B Tutto può succedere C Harry ti presento Sally D Prima o poi me lo sposo E Pretty Woman

21. Tre di loro hanno fatto un incidente con la moto: chi? A Peter Fonda E Bob Dylan B James Dean F Meat Loaf C Mel Gibson G Hunter S. D Duane Allman Thompson

4 A B C

2

3

5

6

Tom Selleck Clark Gable Sam Elliott

D E F

Hulk Hogan Groucho Marx Salvador Dalí

28

ARGOMENTO

SBARBATO

RISPOSTE 16. A (6 volte!); 17. A (Snoop Doggy Dog, Snoop Dog e Snoop Lion); 18. D; 19. C [+2]; 20. 1-A, 2-C, 3-D, 4-B [+1 a testa]; 21. A, D e E [+1 a testa]; 22. B; 23. A, E e F [+2 a testa]; 24. 1-C, 2-B, 3-D, 4-A, 5-E, 6-F [+1 a testa]; 25. A; 26. C (gli altri acidi sono per A. acne, B. pelle unta e D. rughe); 27. tessuto a spina di pesce [+2]; 28. B [+2]; 29. 1-F, 2-B, 3-E, 4-C, 5-D, 6-A [+1 a testa]; 30. C; 31. [+1 a testa]; 32. [+2 a testa]; 33. C [è una domanda da un punto ma datti uno zero se non hai riapplicato la vernice impermeabilizzante nell’ultimo anno]; 34. C

108 MENSHEALTH.IT |

PUNTEGGIO

Stile

Non raderti mai contropelo, può causare irritazioni.

Quale di questi nodi alla cravatta è un “Mezzo Windsor”?

Quale di questi acidi non migliora la pelle? A B

Salicidico Glicolico

C D

Qual è la prima mossa da fare per rasarsi al meglio?

Fosforico Amminoacido

Come si chiama questa fantasia? A

B A

C

B

C

D

D

A u to (d a 1 a 4): A l a m y, i S to c k , T i m G r a h a m / T i m G r a h a m P h o to L i b r a r y/G e t t y I m a g e s , E v e r e t t C o l l e c t i o n; b a f f i (d a 1 a 6): D a v e M . B e n n e t t /G e t t y I m a g e s , M o v i e P i x /A r c h i v e P h o to s /G e t t y I m a g e s , R o n G a l e l l a /G e t t y I m a g e s , C B S / E v e r e t t C o l l e c t i o n , M o v i e P i x /A r c h i v e P h o to s /G e t t y Images, Ullstein Bild/Get t y Images

IL RAP TI AIUTA

“Quello che una volta era l’uomo in grado di aggiustare qualsiasi cosa oggi è l’esperto di hi tech. Se sai assemblare un computer, puoi proteggermi se i robot dovessero invadere il mondo.”

ARGOMENTO

PUNTEGGIO

Fai da te Abbina il nome del cacciavite all’immagine

1

2

3

30. Quanti colpi di sega elettrica servono per abbattere un albero? A 1 C 3 B 2 D 4

31. Quali di questi lavoretti

33. Ogni quanto bisogna ridare la vernice impermeabilizzante a un patio in legno? A Ogni 3 mesi B Ogni 6 mesi C Una volta all’anno o

sai fare? A B

4 A B C

5

Torx A testa piatta Robertson

6 D E F

A croce Brugola AU

C

Cambiare una lampadina Chiudere un buco nel muro Appendere al muro la TV a schermo piatto

Illustra zioni di +ISM

32. Quali di questi lavoretti hai fatto? A Cambiare una lampadina B Chiudere un buco nel muro C Appendere al muro la TV a schermo piatto

Nei cavi elettrici qual è il colore di solito associato alla messa a terra? A B C D

Marrone Nero Giallo e verde Grigio

30

DOVE CADRÀ L’ALBERO CHE TAGLI? Fai due tagli a 45 gradi tra loro per estrarre un cuneo profondo quanto un quarto del tronco. Dall’altra parte fai un taglio inclinato a 45 gradi (dall’alto verso il basso) fino a toccare il vertice del cuneo che hai fatto dall’altra parte. In questo modo l’albero non ti cadrà addosso. 33

NO ALLA MUFFA Un impermeabilizzante a base oleosa rischia di far marcire il legno, se questo è morbido. L’ideale è una vernice epossidica. 34

L’ATTREZZO INDISPENSABILE Compra un misuratore di voltaggio per controllare che non passi elettricità nei cavi quando ti metti a fare i lavoretti in casa. Eviterai di prendere la scossa.

| MENSHEALTH.IT 109

“Ho fatto un corso di meccanica quando ero al liceo ma non ricordo niente perché sono più le volte che ho bigiato di quelle in cui ho frequentato.”

110 MENSHEALTH.IT |

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ARGOMENTO

36

PUNTEGGIO

RICARICA LA BATTERIA

Auto 35. Che cosa indica l’adesivo sulla parte interna della portiera del guidatore? A La pressione delle gomme B Il tipo di carburante C La cilindrata e i cv fiscali

C’è un cervo sulla carreggiata. Da che parte vai?

Hai tolto la gomma bucata e adesso devi mettere quella di scorta. Se stringi per primo il bullone 1, qual è il secondo che stringerai?

Dove vanno collegati i cavi 1 e 2?

1

B 1

D

2

5

batteria scarica E

A telaio C 2 batteria “donatrice”

A

B

C

38. Sei bloccato nel traffico e l’auto si sta surriscaldando. Che cosa fai? A Accendo C Cerco di l’aria andare più condizionata forte B Accendo il D Verso acqua riscaldamento sul motore

4

3

Collega i cavi in quest’ordine: un’estremità del cavo rosso su A, l’altra estremità del cavo rosso su D, un’estremità del cavo nero su C, l’altra estremità del cavo rosso su una superficie metallica non dipinta, come il telaio o le parti interne del cofano.

38

SALVA IL MOTORE Il sistema di riscaldamento dell’auto sottrae calore da sotto il cofano, quindi se ti accorgi che l’auto si sta surriscaldando accendilo finché non puoi fermarti in sicurezza.

39

SEGUI LA STELLA Avvita i dadi del mozzo della ruota secondo l’ordine 1-3-52-4, prima a mano e poi con una chiave a croce.

ARGOMENTO

PUNTEGGIO

Donne

40

CHI ASPETTA… Non sei l’unico disponibile, quindi se non vuoi che la tua bella vada con qualcun altro, sbrigati e chiamala.

43

40. Sei riuscito a farti dare il suo numero e vuoi rivederla. Cosa fai? A Le mandi subito un messaggio B La chiami domani C Aspetti 48 ore, poi la chiami

A B C

41. Dove metti il cellulare durante un appuntamento? A Nella tasca, in modalità silenziosa B Sul tavolo, a faccia in giù C Lo lascio a casa

COME TE LA

S E I C AVATA ?

42. Siamo nel XXI secolo: al primo appuntamento paghi tu? A Certo, sempre B Dipende da chi è stato a invitare l’altro C Dividiamo a metà

<60

Non è da molto che leggi MH, vero? Fallo più spesso (e non guardare solo le figure!) e vedrai che sarai più sereno, informato e pronto.

Metti in ordine di sensibilità le sue zone erogene.

43. Quale di questi lubrificanti non va usato con i profilattici in lattice? Lubrificanti a base acquosa Lubrificanti a base siliconica Lubrificanti a base oleosa

A

B

ATTENTO AL LATTICE Il lubrificante a base oleosa rovina il lattice. O passi a un altro metodo di contraccezione oppure usi un lubrificante a base acquosa o siliconica.

C

RISPOSTE

44. Qual è la durata ideale di un amplesso? A 5 minuti D 30 minuti B 10 minuti E Più dura C 20 minuti meglio è

60–69

Hai conquistato la sufficienza, quindi non hai nulla di cui preoccuparti. Ma hai ancora tante cose da imparare.

70–79

D

Statisticamente sei in cima alla curva di Gauss e sei abbastanza uomo da capire che questa curva assomiglia a una tetta. O a un sedere?

E

80–89

Datti un cinque e poi posta il tuo punteggio su tutti i social: ma non te la tirare, è solo una sfida da bar! E i fenomeni sono qui a destra...

35. A; 36. 1 con D, 2 con E [+2 a testa]; 37. B [+2]; 38. B; 39. 3 o 4 [+2]; 40. B; 41. A; 42. A; 43. C; 44. B; 45. Dalla più alla meno sensibile: D, B, C, E, A [+1 a testa]

90–100

Se la tua non è fortuna, probabilmente hai barato. Se invece è tutta farina del tuo sacco, complimenti, sei un figo! | MENSHEALTH.IT 111

COME ACQUISTARE Scarica gratuitamente l’app Men’sHealth di Edisport Editoriale dal tuo Store. Scegli l’opzione che preferisci: 1 numero - 5 numeri (scaricabili a scelta) - 10 numeri (un anno solare)

A a o M

EF

I R L V

B

166 MAGGIO 2015

121

SUZUKI NINE KNIGHTS 2015

Ancora una volta Livigno è la capitale della neve più bianca e più acrobatica. Un divertimento da non perdere...

/Grooming /Music /Travel /Book /Story

MH Life

MH Life

/Book … di Loris Casadei

Incroci di civiltà Li Ang, vero nome Shih Shu-tuan, docente al Dipartimento di Teatro della Università di Taipei. La moglie del macellaio è tuttora considerato il suo capolavoro. Era stato pubblicato anche in italiano da Editrice Pisani, ma si può sicuramente leggerlo in lingua inglese.

Xu Zechen nato nel 1978 e oggi uno degli scrittori più apprezzati del panorama letterario cinese. Uno stile sicuramente da neorealismo, ma con ironia. Siamo in attesa di una traduzione della sua ultima opera Jerusalem 2014. In italiano oggi pubblicato da Sellerio “Correndo attraverso Pechino”.

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L’inaugurazione è dedicata al grande James Ivory, regista fra gli altri dei capolavori Finestra con vista e Casa Howard, ambedue tratti dai romanzi omonimi di Edward M. Forster. Gli ottocento posti del teatro Goldoni di Venezia sono da tempo esauriti. Viene presentata anche la tesi di laurea del regista statunitense, un lungometraggio su Venezia del 1957. Ivory confessa di essere divenuto un regista “letterario” per caso... “Da adolescente tutti leggevano Via col vento, io mi esasperavo sulla letteratura russa dell’800, poi ho incontrato Henry James e E.M.Forster e ne sono rimasto ammaliato.” Ivory racconta anche del suo sogno di fare un film a Venezia, “di aver lavorato molto sulla ambientazione, girato calli, campielli e palazzi, ma poi la mia sceneggiatrice Ruth Jhabvala si è ammalata e ho messo il progetto nel cassetto. Oggi sto lavorando al Carteggio Aspern di H.James”. L’evento è Incroci di Civiltà alla sua ottava edizione: promosso da Cá Foscari (Università famosa fra l’altro per i suoi corsi in lingue orientali) e dal Comune di Venezia, è diventato uno degli appuntamenti irrinunciabili per la cultura. Nasce nel lontano 2006 da un convegno dedicato alla letteratura inglese post coloniale dove un gruppo di docenti decide di proseguire con un invito diretto agli autori più rappresentativi. Racconta il fondatore Shaul Bassi: “ottenemmo il supporto del Comune di Venezia che ci chiese in cambio di aprire la manifestazione a tutta la cittadinanza. A quei tempi faceva discutere un libro di Samuel Huntington, Scontri di civiltà, così pensammo di intitolare il Festival in reazione alle sue tesi Incroci di civiltà. Il festival ha due caratteristiche uniche: gli inviti agli scrittori e poeti nascono dalla ricerca che i nostri docenti svolgono quotidianamente in aula e che poi sono gli stessi insegnanti a intervistare, competenza

questa molto apprezzata dagli ospiti”. Delle edizioni passate molti i nomi celebri o divenuti famosi. Si narra che Salman Rushdie, autore dei famosi Versi satanici e colpito da una fatwa (condanna a morte) di Khomeini, in attesa di una imbarcazione su un pontile con la sua bellissima fidanzata afroamericana, sia stato attratto da una esclamazione di un gondoliere “ma ti si vera?” e che Rushdie, da sempre abituato ad essere al centro della attenzione, abbia risposto “No, I am unfictional”. L’anteprima in realtà è avvenuta all’Hotel Bauer dove il fiammingo Stefan Hertmans autore di Guerra e trementina viene intervistato da Paolo Mieli, presidente di Rcs Libri. Vengo distratto da Luca De Michelis che racconta al padre Cesare (Marsilio editori) come il libro abbia venduto oltre 200 mila copie in Belgio. Mieli, abituato a molte conferenze sulla Grande Guerra, ha toni epocali “da quelle trincee venne fuori una umanità devastata e noi inconsapevoli l’abbiamo assorbita nel Dna”. Hertmans invece insiste sul suo microuniverso “ho raccontato la storia di piccoli fiamminghi che hanno combattuto una guerra che non era la loro e che non volevano. Anche se mio nonno, sulle cui memorie ho basato il libro, ha sempre detto di sì per la gloria del suo Paese”. La maggior parte degli incontri si svolgono all’auditorium Santa Margherita, edificio storico del IX secolo , prima chiesa e oggi teatro. Sul soffitto il martirio

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Riprende un vero caso di omicidio a Taiwan nel 1936 con caratteri talvolta di vera crudeltà e violenza. Mi affascina la sua semplicità, il suo senso di humour e la sua gestualità che lascia trasalire una voglia di contatto. L’abbordo in strada e il colloquio è agevole. Intanto in sala si consuma una piccola tragedia, la piccola Martina è disperata per qualche errore di traduzione dal cinese, ma le compagne sono solidali e con il secondo autore si rifà ampiamente. Xu Zechen si dispiace che i lettori non possano apprezzare la musicalità della lingua cinese e declama un pezzo del suo Correndo attraverso Pechino. Nel romanzo narra della grande mobilità della popolazione dei distretti rurali verso la città e nell’adattarsi a lavori ai margini della società. Il protagonista si inventa una carriera come venditore ambulante di video. “Certo, allora non esisteva internet in Cina e i cd erano uno dei pochi modi per vedere l’Occidente. Io ricordo quanto mi abbia dato in termini artistici Ladri di biciclette, che ho visto e rivisto, tanto che ho inserito nel romanzo un episodio di furto di bicicletta, peraltro molto frequente ai miei tempi studenteschi”. Incroci di civiltà ospita anche la decima edizione di poesia contemporanea e come sempre la poesia è anche musica e voce armoniosa, fluttuante e fascinosa, così alla presentazione successiva stona la voce chioccia del colombiano Sergio Alvarez. Meno male che il brano del suo 35 morti è pieno di sentimento, passione e visioni. Romanzo corale diviso in brevi capitoli con i titoli tratti da canzoni. La critica ha definito il protagonista un moderno picaro, a me ricorda Borges e la sua estetica della lacrima. “In America Latina alcune poche famiglie si prendono tutto, così agli altri non rimane nulla se non il sentimentalismo. Il sogno. Avevo così tante storie da raccontare che non riuscivo mai a concludere il romanzo.” In effetti raccontano di dieci anni di scrittura per completare questo avvincente libro. Lasciatemi ancora menzionare Sascha Arango con La verità ed altre bugie pubblicato da Marsilio, non solo per farmi perdonare, ma perché vedremo presto sullo schermo le vicende del protagonista: lo scrittore Henry Hayden alle prese con l’intricato tema della differenza fra verità e bugia, e il simpaticissimo Roberto Costantini, scrittore all’età di 58 anni con il suo controverso commissario Michele Balistreri della serie Il male non dimentica.

/Book

della Santa incombe sui trecento spettatori. Nella mattinata dedicata agli scrittori russi Otrosenko vuole convincerci che nella realtà accadono fatti più stupefacenti di quelli che l’immaginazione di uno scrittore potrebbe dipingere e che gli intrecci da lui narrati nel suo Didascalie a foto d’epoca, sono veri. Così il greco proprietario di circhi in Caucaso e amato da Annuska avrebbe servito l’esercito di San Marino, si sarebbe fatto derubare in Congo dai danzatori cinesi, sarebbe stato preso a sciabolate in Egitto e avrebbe combattuto contro i tedeschi in Iran. Scrittura cesellata, sempre con grande varietà stilistica, che rende il meglio nella tradizione dei racconti russi “del cortile”. Mi ricorda Cesare Pavese, anche se Otrosenko cita più volte Dino Buzzati e Il deserto dei Tartari. Nell’intervallo la platea si agita, una poetessa sta organizzando una serata di pace russo-ucraina e si temono conflitti. Ma tutto si calma con la grande scrittrice Ljudmila Ulickaja che sa arrivare al cuore dei lettori di ogni Paese, capace di raccontare la Russia semplice, ma anche quella difficile da capire per gli occidentali. Numerosi i premi letterari e famoso il suo discorso politico a Salisburgo, dove annuncia l’abbandono dell’Europa da parte di Putin e il ritorno ai miti di Mosca come terza Roma. Attiva nella difesa dei diritti umani si rammarica perché, sostiene “il mio Paese non ha fatto i conti con il suo passato”. Di lei ho letto In quel cortile di Mosca, struggenti storie di vita che si intrecciano in una “casa comunale” dove, e chi le ha vissute lo può immaginare, segreti di famiglia e privacy personale erano parole prive di significato. Strappalacrime anche Il dono del dottor Kukockij con riferimento alla capacità dei maschi di famiglia, tutti medici, di vedere all’interno del corpo umano. Tolstoj come metodo, soprattutto nella descrizione delle figure femminili, ma con l’ironia di Cechov. Il giorno dopo è dedicato agli scrittori cinesi, anzi chiedo scusa, agli scrittori di area cinese. Così non faccio torto a Li Ang, vera scoperta di questo festival, che è taiwanese e ci tiene a sottolinearlo. “Taiwan è nato come approdo di pirati ed é stato luogo di scambio tra Cina ed Occidente. La Cina ci sta portando solo smog e un cinese mandarino che non è la nostra lingua”. Attiva nei movimenti di emancipazione delle donne nel suo The butcher’s wife (“La moglie del macellaio” ma l’edizione italiana sembra introvabile) non è molto positiva nella descrizione dei personaggi maschili.

Sergio Alvarez nato a Bogotá nel 1965, sceneggiatore televisivo e giornalista. Nell’ultimo romanzo 35 morti, editore La Nuova Frontiera, riesce “a realizzare un affresco corale centrato sugli ultimi decenni di storia colombiana”. Sesso, violenza, avventura tra guerriglieri, narcotrafficanti e contadini.

Vladislav Otrosenko, nato nella patria dei cosacchi del Don nel 1959, ma abita e lavora a Mosca. Oltre al già citato Didascalie a foto d’epoca, in italiano anche Testimonianze inattendibili editore Voland e, molto interessante, Le lingue della torre di Nimrod in Il Caffé illustrato. Spesso in Italia, dove però “é molto difficile lavorare, troppe cose belle”. | MENSHEALTH.IT 115

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/Grooming … di Ottavio Mantovani

LA REGOLA DEL MENO Il clima più caldo, il primo sole e le giornate che si allungano ti portano verso uno stile più semplice e con meno fronzoli, non solo nell’abbigliamento ma anche nella cura del tuo aspetto: ottimizza il tuo tempo con prodotti multifunzione, semplificati la vita con barba e capelli più gestibili a prova di temperature sempre hot. Segui i nostri consigli e scopri il potere della sottrazione!

CRINIERA PIÙ LEGGERA Scegli un taglio sfumato per la tua chioma: chiedi al tuo barbiere di sfumare i lati utilizzando una misura 2 lasciando invece una lunghezza di 8/10 cm sulla parte superiore della testa. Così potrai pettinarli all’indietro quando sei in ufficio e di lato durante i week-end. Utilizza un fissante per sostenere la pettinatura: lo spray American Crew medium hold si applica direttamente sui capelli e lascia una sensazione naturale al tatto.

DACCI UN TAGLIO Con l’avvicinarsi del caldo è meglio abbandonare l’aspetto da vichingo puntando su una barba leggermente incolta che si abbina perfettamente al taglio corto dei capelli: scegli un rasoio che ti garantisca precisione e rifiniture accurate. Braun cruZer6 face ha tecnologia wet&dry e può essere usato anche sotto la doccia e inoltre si abbina ad un rifinitore girevole e ad un accessorio regolabile per tagliare la barba in quattro lunghezze.

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/Grooming

MENO STRESS AL SOLE Spesso i primi raggi solari possono creare problemi alla pelle, soprattutto se particolarmente sensibile. Scegli una crema solare ad ampio spettro contro i raggi UVA e UVB, per proteggere viso e corpo da scottature, irritazioni e dall’invecchiamento precoce della pelle. Bakel Suncare Face&Body, SPF 15 contiene oli vegetali, acqua di Hamamelis e Camomilla e attivi vegetali.

ADDIO SCREPOLATURE La pelle secca e grinzosa soprattutto dei piedi è un altro fastidioso e anti estetico sintomo della bella stagione: dopo la doccia usa una lima per piedi o la classica pietra pomice per eliminare il primissimo strato di pelle morta. Usa poi una crema per ammorbidire e nutrire la pelle. Podovis Crema Nutriente Talloni Screpolati è studiata appositamente per il tallone e contiene anche agenti batterici per l’igiene del piede.

VIETATO ESAGERARE Il senso dell’olfatto tende ad aumentare con l’arrivo del caldo, quindi meglio abbandonare le note muschiate a favore di fragranze fruttate e fresche. Solo poche gocce oppure uno o due spruzzate del tuo profumo preferito su polso e collo daranno il tocco finale al tuo look! Playboy VIP Platinum Edition unisce bergamotto, foglia di betulla e cedro alle note fresche di mela verde e foglie di violetta per una fragranza limited edition irresistibile!

RISPARMIA TEMPO Le giornate si allungano e hai un sacco di cose da fare! Ottimizza il tuo tempo e scegli prodotti multifunzione così, con un’unica applicazione ottieni più risultati. Prep For Men Balsamo 2 in 1 protegge la pelle dalle irritazioni post-rasatura e ne previene l’invecchiamento. La morbida emulsione è arricchita con Acido Ialuronico e lascia la pelle liscia, tonica e rivitalizzata prevenendo le rughe.

Maggio è il mese di Expo Milano 2015. Collistar propone una edizione limitata del suo profumo: Acqua Attiva Edizione Milano. Fresco e aromatico, ricco di minerali energizzanti e vitamine idratanti, questa edizione speciale include anche un doccia shampoo e un’originale mappa del centro storico di Milano, capitale mondiale della moda e del design e, fino a ottobre, anche del cibo. Da collezione! | MENSHEALTH.IT 117

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/Style War

@MENSHEALTHITALY

INSPIRE YOURSELF Gli outfit dei blogger più seguiti in fatto di moda e stile spopolano sulla rete, ma soprattutto per le strade. Le foto postate sui loro profili social ci seguono come la coda di una cometa ricca di proposte affascinanti e ispirate per ogni singolo dettaglio quotidiano: occhiali a specchio, giacche di renna con le frange in perfetto stile anni Settanta, ma anche il poncho, la felpa, le t-shirt più semplici o irriverenti sono un inno al piacere di vivere!

@chiaraferragni FOLLOWER 3,6 M Chiara Ferragni in versione turista indossa una giacca con frange di @bazardeluxe13

Crema viso al veleno d’ape by LR WONDER COMPANY @lrwondercompany 118 MENSHEALTH.IT |

@marianodivaio FOLLOWER 3,4 M Outfit casalingo e mood rilassato per Mariano di Vaio mentre sorseggia in cucina il suo drink a base di @disaronno_official

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/Style War

@gianlucavacchi FOLLOWER 154 K Outfit sportivo per Gianluca Vacchi mentre si prepara per il suo workout in palestra @happinessbrand

@alessandroquarzi FOLLOWER 53,8 K Inconfondibili gli outfit di Alessandro Squarzi con pantaloni @fortela_

Nuovo dentifricio alla cannella da @marvismint

@giulioberruti FOLLOWER 31,6 K Selfie fronte lago per l’attore Giulio Berruti che indossa gli occhiali di @excape_eyewear

Snapback camouflage by New Era @neweracap

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/Music

… di Massimo Visconti

God save the gym Quando racconti una storia attraverso la musica ogni brano ti trascina verso il successivo. Scorrono le note sulle dita, che qui non girano le pagine, ma sfiorano strumenti fatti d’aria che ci restano incollati sulla pelle e dentro al cuore.

BE ALTERNATIVE NERO THE THRILL Alana Watson è la voce del trio inglese che combina suoni elettronici, ritmiche dubstep e molta eleganza nella produzione. Da scoprire.

ALYXX DIONE FT JASON DERULO CHINGALINGA Decisamente un titolo insolito che sembra uno scioglilingua, fa rima con casalinga ed ironia a parte è facile da ricordare oltre ad essere davvero divertente.

THE BOHICAS WHERE YOU AT Abbiamo già fatto la conoscenza di questa band che arriva dall’Essex e suona veloce, essenziale ma che arriva sempre dritta al punto. Un po’ di Indie-Rock.

MS MR PAINTED Quando la musica diventa difficile da descrivere vuol dire che vale davvero la pena ascoltarla. Loro si definiscono un duo Electroshoc. 120 MENSHEALTH.IT |

Partendo bene per darsi la carica fin da subito, salendo senza mai scendere ed essere sempre più in alto. Sigma feat. Labrinth “Higher” è il brano giusto per quelle corse a perdifiato, quando si va veloci senza guardarsi indietro, quando si arriva in cima e tutto intorno risplende. Potere della musica, potere della concentrazione e dell’immaginazione alimentata dalla resistenza, dal desiderio di arrivare primi e andare sempre più veloce. I Sigma sono un duo drum and bass formatosi ai tempi dell’università, a Leeds, nel West Yorkshire. Labrinth, alias Timothy McKenzie è un poli strumentista londinese che ha già collaborato con nomi importanti della scena urban Inglese. Sempre alla ricerca di nuove strade poco battute, sentieri impervi, zone deserte alle ore più impensate con il chiodo fisso in testa di trovare un luogo dove andare, volontariamente: “Somewhere To Run”. Il nuovo singolo delle due sorelle di Chicago che rispondono al nome di Jahan e Yasmine Yousaf, note al pubblico come Krewella che nello slang americano

significa pazzo, fuori di testa. Daniel Stein meglio noto come Dj Fresh questa volta fa coppia con l’astro nascente della musica soul inglese Ella Eyre ed insieme producono Gravity. Quella forza con cui interagiamo ogni giorno, quella forza che talvolta ci mette a dura prova ma se lo vogliamo nessuno può fermarci, nemmeno la gravità. Almeno questo è ciò che canta Ella Eyre, una voce che ruggisce potente, ti avvolge e riesce perfino a rendere tutto infinitamente dolce. Scende lenta l’adrenalina, le gambe rallentano mentre ci ritroviamo quasi meccanicamente davanti al portone di casa. I vestiti scivolano via mentre l’acqua si fa calda e ci concediamo un po’ di tregua nella vasca, sotto la doccia. Proprio come poco fa, nessuno può fermarci, Unstoppable, proprio come canta Lianne La Havas. Un’atmosfera magica, un beat lento ma profondo che sospinge quella sua voce d’incanto. Non esistono più problemi, non oggi, non adesso, tutto svanisce e ciò che è brutto si dissolve è il momento per sentirsi unici ed invincibili. Buon ascolto.

DANCE AND SWEAT DR. SHIVER VS DOC M.C. FT LUKE MORSE OUT OF CONTROL E’ il momento giusto per perdere completamente il controllo. Un progetto crossover pieno di synth, chitarre e cassa dritta. La House Music è Rock!

XYCONSTANT SILVERLINED Spaziando tra le molteplici declinazioni della musica dance troviamo XYconstant. Scoperto da Pete Tong, è sicuramente da tenere d’occhio.

ARMIN VAN BUUREN FT MR PROBZ ANOTHER YOU Questo match si gioca tutto in Olanda tra lo storico dj trance ed il giovane cantante e produttore dei paesi bassi. Energia e speranza.

SOLBERJUM BACK TO THE FUTURE E’ arrivato il momento di fare un salto indietro, nel futuro. Accendete la vostra Delorean e godetevi questi 1,21 GigaWatt di pura energia.

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/Travel

… di Matteo Benettolo

Suzuki Nine Knights 2015

Un setup unico nel suo genere, con un castello fatto di cinque strutture enormi scolpite accuratamente da 150.000 metri cubi di neve: è stato questo il parco giochi, se così si può dire, del Suzuki Nine Knights 2015 a Livigno, nella Alta Valtellina. L’elenco degli atleti prevedeva sciatori e snowboarder provenienti da ogni parte del mondo, per girare tutti assieme in una sessione lunga una settimana, dal 5 al 10 aprile. Il Mottolino Fun Mountain ha visto molti atleti battere record personali e tirare fuori il meglio da queste immense strutture, lavorando a stretto contatto con i registi e i fotografi per documentare tutta l’azione. La mini rampa piazzata su un cubo di neve a 12 metri di altezza era la ciliegina sulla torta che ha accolto gli skater, immersa in una ambientazione decisamente inusuale e stupefacente. LO SNOWBOARD Sven Thorgren è stato il primo a testare i 35 metri di kicker tra gli snowboarder ed è rimasto sul pezzo per tutta la settimana, guadagnandosi il meritato titolo di “Ruler of the week”, nonché il primo premio nella gara di Big Air, stampando il suo primo frontside triplo cork 1440. Era contentissimo della settimana, ha dichiarato che l’heli session è stata il suo momento preferito e ha evidenziato i successi del suo connazionale Tor Lundström. “Ha spaccato, ha chiuso un back

triplo 14 e un nuovo frontside 14”. Il finlandese Peetu Piiroinen è stato il rider che ha avuto il più clamoroso “wow” nella hip session volando più in alto dell’ascia di 9.5 metri, mentre il duo Belga Sebbe de Buck, che ha vinto il “Best Style”, e Seppe Smits si sono divertiti parecchio con gli handplants sul wallride. Halldór Helgason (ISL) non ha potuto evitare di mostrarci uno dei suoi method che lo contraddistinguono, e ha sfidato Kevin Backstrom nel Monster showdown con il suo fs 540 indy contro il fs 720 tailgrab di Kevin.

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/Travel

IL FREESKI Jesper Tjäder (SWE) e Christof Schenk (ITA) si sono guadagnati entrambi a pari merito il titolo di “Rulers of the week”. Jesper ha alzato l’asticella dal suo “death gap” di 55 metri con la sua super tecnica “Dream Line”, che includeva un alley oop double flatspin. Christof ha dato il massimo tutta la settimana, chiudendo triplo backflip e buttando un enorme flatspin 450 nella hip session. Il vincitore del contest di Big Air Luca Schuler ha commentato così: “Penso che ogni rider abbia usato il setup nella maniera più creativa possibile, trovando nuove linee, ma uno dei miei preferiti è stato Jesper con il suo double backflip sopra all’ascia gigante!” I vari shooting hanno visto tanti double backflips perfettamente sincronizzati e tanti

Christof Schenk

QUATTRO CHIACCHIERE CON SIMON GRUBER E CHRISTOF SCHENK, ATLETI MONSTER ENERGY

Simon Gruber

CHI È CHI Simon Gruber Val Gardena 27 anni snowboard freestyle Christof Schenk Val Gardena 21 anni ski freestyle

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Come e quando hai cominciato a fare snowboard? SG: Faccio snowboard da 10 anni mentre prima sciavo e la mia specialità era lo slalom. Ma mi sono stufato presto dell’ambiente e del tipo di sport. Non mi piaceva dover seguire sempre un tracciato e ho deciso di fare snowboard freestyle. Mi diverto molto di più! Ogni quanto ti alleni? SG: Mi alleno sulla neve almeno per 5 giorni alla settimana anche se in prossimità di una gara mi capita di allenarmi tutti i giorni ma preferisco sempre fare delle pause tra un allenamento e l’altro altrimenti il fisico non regge. Mi alleno sempre sulla tavola in un park oppure in neve fresca. Con lo snowboard

train, e un altro momento importante è stato quando il più giovane partecipante, 14 anni, Aspen Spora (USA), ha stampato un backflip sul kicker enorme senza esitare un secondo. Nicky Keefer (USA) ha vinto il “Best Style” sempre tirando i trick al massimo. E TUTTO IL RESTO... I quattro fotografi invitati Alex Papis, Markus ‘Fischi’ Fischer, Cyrill Müller e Christoph Schöch hanno portato a casa un sacco di scatti a dir poco esclusivi, e hanno preso parte al contest fotografico, che adesso è sfogliabile per tutti su www.nineknights.com. Il prossimo appuntamento è con il Suzuki Nine Knights MTB dal 31 agosto al 5 settembre 2015, ovviamente sempre al Mottolino, a Livigno!

Simon Gruber

non è possibile allenarsi sulle rampe o su altro materiale artificiale. E in estate come resti in forma, pratichi qualche altro sport? SG: Vado molto in mountain bike ma mi piace anche correre e arrampicare, anche se li considero più come divertimenti che veri sport o allenamenti. E la palestra? SG: Ci andavo prima ma onestamente non mi fa impazzire. Credo che la cosa più importante per una buona forma fisica sia praticare sport e non stare fermi. Inoltre, nel mio sport non occorre avere molta massa ma conta di più l’agilità. È la prima volta che partecipi al Nine Knights? SG: Sì, quest’anno il Nine Knights per la prima volta è aperto anche agli snowboarder

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/Travel

e non solo agli sciatori freestyle. Tra l’altro, anche la mia fidanzata ha partecipato all’edizione femminile quest’anno! Questa esperienza al Castello del Nine Knights è stata incredibile! A condividere questa esperienza con Simon c’è anche un suo grande amico, Christof Schenk, sciatore freestyle ormai al suo quarto Nine Knights. Come hai cominciato, Christof? CS: I miei genitori mi hanno messo gli sci ai piedi credo intorno ai 3 anni e da allora non ho più smesso. Anche io gareggiavo nello slalom ma presto mi sono annoiato. Volevo fare qualcosa di diverso e, dato che i miei fratelli già praticavano il freestyle, ho voluto provare e mi sono innamorato subito di questo sport! Come ti alleni in estate? CS: Vado spesso a camminare in montagna e ogni tanto mi alleno anche con la Nazionale

ma quello che più conta nello sci freestyle è l’agilità. Fai anche snowboard? CS: Ogni tanto per divertirci io e Simon facciamo cambio di attrezzatura. Ti alleni sempre e solo sulla neve? CS: Con gli sci è possibile allenarsi sulle rampe senza neve. Spesso provo i salti sul trampolino elastico e poi, una volta raggiunto il giusto “feeling”, provo gli stessi movimenti nella neve fresca o direttamente in parco. Che cosa ti piace di più del Nine Knights? CS: Anche per me questo evento è incredibile perché non è una vera e propria gara ma una serie di session da fare in compagnia degli amici per una intera settimana, mentre la gara si svolge solo alla fine. Non c’è nessuna pressione qui, solo puro divertimento!

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/Life Story … di Loris Casadei

Calligrafia che passione

DA NON PERDERE Fino al 27 giugno nella Biblioteca Medicea Laurenziana annessa alla Chiesa di San Lorenzo a Firenze è aperta la mostra “La forma del libro: dal rotolo al codice”. Dalla raccolta dei “papiri laurenziani”, ma in realtà dagli ostraca, ai papiri, alle tavolette lignee cerate e plumbee, al codice in pergamena del IV secolo d.C. per terminare con una preziosa rassegna di codici miniati prima di scriptoria monastici poi di produzione per le università medioevali. Non mancano esemplari giapponesi di tarda epoca Edo tra cui una divertente “gara fallica”.

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La prima elementare per me fu un dramma. Inchiostro e pennini sottili che non ne volevano sapere di rilasciare questo maledetto liquido nero nella giusta quantità. O troppo o poco. E a ogni macchia si avvicinava la maestra implacabile con il righello nero e diceva: “mani sul banco”. Poi mio padre, con l’avvento delle prime macchine da scrivere in ufficio, mi portò a casa tante scatoline con disegni coloratissimi: cappelli rossi d’alpino (Presbitero), draghi (Lombarda), cavalli alati (penne Lancia) e i Peery & C. Pennini di tutte le forme e dimensioni. Iniziai a scrivere con quelli a punta tronca imitando i caratteri gotici di una grammatica tedesca di mio padre. E mi riappacificai con la scrittura. Storia antica e affascinante, meglio di un romanzo giallo o di una soap opera televisiva, quella della scrittura. Ecco qui una nuova puntata di questa lunga storia… L’alfabeto nasce in Egitto attorno al 1850 a.C. per tenere registri contabili e fare affari: una forte semplificazione, solo trenta segni, rispetto ai simboli ideografici dei geroglifici. E per molto tempo la capacità di scrivere e leggere ebbe una connotazione negativa, tanto che la trasmissione culturale era orale. Non solo nell’antica Grecia, ma anche a Roma, la trascrizione dei discorsi era affidata agli schiavi. Nondimeno il segno grafico era usato per abbellimento. L’imperatore Claudio fece iscrizioni su tutti i palazzi pubblici di Roma e obbligò i viaggiatori in arrivo a scendere dai carri (anche per evitare ulteriore congestione di traffico!) in modo da ammirarli. Diverso atteggiamento in Oriente, dove l’attività di scrittura era dimostrazione di cultura ma anche, come dice Norio Nagayama nel definire lo shodo, “ricerca

del vero, ricerca e comprensione della vita tramite la pratica della calligrafia”. Qui la scrittura si emancipa da rigide costruzioni formali e la leggibilità dei caratteri diviene talvolta accessoria. In Cina, Corea e Giappone la scrittura è stata per secoli considerata l’arte sacra per eccellenza, superiore alla pittura figurativa. Nel mito cinese la scrittura mise in fuga i demoni perché la scrittura ordina il Caos e il primo inchiostro viene fatto risalire al leggendario imperatore Tien Ciù, l’imperatore giallo fondatore della dinastia Han nel 2500 a.C. Anche nell’Islam dopo l’avvento degli Abbassidi, il divieto dell’immagine stimolò la nascita di forme artistiche originali dove, insieme con l’arabesco, la calligrafia ebbe un ruolo preminente. Nel Medioevo la calligrafia fu tema di Concilii: si poneva infatti il problema della correttezza dei testi religiosi.

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/Life Story

Carlo Magno per evitare errori, istituì la Scuola Palatina e ogni scrittura sacra doveva passare al suo vaglio e avere apposta la sigla “ex authentico libro”. L’invenzione della carta permise una larga diffusione della scrittura. Il filosofo e matematico Leibnitz scrive alla fine del 1600: “La scrittura esprime quasi sempre in un modo o nell’altro l’indole nostra, a meno che non sia opera di calligrafo, la cui grafia manca di spontaneità, ma talvolta anche in questo caso”. L’invenzione della stampa (Gutenberg 1440, ma già nel 1378 in Corea venne stampata una Antologia degli Insegnamenti zen dei grandi monaci buddisti) aumentò il carattere artistico della calligrafia. Futurismo e cubismo, dadaismo e costruttivismo, ma più ancora il Bauhaus, usò la calligrafia per ogni esplorazione artistica e grafica, sino allo Jugendstil e all’espressionismo tedesco che la resero vera e propria arte. Anche nell’era dei computer non si sfugge e il graffitismo o writing è esploso proprio mentre Adobe usa caratteri sempre diversi e innovativi. Sui palazzi e nelle metropolitane di tutte le grandi città è una esplosione di creatività con il dispiacere di tutti i nostri sindaci. Ewan Clayton, uno dei più grandi calligrafi di tradizione occidentale, dice che questo

CURIOSITÀ

Dal De invisibilibus literarum notis, Dalla Porta (15351615), uno dei primi crittografi documentati: “Si prende un uovo, lo si fa bollire sino a renderlo ben sodo, lo si riveste con un sottile strato di cera, si incide la scrittura e poi si asporta lo strato ceroso dove si è scritto

movimento adottò tre caratteristiche della scrittura, “la sua capacità di nominare le cose, il piacere fisico e vitale del movimento espressivo concreto e il senso del rischio proprio dell’atto di scrivere”. Oggi il graffitismo è un movimento mondiale vivissimo sopratutto nelle grandi aree di crisi, Medio Oriente e America Latina. Anna Schettin, socia fondatrice e vicepresidente della Associazione Calligrafica Italiana, che professionalmente viene dal mondo della grafica e della pubblicità, conferma un grande ritorno di giovani: “spesso, è vero, perché interessati professionalmente, ma anche per una gran voglia di manualità, come su un altro versante il riprendere a lavorare a maglia”. Anche per le aziende, “più la tecnologia diviene dominante, più fare a mano diviene importante”. Anna parla di serenità quando pratica la calligrafia come il grande Rudolf Koch, il reinventore del gotico religioso nella prima parte del ‘900: “tracciare lettere in ogni loro forma è per me un piacere immenso e puro e in molte occasioni della mia vita è stato ciò che una canzone è per il cantante, la pittura per il pittore, un grido di gioia per chi è felice, un lamento per chi è triste, l’espressione più piena e perfetta della mia vita”.

in modo da far riapparire il guscio. Lo si immerge in una miscela di inchiostro molto scuro più aceto bianco. Le zone prive di cera divengono permeabili e l’inchiostro trapassa il guscio. Poi, si lava il tutto e il messaggio apparirà solo una volta rotto il guscio sull’albume. Umberto Eco ne Il nome della rosa descrive l’attività di

ricopiatura degli scriptoria medioevali. Ciò che non si sa, è che una ricerca danese sui resti dei monaci cistercensi sepolti nell’abazia di Øm, dimostra che la morte dipende da elevate quantità di mercurio contenuti negli inchiostri rossi, in quanto era pratica comune leccare il pennello per renderlo più appuntito.

L’Associazione Calligrafica Italiana svolge innumerevoli attività: fondata nel 1991 ha lo scopo di promuovere e diffondere l’arte calligrafica e tiene corsi in varie città italiane su diversi stili grafici. www.calligrafia.org

Shodo è l’arte calligrafica orientale, definita dal maestro Nagayama “disciplina attraverso la quale si coltiva se stessi”. www.bokushin.org/norio. nagayama

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Ask MH

Ask MH

Da oggi avete un amico in più per risolvere i vostri dubbi: scrivete a [email protected] e cercate qui la vostra risposta! Tanto più sarà difficile, intrigante e utile la domanda, tanto più il nostro staff si farà in quattro per rispondere. E ora: sparate la vostra cartuccia!

FATTI DELLE DOMANDE

Ho la casa invasa dalle formiche. Qual è il modo migliore di togliermele di torno? MARIO

Ogni volta che cerco di farmi un hamburger o brucio la carne o la mangio cruda. Come faccio a sapere quanto tempo serve per cuocerlo a puntino? ROCCO

Con la bella stagione inizia il periodo delle grigliate. E l’eterno dilemma: quanto va fatto cuocere l’hamburger? Quanti finiscono

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Quando le formiche ti invadono devi far piazza pulita di briciole e non lasciare in giro il cibo altrimenti non te le togli più di torno.

carbonizzati e quanti li servi che ancora muggiscono! A venirti in aiuto è la matematica, con una formula semplicissima per capire come grigliare alla perfezione qualsiasi hamburger. Il tempo di cottura medio di questo tipo di carne è di 14 minuti, per ogni 5 mm di spessore dell’hamburger aggiungi 3 minuti e mezzo di cottura. Per capire a occhio quant’è mezzo centimetro usa lo spessore di un tappo di birra. I tempi di cottura sono gli stessi sia usando il gas sia la carbonella. Gli hamburger sono dischi piatti quindi si cuociono sempre in maniera

uniforme. Il tempo è sicuramente importante ma anche la temperatura è fondamentale per cuocere come si deve un hamburger. Per prima cosa accendi il grill e fallo riscaldare, poi tieni una mano a circa 8 cm dalla grata. Se dopo 2 o 3 secondi la devi togliere per non scottarti significa che la temperatura è giusta. Metti gli hamburger sulla griglia e girali a metà del tempo previsto di cottura, così da cuocerli in superficie allo stesso modo. Se vuoi un cheeseburger aggiungi una fetta di formaggio sopra l’hamburger negli ultimi 2 minuti di cottura.

Fotografia di Claire Benoist

Lascia perdere l’insetticida, non funziona. Quando lo spruzzi ammazzi solo le formiche che sono lì intorno, ovvero circa il 10% della colonia. Per sterminarle al gran completo usa un’esca. In commercio esistono composti avvelenati a base di proteine e zuccheri. Metti l’esca accanto al punto da dove pensi le formiche entrino in casa tua. E ricorda di pulire bene e non lasciare cibo o briciole in giro per casa, altrimenti è come se le stessi invitando a cena.

Ask MH

I miei amici si divertono a sfidarsi in azioni pericolose per dimostrare di avere coraggio. A me sembrano solo stupidi e mi rifiuto di partecipare. Sono troppo severo o vecchio a pensarla così? SIMONE

Tante azioni idiote purtroppo diventano pericolose, persino mortali. E quasi sempre sono i maschi a lasciarci le penne (chissà come, quando si tratta di fare i cretini i maschietti non si tirano mai indietro). Al Massachusetts Institute of Technology hanno

addirittura coniato un nome per questa tendenza: MIT, ovvero Male Idiot Theory. Analizzando due decenni di vincitori del Darwin Award (un riconoscimento assegnato a chi ha contribuito a migliorare il pool genetico umano autoeliminandosi in maniera idiota) questo istituto ha scoperto che 282 delle 318 mosse più idiote sono state commesse da maschi. Corrisponde all’89% di morti o smembramenti bizzarri. Le lapidi qui sotto indicano il numero di idioti che con le loro azioni si sono condannati a morte o alla castrazione. Fanne tesoro se non vuoi finire come loro.

NUMERO VITTIME

CALCOLI ERRATI

IDIOZIE AL VOLANTE

ESPLOSIONI

COLPI DI PISTOLA

60 IDIOTI

56 STUPIDI

45 MASOCHISTI

26 SCIOCCHI

Vuoi fare bungee jumping fai da te? Te lo sconsiglio. Ma se proprio non puoi farne a meno, controlla fin dove arriva esattamente l’elastico PRIMA di buttarti.

Forse scopri quanto sia stupido stare in piedi su un’auto in corsa o farsi trainare con un carrello della spesa solo quando il guidatore non pesta sui freni o becca un dosso artificiale.

Se ti infili su per il didietro un petardo spento o giocherelli con una bomba a mano, non dimenticare che gli esplosivi certe volte si accendono da soli accidentalmente (e fatalmente).

In effetti indossare un giubbotto antiproiettile può essere figo ma se non ti fai sparare per metterne alla prova la tenuta è meglio. Fallo indossare a un manichino, se proprio vuoi...

CADUTE FATALI

GITE FUORI PORTA

SCOSSA ACCIDENTALE

ATTACCO DI ANIMALI

26 OTTUSI

25 PIRLA

23 FULMINATI

21 INGENUI

Fare un plank sopra una balconata o un pull up appeso sopra un dirupo non è proprio il massimo: ma almeno sei sicuro di far fuori il grasso (insieme a tutto il resto di te).

La natura sa essere selvaggia e crudele. Anche un po’ bastarda. Non andare a fare un giro nel deserto senza portarti da bere e non fare rafting durante un’alluvione.

Azioni illegali come arrampicarsi su un traliccio o rubare i fili di rame usati per condurre l’elettricità o arrampicarsi sul tetto di un treno possono fulminarti.

Non scherzare con Madre Natura. Evita di stuzzicare i serpenti o di rubare il miele dagli alveari. Ricordati: un elefante può fare a pezzi il tuo tentativo di farti un selfie con lui.

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Infografica di Arno Ghelfi, A cura di Ben Paynter

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“Se vuoi raggiungere il limite, ogni tanto devi superarlo.” Gilles Villeneuve

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